La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Questo sugo bisognerebbe vederlo fare da un bravo cuoco; ma spero vi riuscirà, se non squisito, discreto almeno con queste mie indicazioni.
Pagina 004
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Tagliate il pane a dadini, friggetelo nel burro e gettate anche questo nella zuppiera. Dopo versate il brodo bollente, mescolate e mandate la zuppa
Pagina 023
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Chè non è impresa da pigliarsi a gabbo Descriver bene questo grande intruglio Nè da lingua che chiami mamma e babbo.
Pagina 026
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
2a Il merito intrinseco di questo piatto merita poi l'impazzamento che esso richiede?
Pagina 028
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Anche in questo caso sarà bene di passare coi piselli due fette di pane fritto nel burro.
Pagina 033
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Noto questo risotto nelle proporzioni che è stato fatto più volte nella mia cucina, e cioè: Telline col guscio, chilog. 1,350.
Pagina 040
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
I Toscani, i Fiorentini in ispecie, sono così vaghi degli ortaggi, che vorrebbero cacciarli per tutto e per conseguenza in questo piatto mettono la
Pagina 043
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Per rendere questo risotto più sostanzioso e più grato al gusto occorre il brodo.
Pagina 045
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Per dare a questo riso ripieno la forma di perette fatevi fare un imbutino di latta del quale vi disegnerei
Pagina 098
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Questo piatto particolare alle Romagne, specialmente di carnevale, è, a dir vero, di genere non troppo fine, ma può piacere.
Pagina 101
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Friggetele nell'olio o nello strutto a fuoco lento e servitele con spicchi di limone. Otterrete in questo modo un piatto delicato ed appariscente.
Pagina 103
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Veniamo ora alla semplicissima fattura di questo migliaccio.
Pagina 113
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Questo piatto è più signorile del precedente. Farina di granturco, grammi 300. Zibibbo o uva secca, grammi 100. Strutto, grammi 40. Pinoli, grammi 30
Pagina 115
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Io, in opposizione a Savarin, di questo piatto fo poco conto sembrandomi non possa servire che come principio in una colazione o per ripiego quando
Pagina 118
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Fatto questo, rovesciate le coscie e le ali, già nude d'ossa, ritirandole all'interno e portate via tutti i tendini che trovate framezzo alla carne.
Pagina 124
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
In questo stesso modo si possono cucinare i pollastri giovani, guarnendoli di rigaglie invece che di animelle.
Pagina 132
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Questo piatto va trattato poco diversamente da quello del N. 183.
Pagina 139
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
In questo e consimili casi quando si fa uso di scalogni e cipolla, per levar loro il forte, dopo averli tritati alcuni consigliano di porli in un
Pagina 155
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Se farete questo piatto con attenzione sentirete che è squisito.
Pagina 156
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
I cuochi di Romagna sono generalmente molto abili per questo piatto complicatissimo e costoso, ma eccellente se viene fatto a dovere, il che non è
Pagina 158
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Tutto questo gran condimento non vi spaventi, poichè esso sparirà nella pasta frolla.
Pagina 160
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Questo è un piatto che bisogna lasciarlo fare ai Milanesi, essendo una specialità della cucina lombarda. Intendo quindi descrivervelo senza
Pagina 163
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Questo è uno sformato da farsi quando i carciofi costano poco e ve lo do per uno de' più delicati.
Pagina 174
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Servite questo cavolfiore caldo come tramesso o, meglio, accompagnato da un umido di carne o da un pollo lessato.
Pagina 193
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Questo piatto può servir per tramesso o solo o in compagnia di coteghini e zamponi come il precedente. Patate belle, grosse, farinacee, grammi 500
Pagina 199
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Questo piatto, che può servire anche di tramesso, si fa specialmente quando rimane del pesce lessato di qualità fine.
Pagina 207
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
La carne di questo volatile ha bisogno di molta frollatura e, nell'inverno, può conservarsi pieno per cinque o sei giorni almeno.
Pagina 233
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Questo è un dolce che vuol vedere la persona in viso, cioè per riuscir bene richiede pazienza ed attenzione. Ecco la dose:
Pagina 242
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Coloro a cui non istucca il dolciume, giudicheranno questo piatto squisito.
Pagina 251
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
e se questo non basta servitevi di un gocciolo di vino bianco o marsala.
Pagina 251
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Mescolate le due qualità di vino e in un poco di questo liquido mettete in infusione gli anaci dopo averli lavati bene.
Pagina 258
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Questo dolce serve specialmente per intingerlo o nel vino o in altro liquore.
Pagina 260
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
La Marietta è una brava cuoca e tanto buona ed onesta da meritare che io intitoli questo dolce col nome suo, avendolo imparato da lei.
Pagina 262
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Riempite con questo composto una pasta frolla come avete fatto per la Pizza alla napoletana.
Pagina 265
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Questo dolce si può far più semplice per uso di famiglia nel seguente modo:
Pagina 272
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
In questo e consimili casi, alcuni trattati dell'arte suggeriscono di asciugar bene la farina al sole o al fuoco prima di adoperarla, per renderla
Pagina 272
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Questo ve lo do per un dolce assai delicato e gentile. Mandorle dolci, grammi 150.
Pagina 280
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Per iscioglier bene le mandorle nel composto non vi è altro mezzo che versare una porzione di questo sopra le medesime macinandole col pestello.
Pagina 288
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Questo budino si fa talvolta per consumare le chiare d'uovo, e non è da disprezzarsi.
Pagina 296
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Quando scrissi questo articolo brillava un astro di grande splendore, ora scomparso dall'orizzonte.
Pagina 298
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Tanto questo che il precedente budino si possono mettere in gelo prima di servirli.
Pagina 298
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
All'uva Malaga levate i semi; il candito tagliatelo a piccoli dadi e così le conserve, se fossero sode, il che, in questo caso, sarebbe meglio.
Pagina 299
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
È del tutto simile all'antecedente meno lo zucchero bruciato. Dunque anche per questo
Pagina 315
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Questo è un latteruolo meno delicato del precedente, ma è indicatissimo come piatto dolce da famiglia e come eccellente nutrimento, in ispecie per i
Pagina 316
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Questo secondo modo di preparare le pere in composta è, per il resultato, poco dissimile alla ricetta del numero precedente, ma sono fatte con più
Pagina 324
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Se non vi pare che a questo dolce sia proprio il nome di Riso in composta chiamatelo, se più vi piace, composta nel riso.
Pagina 325
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Spremete in questo siroppo l'arancio e il limone, passandone il sugo dallo stesso pannolino.
Pagina 327
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Questo piatto potreste anche chiamarlo pasticcio di mele, chè il nome non sarebbe improprio.
Pagina 332
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
A due de' miei migliori amici dalla candida pelle, Biancani e Sibillone, dedico questo libro.
Pagina V