capitolo II «Panifici in campagna»), si vede un piano dimostrativo di un panificio di campagna, dal quale si può prendere una chiara idea di questo genere di impianti importantissimi. Vi si trovano inoltre descritti vari sistemi di forni che si sogliono adoperare in campagna per la cozione del pane, fra i quali primo figura il forno regolamentare da campagna in muratura a volta cilindrica (modello 1865), che fece sempre ottima prova ogniqualvolta vi si ebbe ricorso. Può costruirsi in 24 ore da esperti operai ed occorrono 22-24 ore per il primo riscaldamento, cosicchè in 48 o 50 ore può effettuarsi la prima infornata del pane. Raggiunge la temperatura di 300°-350°. È capace di 200 pani; ne effettua la cottura in 3/4 d'ora e permette 8-9 infornate successive nelle 24 ore.
ogniqualvolta vi si ebbe ricorso. Può costruirsi in 24 ore da esperti operai ed occorrono 22-24 ore per il primo riscaldamento, cosicchè in 48 o 50 ore può
Queste malattie della pianta del frumento sono importanti per noi, dal punto di vista che le spore di detti funghi possono trovarsi frammiste alla polvere aderente ai granelli del grano, alterandolo in modo da produrre farine dannose, e predispone all'ammuffimento. Fig. 18. Nero dei cereali (Puccinia graminis) - a teleutospore - b uredospore — Fig. 19. Ruggine gialla del grano (Uredo rubigo vera) — Fig. 20. Carie del grano, golpe o mortella ( Tilletia caries) - a fungo germinante - b spore - c sporidi — Fig. 21. Carbone o Niella del grano (Ustillago carbo) — Fig. 22. Protomyces (Cattaneo).
( Tilletia caries) - a fungo germinante - b spore - c sporidi — Fig. 21. Carbone o Niella del grano (Ustillago carbo) — Fig. 22. Protomyces (Cattaneo).
22. — Caratteri del buon riso. I Capitoli d'oneri per la fornitura dei viveri per la truppa, a questo proposito dicono: «Il riso dovrà essere di buona qualità mercantile, dell'ultimo raccolto, di grano intero, ripulito e purgato da qualsiasi mistura o materia eterogenea, senza odore e di non troppo facile cottura. Ogni ettolitro di riso dovrà pesare almeno 75 kilog.» Giova avvertire che le qualità di riso nostrano in ordine di pregio sono:
22. — Caratteri del buon riso. I Capitoli d'oneri per la fornitura dei viveri per la truppa, a questo proposito dicono: «Il riso dovrà essere di
2° La disseccazione previa cottura e successiva compressione (Metodo perfezionato Masson-Gannal-Chollet). Esso consiste: 1° nella cottura per qualche minuto dei legumi diligentemente ripuliti, entro apparecchi ermeticamente chiusi, mediante l'azione del vapore acquoso ad alta pressione ed alla temperatura di +112° a + 115°. Tale cozione servirebbe a coagulare la materia albuminosa dei legumi e ad impedirle di agire come fermento sui tessuti vegetali; 2° nella essiccazione rapida dei legumi così scottati, praticata in stufe a corrente di aria calda, che riduce il peso delle erbe mangerecce da 100 a 9-15, e quello delle patate da 100 a 20-22; 3° nella successiva loro compressione e riduzione a 7/10 circa del volume mediante il torchio idraulico. Un metro cubo di legumi così confezionati contiene 25,000 razioni del peso di gr. 25 ognuna, che idratate di nuovo rappresentano ognuna 200 grammi di legumi freschi. Difatto i legumi cosi conservati, immersi per 30-40 minuti in acqua tepida, riprendono peso, volume, forma, freschezza e colore primitivi, sono assai gustosi e possono sottoporsi alle ordinarie cucinature. In seguito all'adozione e grande diffusione di questo ottimo sistema misto di conservazione dei legumi per cottura, essiccazione e compressione, quello antichissimo ed empirico per essiccazione semplice è appena degno di menzione, come incapace di garantire i legumi dalla fermentazione e di ridurne sensibilmente il volume.
100 a 9-15, e quello delle patate da 100 a 20-22; 3° nella successiva loro compressione e riduzione a 7/10 circa del volume mediante il torchio
Le principali disposizioni contenute nei ricordati paragrafi sono le seguenti: ogni razione di caffè è di grammi 15 (torrefatto) coll'aggiunta di grammi 22 di zucchero quale condimento; ogni razione di vino è di 25 centilitri (194).
grammi 22 di zucchero quale condimento; ogni razione di vino è di 25 centilitri (194).
A questo scopo sono da ritenersi più che sufficienti il 1° ed il III0 dei saggi idrotimetrici (Vedi la lett. a del paragrafo precedente). Col 1° si può misurare la durezza totale dell'acqua, quella cioè che le deriva da tutti i sali terrosi (carbonati, solfati, cloruri, ecc. di calcio e di magnesio), e che non dovrebbe oltrepassare i 22° idrotimetrici. Col III0 saggio si misura invece la durezza permanente dell'acqua, quella cioè che vi persiste dopo la ebullizione, e che è dipendente dai sali terrosi non allo stato di bicarbonato, e perciò non precipitabili pei; l'azione del calore. Questa durezza non dovrebbe oltrepassare nell'acqua potabile i 12° idrotimetrici. La differenza poi fra la durezza totale e la permanente rappresenta la durezza transitoria, quella cioè che sparì nell'acqua mediante la ebullizione e che è costituita dai bicarbonati terrosi. Delle due durezze, permanente e transitoria, è facile comprendere qualmente la prima sia la più grave e più meritevole di attenzione, come quella che è costituita il più delle volte dai solfati terrosi che rendono prontamente l'acqua grave, selenitosa ed impropria agli usi domestici; come quella che non è suscettibile di correzione a mezzo dell'ebullizione.
), e che non dovrebbe oltrepassare i 22° idrotimetrici. Col III0 saggio si misura invece la durezza permanente dell'acqua, quella cioè che vi persiste
Le altre divisioni si seguono regolarmente; soltanto il 22° grado, a partire dallo zero, è marcato specialmente, perchè questi 22° gradi di tintura titolata di sapone sono rigorosamente necessari per produrre una spuma persistente con 40 cc. della soluzione di cloruro di calcio ' a Vìooo(Se la soluzione di sapone non producesse questo fenomeno esattamente a 22° gradi, occorrerebbe allungarla o concentrarla per riportarla perfettamente a questo titolo).
Le altre divisioni si seguono regolarmente; soltanto il 22° grado, a partire dallo zero, è marcato specialmente, perchè questi 22° gradi di tintura
II filtro completo di cui ora fu parola, fu messo in commercio al limitato prezzo di L. 22, compresi gli accessori: rubinetto di bronzo nikelato e manicotto di gomma elastica, che mette in comunicazione il rubinetto stesso coll'ampolla e mantiene sospeso il filtro. È questo un prezzo assai inferiore a quello delle bougies Cliawiberland che oggi ci vengono di Francia. Trattandosi di dover rinnovare il filtro, resosi ormai impuro ed ostrutto per lunga attività, basterà cambiare la sola ampolla filtrante, posta in commercio al mite prezzo di due lire e mezzo. E così anche il problema economico può dirsi in questo filtro lodevolmente risolto.
II filtro completo di cui ora fu parola, fu messo in commercio al limitato prezzo di L. 22, compresi gli accessori: rubinetto di bronzo nikelato e
Arboscello odoroso annuale, originario dalle Indie Orientali e dalla Persia. Ve ne sono 22 varietà. Tra queste il Grandiflorum (dall'Africa), che è perenne, e il Minimum annuale dell'Isola di Ceylan. Generalmente si coltiva la specie Ocymum. La Minimum però è la più graziosa. Nel linguaggio dei fiori: Odio. Si semina in Aprile e Maggio in buona terra, esposizione meridiana. Tanto i fiori che le foglie servono per condimento, per confettura e anche per profumo. È molto usato nella Cucina Genovese. In Persia se ne usa per aromatizzare le bibite. Crisippo lo reputava non solo inutile, ma eccitante l'insania, e come era disprezzato dalle capre, doveva fuggirsi dagli uomini e così predicò Galeno, ma i popoli della Mauritania lo avevano per un' esilarante. Il Basilico selvatico detto Brunella, (Brunella vulgaris officinalis) è vantato nelle malattie degli organi respiratori e nella diarrea. Messe le foglie nell'insalata si voleva guarisse le emorroidi. Dal Basilico se ne cava un'olio essenziale. I Genovesi lo conservano nell'olio in vasi o alberelli ben chiusi. E fanno così: pigliano il basilico fresco lo lavano per pulirlo dalla terra, l'asciugano con una salvietta, vi distaccano le foglie, gettano via i gambi e lo pongono in un alberello che si riempie d'olio e si chiude ermeticamente. Così conservato mantiene tutte le sue qualità aromatiche, nè si distingue da quello fresco.
Arboscello odoroso annuale, originario dalle Indie Orientali e dalla Persia. Ve ne sono 22 varietà. Tra queste il Grandiflorum (dall'Africa), che è