La cottura deve durare da 40 a 55 minuti per le grosse pagnotte del pane da munizione, e nei nostri panifici militari la si compie in forni ordinari, o di munizione, stabili, adatti ad eseguire fino a 10-12 fornate nelle 24 ore, qualora siano serviti da tre squadre di operai lavoranti a turno, ciascuna per 8 ore. In tali forni da munizione la temperatura si eleva in media oltre a 300° e fino a 350° C.
La cottura deve durare da 40 a 55 minuti per le grosse pagnotte del pane da munizione, e nei nostri panifici militari la si compie in forni ordinari
Dato questo, avendo a che fare con farina che per l'esame dei caratteri fisico-organolettici risulti sospetta, la prima ricerca a farsi sarà quella della sua umidità.
Dato questo, avendo a che fare con farina che per l'esame dei caratteri fisico-organolettici risulti sospetta, la prima ricerca a farsi sarà quella
2° Delle palate. - Granuli grossissimi piriformi, non appiattiti. Ilo a parecchie branche circondate da strie irregolarmente concentriche. Grandezza fino a 0mm,185 (fig. 24, VIII). A luce polarizzata presentano fenomeni analoghi a quelli de' granuli di fecola delle leguminose, ma solo più intensi. La croce è molto più scura ed a branche iperboliche. Persistono anche col variare
2° Delle palate. - Granuli grossissimi piriformi, non appiattiti. Ilo a parecchie branche circondate da strie irregolarmente concentriche. Grandezza
1° Maiz. - Granuli poliedrici regolari, a facce esagonali. Ilo stellato. Grandezza media 0mm,015-0mm,030 (fig. 24, IV). A luce polarizzata sono attraversati da una croce nera o molto scura, le di cui branche si allargano verso la circonferenza formando quattro angoli brillanti. Il fenomeno persiste anche a luce viva.
1° Maiz. - Granuli poliedrici regolari, a facce esagonali. Ilo stellato. Grandezza media 0mm,015-0mm,030 (fig. 24, IV). A luce polarizzata sono
3° Orzo. - Granuli analoghi a quelli della segala, ma sferici, irregolari, a bordi sinuosi od ondulati. Ilo poco vi-sibile. Grandezza media 0mm,022-0mm,028 (fig. 24, III).
3° Orzo. - Granuli analoghi a quelli della segala, ma sferici, irregolari, a bordi sinuosi od ondulati. Ilo poco vi-sibile. Grandezza media 0mm,022
Conseguentemente a tutto ciò l'uso, a scopo di alimentazione, delle carni invase da cisticerco (panicate) dev'essere proscritto, quando non siano abbastanza cotte od arrostite.
Conseguentemente a tutto ciò l'uso, a scopo di alimentazione, delle carni invase da cisticerco (panicate) dev'essere proscritto, quando non siano
Le trichine muscolari sono a foggia di piccolissimi lombricoidi (vermi nematodi) che a sviluppo completo misurano da 0,8 ad 1,0 mm. di lungezza. Sono parassiti forniti di bocca, esofago, intestino, e si nutrono a spese delle fibre muscolari fra le quali si sono insinuati e vivono. Fino a che le trichine emigrano non sono incapsulate e diconsi trichine muscolari libere; terminata la emigrazione, le trichine si fermano in un dato punto di un muscolo e, dispostesi a spirale, si circondano di un involucro o capsula e vivono d'allora in poi di una vita lenta: diconsi allora trichine incapsulate (ved. fig. 29).
Le trichine muscolari sono a foggia di piccolissimi lombricoidi (vermi nematodi) che a sviluppo completo misurano da 0,8 ad 1,0 mm. di lungezza. Sono
Per quegli ufficiali non veterinari, che possono essere anche medici (come, per esempio, presso la fabbrica di carne in conserva per il R. Esercito a Casaralta vicino a Bologna), i quali sieno destinati a far parte delle commissioni di visita sopra ricordate, non tornerà inutile una qualche norma in proposito.
Per quegli ufficiali non veterinari, che possono essere anche medici (come, per esempio, presso la fabbrica di carne in conserva per il R. Esercito a
A seconda poi del modo di preparazione i formaggi si possono anche distinguere in formaggi molli e formaggi solidi; formaggi cotti a reazione acida e formaggi crudi a reazioni alcaline; formaggi salati e formaggi dolci.
A seconda poi del modo di preparazione i formaggi si possono anche distinguere in formaggi molli e formaggi solidi; formaggi cotti a reazione acida e
4° Formaggio di Emental (cosi detto svizzero) a forme grandi, schiacciate, del diametro da 70 a 90 cent., alte da 10 a 15 cent, e pese da 50 a 100 kilogrammi.
4° Formaggio di Emental (cosi detto svizzero) a forme grandi, schiacciate, del diametro da 70 a 90 cent., alte da 10 a 15 cent, e pese da 50 a 100
Si prepara con latte di due successive mungiture, parzialmente scremato (dopo 3-10 ore di riposo), coagulato a 30°-35°C, cotto quindi a circa 50°. Salato a seconda della stagione per 24-50 giorni, è stagionato in seguito lungamente (fino a quattro anni). Ben stagionato regge ai trasporti e può conservarsi a lungo, fino anche a tre anni. Si prepara nell'alta Italia e specialmente in Lombardia.
Si prepara con latte di due successive mungiture, parzialmente scremato (dopo 3-10 ore di riposo), coagulato a 30°-35°C, cotto quindi a circa 50
4° L'olio d'oliva genuino è fra gli olii grassi quello che congela prima: dovrà iniziarsene il congelamento a + 8° ed essere completo a + 2°,5 (vedi la colonna 4a della Tavola già citata). Un olio che non sia congelato cempletamente [tabella] [tabella] a 0°, si manifesterà certo adulterato o falsificato con altri olii. Solo l'olio d'arachide è capace di congelare completamante a 2o sopra 0.
4° L'olio d'oliva genuino è fra gli olii grassi quello che congela prima: dovrà iniziarsene il congelamento a + 8° ed essere completo a + 2°,5 (vedi
Oltre a queste malattie principali, l'aceto, come il vino da cui deriva, può andar soggetto ad altre alterazioni accidentali che ricorderò a suo luogo (vedi 71).
Oltre a queste malattie principali, l'aceto, come il vino da cui deriva, può andar soggetto ad altre alterazioni accidentali che ricorderò a suo
1° L'aggiunta dell'acqua sarà rivelata dalla poca forza dell'aceto e dalla scarsità dell'estratto che esso lascierà dopo la sua evaporazione a secchezza operata in una capsula scaldata a + 100° C a bagno-maria.
1° L'aggiunta dell'acqua sarà rivelata dalla poca forza dell'aceto e dalla scarsità dell'estratto che esso lascierà dopo la sua evaporazione a
L'infuso in acqua distillata dà col nitrato d'argento un leggero intorbidamento che cresce a grado a grado, dando luogo ad un precipitato solubile nell'ammoniaca.
L'infuso in acqua distillata dà col nitrato d'argento un leggero intorbidamento che cresce a grado a grado, dando luogo ad un precipitato solubile
Per distinguere la falsificazione del caffè con la polvere di cicoria si opera anche nel seguente modo: si introduce della polvere sospetta in un tubo d'assaggio con acqua acidulata con poche gocce di acido cloridrico e si agita: col riposo, quello che nella polvere appartiene a cicoria andrà a fondo, quello che appartiene a caffè salirà a galla del liquido. Inoltre la cicoria impartirà a questo una colorazione bruna, ciò che non avverrà con la polvere genuina di caffè, la quale, tutt'al più, potrà colorire l'acqua di una leggera tinta giallognola.
tubo d'assaggio con acqua acidulata con poche gocce di acido cloridrico e si agita: col riposo, quello che nella polvere appartiene a cicoria andrà a
È bene stabilito che alla normale pressione atmosferica di 0,76 l'acqua distillata bolle a + 100° C, l'alcool assoluto a +78°; ne conseguirà che una miscela di acqua e di alcool, alla quale si può assimilare il vino, avrà il suo punto di ebullizione a temperature intermedie fra quei due estremi, e tanto più vicino a 100°, quanto più acqua conterrà il miscuglio e, viceversa, tanto più vicino a 78°, quanto più questo sarà ricco di alcool.
È bene stabilito che alla normale pressione atmosferica di 0,76 l'acqua distillata bolle a + 100° C, l'alcool assoluto a +78°; ne conseguirà che una
a) L'ammoniaca aggiunta a poco a poco al liquido e dibattendo di continuo, fa deporre un sale basico verde od anche dell'idrato azzurrognolo; seguitando a versare del reattivo, il precipitato si discioglie completamente, producendo una tinta azzurrognola caratteristica.
a) L'ammoniaca aggiunta a poco a poco al liquido e dibattendo di continuo, fa deporre un sale basico verde od anche dell'idrato azzurrognolo
Sarebbe difficile e lungo accennare tutte le falsificazioni adoperate e dire per tutte i mezzi impiegati a scoprirle; per cui, attenendomi al solito sistema di scegliere il più pratico e facile in questo genere di ricerche, accennerò soltanto a ciò che è veramente indispensabile a conoscersi.
Sarebbe difficile e lungo accennare tutte le falsificazioni adoperate e dire per tutte i mezzi impiegati a scoprirle; per cui, attenendomi al solito
Su questo proposito non mi rimane ora che accennare il modo più opportuno per valutare la sostanza estrattiva di un dato vino. In una capsula ben pulita, di platino, di cui sia noto esattamente il peso (come quella esistente nella cassetta regolamentare sopra indicata) si pongono 25 cc. di vino da analizzare e se ne evapora il liquido a bagno-maria o nella stufa (fig. 27 a pag. 102) a + 100° C, fino a che il residuo che lascia il vino non abbia assunto consistenza estrattiva. A questo punto, si prosegue ancora l'evaporazione per 3 o 4 ore, indi si prende la capsula e si introduce a raffreddare sotto una campana di vetro, al disopra di un recipiente che contenga dell'acido solforico concentrato, avidissimo dell'umidità, nella guisa rappresentata dalla fig. 41. Ciò varrà a completare l'essiccazione dell'estratto. Compiuto il raffreddamento della capsula,
analizzare e se ne evapora il liquido a bagno-maria o nella stufa (fig. 27 a pag. 102) a + 100° C, fino a che il residuo che lascia il vino non abbia
6° Ottenute con la cilindrazione le falde di pasta ora descritte, mediante stampi a mano od a macchina, vengono tagliate le gallette della forma e dimensioni prescritte, e perforate ad un tempo dei 36 forellini destinati a facilitarne la cottura, a prevenirne i gonfiamenti, a favorirne il disseccamento dopo la cottura, ed anche a facilitarne il rammollimento, qualora si debba consumare bagnata entro un liquido, come il brodo, il vino, ecc.
6° Ottenute con la cilindrazione le falde di pasta ora descritte, mediante stampi a mano od a macchina, vengono tagliate le gallette della forma e
b) Nel sottoporla nuovamente, così rinchiusa, all'azione di una temperatura superiore a 100°, mediante bagnomaria a pressione,, onde completarne ed assicurarne la perfetta sterilizzazione.
b) Nel sottoporla nuovamente, così rinchiusa, all'azione di una temperatura superiore a 100°, mediante bagnomaria a pressione,, onde completarne ed
La galletta deve conservarsi nelle sue casse, salvoché occorra di tenerla molto aereata, nel qual caso viene scassata e disposta a strati sovrapposti a scacchiera (§ 622).
La galletta deve conservarsi nelle sue casse, salvoché occorra di tenerla molto aereata, nel qual caso viene scassata e disposta a strati sovrapposti
Le altre divisioni si seguono regolarmente; soltanto il 22° grado, a partire dallo zero, è marcato specialmente, perchè questi 22° gradi di tintura titolata di sapone sono rigorosamente necessari per produrre una spuma persistente con 40 cc. della soluzione di cloruro di calcio ' a Vìooo(Se la soluzione di sapone non producesse questo fenomeno esattamente a 22° gradi, occorrerebbe allungarla o concentrarla per riportarla perfettamente a questo titolo).
Le altre divisioni si seguono regolarmente; soltanto il 22° grado, a partire dallo zero, è marcato specialmente, perchè questi 22° gradi di tintura
il compartimento D, ripieno di materie filtranti (ghiaia, sabbia, carbone, ecc.), fino al comparto E, dal quale, già filtrata, si può estrarre mediante la cannella a rubinetto aLa cannella a rubinetto 6 serve a scaricare l'apparecchio per le opportune periodiche lavature e purificazioni.
mediante la cannella a rubinetto aLa cannella a rubinetto 6 serve a scaricare l'apparecchio per le opportune periodiche lavature e purificazioni.
Zuppa di fave. — Fate levare il bollore a tre litri di sugo d'olio, gettatevi dentro mezzo litro di fave, lasciatele bollire a lento fuoco. A metà cottura conditeli come segue. Mettete a friggere qualche cucchiaio d'olio con qualche foglia di salvia trita, poco prezzemolo trito, due acciughe stemperate — preso che abbia il color d'oro versate questo condimento nelle fave che bollono e ultimatene la cottura per zuppa. (Vedi avvertenza in Cece).
Zuppa di fave. — Fate levare il bollore a tre litri di sugo d'olio, gettatevi dentro mezzo litro di fave, lasciatele bollire a lento fuoco. A metà
Brodo d'orzo per convalescenti. - Mettete dell'orzo perlato o brillato come dicono, a macerare nell'acqua fredda la sera prima. Il giorno seguente fatelo sgocciolare, mettetelo a cuocere in buon brodo finchè sia tutto scoppiato. A principio non vi metterete che quel tanto di brodo che basti a coprir l'orzo, aggiungendovene in seguito a poco a poco. Passatelo a traverso di una tela forte e rada, spremendo forte e servite il brodo denso che otterrete dalla spremitura e che i francesi chiamano crème d'orge.
Brodo d'orzo per convalescenti. - Mettete dell'orzo perlato o brillato come dicono, a macerare nell'acqua fredda la sera prima. Il giorno seguente
Salsa d'acetosa. — Lavate bene l'erba brusca e ponetela a cuocere in brodo unitamente ad un po' di burro fresco, sino allo scioglimento - passatela allo staccio e riponetela a cuocere con ciò a cui la volete unire.
Salsa d'acetosa. — Lavate bene l'erba brusca e ponetela a cuocere in brodo unitamente ad un po' di burro fresco, sino allo scioglimento - passatela