c) Il lievito, o fermento, è un materiale organico, di natura azotata, una specie di micoderma, che trovandosi nella pasta in condizioni favorevoli di temperatura (+20°-27° C.) e di umidità è capace di destarvi la fermentazione a spese dei materiali costitutivi dalla farina.
c) Il lievito, o fermento, è un materiale organico, di natura azotata, una specie di micoderma, che trovandosi nella pasta in condizioni favorevoli
Mentre questo succede alla superficie per 1' azione diretta di un calore fra +160°+300° C, nell'interno la temperatura non oltrepassa i + 100° C, motivo per cui la disidratazione vi si fa più lenta ed incompleta.
Mentre questo succede alla superficie per 1' azione diretta di un calore fra +160°+300° C, nell'interno la temperatura non oltrepassa i + 100° C
Per riconoscere se la farina sia anormalmente umida, se ne sottoporrà un ben determinato peso (10-20 grammi) alla essiccazione a + 100° C, nel modo e con le precauzioni che furono accennate al § 9, I, per la essiccazione del pane, e se in seguito a tale operazione si troverà che il detto peso di farina perse oltre il 14 %, rappresentante la media umidità della buona farina di frumento, potremo sospettare della grave alterazione nella farina saggiata. È importante notare però che elevando la temperatura di essiccazione oltre i 100° C il limite 14 % potrebbe essere aumentato, fino a raggiungere il 18 % con la temperatura di essiccazione spinta a + 150° - 170° C.
Per riconoscere se la farina sia anormalmente umida, se ne sottoporrà un ben determinato peso (10-20 grammi) alla essiccazione a + 100° C, nel modo e
Eccetto che nella carne muscolare, le trichine non si riscontrano in altri tessuti dell'animale. La carne trichinata può essere resa innocua con la cottura, con la salazione, con 1' essiccazione, stantechè una temperatura di + 60° C, il sale da cucina in quantità sufficente ed una secchezza prolungata, uccidono le trichine.
cottura, con la salazione, con 1' essiccazione, stantechè una temperatura di + 60° C, il sale da cucina in quantità sufficente ed una secchezza
c) Il cacio vecchio può diventare spontaneamente velenoso, capace cioè di procurare congestioni e dolori di capo, diplopia, delirio e perfino tenesmo e vomiti di sangue. Il veneficio suole terminare con vomiti violenti per i quali il veleno viene espulso.
c) Il cacio vecchio può diventare spontaneamente velenoso, capace cioè di procurare congestioni e dolori di capo, diplopia, delirio e perfino tenesmo
Così, per esempio, il segno più alto che porta 00 rappresenta il punto di affioramento dell'areometro nella oleina pura a 15° + C, la più leggera delle sostanze oleose, e significa essere il peso specifico della medesima = 900 di fronte a quello dell'acqua = 1,000; il segno che porta la cifra 17 rappresenta il punto di galleggiamento dell'asta dell'oleometro, quando venga immerso nel l'olio d'oliva ordinario, genuino a + 15° C, ed indica avere quest' olio un peso specifico di 917 rispetto a quello dell'acqua = 1,000. Come per ogni operazione areometrica, anche per quella coll'oleometro, non esperimentando a + 15° C, si dovrà tener conto della temperatura dell'olio, per poter fare la correzione della temperatura. Allo scopo di facilitare questa correzione esistono delle tavole apposite, delle quali però possiamo fare anche a meno, quando si tenga per norma la osservazione del Lefèbvre il quale ha riscontrato che la differenza nella densità è di 0,001 in più od in meno per ogni grado e mezzo al disotto o al disopra di + 15° C, e conseguentemente di 0,002 per ogni 3° di differenza su + 15° C. Talchè, per esempio, la densità data da un olio a + 18° C dovrà essere aumentata di due millesimi per ottenere quella che avrebbe realmente a 15°, e quella data a + 12°, dovrebbe invece essere diminuita di una uguale quantità.
Così, per esempio, il segno più alto che porta 00 rappresenta il punto di affioramento dell'areometro nella oleina pura a 15° + C, la più leggera
1° L'aggiunta dell'acqua sarà rivelata dalla poca forza dell'aceto e dalla scarsità dell'estratto che esso lascierà dopo la sua evaporazione a secchezza operata in una capsula scaldata a + 100° C a bagno-maria.
secchezza operata in una capsula scaldata a + 100° C a bagno-maria.
La torrefazione o tostatura del caffè, si può eseguire in forni appositi, in piatti metallici o meglio, come ne è più comune l'uso, in vasi di ferro chiusi e ruotanti, detti abbrustolitoi, che si espongono all'azione graduata di un vivo fuoco, capace di elevarvi e mantenervi la temperatura fra i 250° e i 275° C.
c) Una lamina di ferro ben nitida, immersa nel liquido lievemente inacidito con acido solforico o cloridrico, si cuopre di una pellicola di rame metallico col colore che gli è proprio.
c) Una lamina di ferro ben nitida, immersa nel liquido lievemente inacidito con acido solforico o cloridrico, si cuopre di una pellicola di rame
2° Per la ricerca dei sali di piombo le prime operazioni sono identiche a quelle sopra descritte per l'accertamento dei sali di rame. Queste compiute, si divide il liquido ottenuto in quattro parti a, b, c, d che saranno sottoposte ai seguenti reattivi:
, si divide il liquido ottenuto in quattro parti a, b, c, d che saranno sottoposte ai seguenti reattivi:
Si prepara una soluzione di cloruro di bario così titolata: cloruro di bario puro e cristallizzato grammi 14,0068 da sciogliere in un litro di acqua acidulata con cc. 50 di acido cloridrico puro, il tutto misurato a + 15° C.
acidulata con cc. 50 di acido cloridrico puro, il tutto misurato a + 15° C.
Come in ogni determinazione areometrica, anche in quelle alcoometriche mediante l'alcoometro centesimale, bisogna tener conto della temperatura del liquido che si saggia, per poter riportare l'osservazione alla temperatura (+ 15° C) cui fu graduato l'istrumento, ed eliminare così la causa d'errore derivante dall'azione del calore sulla densità dei liquidi.
liquido che si saggia, per poter riportare l'osservazione alla temperatura (+ 15° C) cui fu graduato l'istrumento, ed eliminare così la causa d'errore
4° In Germania si usa il filtro Jacob, che si vede rappresentato dalla fig. 52. È formato da un tinello di legno, diviso in quattro scompartimenti B E D C. L'acqua portata sul filtro col mastello A, cola nel comparto B, dal quale, per un tubo centrale, scende subito nel più basso scompartimento C. Da questo rimonta quindi attraverso
E D C. L'acqua portata sul filtro col mastello A, cola nel comparto B, dal quale, per un tubo centrale, scende subito nel più basso scompartimento C
c) che alla mancanza del pane potrà esser supplito: con 532 grammi di galletta, se manca la razione pane ordinaria; con 133 grammi, se manca la razione da zuppa; con 665 grammi, se manca affatto il pane (§ 662).
c) che alla mancanza del pane potrà esser supplito: con 532 grammi di galletta, se manca la razione pane ordinaria; con 133 grammi, se manca la
4° Fresca, da + 8° a + 10° ed anche + 20°C, a seconda della stagione. La temperatura media dell'acqua potabile si vorrebbe compresa fra gli estremi 49° e 11°C. L'acqua di sorgente ordinariamente zampilla alla temperatura media annuale della località, perchè viene il più spesso da strati profondi intorno a 20-25 m. nei quali la temperatura è indifferente alle variazioni esteriori. Acque che provengono da profondità maggiori, saranno di tanti gradi più calde, quante volte 30 metri entreranno nella misura metrica delle profondità stesse. (Pozzi artesiani).
4° Fresca, da + 8° a + 10° ed anche + 20°C, a seconda della stagione. La temperatura media dell'acqua potabile si vorrebbe compresa fra gli estremi
c) Sapore. Questo non può somministrare alcuna informazione sicura sulla composizione dell'acqua. E. certo però che ogni acqua di gusto amaro, putrido e disaggradevole è anche insalubre e deve esser senz'altro rigettata.
c) Sapore. Questo non può somministrare alcuna informazione sicura sulla composizione dell'acqua. E. certo però che ogni acqua di gusto amaro
c) Se da 15° (ridotti a 12° per la correzione fatta nel terzo esperimento) leviamo 8°, sali di magnesio, avremo 4° che rappresentano i sali di calcio non allo stato di carbonato (solfato, cloruro, ecc.) 4°
c) Se da 15° (ridotti a 12° per la correzione fatta nel terzo esperimento) leviamo 8°, sali di magnesio, avremo 4° che rappresentano i sali di calcio
Le indagini che, a mio avviso, occorrerebbe aggiungere nella Istruzione italiana, sarebbero soprattutto le seguenti: 1° Un saggio qualitativo per le sostanze organiche, che spesso può farne risparmiare la determinazione quantitativa, operazione sempre delicata e non breve (saggio c del paragrafo precedente).
sostanze organiche, che spesso può farne risparmiare la determinazione quantitativa, operazione sempre delicata e non breve (saggio c del paragrafo
1° Le innocue od anche di buon significato: quelle cioè grandi, a struttura complessa, a clorofilla, che si attaccano alle rocce e che formano una pellicola verde alla superficie dell'acqua: indicano spesso in questa scarsezza di sostanza organica in putrefazione, perchè, decomponendo, sotto l'influenza della luce, l'acido carbonico che vi si trova in dissoluzione, svolgono molto ossigeno capace di ossidare la sostanza organica stessa. (Fig. 45, c, c',c'', h). .
[immagine: Fig. 56. Filtro amicrobo preparato dalla Manifattura Ginori secondo i suggerimenti dell'Autore a Cavo dell'ampolla filtrante di biscotto b Manicotto di caoutchouk che stabilisce la comunicazione fra il rubinetto c e l'ampolla, e che serve a mantenere sospeso il filtro c Rubinetto di presa dell'acqua e-d Involucro e suo coperchio f Maschiettatura di riunione delle due parti dell'involucro.]
Manicotto di caoutchouk che stabilisce la comunicazione fra il rubinetto c e l'ampolla, e che serve a mantenere sospeso il filtro c Rubinetto di
Il rubinetto c, non costituisce parte essenziale del filtro, potendo questo applicarsi anche a qualunque altro tubo a chiavetta portatore di acqua, semprechè abbia un diametro adattabile alla estremità superiore del manicotto b, ed una resistenza sufficiente per sostenere il filtro che vi deve rimanere appeso.
Il rubinetto c, non costituisce parte essenziale del filtro, potendo questo applicarsi anche a qualunque altro tubo a chiavetta portatore di acqua
In qual modo avvenga la filtrazione in un filtro cosi composto è facilmente compreso: l'acqua che fluisce dal rubinetto c, entra nell'ampolla a, ne traversa le pareti porose, cade nel cavo del vaso e, e, per mezzo del suo beccuccio inferiore, sgocciola al di fuori del filtro.
In qual modo avvenga la filtrazione in un filtro cosi composto è facilmente compreso: l'acqua che fluisce dal rubinetto c, entra nell'ampolla a, ne
c) alle truppe, che, per attendere alle esercitazioni al bersaglio od alle scuole tiro, debbono pernottare e fare il rancio fuori della loro residenza.
c) alle truppe, che, per attendere alle esercitazioni al bersaglio od alle scuole tiro, debbono pernottare e fare il rancio fuori della loro