Trattandosi di dover trasportare pane da munizione per la truppa in campagna, o per altra circostanza, si useranno identiche precauzioni alle sopra ricordate, adoperando, tanto per le vie ordinarie, quanto per le ferrovie, carri appositi nei quali i pani non siano ammonticchiati, ma disposti in scaffali, come nei magazzini, affinchè possano godere il beneficio della ventilazione e continuare a raffreddarsi gradatamente durante il trasporto, se furono caricati caldi, e restare allo stesso tempo riparati dalla pioggia, dal polverio, dall'azione diretta dai cocenti raggi del sole.
furono caricati caldi, e restare allo stesso tempo riparati dalla pioggia, dal polverio, dall'azione diretta dai cocenti raggi del sole.
Il pane si falsifica con varie sostanze eterogenee alla farina di frumento, le quali si possono assettare in due gruppi distinti, a seconda dello scopo che si vuol raggiungere con esse dai frodatori.
scopo che si vuol raggiungere con esse dai frodatori.
g) Il frumento infine può essere falsificato con oliatura, con intonachi fatti mediante calce spenta, con spolverizzazioni di solfato di rame, con suffumigi di diverse qualità, allo scopo, o di renderlo di bella apparenza, o di garantirne i grani destinati alla sementa dai vermi e dagli uccelli, o di sospenderne o mascherarne la fermentazione.
suffumigi di diverse qualità, allo scopo, o di renderlo di bella apparenza, o di garantirne i grani destinati alla sementa dai vermi e dagli uccelli, o
f) Constatazione della presenza di metalli venefici. Per dato e fatto della macinazione può avvenire il caso che la farina riesca inquinata di particelle dei metalli (piombo, rame, zinco) che entrano più comunemente nella costruzione dei congegni dei molini, le quali poi passando nel pane ed ossidandosi per la cottura di esso, possono esser facilmente disciolte dai succhi dello stomaco, assorbite e divenire così causa di veneficio.
ossidandosi per la cottura di esso, possono esser facilmente disciolte dai succhi dello stomaco, assorbite e divenire così causa di veneficio.
3° La propagazione nel riso di un tarlo detto Sitophilus orizoe, che rode il chicco longitudinalmente, la-sciando sui granelli una striscia bianca polverulenta che si distacca nello smuoverli. Sottoponendo il riso alla cottura, i piccoli insetti sono cacciati per il calore dai loro nascondigli e così si fanno palesi venendo a galleggiare sull'acqua.
polverulenta che si distacca nello smuoverli. Sottoponendo il riso alla cottura, i piccoli insetti sono cacciati per il calore dai loro nascondigli e
I. Un primo gruppo dei legumi alimentari è costituito dai semi maturi e secchi di alcune piante della numerosa famiglia delle leguminose, e più specialmente dalle fave (Vicia fava), dai fagiuoli (Phaseolus vulgaris), dalle lenti o lenticchie (Ervum lens) e dai piselli (Pisum arvense et sativum).
I. Un primo gruppo dei legumi alimentari è costituito dai semi maturi e secchi di alcune piante della numerosa famiglia delle leguminose, e più
II. Un secondo gruppo può ritenersi costituito dai tuberi feculenti alimentari, e più specialmente dai pomi di terra o patate, prodotti dal Solanum tuberosuni, pianta originaria dell'America ed introdotta in Europa nel secolo passato. La loro composizione percentuale, molto diversa da quella dei legumi, è, secondo il Payen, la seguente: [tabella]
II. Un secondo gruppo può ritenersi costituito dai tuberi feculenti alimentari, e più specialmente dai pomi di terra o patate, prodotti dal Solanum
IV. Un quarto ed ultimo gruppo di legumi sarebbe costituito dai funghi mangerecci i quali, benchè molto acquosi, come i precedenti, se ne distinguono per le rilevanti proporzioni di sostanze azotate, per un aroma squisito, ed una sapidità eccezionale. Malgrado questi loro pregi indiscutibili e singolari, trattandosi di alimentazione militare potranno esser trascurati, essendone assolutamente esclusi per varie ragioni, principalissima quella che un certo numero di essi, difficilmente riconoscibili da chicchessia, possono non esser commestibili e riuscire estremamente dannosi alla salute, inducendo dei veri e propri avvelenamenti.
IV. Un quarto ed ultimo gruppo di legumi sarebbe costituito dai funghi mangerecci i quali, benchè molto acquosi, come i precedenti, se ne distinguono
1° La compressione che ha per scopo di liberare i legumi di gran parte della loro acqua e di ridurne gran-demente il volume, mettendoli cosi in condizione di entrare difficilmente in fermentazione. In questo modo però viene asportata dai legumi gran parte dei loro principii nutritivi, sicchè finiscono per riuscire presto disgustosi, ancora meno nutritivi dei freschi, irritanti la muccosa gastro-intestinale.
condizione di entrare difficilmente in fermentazione. In questo modo però viene asportata dai legumi gran parte dei loro principii nutritivi, sicchè
È notorio che l'età dei ruminanti tutti si desume dall'esame dei denti e dai vari stadi del loro sviluppo, nonchè, in alcuni animali (vacche, vitelli), dal modo di sviluppo e dal numero degli anelli visibili a certi intervalli sulle corna, ognuno dei quali rappresenta un anno.
È notorio che l'età dei ruminanti tutti si desume dall'esame dei denti e dai vari stadi del loro sviluppo, nonchè, in alcuni animali (vacche, vitelli
2° Trichinosi. Fra gli animali da macello quelli che ne vengono attaccati sono i porci, i quali, d' ordinario, ricevono le trichine dai ratti cui danno la caccia, perchè questi, come i topi e le talpe, sono originariamente invasi da trichine; e prova ne sia che anche altri animali che fanno la caccia ai topi, ratti, ecc. come il gatto, la volpe, ecc., sono subordinati alla trichinosi.
2° Trichinosi. Fra gli animali da macello quelli che ne vengono attaccati sono i porci, i quali, d' ordinario, ricevono le trichine dai ratti cui
I suini in vita non offrono sintomi morbosi apprezzabili, dai quali si possa arguire la esistenza della trichinosi. La completa certezza che la carne di porco è affetta da trichinosi non la si acquista che mediante il ripetuto esame microscopico della medesima.
I suini in vita non offrono sintomi morbosi apprezzabili, dai quali si possa arguire la esistenza della trichinosi. La completa certezza che la carne
3° Distomatosi epatica. Cachessia acquosa. Propria delle pecore e più di rado dei bovini, delle capre, de' porci. È causata dai pascoli paludosi ed inondati in annate umide, e consiste nello sviluppo dei distomi nei dutti biliari, che producono la cachessia ictero-verminosa.
3° Distomatosi epatica. Cachessia acquosa. Propria delle pecore e più di rado dei bovini, delle capre, de' porci. È causata dai pascoli paludosi ed
In ultimo, le carni da macello possono esser rese dannose e tossiche per colori di anilina, usati dai frodatori per impartire alle medesime un colore rosso vivo che non hanno.
In ultimo, le carni da macello possono esser rese dannose e tossiche per colori di anilina, usati dai frodatori per impartire alle medesime un colore
Le carni che in tal caso possono entrare in discussione, perchè appunto più frequentemente adoperate dai frodatori a falsificare la carne di bue, sono:
Le carni che in tal caso possono entrare in discussione, perchè appunto più frequentemente adoperate dai frodatori a falsificare la carne di bue
È bene avvertire che spesso dai macellai si tenta di fare sparire i caratteri della carne di animali morti non macellati, lavandola, per diminuirne da una parte l'eccesso del sangue e mitigarne dall'altra l'odore cattivo. Questa manipolazione però sarà facilmente avvertita dall'intenditore, atteso che la carne lavata si presenta flaccida oltremodo e sbiadita alla superficie, non modificata però negli strati profondi che possono esser facilmente esplorati mediante incisioni profonde nei pezzi.
È bene avvertire che spesso dai macellai si tenta di fare sparire i caratteri della carne di animali morti non macellati, lavandola, per diminuirne
accertato che per costante uso del paese, od in taluni tempi dell'anno, non si consuma carne di bue, ma soltanto di vacca, questa dovrà essere accettata dai corpi, purchè di buona qualità, mediante l'abbuono dell'8 %. » Questa disposizione è in armonia con quanto fu detto al § 31, lettera f) in riguardo alla influenza che ha il sesso femminile sulla carne dei mammiferi domestici commestibili; influenza che si risolve nel determinare carne meno fina, più tenace e tigliosa, di odore poco gradito ed anche meno nutritiva e conservabile.
accettata dai corpi, purchè di buona qualità, mediante l'abbuono dell'8 %. » Questa disposizione è in armonia con quanto fu detto al § 31, lettera f) in
In quanto alla repugnanza che si ha per questa carne, ricordo di antiche interdizioni, di vieti pregiudizi, è da sperare che all'occorrenza verrebbe vinta dai nostri soldati, sapendo che mai potrebbero esser passati a macellazione per fornire loro carne, cavalli od estenuati da soverchio lavoro, o vecchi, o malati, i quali soli possono rendere giustificata la diffidenza per la carne equina.
vinta dai nostri soldati, sapendo che mai potrebbero esser passati a macellazione per fornire loro carne, cavalli od estenuati da soverchio lavoro, o
A seconda della loro preparazione o con latte scremato, o con latte naturale o solo scremato in parte, i formaggi si distinguono in magri, grassi e semigrassi e i principii nutritivi vi variano assai di quantità, come può vedersi dai seguenti dati medi riferentisi, per esempio, a 100 parti di formaggio Emental
semigrassi e i principii nutritivi vi variano assai di quantità, come può vedersi dai seguenti dati medi riferentisi, per esempio, a 100 parti di
1° Il formaggio dì grana o parmigiano a forme grandi, dell'altezza di circa 15 cent., del diametro variabile da 50 ad 80 cent., del peso dai 30 agli 80 kilogrammi, all'esterno verniciate in nero con pasta di olio e nero fumo. La pasta ne è grossolanamente granulosa (grana),
1° Il formaggio dì grana o parmigiano a forme grandi, dell'altezza di circa 15 cent., del diametro variabile da 50 ad 80 cent., del peso dai 30 agli
Norme a seguirsi per riconoscere se nei caffè tostati e in grani, che si prelevano dai magazzini dell'Impresa viveri, siavi miscela di caffè artificiale tostato.
Norme a seguirsi per riconoscere se nei caffè tostati e in grani, che si prelevano dai magazzini dell'Impresa viveri, siavi miscela di caffè
2° Dai semi così sparsi si procura prelevarne un piccolo campione che ne rappresenti una media esatta, sia per la forma, pel colore, che per la grossezza dei grani.
2° Dai semi così sparsi si procura prelevarne un piccolo campione che ne rappresenti una media esatta, sia per la forma, pel colore, che per la
6° In qualche raro caso può darsi che qualche grano di caffè naturale tostato, collocato sull'acqua, vada a fondo; ma non comunicherà colore all'acqua, nè si spappolerà sotto la compressione delle dita, e ciò permetterà sempre di distinguerlo dai non naturali.
'acqua, nè si spappolerà sotto la compressione delle dita, e ciò permetterà sempre di distinguerlo dai non naturali.
I. Vini rossi, che devono il loro colore alla speciale materia colorante contenuta nella pellicola delle uve nere. Sono astringenti per il tannino derivante dai raspi delle uve,
3° Subbollimento o spinta del vino; vino matto, vino bleu. Questa malattia è il risultato di una fermentazione tumultuosa per la quale il vino acquista perfino la forza di rompere i vasi, anche robusti, nei quali è contenuto; e perciò dai francesi è chiamato vin qu'il a la pousse.
acquista perfino la forza di rompere i vasi, anche robusti, nei quali è contenuto; e perciò dai francesi è chiamato vin qu'il a la pousse.
si tornerà a pesare ed è presto capito che l'aumento del suo peso rappresenterà la sostanza estrattiva lasciata dai 25 cc. di vino postivi ad essiccare. Volendo da questa dedurre la quantità che ne avrebbe lasciato un litro del vino in esame, basterà moltiplicarla per 40, essendo appunto 25 cc. la quarantesima parte di un litro.
si tornerà a pesare ed è presto capito che l'aumento del suo peso rappresenterà la sostanza estrattiva lasciata dai 25 cc. di vino postivi ad
Per riconoscere poi la presenza temuta dell'alcool amilico nell'acquavite (che può rivelarla proveniente dai cereali, dalle patate e dalle barbebietole, o mescolata con acquavite di tali derivazioni), varrà il procedimento accennato al 72, b, per scoprire la presenza di quell'alcool sinistro nel vino, oppure meglio ancora quello pro-posto dal Casati.
Per riconoscere poi la presenza temuta dell'alcool amilico nell'acquavite (che può rivelarla proveniente dai cereali, dalle patate e dalle
5° L'impastamento è eseguito prima a braccia e con i piedi, quindi per mezzo della gramola o stanga, come nella preparazione del pastone per la fabbricazione dei maccheroni, e ciò allo scopo di ottenere una pasta compatta, uniforme, ben liscia ed elastica; infine a mezzo di cilindri dai quali la pasta esce completamente lavorata in falde, dello spessore preciso che dovrà avere la galletta non cotta.
fabbricazione dei maccheroni, e ciò allo scopo di ottenere una pasta compatta, uniforme, ben liscia ed elastica; infine a mezzo di cilindri dai quali la
Per ovviare a tutti questi inconvenienti la galletta, preventivamente incassata, dovrà esser conservata in magazzini che radunino i requisiti di quelli adibiti alla conservazione del grano e della farina, e soprattutto che sieno mantenuti con massima nettezza, protetti dai venti caldo-umidi o dalla diretta irradiazione del sole, e guardati da gatti, per sviarne i sorci avidissimi di questo speciale pane destinato alla conservazione.
quelli adibiti alla conservazione del grano e della farina, e soprattutto che sieno mantenuti con massima nettezza, protetti dai venti caldo-umidi o dalla
Le visite ai viveri di riserva depositati nei magazzini dei corpi di truppa sono eseguite dai Consigli d'amministrazione, assistiti da un ufficiale medico. Per i viveri in distribuzione agli individui, la visita è fatta dai comandanti di compagnia nell'occasione delle riviste all'arredo (§ 628).
Le visite ai viveri di riserva depositati nei magazzini dei corpi di truppa sono eseguite dai Consigli d'amministrazione, assistiti da un ufficiale
c) Acqua di sorgente. Il primo carattere di quest'acqua è l'aereazione limitata, per il poco contatto che ebbe con l'atmosfera, e conseguentemente la scarsezza di ossigeno in dissoluzione, sostituita dalla ricchezza in acido carbonico, derivante dai bicarbonati terrosi i quali, una volta giunti coll'acqua all'aria libera, cedono dell'acido carbonico che si discioglie nell'acqua stessa.
scarsezza di ossigeno in dissoluzione, sostituita dalla ricchezza in acido carbonico, derivante dai bicarbonati terrosi i quali, una volta giunti
1° Dell'esame fisico che tende più specialmente a constatarne la limpidezza o trasparenza, il colore, l'odore, il sapore, la temperatura; quei caratteri insomma che possono essere agevolmente apprezzati dai nostri sensi:
caratteri insomma che possono essere agevolmente apprezzati dai nostri sensi:
6° Idrolito d' ossido baritico. Le acque potabili con questo reattivo si intorbidano più o meno secondo la quantità dei sali terrosi contenuti in esse; questi combinandosi con l'ossido danno luogo a dei solfati, carbonati ecc., di bario che precipitano. » Possonsi distinguere poi i solfati dai carbonati del precipitato aggiungendo qualche goccia di acido cloridrico od azotico, i quali ridi sciolgo no i secondi e lasciano insoluti i primi.
esse; questi combinandosi con l'ossido danno luogo a dei solfati, carbonati ecc., di bario che precipitano. » Possonsi distinguere poi i solfati dai
« 9° Azotato argentico. Produce un precipitato in quelle acque che contengono carbonati, solfati, fosfati e cloruri alcalini o terrosi; coll'aggiunta di acido azotico i composti d'argento derivanti dai primi tre gruppi di sali si sciolgono, il cloruro d'argento invece derivante dai cloruri è insolubile.
di acido azotico i composti d'argento derivanti dai primi tre gruppi di sali si sciolgono, il cloruro d'argento invece derivante dai cloruri è
A questo scopo sono da ritenersi più che sufficienti il 1° ed il III0 dei saggi idrotimetrici (Vedi la lett. a del paragrafo precedente). Col 1° si può misurare la durezza totale dell'acqua, quella cioè che le deriva da tutti i sali terrosi (carbonati, solfati, cloruri, ecc. di calcio e di magnesio), e che non dovrebbe oltrepassare i 22° idrotimetrici. Col III0 saggio si misura invece la durezza permanente dell'acqua, quella cioè che vi persiste dopo la ebullizione, e che è dipendente dai sali terrosi non allo stato di bicarbonato, e perciò non precipitabili pei; l'azione del calore. Questa durezza non dovrebbe oltrepassare nell'acqua potabile i 12° idrotimetrici. La differenza poi fra la durezza totale e la permanente rappresenta la durezza transitoria, quella cioè che sparì nell'acqua mediante la ebullizione e che è costituita dai bicarbonati terrosi. Delle due durezze, permanente e transitoria, è facile comprendere qualmente la prima sia la più grave e più meritevole di attenzione, come quella che è costituita il più delle volte dai solfati terrosi che rendono prontamente l'acqua grave, selenitosa ed impropria agli usi domestici; come quella che non è suscettibile di correzione a mezzo dell'ebullizione.
dopo la ebullizione, e che è dipendente dai sali terrosi non allo stato di bicarbonato, e perciò non precipitabili pei; l'azione del calore. Questa
In quanto ai campioni d'acqua da esaminare dovranno esser presi in matraccetti di vetro, ben tersi, purificati come fu detto di sopra, e mantenuti difesi dai germi atmosferici tappandoli con cotone sterilizzato, ed avvolgendoli più volte in carta pergamenata quando debbano essere trasportati.
difesi dai germi atmosferici tappandoli con cotone sterilizzato, ed avvolgendoli più volte in carta pergamenata quando debbano essere trasportati.
Questo filtro, mentre è molto comodo, semplice e quasi direi seducente, ha però i gravi difetti di tutti i filtri solidi che, secondo il Parkes, non sono da raccomandarsi, attesoché, ostruendosi prontamente, il loro potere filtrante è di brevissima durata. Che realmente sia cosi ne fa fede anche il maggiore medico Panara quando, nel suo bel lavoro Sull'Ospedale da campo in Massaua, rileva la poco buona riuscita fatta dai filtri di carbone plastico, dei quali appunto la prima spedizione italiana sulle coste del Mar Rosso era stata provveduta.
maggiore medico Panara quando, nel suo bel lavoro Sull'Ospedale da campo in Massaua, rileva la poco buona riuscita fatta dai filtri di carbone
III. - I dati di questo quadro che concernono gli eserciti esteri sono tolti dai trattati del Morache, del Rott und Lex, del Kirchner, e dal lavoro accuratissimo sulla alimentazione del soldato del capitano Kirn.
III. - I dati di questo quadro che concernono gli eserciti esteri sono tolti dai trattati del Morache, del Rott und Lex, del Kirchner, e dal lavoro
È originario del Giappone ed à le stesse proprietà dell'altro. I semi mediante pressione danno un olio fitto molto odoroso, e colla distillazione somministrano una preziosissima essenza, nota sotto il nome di essenza di Badiana simile nei caratteri chimici e negli effetti terapeutici alle essenze più attive dalle ombrellifere nostrali. Infusi nell'acqua e fermentati se ne ottiene un liquore spiritoso, usato dagli Olandesi nella confezione di vari liquori. Sotto il medesimo nome fu conosciuto dai Greci e dai Latini. Pittagora lo pone fra i migliori condimenti tanto crudo che cotto. Emundat visum stomacumque confortat anisum, fa bello il viso e conforta lo stomaco, dice la Scuola Salernitana. Avicenna dice che corregge il cattivo alito: Orishalitum jucundiorem facit. Dioscoride osserva che i Sirii condivano coll'anice le zucche cotte nell'aceto, il che gli sembra bona cosa - quam rationem apparandi non incommodam puto. Nel 1560 le damine francesi che si dilettavano nell'arte pistoria combinavano certo pane col seme dell'anice che chiamavano Biscottum, dal quale i biscotti, i biscottini, le dame ed i cavalieri del Biscottino. Se non che, pare che il biscottinismo avesse un'origine più antica, perchè fino dai tempi di Pittagora i semi d'anice si mettevano sulla crosta del pane. Ciò non ostante alla nostra Suora Latina dobbiamo il merito della sua ristorazione.
vari liquori. Sotto il medesimo nome fu conosciuto dai Greci e dai Latini. Pittagora lo pone fra i migliori condimenti tanto crudo che cotto. Emundat
Moltissimo fu scritto sui cavoli. Dai Greci furono detti Cramben da Coramblen, nocivi agli occhi, e perturbatori del sonno. Tale il parere di Galeno che asseriva:
Moltissimo fu scritto sui cavoli. Dai Greci furono detti Cramben da Coramblen, nocivi agli occhi, e perturbatori del sonno. Tale il parere di Galeno
Questa pianta aromatica gode fama medicinale. Facilita le funzioni digerenti, è antitisica e antierpetica. Secondo Biett giova nelle malattie di fegato, e secondo Deval in quella degli occhi. Plinio ci assicura che i semi del cerfoglio erano molto in uso ad Atene — ed il Commediografo Aristofane, fece ridere tutta la platea ed il lobbione, accusando la madre di Euripide, che a quanto pare era un'ortolana, di scamottare altre erbe col cerfoglio. Dovrebbe essere odiato dai professori perchè è una delle ghiottonerie degli asini.
. Dovrebbe essere odiato dai professori perchè è una delle ghiottonerie degli asini.
Radice erbacea annuale, indigena, di patria ignota, che vuol terreno ricco, leggero, fresco. Si semina tutto l'anno, si raccoglie come la patata. Varietà: lunga dolce (hortensis) detta, quando è cotta da noi bojocch, la rotonda a radice compressa. La rapa è carnosa, dolce, di facile digestione, di sapore ignoto, e contiene il 92 % d'acqua. Si sfetta nelle zuppe, nelle minestre, si mangia condita col burro, formaggio e spezie, in salsa bianca, in insalata, si frigge. Si marita bene al montone e all'anitra. La sua semente dà olio da ardere. Dal sugo espresso e fermentato se ne può cavare spirito pure da ardere. In Francia, Belgio ed Inghilterra si coltiva la specie gialla, per foraggio e vi vengono grossissime. Il suo nome di rapa, viene da rapere, verbo latino che significa rubare, perchè le rape mangiandosi crude dai Romani, si rubavano volentieri dai passanti nei campi. Pare che presso gli antichi fosse un cibo ghiotto, perchè tutti ne parlano. Marziale ne vantava il sapore allorchè ànno sentito il freddo.
rapere, verbo latino che significa rubare, perchè le rape mangiandosi crude dai Romani, si rubavano volentieri dai passanti nei campi. Pare che presso
Il suo nome da ros, rugiada e marinus marina, - rugiada di mare, - nascendo spontaneo sulle rive di questo in tutta l'Europa Meridionale. Nel linguaggio dei fiori : La tua presenza mi consola. Lo Rosmarino o Ramerino è un arboscello perenne, indigeno, originario dell'Oriente. Ama essere addossato ad un muro ad esposizione di meriggio e levante, terra leggera, piuttosto sabbiosa. Teme i venti e massime il freddo. Si moltiplica per divisioni di radici, per getti ed anche per via di margote. Varietà: l'augusti folius, l'argenteus, l'auratus e il latifolius. Tutta la pianta à odore forte aromatico e balsamico. Sapore acre, amaretto. Il rosmarino si adopera in cucina a dar sapore agli arrosti, e alle carni che si mettono in infusione. In medicina è stimato come stomachevole, stimolante, emmenagogo. Se ne cava un olio essenziale, che nelle spezierie chiamasi Oleum Anthos. Dai cauli fioriti si compone l'acqua così detta della Regina d'Ungheria contro l'isterismo, ecc. In profumeria entra quale componente di varie acque odorose tra le altre della famosa Acqua di Colonia. Dai Greci veniva chiamato Libantide Coronaria, perchè serviva ad intessere corone. Oltre i soliti scrittori di cose naturali ne fà cenno Virgilio:
medicina è stimato come stomachevole, stimolante, emmenagogo. Se ne cava un olio essenziale, che nelle spezierie chiamasi Oleum Anthos. Dai cauli fioriti si