La donna cuoca, invece, si accontenta di meno. La massaja accorta e affezionata ai suoi cari, cerca, prima di tutto che i cibi da lei preparati facciano bene e non male; poi, che siano gustosi e che non costino un occhio della testa. Tre requisiti, questi, che fanno mangiar bene chi è costretto a fare i conti anche sulla quota nutrizione. La madre di famiglia sa, che per fare una cucina buona non è necessario di sprecare; che molto burro, o un condimento abbondante, rendono la cucina grassa, e quindi raramente buona; ma sempre perniciosa alla salute umana. Essa non ignora, che non basta far galleggiare i cibi nell'untume, perchè la cucina riesca gradita e profittevole; ma essere pure indispensabile che tutto quanto concorre alla preparazione e alla cottura delle vivande, sia mantenuto in quell'ordine e con quella pulizia scrupolosa, voluti, prescritti dai dettami più elementari dell'igiene.
preparazione e alla cottura delle vivande, sia mantenuto in quell'ordine e con quella pulizia scrupolosa, voluti, prescritti dai dettami più elementari dell
113. Capriolo arrosto. — Si sala la carne, dopo averla mondata dai grumi di sangue, dalle pellicole e dal grasso. Si larda fittamente e si pone per la cottura allo spiedo, o in casseruola leggermente unta di burro.
113. Capriolo arrosto. — Si sala la carne, dopo averla mondata dai grumi di sangue, dalle pellicole e dal grasso. Si larda fittamente e si pone per
120. Cardi in stufato. — Di questi derivati dai carciofi si fa un uso abbondante nell'inverno, quando in generale le verdure e i legumi freschi scarseggiano.
120. Cardi in stufato. — Di questi derivati dai carciofi si fa un uso abbondante nell'inverno, quando in generale le verdure e i legumi freschi
Qualunque carne, destinata all'arrosto, dev'essere preparata. Per preparazione della carne s'intende, ch'essa esige di essere mondata dalle superfluità, che talvolta ne compromettono la squisitezza e cioè dai grumi di sangue, dai muscoli e dal grasso.
superfluità, che talvolta ne compromettono la squisitezza e cioè dai grumi di sangue, dai muscoli e dal grasso.
241. Bracioline di fegato al tegame. — Ci vuole il fegato di vitello; ma, assai meglio sarebbe averne uno o più d'oca. Il fegato si monda dalla pellicola, dai grumi di sangue, ecc., e quindi si taglia a fette alte un centimetro circa che s'infarinano e si mettono a soffriggere senza indugio, sollecitamente, in un tegame in cui s'è fatta rosolare nel burro una cipollina affettata. Al momento di servire si sala.
pellicola, dai grumi di sangue, ecc., e quindi si taglia a fette alte un centimetro circa che s'infarinano e si mettono a soffriggere senza indugio
250. Come si mangiano le fragole fresche. — Le fragole si mangiano al naturale, oppure: 1° condite con crema e con zucchero alla vainiglia; 2°» con cognac o con rhum e zucchero; 3°» con marsala e zucchero; 4°» con vino rosso comune e zucchero; 5°» con latte e zucchero; 6°» con sugo di arancio e zucchero; 7°» con Capri bianco e zucchero; 8°» con Asti spumante e zucchero; 9°» con champagne e zucchero; 10°» con sugo di limone e zucchero, e questa è la maniera preferita dai deboli di stomaco; 11°» oppure condite semplicemente con maraschino di Zara, con caracao, con kummel, o soli o con un po' di zucchero, et similia.
la maniera preferita dai deboli di stomaco; 11°» oppure condite semplicemente con maraschino di Zara, con caracao, con kummel, o soli o con un po' di
Per chi ha quattrini da spendere per alimentare uno dei sette peccati mortali «la gola», ricordo che nei grandi centri, in gennaio, si trovano le fragole precocemente ottenute dai coltivatori e che perciò se le fanno pagare un occhio della testa.
fragole precocemente ottenute dai coltivatori e che perciò se le fanno pagare un occhio della testa.
In un vaso di cristallo, di vetro o di terra si mettono le frutta fresche (ribes, fragole, lamponi, ciliege, uva, susine, albicocche, pesche) mondate dalle foglie, dai gambi, dal nocciolo, eccettuate le ciliege, che s'immergono tali quali e col gambo lungo un centimetro.
dalle foglie, dai gambi, dal nocciolo, eccettuate le ciliege, che s'immergono tali quali e col gambo lungo un centimetro.
297. Zuppa di gamberi. — Dopo aver ben lavato una certa quantità di gamberi, metteteli in una casseruola, con sale, pepe macinato, noce moscata grattata e un bel pezzo di burro; mettete a fuoco dolce e fate rosolare, rimescolando sempre per un quarto d'ora, in capo al quale i vostri gamberi arriveranno a cottura. Ritirateli dal fuoco e fateli sgocciolare. Nello stesso tempo farete cuocere il riso nel brodo e poi lo scolerete. Levate intanto la carne dei gamberi dai loro gusci e pestatela bene insieme al riso. Quando tutto sia ridotto in poltiglia, mettetela in una casseruola e allungate con un po' di brodo. Pestate pure i gusci dei gamberi uniti ad un pezzo di burro, e passate allo staccio.
carne dei gamberi dai loro gusci e pestatela bene insieme al riso. Quando tutto sia ridotto in poltiglia, mettetela in una casseruola e allungate con
334. Bocche di dama ai lamponi. — Gouffé ce ne dà la ricetta: Rompete sei uova e separate i chiari dai torli; mettete i chiari in una insalatiera e i torli in un tegamino di terra, profondo.
334. Bocche di dama ai lamponi. — Gouffé ce ne dà la ricetta: Rompete sei uova e separate i chiari dai torli; mettete i chiari in una insalatiera e i
Il latte è il tocca-sana dello stomaco atonico o ammalato. Nutre molto e si digerisce facilmente. Il latte s'addice a tutti i temperamenti e contribuisce alla cura delle vie respiratorie. Dai medici viene spesso ordinata la cura del latte.
contribuisce alla cura delle vie respiratorie. Dai medici viene spesso ordinata la cura del latte.
371. Maccheroni alla Corinna. - Mettete su fuoco una casseruola con due litri d'acqua fredda, 25 grammi di sale e 50 di burro. Al primo bollore, gettate in quest'acqua 325 grammi di maccheroni. Lasciateli bollire cinque minuti, poi scolateli. Rituffateli nuovamente in altr'acqua bollente preparata come la prima e lasciateli cuocere lentamente. Scolateli di nuovo. Coprite di maccheroni il fondo d'un piatto e sopra stendetevi del parmigiano grattugiato e sopra a questo, dei legumi in macédoine, cioè tritati fini e passati al burro. Ripetete i suoli, ricominciando dai maccheroni. Bagnate con l'acqua dei maccheroni stessi; rimettete al fuoco dolce per circa dieci minuti.
grattugiato e sopra a questo, dei legumi in macédoine, cioè tritati fini e passati al burro. Ripetete i suoli, ricominciando dai maccheroni. Bagnate con l
377. Orecchie di majale. - Generalmente si servono dopo l aminestra, come primo piatto (entrée). Per liberarle dai peli che le ornano all'esterno, si strinano con cura,, e si lavano bene all'interno, gettandole nell'acqua bollente.
377. Orecchie di majale. - Generalmente si servono dopo l aminestra, come primo piatto (entrée). Per liberarle dai peli che le ornano all'esterno, si
Il pavone si cucina e si taglia come il tacchino, e secondo la progressione indicata dai numeri della figura 25. Ma si serve agghindato, con le penne della coda e delle ali, e con il pennacchietto della testa.
Il pavone si cucina e si taglia come il tacchino, e secondo la progressione indicata dai numeri della figura 25. Ma si serve agghindato, con le penne
507. Pollo ripieno. - Racimolate la carne che vi è avanzata da pasti precedenti, o meglio: prendete un pezzo di carne fresca, liberatela dall'osso, dal grasso, dai muscoli, ecc., e tritatela insieme a due salciccie. Unite il battuto a 50 grammi di burro fresco e a quindici castagne arrostite e sbucciate.
, dal grasso, dai muscoli, ecc., e tritatela insieme a due salciccie. Unite il battuto a 50 grammi di burro fresco e a quindici castagne arrostite e
E la squisitezza della carne del rombo non è riconosciuta solamente dai buongustai moderni. Domiziano convocò il Senato Romano per deliberare sul modo di ammannire un grossissimo rombo!
E la squisitezza della carne del rombo non è riconosciuta solamente dai buongustai moderni. Domiziano convocò il Senato Romano per deliberare sul
Lo strutto, se ben preparato, è un eccellente prodotto, bello, bianco, di buon sapore e consistente quanto il burro buono. Per l'uso domestico è eccellente, non solo, ma di grande economia. In grande quantità lo strutto si fa con appositi macchinari; ma in famiglia, si può ottenere senza macchine, nel modo semplicissimo che ora narro. Tre sono le qualità di strutto: la prima è costituita dal grasso che attornia le reni del porco; la seconda dal grasso dei reni, delle budella e delle mammelle; la terza da queste due ultime specie di grasso e dai ritagli di grasso, separati dalle carni adoperate per le diverse preparazioni.
grasso dei reni, delle budella e delle mammelle; la terza da queste due ultime specie di grasso e dai ritagli di grasso, separati dalle carni
670. Tartufi cotti. —I tartufi crudi non fanno indigestione; perchè l'indigestione il più delle volte proviene dalla quantità e dalla qualità dei cibi preparati e resi ghiotti dai tartufi.
Quando si preparano allo spiedo, i tordi non si vuotano; ma sarebbe mancar loro di rispetto, se sotto non si mettesse la ghiotta con i crostini di pane, atti a ricevere quanto, durante la cottura, dai tordi sgocciola.
pane, atti a ricevere quanto, durante la cottura, dai tordi sgocciola.
Le uova strapazzate si possono servire con punte di sparagi, con tartufi, ecc., che si preparano come per fare le frittate, che dagli sparagi e dai tartufi prendono il nome.
Le uova strapazzate si possono servire con punte di sparagi, con tartufi, ecc., che si preparano come per fare le frittate, che dagli sparagi e dai
722. Colla pula di riso. — Dai grappoli si portano via tutti gli acini guasti o non completamente sani. Si prendono poi delle piccole botti, o barili, aperte da un lato e vi si forma un letto di pula di riso in polvere, sul quale si adagia uno strato di grappoli, che si ricoprono abbondantemente di altro strato di pula in polvere e così di seguito fino a che il recipiente sia pieno.
722. Colla pula di riso. — Dai grappoli si portano via tutti gli acini guasti o non completamente sani. Si prendono poi delle piccole botti, o barili
738. Costolette di vitello alla milanese. — Prendete una bella costoletta di vitello per ciascun convitato. Liberatela delle pelli, dal grasso, dai grumi di sangue ecc., e poscia mortificatela a dovere. Salatela leggermente e mettetela per circa un'ora a frollarsi in torlo d'uovo sbattuto.
738. Costolette di vitello alla milanese. — Prendete una bella costoletta di vitello per ciascun convitato. Liberatela delle pelli, dal grasso, dai
Il Fisco, il vampiro più crudele dell'umanità, non pare in alcun modo disposto a cedere sulle esigenze sue. A lui non importa proprio nulla, che sia stato riconosciuto l'alto valore nutritivo e il potere dinamogeno dello zucchero, per doverne cavare la conclusione, che il maggior vantaggio da una alimentazione ricca di zucchero la trarrebbe appunto la classe dei lavoratori, perchè lo zucchero serve principalmente al lavoro dei muscoli, e dai muscoli viene distrutto.
alimentazione ricca di zucchero la trarrebbe appunto la classe dei lavoratori, perchè lo zucchero serve principalmente al lavoro dei muscoli, e dai
Proprietà. — La beccaccia è un uccello di passaggio, dal becco lunghissimo e sottile, e dai piedi di color grigio bruno, con tre dita davanti e uno di dietro. È quasi grossa come la pernice grigia, o starna, e giunge da noi verso la fine di ottobre.
Proprietà. — La beccaccia è un uccello di passaggio, dal becco lunghissimo e sottile, e dai piedi di color grigio bruno, con tre dita davanti e uno
I buongustai sono unanimi nell'attribuire alla beccaccia i più alti meriti atti a soddisfare il palato. Nessun'altra vivanda può stare a pari della beccaccia ben preparata e meglio cotta. La beccaccia è un alimento leggermente eccitante, e perciò anche i ghiottoni non dovrebbero abusarne. Grimod scrisse che: si venera talmente la beccaccia, questo prezioso uccello; che le si rendono gli stessi onori che al gran Lama: ed è tutto dire, anche i suoi escrementi sono, non solamente raccolti, come cosa preziosa, sopra crostini bagnati con un eccellente sugo di limone, ma gustati con religioso rispetto dai ferventi seguaci di Epicuro.
Il coscio è preferito dai buongustai; qualunque pezzo, però, è buono e si prepara come quello dell'agnello. (Veggasi Agnello). Si fa, perciò, arrosto, al forno, saltato alla casseruola, o come il pollo, al vino bianco e anche in stufato.
Il coscio è preferito dai buongustai; qualunque pezzo, però, è buono e si prepara come quello dell'agnello. (Veggasi Agnello). Si fa, perciò, arrosto