Una specialità della cucina italiana è la preparazione casalinga delle paste alimentari. Veramente non sarebbe corrispondente al concetto di autarchia consumare la farina di frumento così preziosa per la panificazione, per preparare le gustose tagliatelle, che formano la gioia della nostra mensa. Però per pranzi eccezionali, la brava massaia si accinge sempre volentieri a queste preparazioni, derogando una volta tanto, dalle leggi ferree dell'economia. Non mi dilungo sul modo di allestire questa nutriente minestra, poichè ogni donna italiana sa preparare la tradizionale sfoglia a base di farina e di uova; dirò solo che il segreto per ben riuscire, è quello di saper proporzionare la quantità della farina col numero delle uova, di ottenere un pastone compatto e di tirare con arte la sfoglia, in modo che resulti omogenea e non troppo spessa. Le tagliatelle, tagliate sottili, prendono più propriamente il nome di «taglierini» e sono adatte per i vari brodi sia di carne, che di erbaggi, conferendo sempre alla minestra un sapore gradito e piacevole.
. Però per pranzi eccezionali, la brava massaia si accinge sempre volentieri a queste preparazioni, derogando una volta tanto, dalle leggi ferree dell
I popoli uniti sono i popoli indipendenti, politicamente, militarmente, economicamente: l'unità è sinonimo d'indipendenza. Col Risorgimento, l'Italia conquista la sua unità, cioè la sua indipendenza dalle signorie straniere, col Fascismo il popolo italiano conquista la sua unità morale e politica, cioè l'indipendenza da ogni soggezione ideologica d'oltre Alpe e la sua piena libertà di pensare, di agire, di avanzare sulla strada maestra della sua storia. All'unità morale, deve rispondere l'unità produttiva, cioè l'indipendenza da ogni servitù economica straniera.
conquista la sua unità, cioè la sua indipendenza dalle signorie straniere, col Fascismo il popolo italiano conquista la sua unità morale e politica
La scienza ricerca nei laboratori le nuove formule, compone e scompone gli elementi della materia, integra e disintegra le molecole, fa sgorgare dalle cose inerti le forze vitali, crea l'energia ed i nuovi processi di sintesi.
dalle cose inerti le forze vitali, crea l'energia ed i nuovi processi di sintesi.
Il piano generale autarchico, predisposto dalle Corporazioni e approvato dal Comitato Corporativo Centrale, contempla le grandi partite: 1) di cereali: grano, granturco, riso e legumi; 2) di minerali e metalli; 3) di combustibili solidi e liquidi, energia elettrica; 4) dei tessili; 5) delle carni, grassi vegetali e animali; 6) dei prodotti delle industrie chimiche: esplosivi, colori, farmaceutici, concimi, materie basi per le industrie.
Il piano generale autarchico, predisposto dalle Corporazioni e approvato dal Comitato Corporativo Centrale, contempla le grandi partite: 1) di
Lo studio, il lavoro, la fede sono le armi impegnate per combattere una battaglia che è una necessità, un dovere, una missione. L'albagia delle Nazioni plutocratiche sta per essere debellata; la legge che sancisce l'uomo schiavo delle condizioni dell'ambiente e del suolo, legge di pura marca britannica, così cara ai sostenitori dell'economia classica, sta ormai per essere definitivamente infranta. Oggi l'ingegno e l'abilità umana, l'esteso uso del capitale, l'impiego delle macchine, l'organizzazione della tecnica e dell'industria, hanno svincolato le Nazioni dalle forze primitive della natura, liberando, mano a mano, l'uomo dalla soggezione della materia.
del capitale, l'impiego delle macchine, l'organizzazione della tecnica e dell'industria, hanno svincolato le Nazioni dalle forze primitive della natura
Si prendono sei bei carciofi teneri, puliti dalle foglie dure e dalle punte asportando tutta la parte verde, conservando solo il bianco. Si tagliano a spicchi (sei per ogni carciofo), si lavano bene e si asciugano, indi si mettono a marinare in un piatto con olio fine, sale e succo di limone, diversi capperi tritati fini e si lasciano così per circa un'ora prima di servire.
Si prendono sei bei carciofi teneri, puliti dalle foglie dure e dalle punte asportando tutta la parte verde, conservando solo il bianco. Si tagliano
Dalle considerazioni fatte, emerge chiara e luminosa la verità che l'autarchia è un grande antidoto all'ozio dei popoli, e il maggiore incentivo verso un più alto tono di vita civile ed economica. È un dovere e una necessità l'uno e l'altra inderogabili per la vita presente e la potenza avvenire della Nazione.
Dalle considerazioni fatte, emerge chiara e luminosa la verità che l'autarchia è un grande antidoto all'ozio dei popoli, e il maggiore incentivo
«Bisogna che il popolo italiano si formi una coscienza autarchica» ha detto il Duce; ma tale coscienza deve trarre le sue profonde radici proprio nel ristretto ambito della famiglia, perchè la poderosa opera di autarchia nazionale intrapresa dal Fascismo possa essere compiuta. Occorre che il popolo italiano sappia trarre, dalle sue energie spirituali, la forza della rinunzia e del sacrificio, cominciando a praticare queste virtù nella vita famigliare, in quella vita semplice e modesta di ogni giorno, vissuta nell'intimità dolce degli affetti domestici. E l'esempio che questo popolo nostro, umile e grande, sobrio e laborioso ha saputo dare al mondo, sia durante la gloriosissima guerra etiopica, quando 52 Nazioni, coalizzate contro di lui, tentarono di affamarlo, sia durante l'immane conflitto che sconvolge oggi l'Europa, è veramente magnifico e costituisce per noi speranza sicura di un' ascesa sempre più alta e radiosa.
italiano sappia trarre, dalle sue energie spirituali, la forza della rinunzia e del sacrificio, cominciando a praticare queste virtù nella vita
In questa opera semplice e oscura, compiuta quotidianamente nel silenzio e nel raccoglimento della propria famiglia, parte essenziale spetta alla donna, la quale deve, con perfetto spirito di adattamento, sottostare alle esigenze imposte dalle superiori gerarchie e dare alla propria casa un vero e proprio assetto di guerra, praticando, in ogni settore della vita famigliare, una saggia ed oculata economia, in modo che nulla vada perduto e tutto sia utilizzato al massimo grado.
donna, la quale deve, con perfetto spirito di adattamento, sottostare alle esigenze imposte dalle superiori gerarchie e dare alla propria casa un vero e
Si fa bollire pochi minuti, vi si gettano cinque o sei carciofi, che avremo prima tagliati, nettati e liberati dalle parti dure e tenuti in acqua fresca. Si fanno cuocere per circa 15 minuti, badando che il sugo non resti troppo liquido.
Si fa bollire pochi minuti, vi si gettano cinque o sei carciofi, che avremo prima tagliati, nettati e liberati dalle parti dure e tenuti in acqua
Il pollame da preferirsi lesso è dato dai capponi e dalle pollastre ingrassate. Questi animali richiedono un tempo minore di cottura e riescono più bianchi e più puliti, senza che la sostanza del brodo ne soffra, se vengono cotti avvolti in un pannolino sottile e legato.
Il pollame da preferirsi lesso è dato dai capponi e dalle pollastre ingrassate. Questi animali richiedono un tempo minore di cottura e riescono più
Da un pollo tenero si possono ottenere delle cotolette, procedendo nel seguente modo: Si staccano dal pollo, prima le due intere cosce, tagliandole dove si congiungono col dorso; indi si asporta la pelle che copre il petto, si taglia alla prima giuntura l'osso delle ali; partendo dall'estremità, si stacca la polpa del petto in modo che rimanga attaccata all'ossicino dell'ala. Poi si toglie la metà del filetto bianco del petto, dividendolo in due nello spessore e in tutta la lunghezza, cosicchè, dal petto, dovranno essere ricavate quattro cotolette: due senz' osso e due con l'osso. Nello stesso modo si ottengono altre quattro cotolette dalle cosce già staccate. Così complessivamente da un pollo si possono ottenere otto cotolette. Queste si possono preparare sia fritte come le comuni cotolette alla milanese, sia, passate leggermente nella farina, possono cuocersi al burro, bagnate da vino bianco o marsala e accompagnate da purea di patate o soffiati di verdure.
stesso modo si ottengono altre quattro cotolette dalle cosce già staccate. Così complessivamente da un pollo si possono ottenere otto cotolette. Queste si
Si trita il coniglio dopo averlo accuratamente disossato, si condisce il trito con sale e pepe e si lavora poi molto a lungo, fino ad ottenere un impasto ben legato. Con quello allora si formano delle cotolettine stendendole con un coltello. Si unge quindi con un lievissimo velo di olio una gratella e ci si dispongono sopra le cotolette facendole cuocere dalle due parti. Si serve dopo averci spremuto sopra qualche goccia di sugo di limone.
gratella e ci si dispongono sopra le cotolette facendole cuocere dalle due parti. Si serve dopo averci spremuto sopra qualche goccia di sugo di limone.
La carne di pesce, per la sua composizione qualitativa, è analoga a quella della carne dei mammiferi; in generale i principi predominanti sono: le proteine che si trovano in quantità (16-21 %) quasi analoghe a quelle contenute nelle carni dei mammiferi; i grassi che, a seconda dei pesci, variano moltissimo, oscillando tra dei massimi del 48 %, ad esempio nelle anguille, a dei minimi del 5 %, ad esempio nel merluzzo. Contiene inoltre molta acqua nei pesci freschi, ma molto meno in quelli secchi e conservati, i quali sono quindi degli alimenti assai concentrati di grande valore energetico ed in genere relativamente di poco costo. La carne di pesce dunque, dal punto di vista del contenuto percentuale dei principi alimentari e del valore biologico delle vitamine che possiede, non è da meno di quella dei mammiferi. Essa poi offre la possibilità di infinite preparazioni: dalle minestre saporite e gustose alle pietanze economiche nutrienti e appetitose.
biologico delle vitamine che possiede, non è da meno di quella dei mammiferi. Essa poi offre la possibilità di infinite preparazioni: dalle minestre
Premesse queste considerazioni generali, vediamo qual è il rapporto che esiste tra il prezzo e il valore nutritivo delle sostanze alimentari, che formano la razione alimentare, in modo che, accostandoci al mercato, si possa acquistare, non a peso bruto e nemmeno a vista d'occhio, ma con una certa acquisita coscienza nutritiva. E cominciamo dalle sostanze carnee.
acquisita coscienza nutritiva. E cominciamo dalle sostanze carnee.
Si prendono delle grosse sogliole; con un coltello affilato, si separa la carne dalle spine, per ottenere quattro e anche otto filetti per ogni sogliola. Si battono i filetti ottenuti e si spianano con la lama di un coltello per renderli sottili e poi si lasciano, per diverse ore, neir uovo frullato condito con sale e pepe.
Si prendono delle grosse sogliole; con un coltello affilato, si separa la carne dalle spine, per ottenere quattro e anche otto filetti per ogni
Si preparano le telline come nel modo precedente, e poi si mettono al fuoco con un soffritto di olio, prezzemolo, aglio e una presa di pepe, tenendo ben coperto il recipiente, onde non si prosciughino. Si levano quando saranno aperte e si aggraziano con la seguente salsa: un uovo, agro di limone, un cucchiaino di farina, brodo e un po' di quel sugo uscito dalle telline. Si cuoce uso crema e si versa sulle medesime, prima di mandare in tavola.
, un cucchiaino di farina, brodo e un po' di quel sugo uscito dalle telline. Si cuoce uso crema e si versa sulle medesime, prima di mandare in tavola.
Si puliscono i cardoni come d'uso, si mondano dalle filamenta, si lavano bene e si lessano in acqua e sale finchè saranno cotti, ma non troppo. Dopo si sgocciolano bene, s'infarinano, si dorano e si friggono nell'olio dosato a sufficienza.
Si puliscono i cardoni come d'uso, si mondano dalle filamenta, si lavano bene e si lessano in acqua e sale finchè saranno cotti, ma non troppo. Dopo
Si prende una grossa palla di cavolo cappuccio o verzotto, si netta dalle foglie dure della superficie, si pareggia il gambo e le si dà mezza cottura in acqua salata, si mette capovolta a scolare, poi si aprono le foglie ad una, ad una fino al grumolo di mezzo e sul medesimo si versa il ripieno; si rimettono bene a posto tutte le foglie, si richiude e si fa una legatura in croce.
Si prende una grossa palla di cavolo cappuccio o verzotto, si netta dalle foglie dure della superficie, si pareggia il gambo e le si dà mezza cottura
Un problema importante ed urgentissimo, creato dalle condizioni economiche del periodo bellico presente, è quello di sostituire le carni, che difettano sui mercati, con altre sostanze di uguale valore nutritivo. Gli alimenti che, per la loro composizione chimica, più si avvicinano alle carni, sono il latte, i formaggi e le uova per quello che si riferisce ai cibi di origine animale; i legumi secchi per quello che si riferisce ai cibi di origine vegetale.
Un problema importante ed urgentissimo, creato dalle condizioni economiche del periodo bellico presente, è quello di sostituire le carni, che
I costituenti principali del latte sono: acqua, grasso, caseina, latto albumina, lattosio e sali inorganici. Sono presenti poi in esso, in piccola quantità, latto proteina, citrati, ossigeno, azoto, anidride carbonica e, in quantità molto piccole, creatina, creatinina ed altre sostanze azotate, lecitina, enzimi e vitamine A, B, C. Il rapporto in cui stanno queste costituenti non è costante ed è influenzato dalla razza, dall'individuo, dalle condizioni di vita, dallo stato di nutrizione dell'animale che fornisce il latte, come anche dalla durata della lattazione, dall'ora della mungitura, ecc.
, lecitina, enzimi e vitamine A, B, C. Il rapporto in cui stanno queste costituenti non è costante ed è influenzato dalla razza, dall'individuo, dalle
Il finocchio cresce spontaneo nel mezzogiorno d'Italia e in altri paesi della regione mediterranea; viene anche coltivato con molto successo specialmente nell'Emilia, nelle Marche e nell'Italia Meridionale, essendo un vegetale gradito e poco costoso, quindi alla portata di tutti. L'uso che si fa della specie di bulbo, formato dalle sue foglie radicali guainanti, è quasi esclusivo dell'Italia, dove si mangia specialmente crudo, come i sedani. Il finocchio ha un sapore dolce e aromatico assai gradevole; il suo uso è salubre e, per quanto di non facile digestione, è senza dubbio stimolante e tonico.
della specie di bulbo, formato dalle sue foglie radicali guainanti, è quasi esclusivo dell'Italia, dove si mangia specialmente crudo, come i sedani. Il
Però molto di buono si è compiuto in questo campo presentemente e con maggiore alacrità si lavora per rifarci del tempo perduto e dalle proporzioni d'industria casalinga, la coltura degli alberi da frutta, in tutti i paesi agricoli, si è elevata a grande importanza e costituisce una ricchezza nazionale.
Però molto di buono si è compiuto in questo campo presentemente e con maggiore alacrità si lavora per rifarci del tempo perduto e dalle proporzioni d
Questa squisita insalata può figurare sopra qualsiasi tavola signorile. I frutti devono essere della migliore qualità: gli aranci freschi e succosi; le fragole grosse, profumate e non troppo mature. Si tagliano gli aranci a fette piuttosto grosse e si mettono in condimento entro una compostiera, con molto zucchero polverizzato. Anche le fragole si accomodano in un recipiente a parte e si spolverizzano di zucchero. Si lasciano i frutti così preparati almeno un'ora, tenendoli al fresco, oppure anche sul ghiaccio. Al momento di servire questa squisita insalata, si accomodano in una compostiera di vetro elegante le fragole nel mezzo a piramide, contornandole con fette di arancio. Dopo raccolto entro una tazza, il succo formato dagli aranci e dalle fragole, si uniscono al miscuglio due bicchierini di Maraschino, si mescola ogni cosa insieme e si versa a cucchiaiate sopra i frutti, pronti per essere serviti.
dalle fragole, si uniscono al miscuglio due bicchierini di Maraschino, si mescola ogni cosa insieme e si versa a cucchiaiate sopra i frutti, pronti per
Si prendono molte varietà di frutta della stagione, mature e di buona qualità e cioè: ribes, fragole, lamponi, ciliege, susine, albicocche, una pesca e una pera. Cominciando dalle ciliege, tutte queste frutta si sbucciano e si tagliano a fettine piccole, gettando via i torsoli e i noccioli. Sarebbe bene anche unirvi una fetta di popone profumato.
e una pera. Cominciando dalle ciliege, tutte queste frutta si sbucciano e si tagliano a fettine piccole, gettando via i torsoli e i noccioli. Sarebbe
Dalle preparazioni che andremo esponendo, escluderemo, s'intende, i dolci a base di paste sfogliate, di paste frolle, di paste lievitate; le crostate e tutte le torte e le creme che richiedono farina di grano, burro, latte, uova: tutti prodotti ormai rari e costosi, di cui non possiamo abbondare al punto, da adoperarli per una pietanza che costituisce sempre un lusso e un superfluo della nostra mensa.
Dalle preparazioni che andremo esponendo, escluderemo, s'intende, i dolci a base di paste sfogliate, di paste frolle, di paste lievitate; le crostate
Si fa bollire lo zucchero nell'acqua, con qualche pezzetto di scorza di limone, per 10 minuti a casseruola scoperta. Quando questo sciroppo sarà diaccio, si spremono dentro i limoni uno alla volta, assaggiando il composto; si passa attraverso un pannolino precedentemente bagnato e si versa nella sorbettiera. Tre chilogrammi di ghiaccio dovranno bastare, in quanto al sale, la quantità da impiegarsi è di circa 4 ettogrammi. Si spezza il ghiaccio in piccoli pezzi, si mette il coperchio e la sbarra trasversale, indi si colloca una parte del ghiaccio sminuzzato attorno alla sorbettiera, aggiungendo il sale grosso in corona sopra al ghiaccio. Si gira la manovella molto lentamente, finchè si sentirà, dalla resistenza, che il composto è ghiacciato, poi si gira rapidamente e senza fermarsi, finchè la manovella diventa dura a girare. La congelazione sarà effettuata, e questo lavoro, reso così facile dalle sorbettiere moderne, avrà richiesto appena venti minuti di tempo. Si toglie la sbarra ed il coperchio, si ammonticchia con cura, nella sorbettiera, il composto congelato, si ritira l'acqua che si è formata dal ghiaccio, si aggiunge tutto il ghiaccio rimasto, cospargendolo di sale come la prima volta, si copre tutta la gelatiera con un panno bagnato per impedire il passaggio dell'aria. Si colloca la gelatiera in un luogo fresco e per un' ora e mezzo si lascia così in riposo. Durante questo tempo, il gelato si condenserà ancora.
facile dalle sorbettiere moderne, avrà richiesto appena venti minuti di tempo. Si toglie la sbarra ed il coperchio, si ammonticchia con cura, nella
Ogni stagione ha qualità di ortaglie speciali ed è bene non lasciarsi attirare dalle così dette primizie, perchè qualsiasi prodotto della terra, ottenuto con mezzi artificiali e meccanici, perde in sapore, in valore nutritivo ed aumenta invece di prezzo e ciò è contrario alla legge di economia che deve presiedere alla spesa giornaliera.
Ogni stagione ha qualità di ortaglie speciali ed è bene non lasciarsi attirare dalle così dette primizie, perchè qualsiasi prodotto della terra
Gli igienisti consigliano il riso come uno degli alimenti più sani e sostanziosi che crescono sotto il bel sole d'Italia: di facile e rapida assimilazione, di alto valore nutritivo per le sue qualità energetiche, il riso è certamente l'alimento più indicato per i bambini, per i convalescenti, per i lavoratori. Esso può essere presentato sulla nostra mensa, sotto forme svariatissime: come minestra, come pietanza, come dolce. Dal risotto coi piselli, coi funghi, con le vongole, col pomodoro fresco, con le uova ed i tartufi, agli sformati cotti al forno o a bagno maria con contorno di rigaglie o di bracioline o di caccia, dalle saporite frittelle, gioia dei nostri bimbi, ai budini svariati guarniti con marmellate, crema e cioccolata, è tutta una varietà di preparazioni in cui la massaia italiana può fare sfoggio della sua abilità culinaria.
di bracioline o di caccia, dalle saporite frittelle, gioia dei nostri bimbi, ai budini svariati guarniti con marmellate, crema e cioccolata, è tutta
Altro spreco alimentare anche notevole si verifica in cucina durante la cottura dei cibi: si cuoce, per esempio, troppo a lungo, e per le sostanze vegetali questo influisce sul tenore delle vitamine, perchè molte di queste vengono distrutte dalle alte calorie senza contare il maggior consumo inutile dell'energia termica adoperata; senza contare il maggior spreco delle migliori sostanze alimentari, avvenuto per diffusione, attraverso alle membrane cellulari distrutte dal tempo e dal calore.
vegetali questo influisce sul tenore delle vitamine, perchè molte di queste vengono distrutte dalle alte calorie senza contare il maggior consumo
Se una saggia parsimonia si è sempre praticata nelle famiglie dei nostri rurali, in cui la massaia è stata, tradizionalmente la vigile custode dell'ampolla dell'olio, della vescica dello strutto e della pezza del lardo, ciò, in verità, non può dirsi delle famiglie borghesi cittadine, in cui per il passato, si sono verificati troppo spesso degli sprechi e delle improprie utilizzazioni dei condimenti. Specialmente dove esiste una cuoca o una domestica-cuoca, si è sempre verificato un enorme spreco di grassi da condimento; la signora, padrona di casa, difficilmente sorveglia le operazioni di cucina e la cottura dei cibi e quindi nessuna economia viene, dalle persone di servizio, praticata nell'uso dei condimenti che pure costano tanto.
cucina e la cottura dei cibi e quindi nessuna economia viene, dalle persone di servizio, praticata nell'uso dei condimenti che pure costano tanto.
Mangiando in fretta e masticando poco, non si arreca danno soltanto all'individuo, per ragioni che ormai tutti conoscono, ma si arreca anche un danno sociale, perchè mangiando in fretta e masticando male, si fa, senza volerlo dello spreco alimentare: un cibo poco molito dalla bocca, qualunque esso sia, si digerisce male perchè lo stomaco si rifiuta di fare il lavorio dentatorio, e così viene esso assorbito solo in parte dalle pareti intestinali, solo in parte passa nel sangue a farsi nutrimento per i gruppi cellulari.
sia, si digerisce male perchè lo stomaco si rifiuta di fare il lavorio dentatorio, e così viene esso assorbito solo in parte dalle pareti intestinali
C'è per esempio un numero infinito di gente che, mentre mangia, beve in abbondanza, irrora con troppa acqua o con troppo vino i cibi secchi che immette nello stomaco; ora questa gente fa dello spreco di sicuro, poichè l'eccesso di liquido diluisce i succhi gastro-intestinali a tale punto da non arrivare a digerire per intero le sostanze alimentari ad essi sottoposte. Oltre a questi ci sarebbero ancora gli spreconi per impropria consociazione alimentare, perchè qualcuno sostiene, e forse a ragione, che i succhi digerenti, specie quelli dello stomaco, che hanno importanza prevalente per le sostanze a contenuto proteinico, sono assorbiti e quindi messi fuori di attività dalle sostanze ricche in cellulosa; se questo è vero, ciò significa che la comune carne, ammasso di protidi, è meglio digerita dal succo gastrico secreto e quindi meglio utilizzata ai fini dell'economia, quando essa entra nello stomaco da sola e su di essa convengono, s'accentrano tutte le potenze secrete digestive, che quando vi arriva invece accompagnata, come oggi in tutte le mense si suol fare, consociata col tradizionale contorno di verdura.
sostanze a contenuto proteinico, sono assorbiti e quindi messi fuori di attività dalle sostanze ricche in cellulosa; se questo è vero, ciò significa che
Dobbiamo anche ricordare che il digiuno, anche parzialmente applicato in un giorno settimanale, costituisce una pratica salutare di prim'ordine, perchè per mezzo di esso, l'organismo si svelena, disintossica se stesso, liberandosi dalle scorie residue dei processi digestivi ed assimilativi e portando a compimento trasformazioni e neutralizzazioni da tempo iniziate. Attraverso ad esso, l'organismo si ritempra facendo relativamente riposare i meccanismi affaticati dall'incessante lavorio digestivo e metabolico, ringiovanisce in qualche modo per i processi che intervengono nella sostanza nucleare di ogni cellula.
, perchè per mezzo di esso, l'organismo si svelena, disintossica se stesso, liberandosi dalle scorie residue dei processi digestivi ed assimilativi e
Che cosa s'intende per «resti?» Non certamente i pezzi di arrosto, di carne, di pollo ecc., che molto facilmente vengono ripresentati ben preparati come piatti freddi, accompagnati dalle rispettive salse e verdure. I resti possono essere cibi non consumati a tavola per varie ragioni indipendenti dalla previdenza e dal calcolo economico della massaia: sono in genere costituiti da porzioni di uova, di carni, di verdura, di formaggi, di latticini ecc., avanzati da preparazioni precedenti. Conservare sapientemente questi resti e saperne trarre giusto profitto, rendendoli presentabili e appetitosi, è cosa non facile e certamente più complicata delle comuni preparazioni di cucina.
come piatti freddi, accompagnati dalle rispettive salse e verdure. I resti possono essere cibi non consumati a tavola per varie ragioni indipendenti
La polpa di pesce, ben pulita dalle lische e dalla pelle, si potrà ricoprire, al momento di mandare in tavola, con la seguente gustosissima salsa, che si prepara in queste proporzioni: il succo di un buon limone fresco, grammi 100 di olio di oliva del migliore, grammi 60 di capperi (conservati nell'aceto), un po' di sale e di pepe in polvere.
La polpa di pesce, ben pulita dalle lische e dalla pelle, si potrà ricoprire, al momento di mandare in tavola, con la seguente gustosissima salsa
Se si ha un poco di pesce bollito o arrosto avanzato, si pulisce dalle spine e dalla pelle e si taglia in grossi dadi. Frattanto si prepara una salsa balsamella ben gustosa, ed alla quale si sarà unito un paio di torli d'uovo e una manciata di parmigiano, vi si versa il pesce, aggiungendo un po' di prezzemolo tritato e si mette questo composto in un piatto di metallo o di terra che resista al fuoco, precedentemente unto col burro. Si copre il pesce con uno strato della salsa, che si sarà lasciata in disparte, si cosparge di pane grattugiato e un pochino di parmigiano. Si spalma con un piccolo pennello unto di burro sciolto e si mette a rosolare al fuoco.
Se si ha un poco di pesce bollito o arrosto avanzato, si pulisce dalle spine e dalla pelle e si taglia in grossi dadi. Frattanto si prepara una salsa
Molta attenzione bisogna avere anche nel regolare il consumo di questo combustibile. Il carbone vegetale difetta talvolta sul mercato ed anche ha subito, in questi ultimi tempi, un rialzo notevole nel prezzo. Si deve accenderlo solo al momento del bisogno e regolarlo secondo il grado di cozione richiesto dalle singole pietanze. Quando, ad esempio, la pentola del brodo è portata al punto di ebollizione, si potrà ricoprire il carbone acceso con un po' di cenere: l'ebollizione seguiterà lenta, con notevole vantaggio del brodo stesso. Ciò può ripetersi per la preparazione degli umidi e degli arrosti che riescono sempre migliori al fuoco blando, piuttosto che al fuoco violento. Si eviterà, in tal modo, il pericolo di far prendere alle pietanze il sapore disgustoso di attaccaticcio e di bruciato che talvolta le rende addirittura immangiabili.
richiesto dalle singole pietanze. Quando, ad esempio, la pentola del brodo è portata al punto di ebollizione, si potrà ricoprire il carbone acceso con un
Sul buon rendimento della cucina elettrica, influisce notevolmente il vasellame adoperato. A tal proposito si deve ricordare che la trasmissione del calore, dalle piastre riscaldanti ai recipienti, non avviene a punte di spillo, come per esempio con la fiamma del gas, ma in maniera uniforme su tutta la superficie. Perciò i recipienti, per raccogliere tutto il calore, devono essere costruiti in modo da coprire tutta la superficie delle placche.
calore, dalle piastre riscaldanti ai recipienti, non avviene a punte di spillo, come per esempio con la fiamma del gas, ma in maniera uniforme su
Un antico adagio affermò: «la cucina è il vestibolo della felicità domestica». Se a prima vista ciò può sembrare un'esagerazione, la diuturna esperienza c'insegna che un buon pranzetto, preparato con arte, e convenientemente presentato sulla mensa, ha il potere di dissipare le nubi, di calmare i nervi, di distogliere, almeno per un' ora, dalle preoccupazioni, dalle noie che la vita quotidiana inevitabilmente presenta e di dare letizia e giocondità ai famigliari.
nervi, di distogliere, almeno per un' ora, dalle preoccupazioni, dalle noie che la vita quotidiana inevitabilmente presenta e di dare letizia e