Ho pestato così, colla mezzaluna e ben fini, il salame, i peperoni (naturalmente mondati dei semi) e lo stomaco dell'anitra che, col fegato, avevo messo da parte crudo; e ho fatto cucinare in un tegame fondo, questo pesto con un po' d'olio e con tutto l'unto (passata per il setaccio) rimasto dentro alla casseruola nella quale era stato cotto l'arrosto.
messo da parte crudo; e ho fatto cucinare in un tegame fondo, questo pesto con un po' d'olio e con tutto l'unto (passata per il setaccio) rimasto dentro
Nel burro, che sarà rimasto dentro al tegame, sciogliete mezzo cucchiaio di farina bianca; lasciatela un po' tostare; unite una scodellina di brodo (o di acqua ed estratto, se in casa non fosse brodo); fate bollire per 5 minuti; e riponete infine tegame con il sugo e piatto con le cotolette, al sicuro, dentro la credenza.
Nel burro, che sarà rimasto dentro al tegame, sciogliete mezzo cucchiaio di farina bianca; lasciatela un po' tostare; unite una scodellina di brodo
Ad una ad una, stendete poscia sul tagliere le foglie cotte; su ciascuna d'esse mettete tanto di ripieno quanto un salsicciotto lungo poco meno di un dito; avvolgete con le foglie il ripieno; ripiegate in dentro i due estremi; e ricorrete infine al mazzo dei piccoli stuzzicadenti per fermare ognuno degli involti che avrete così composti.
dito; avvolgete con le foglie il ripieno; ripiegate in dentro i due estremi; e ricorrete infine al mazzo dei piccoli stuzzicadenti per fermare ognuno
Quando, finalmente, verdure, salsa maionese e gelatina sono pronte, mescolo insieme gelatina liquida e maionese; unisco quasi tutto all'insalata; rimescolo in fretta; metto sul piatto lo stampo; vi verso dentro l'insalata; uguaglio la superficie; la copro col rimanente della maionese-gelatina prima che si rassodi, e metto al fresco.
; rimescolo in fretta; metto sul piatto lo stampo; vi verso dentro l'insalata; uguaglio la superficie; la copro col rimanente della maionese-gelatina prima
Lavate 1/2, (1½; 2; chili) di pomidoro; rompete a pezzi; fate bollire; passate per setaccio premendo con forza; cucinate il passato con 1, (1½; 2) cucchiai d'olio e con un po' di sale; e versatene poi 1/3 circa dentro all'insalatiera.
) cucchiai d'olio e con un po' di sale; e versatene poi 1/3 circa dentro all'insalatiera.
Staccate dal suo chiodo una teglia; versatevi un poco d'olio; disponetevi dentro i funghi con il ripieno volto verso l'alto; salate; infornate in forno caldo oppure cucinate con brace sotto e con brace sul coperchio; e quando vedrete il pane trito leggermente tostato (cioè gratinato come si suol dire in.... gergo cucinario) ecco lo squisito piatto bell'è fatto, e pronto ad essere gustato!
Staccate dal suo chiodo una teglia; versatevi un poco d'olio; disponetevi dentro i funghi con il ripieno volto verso l'alto; salate; infornate in
« Imburra, infarina, riempi con il passato giallo uno stampo da bodino; metti questo in una pentola, nella quale sia tanta acqua da raggiungere quasi l'orlo dello stesso stampo; poni la pentola a fuoco; copri con coperchio lo stampo affinchè non vi goccioli dentro vapor d'acqua; e dopo 3/4 d'ora circa, quando cioè uno stecco, infissovi, uscirà asciutto dal passato, questo sarà cotto e pronto a venire capovolto sopra il piatto ».
l'orlo dello stesso stampo; poni la pentola a fuoco; copri con coperchio lo stampo affinchè non vi goccioli dentro vapor d'acqua; e dopo 3/4 d'ora
Poco più di mezz'ora prima del pranzo, coprite lo stampo con un coperchio; mettetelo dentro ad una capace pentola nella quale sia acqua fin quasi allo stesso livello del passato dentro allo stampo; mettete la pentola al fuoco; e allorché, da mezz' ora l'acqua vi bollirà, potrete esser certe che il passato sarà cotto e che, capovolgendo lo stampo sul piatto di portata, vi comparirà uno di quei piattini variegati e che, al solo vederli, fan venire in bocca quella tale acquolina...
Poco più di mezz'ora prima del pranzo, coprite lo stampo con un coperchio; mettetelo dentro ad una capace pentola nella quale sia acqua fin quasi
Converrà allora ricordare che il riso non deve mai venir lavato; che, senza alterarne il sapore (e qualora si sia all'eccesso schizzinose) si potrà però strofinarlo in un tovagliolo pulito per toglierne la polvere; che la quantità giusta, per ogni persona, è di 2 cucchiai se si tratta di riso vialone, cioè di primissima qualità, e di 3 se di riso maratello od originario camolino; che il riso bisogna mondarlo, con occhi spalancati, dopo averlo steso nella tafferia o in un largo piatto (guai se un sassolino capitasse sotto i denti del marito!); che un'oretta prima del pranzo si deve fare il soffritto nella pignatta, cucinandovi, con tanti mezzi cucchiaini di burro quanti sono i commensali, poca cipolla e sedano triti (attente che questo po' di verdura non bruci!); che bisogna poi versare, dentro alla pignatta, prima le verdure, e il succo di pomodoro lessato e setacciato (oppure un po' di conserva sciolta nell'acqua) e. poscia il brodo (circa due ramaioli, o mestoli, per persona) al giusto salato; che soltanto quando il brodo è in pieno bollore, si può aggiungere il riso già mondato ; che la pignatta deve essere tenuta scoperchiata ; che il riso bisogna mescolarlo di tratto in tratto e lasciarlo bollire, senza interruzione alcuna, per 22-25 minuti, qualora sia vialone, e per 15-17 qualora non sia vialone; e ch'è da massaia molto esperta aggiungere alla minestra, prima di toglierla dal fuoco, parmigiano o reggiano grattugiato nella proporzione di circa un cucchiaino per persona.
' di verdura non bruci!); che bisogna poi versare, dentro alla pignatta, prima le verdure, e il succo di pomodoro lessato e setacciato (oppure un po' di
Mentre il latte andrà perdendo, lentamente, ogni suo calore, sbattete in ambiente freddo e dentro ad una insalatiera, per ridurlo a lattemiele, un quarto di litro di autentica panna; e sbattetelo (se non possedete l'apposito strumento) con un mazzetto di fuscelli ben lavati e fra loro strettamente legati.
Mentre il latte andrà perdendo, lentamente, ogni suo calore, sbattete in ambiente freddo e dentro ad una insalatiera, per ridurlo a lattemiele, un
Prendete allora uno stampo da bodini, quello più sottile della vostra cucina, quello di latta, e quello anche.... più ricamato; ungetelo tutto con un goccio d' olio d' oliva; riempitelo con la crema; copritelo con un coperchio; mettetelo a ghiacciare dentro al ghiaccio; versatelo poco prima del pranzo; cospargete il vostro candido e bel bodino con liquore rosso d'Alkermes (se ne possedete) oppure guarnitelo con ciliege sotto spirito.
goccio d' olio d' oliva; riempitelo con la crema; copritelo con un coperchio; mettetelo a ghiacciare dentro al ghiaccio; versatelo poco prima del
Preparate, sul tavolo, un grande piatto; stendete, presso al fornello, fogli di carta asciugante; mettete al fuoco (in casseruola stretta e fonda) abbondante strutto od olio (io preferisco l'olio) e quando il grasso bollirà, buttatevi dentro una frittella; rimestatela con la forchetta e la vedrete così, friggendo e scoppiettando, rivoltarsi, gonfiarsi, arrotolarsi, farsi tutta bolle, in ultimo indorarsi .
) abbondante strutto od olio (io preferisco l'olio) e quando il grasso bollirà, buttatevi dentro una frittella; rimestatela con la forchetta e la vedrete
Togliete il burro dall'acqua; asciugatelo; infarinatelo; mettetelo nel mezzo della sfoglia; di questa rivoltate in dentro i 4 angoli in modo da ricoprire tutto il burro; schiacciate un po, colla mano; lasciate riposare 5 minuti.
Togliete il burro dall'acqua; asciugatelo; infarinatelo; mettetelo nel mezzo della sfoglia; di questa rivoltate in dentro i 4 angoli in modo da
Con un cucchiaio, di legno, mi son data subito a mescolare; e quando lo zucchero, dopo di essersi sciolto, ha incominciato a friggere, a imbrunire, a leggermente bruciare; quando cioè la mia pasta m'è apparsa bene amalgamata e del classico colore del croccante... l'ho versata nello stampo e, servendomi del limone, e facendo appello a tutta la forza del mio braccio, l'ho distesa tutta quanta, e ancora calda, dentro allo stampo, tappezzandone in modo uniforme le pareti e il fondo.
, servendomi del limone, e facendo appello a tutta la forza del mio braccio, l'ho distesa tutta quanta, e ancora calda, dentro allo stampo, tappezzandone in
Le ho poscia aperte ad una ad una; e tenendo le mani sopra ad una zuppiera fonda, perchè una sola goccia di sugo non potesse così sfuggire; ho tolti i noccioli e la pelle; a pezzi le ho disposte dentro alla fonda zuppiera; ho addolcito con 4 cucchiai di zucchero; ho unito il sugo di tre limoni; e, senza nemme no darmi la briga di mescolare, ho coperto con un piatto il recipiente ed ho lasciate le mie pesche, per tutta la giornata, tranquillamente a riposare.
i noccioli e la pelle; a pezzi le ho disposte dentro alla fonda zuppiera; ho addolcito con 4 cucchiai di zucchero; ho unito il sugo di tre limoni; e
Le pesche, così farcite, le ho infine disposte in una teglia nella quale avevo già messo 2 cucchiaini di burro e 2 cucchiai di vino bianco; ho inzuccherato il tutto; ho collocata la teglia dentro al mio forno; ho messo questo sulla cucina a gas; ho acceso; e...
inzuccherato il tutto; ho collocata la teglia dentro al mio forno; ho messo questo sulla cucina a gas; ho acceso; e...
Quando, dentro al caldaino, saranno passati mosto e farina, si aggiungono 2 ettogrammi di zucchero e, come esige la vecchia tradizione, una chiave grossa, di ferro.
Quando, dentro al caldaino, saranno passati mosto e farina, si aggiungono 2 ettogrammi di zucchero e, come esige la vecchia tradizione, una chiave
Mettete in una piccola bottiglia gr. 200 di alcool buono, a 90°; e, di mano in mano che durante 2-3 giornate andrete mangiando arance, ritagliatene la sola parte gialla della buccia (quella colma di essenze) e le listerelle, così ritagliate, mettetele dentro a quella bottiglia, fin che non le vedrete tutte ben stipate nell'alcool. Tappate allora per bene la bottiglia, riponetela; e lasciatela riposare per un mese (è indispensabile, v'ho detto, non aver fretta).
la sola parte gialla della buccia (quella colma di essenze) e le listerelle, così ritagliate, mettetele dentro a quella bottiglia, fin che non le
Con gli avanzi, potete anche ammannire un piatto di risotto « maritato », mettendo a fuoco, in un tegame, un po' di burro con un pizzico di sale; aggiungendo il risotto tosto che il burro sarà « dorato » ; mescolando in fretta fino a che il riso sarà diventato ben secco e croccante; scavando allora nel mezzo, con il cucchiaio, un buco che raggiunga il fondo del tegame; versando, dentro al buco, un uovo che, in quel caldo e in quel po' di burro che vi troverà, subito si cucinerà; rivoltando là, nel buco, l'uovo con il cucchiaio e servendo infine, al più... golosone o mangione della famiglia la sopraffina coppia: uovo e risotto!
nel mezzo, con il cucchiaio, un buco che raggiunga il fondo del tegame; versando, dentro al buco, un uovo che, in quel caldo e in quel po' di burro
Imburro (finalmente!...) uno stampo di rame da bodino; lo tappezzo di pasta frolla; vi dispongo dentro, alternandoli fra sottili strati di maccheroni, un po' di prosciutto, un po' di piccione, un po' di fegatini e un po' di funghi; e raddoppio; e triplico; e quadruplico la sovrapposizione senza mai scordare di distribuire, su ogni strato, un po' di formaggio grattugiato.
Imburro (finalmente!...) uno stampo di rame da bodino; lo tappezzo di pasta frolla; vi dispongo dentro, alternandoli fra sottili strati di maccheroni
Più tardi; mentre con la forchetta, io andavo sbriciolando il mio banale tonno all' olio, prima di ricoprirlo con la salsa, non potevo togliermi, no, dal cuore, quella nobilissima trota che, con due foglie di alloro stava allora certo cucinando dentro all'acqua lievemente salata, nella casa accanto !
, dal cuore, quella nobilissima trota che, con due foglie di alloro stava allora certo cucinando dentro all'acqua lievemente salata, nella casa accanto !
Quando, gustando le vostre cotolette dal gusto squisito, ma non facile a venire identificato, il marito vi chiederà a quale strana bestia abbia appartenuto quella strana carne... e quando sentirà che si tratta di solo banalissimo ed economicissimo merluzzo... anche se non lo vorrà dire, dovrà certo concludere, dentro al suo cuore, di aver, nella moglie, un tesoro di cuoca!
concludere, dentro al suo cuore, di aver, nella moglie, un tesoro di cuoca!
Durante l'attesa che l'acqua levasse il bollore, ho slegato il pacco e, vincendo con coraggio da eroina il ribrezzo che proviamo noi donne per il viscidume di quei pesci che rassomigliano un poco alle biscie, ho afferrata l'anguilla; da boia provetto l'ho decapitata; l'ho pulita delle interiora; e infine l'ho cacciata dentro l'acqua ormai bollente della pignatta.
infine l'ho cacciata dentro l'acqua ormai bollente della pignatta.
Mentre poi, in un pentolino, bollivano in acqua i pisellini, ho preparato il sugo facendo imbrunire, in una casseruola, con olio e burro, un po' di cipolla trita. Ho poi leggermente infarinato ciascun pezzo d'anguilla; subito li ho messi tutti dentro la casseruola col sugo; ho salato; ho lasciato un po' friggere rivoltando di tanto in tanto; e, dopo 10 minuti, ho aggiunto prima un cucchiaio di salsa di pomodoro sciolta in una scodella d'acqua; poscia i pisellini scolati; e infine una foglia d'alloro e un pizzico di pepe.
cipolla trita. Ho poi leggermente infarinato ciascun pezzo d'anguilla; subito li ho messi tutti dentro la casseruola col sugo; ho salato; ho lasciato
Quando il tutto friggerà, stemperatevi dentro un cucchiaio di farina; quando la farina sarà... scomparsa, aggiungete le lumache, un bicchiere di vino bianco, uno d'acqua, un pizzicone di sale, un pizzichino di pepe ed un altro di noce-moscata.
Quando il tutto friggerà, stemperatevi dentro un cucchiaio di farina; quando la farina sarà... scomparsa, aggiungete le lumache, un bicchiere di vino
Mettete poi a fuoco, dentro ad un largo tegame, mezzo bicchiere circa d'olio e due spicchi d'aglio; togliete l'aglio appena arrossa; aggiungete mezz'etto di burro; quattro acciughe senza spine, raschiate, lavate e tagliuzzate; una manciata di prezzemolo trito; una cipollina affettata fina; e un pizzico di semi di finocchio (se li potete avere).
Mettete poi a fuoco, dentro ad un largo tegame, mezzo bicchiere circa d'olio e due spicchi d'aglio; togliete l'aglio appena arrossa; aggiungete mezz
A ciò, ungete di burro uno stampo (meglio se è uno stampo liscio, senza tanti ghirigori); mettetevi dentro, premendolo, il paté e, dopo un po' versatelo sopra un piatto; il paté avrà così assunto la forma esatta dello stampo.
A ciò, ungete di burro uno stampo (meglio se è uno stampo liscio, senza tanti ghirigori); mettetevi dentro, premendolo, il paté e, dopo un po
Di gelatina (sia o non sia casalinga) appena l'avrete sciolta, a fuoco molto basso dentro ad un pentolino, versatene nello stampo per l'altezza di un dito abbondante; e lasciate poscia che di nuovo si rapprenda. (Basta, a ciò, mettere lo stampo nell'acqua fredda, se non si possiede ghiaccio).
Di gelatina (sia o non sia casalinga) appena l'avrete sciolta, a fuoco molto basso dentro ad un pentolino, versatene nello stampo per l'altezza di un
Pulite e lavate gli stomachi; scottate sul fuoco, ad una ad una, le zampe di pollo, per toglierne così la pelle e lavatele; mettete, infine dentro ad una capace pentola, manzo, stomachi, zampe, una carota, una gamba di sedano e due litri di acqua fredda; salate; ponete la pentola a fuoco; fate attenzione a dove, dentro, vi giunge l'acqua; incoperchiate a mezzo; e lasciate bollire lentamente.... lentamente... lungamente... lungamente!
Pulite e lavate gli stomachi; scottate sul fuoco, ad una ad una, le zampe di pollo, per toglierne così la pelle e lavatele; mettete, infine dentro ad