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59 risultati per detto
Il cuoco pratico ed economo ossia l'arte di fare una buona cucina con poca spesa
188240 1867 , Milano , Ernesto Oliva 50 occorrenze

, toglietela dal suo unto, e servitela calda o fredda a piacere. Si può anche farla cuocere in forno dopo averla preparata come si è detto, e servirla poi con

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carne rimanente della lepre, tagliata a pezzi, ponetela a finir di cuocere in soffritto di cipolla con prosciutto, e col detto salmì passato per

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'interiora formatene un salmì come al n. 192. Fate finir di cuocere le beccacce con soffritto di cipolla e servitele col detto salmì sopra i crostini.

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Si fa anche cuocere il detto pesce con vino bianco, butirro, sale, pepe, un mazzetto di erbe e cipolle: si lasciano prima bollire per mezz'ora questi

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Si può anche più semplicemente, dopo aver lavato le arselle come sopra si è detto, farle soffriggere in una casseruola con olio, cipolla trinciata e

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questi ingredienti sieno bene assimilati, e versate finalmente i piselli nel piatto sopra la lattuga già disposta come abbiam detto. Si può ammannirli

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restino i soli involucri più grandi. Dell'interiore delle cipolle formatene un battuto come è detto al numero 79, aggiungendovi della carne avanzata, o

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pezzo di burro tino a fargli prendere un bel color d'oro, ed accomodatevi allora all'ingiro gli sparagi (che avrete già lessati come sopra si è detto

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, immergetele in una pastina liquida preparata con acqua, farina e sale, e friggetele nell'olio come abbiam detto sopra.

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, e così friggerlo come è detto sopra.

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pasta servitevi per friggerla a porzioni della grossezza d'una noce, come si è detto sopra (n. 421).

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Si possono ancora fare più semplicemente, cioè senza tenerle nel rum. Basta allora, dopo mondate le mele come abbiam detto sopra, immergere le fette

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solita pastina e friggerle come abbiamo già detto.

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sopra le uova sbattute e si fa legare bene il tutto, procedendo come si è detto sopra.

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in una casseruola, mescolando bene, e seguitando ad agitare continuamente con un mestolo, e terminate di fare la crema come abbiamo detto al num. 452.

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freddata, la servirete così semplicemente, o guarnendola anche con crostata di zucchero o con confettini, come è detto al num. 454.

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, sale e pepe, e si fa arrostire allo spiede dopo averla alquanto digrassata; ma meglio riesce in una casseruola, cotta al forno, come abbiam già detto

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. 472). Per maggiori cognizioni sul modo di ammannire questa cacciagione, si veda quanto abbiamo detto ai num. 271 al 274.

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Si fanno anche arrostire in casseruola con butirro, dopo averli puliti e preparati come abbiam detto sopra, avendo cura di rivoltarli di mano in mano

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metà in casseruola con un maritaggio, come abbiamo detto pel cinghiale (n. 472), e poi arrostirla allo spiede compiendone la cottura.

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accomodatela in casseruola con un pezzo di burro e salandola, e fatela rosolare come si è detto pel cappone (n. 480).

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cappone giovine, pelatelo, pulitelo ed accomodatelo come si è detto per i pollastri (n. 476); ma sarà meglio che lo facciate rosolare in casseruola

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marinaggio, come abbiamo detto per lo storione (n. 499).

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come già fu detto ai num. 322; ma servendolo in tal caso senza alcuna salsa, poichè qui parliamo di arrosti semplicemente.

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509. Condimento delle insalate. Abbiamo detto al numero precedente (508), che l'insalata si reca in tavola in apposita insalatiera, o nel piatto

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come abbiamo detto al n. 509. Se si tratta di acciughe, allora le disfarete prima nel piatto schiacciandole e sminuzzandole colla forchetta, indi vi

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ottenuta; indi versarla in bottiglie, chiuder queste ermeticamente, e passarle al bagnomaria come abbiam detto sopra (n. 540).

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; passatele al fuoco, e fatele cuocere lentamente come abbiam detto per le prugne (n. 545), servendo anche queste o calde o fredde, come meglio vi

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sono piccole, e fatele cuocere lentamente in una casseruola con vin bianco, zucchero e cannella, come abbiam detto per le prugne (n. 545), servendole

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Invece di formare sulla torta una specie di grata con strisce di pasta, come abbiamo detto sopra si può più semplicemente chiudere la conserva o la

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non togliere la schiuma mentre lo zucchero bolle, ma di aspettare che si sollevi, gettarvi allora l'acqua fredda come abbiam detto, e subito dopo

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'acqua e chiarificarlo coll'albumina come abbiam detto per lo zucchero. Tuttavia non bisogna dimenticare in quest'operazione, che più si fa cuocere il

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Quanto abbiamo detto sin qui, applicasi alla preparazione di qualunque sciroppo di frutta acide, dei quali perciò parleremo più succintamente.

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mettetelo in un vaso di terraglia insieme con altrettanto zucchero in peso, o poco meno, turando poi il detto vaso e mettendolo a bagnomaria. Appena lo

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abbiam detto, e rimestate fino a che il miscuglio incominci a bollire. Ottenuta così la vostra conserva, versatela in appositi vasi, e lasciatevela

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ghiaccio, e operate come abbiam detto al n. 696;

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essere esposto al bagnomaria come di sopra si è detto. Dopo di un certo tempo la crema o fior di latte si separa; quindi per adoperare il latte devesi

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acqua e latte; quando hanno sgocciolato, si usa il detto processo di sale e aceto.

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. 36), e si pone sul fuoco di nuovo, perchè con un altro bollore s'incorpori al detto brodo il sugo aggiuntovi.

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cuocere il tutto, e rinfrescandolo ogni poco con detto brodo fino al punto della sua cottura. Allora fate condensare, e per fargli prendere un bel colore

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naturale, o arrostito, o fritto nel burro, e versatevi sopra il detto brodo con le erbe medesime.

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colorato che avrete preparato in una zuppiera, e spargete sopra detto pane le erbe cotte colla zucca.

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le suddette sostanze, si aggiunge la pasta o riso, come più piace, e poscia si serve in tavola. Avvertasi però di mettere nel detto brodo di mano in

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portata alla densità di una crema, si getta nella pentola ov'è il brodo caldo nel quale si vuol far la farinata, agitando così detto brodo finchè non sia

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Si lava con acqua bollente, e si fa cuocere nel brodo, che si aumenterà a poco a poco finchè detto sagù non sia intieramente disfatto come una

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sale; spargete quindi della farina sopra una tavola ben pulita, ponetevi a piccole porzioni detto impasto, e col palmo della mano voltolandole ne

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'aglio comprimendo molto il fondo di detto mortajo col pestello, che girerete sempre in tondo per lo spazio di un quarto d'ora, più o meno, finchè non

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mettendoli sul piatto, e versando loro sopra le civaie cotte e condite come abbiamo detto.

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213. Lingue fra due fuochi. Lessatele e pulitele come si è detto sopra; indi foratele con un coltello appuntato, ed in ogni buco introducete un pezzo

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214. Lingue in filetti. Scottate e spellate le lingue come già si è detto; indi tagliatele a piccoli filetti della lunghezza di un dito, mettetele in

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