Avuta così la pasta mediante opportune ed accurate manipolazioni, la si lascia alquanto in riposo, perchè vi si inizi la fermentazione. Dopo che si è levata alquanto per questa, la si divide in pagnotte eguali di grammi 1720 ognuna, che dopo la cozione si ridurranno a grammi 1464, equivalenti a doppia razione ordinaria di pane (cioè di grammi 732, che aggiunti all'1/8 di pane per la zuppa in grammi 183, formano la razione di pane normale pel soldato in grammi 915).
Avuta così la pasta mediante opportune ed accurate manipolazioni, la si lascia alquanto in riposo, perchè vi si inizi la fermentazione. Dopo che si è
4. — Caratteri del buon pane da munizione. Il pane da munizione così preparato deve essere distribuito 16 o 20 ore dopo estratto dal forno, perchè mangiato prima, troppo fresco, non potendosi imbevere abbastanza di saliva, riuscirebbe poco digestibile.
4. — Caratteri del buon pane da munizione. Il pane da munizione così preparato deve essere distribuito 16 o 20 ore dopo estratto dal forno, perchè
1° Un quintale di grano deve produrre, con macinazione all'Anglo-Americana, kilog. 98 1/2 di farina intera e kilog. 83,70 di farina dopo l'abburattamento al 15 %.
1° Un quintale di grano deve produrre, con macinazione all'Anglo-Americana, kilog. 98 1/2 di farina intera e kilog. 83,70 di farina dopo l
2° Un quintale di grano (100 kilog.), dopo la macinazione e l'abburattamento al 15 %, deve esser capace di produrre 160 razioni, di grammi 732 l'una, di buon pane da munizione.
2° Un quintale di grano (100 kilog.), dopo la macinazione e l'abburattamento al 15 %, deve esser capace di produrre 160 razioni, di grammi 732 l'una
Se trattato con il solfato di rame, si potrà riconoscere la frode ponendo il frumento in infusione entro acqua distillata o piovana tepida ed aggiungendo quindi a quest'acqua dell'ammoniaca liquida. Una colorazione più o meno bluastra, che comparisca dopo 15 o 20 minuti, rivelerà con sicurezza la presenza del rame.
aggiungendo quindi a quest'acqua dell'ammoniaca liquida. Una colorazione più o meno bluastra, che comparisca dopo 15 o 20 minuti, rivelerà con sicurezza la
La farina per una buona panificazione non deve esser di macinazione affatto recente; è meglio utilizzarla due o tre mesi dopo che fu macinata. Al di là di questo limite la farina non migliora più e dopo qualche tempo ancora tutte le probabilità sono pel suo peggioramento.
La farina per una buona panificazione non deve esser di macinazione affatto recente; è meglio utilizzarla due o tre mesi dopo che fu macinata. Al di
4° Il lasciare sedimenti farinosi ed amilacei dopo la cottura può accennare ad essere la pasta da minestra fabbricata male e, più che tutto, con farine di frumento scadenti, o con glutine che si ricava dalla fabbrica dell'amido, mescolato con farine alterate o con farine di riso o con fecola di patate.
4° Il lasciare sedimenti farinosi ed amilacei dopo la cottura può accennare ad essere la pasta da minestra fabbricata male e, più che tutto, con
caduta dei primi incisivi da latte, 13-14 mesi dopo la nascita negli individui robusti, 24-26 mesi dopo negli individui deboli. Si dicono più propriamente civetto e manzetta i soggetti maschio e femmina che compirono già i tre mesi.
caduta dei primi incisivi da latte, 13-14 mesi dopo la nascita negli individui robusti, 24-26 mesi dopo negli individui deboli. Si dicono più
32. — Cause che rendono malsane le carni dei mammiferi domestici commestibili. Oltre la serie di circostanze capaci di modificare il valore delle carni commestibili, è di sommo interesse conoscere le cause che possono renderle malsane, perchè sovente i pericoli che l'uomo corre per l'uso di carni nocive alla salute sono gravi e tanto più, in quanto gli effetti non si appalesano immediatamente, ma dopo un lungo periodo di tempo e dopo una ripetuta ingestione delle medesime, tantochè spesso furono ascritte ad altra causa, piuttostochè all'uso di tali carni, malattie dalle medesime determinate.
nocive alla salute sono gravi e tanto più, in quanto gli effetti non si appalesano immediatamente, ma dopo un lungo periodo di tempo e dopo una
IV. Infine è noto come il processo di alterazione che invade naturalmente le carni dopo un certo tempo dalla macellazione le renda malsane. (Sul modo di riconoscere le carni così alterate sarà detto più oltre al § 34).
IV. Infine è noto come il processo di alterazione che invade naturalmente le carni dopo un certo tempo dalla macellazione le renda malsane. (Sul modo
puzzo (è, come suol dirsi, carne selvatica), resta ancora carne innocua e la si potrà adoperare in caso di necessità, molto più se prima di passarla alla cottura si cosperga di polvere di carbone e, dopo un po' di tempo, si lavi con aceto.
alla cottura si cosperga di polvere di carbone e, dopo un po' di tempo, si lavi con aceto.
Per comodo dei destinati alla visita del bestiame, faccio seguire qui sotto, mettendoli a riscontro, i segni principali e più facilmente apprezzabili dello stato dei bovini dopo la macellazione. [tabella]
dello stato dei bovini dopo la macellazione. [tabella]
2° La carne lessa che rimane distribuibile dopo la preparazione del brodo è molto minore del suo peso primitivo e spoglia alquanto di principii nutritivi.
2° La carne lessa che rimane distribuibile dopo la preparazione del brodo è molto minore del suo peso primitivo e spoglia alquanto di principii
b) Apprezzata la colorazione dei due strati, se si aggiunge circa un grammo di mercurio metallico, si fa sciogliere dall'acido e si agita nuovamente con bacchetta di vetro, dopo un nuovo riposo di 20-30 minuti, si osserverà lo strato oleoso colorito in bianco leggermente paglierino e, dopo un'ora, la colorazione sarà passata al bianco-verde o paglierino chiaro (vedi le colonne 9a e 10a della Tav.). Di più entro il termine di un'ora l'olio sarà completamente solidificato (vedi le colonne 8a e 9a della Tav.).
con bacchetta di vetro, dopo un nuovo riposo di 20-30 minuti, si osserverà lo strato oleoso colorito in bianco leggermente paglierino e, dopo un'ora
1° L'aggiunta dell'acqua sarà rivelata dalla poca forza dell'aceto e dalla scarsità dell'estratto che esso lascierà dopo la sua evaporazione a secchezza operata in una capsula scaldata a + 100° C a bagno-maria.
1° L'aggiunta dell'acqua sarà rivelata dalla poca forza dell'aceto e dalla scarsità dell'estratto che esso lascierà dopo la sua evaporazione a
1° Caffè Martinica, molto riputato in commercio e classificato immediatamente dopo il miglior Moka. Se ne trova poco nel commercio europeo. Grani grossi, lunghi, molto depressi, con solco largamente aperto, ricoperti ordinariamente di pellicola argentino-verdastra. Se ne distinguono le sotto-varietà: fino verde, mercantile, buono mercantile ordinario e ordinario.
1° Caffè Martinica, molto riputato in commercio e classificato immediatamente dopo il miglior Moka. Se ne trova poco nel commercio europeo. Grani
4° Questi semi, dopo mezz'ora di contatto coll'acqua, se vengono compressi fra le dita si spappolano riducendosi in polvere; altrettanto non succede coi semi genuini di caffè.
4° Questi semi, dopo mezz'ora di contatto coll'acqua, se vengono compressi fra le dita si spappolano riducendosi in polvere; altrettanto non succede
Un esame attento dei suoi caratteri e della sostanza estrattiva che lascia dopo la evaporazione, nonchè la valutazione della quantità e qualità dell'alcool che contiene, saranno i migliori mezzi per potersi render conto se si ha a che fare con un rhum genuino o con un rhum adulterato od artificiale.
Un esame attento dei suoi caratteri e della sostanza estrattiva che lascia dopo la evaporazione, nonchè la valutazione della quantità e qualità dell
L'essiccamento della galletta dovrà durare da 15 a 20 giorni, dopo i quali se ne effettuerà l'incassamento, preferibilmente in tempo asciutto, in casse di legno inodore (come pioppo, abete, faggio), ben stagionato e privo di screpolature.
L'essiccamento della galletta dovrà durare da 15 a 20 giorni, dopo i quali se ne effettuerà l'incassamento, preferibilmente in tempo asciutto, in
9° La essiccazione o successiva disidratazione della galletta dopo estratta dal forno, sarà effettuata con tutta cura in ambienti vasti, perfettamente riparati dall'umidità e dagli insetti, e debitamente riscaldati. Saranno preferibili a questo scopo ambienti soprastanti ai forni.
9° La essiccazione o successiva disidratazione della galletta dopo estratta dal forno, sarà effettuata con tutta cura in ambienti vasti
5° Dopo la macellazione gli animali devono esser nuovamente visitati dal veterinario, specialmente nelle cavità viscerali, allo scopo di rilevare la possibile esistenza di qualche malattia interna, non avvisata nelle precedenti visite dell'animale in piedi.
5° Dopo la macellazione gli animali devono esser nuovamente visitati dal veterinario, specialmente nelle cavità viscerali, allo scopo di rilevare la
E da avvertirsi che la durezza e convessità dei fondelli delle scatolette, che, come fu detto, sono sicuri indizi della loro buona riuscita se riscontrati immediatamente dopo la prova di pressione, sono invece segni di avaria delle scatolette che subirono già una stagionatura, come vedremo in seguito.
riscontrati immediatamente dopo la prova di pressione, sono invece segni di avaria delle scatolette che subirono già una stagionatura, come vedremo in
Secondo il Gannal, le alterazioni della carne conservata in scatole, e specialmente l'ammuffimento e la putrefazione, si impedirebbero collocando queste, un mese dopo preparate, per qualche giorno in una stufa a -f60. Le scatole che, poste in queste condizioni, non divengono convesse in modo permanente nei loro fondelli, offrirebbero garanzia di lunga durata (fino a 10-20 anni!).
queste, un mese dopo preparate, per qualche giorno in una stufa a -f60. Le scatole che, poste in queste condizioni, non divengono convesse in modo
L'apertura dovrà però farsi soltanto dopo trascorse almeno 24 ore dalla visita, affinchè possa essersi disperso, ove ne sia il caso, il cattivo odore comunicato loro da quelle scoppiate da sè.
L'apertura dovrà però farsi soltanto dopo trascorse almeno 24 ore dalla visita, affinchè possa essersi disperso, ove ne sia il caso, il cattivo odore
Quando, dopo le visite, occorra di consumare viveri di riserva delle dotazioni dei parchi, depositi, forti e magazzini varii, spetta al Comandante del presidio ordinarne la cessione e la consumazione ai corpi di truppa da esso dipendenti (§ 659).
Quando, dopo le visite, occorra di consumare viveri di riserva delle dotazioni dei parchi, depositi, forti e magazzini varii, spetta al Comandante
1° Limpida e tale da non far deposito nemmeno dopo un prolungato riposo. L'acqua torbida contiene in generale delle materie provenienti dal suolo, e che spesso nemmeno la filtrazione giunge ad eliminare completamente.
1° Limpida e tale da non far deposito nemmeno dopo un prolungato riposo. L'acqua torbida contiene in generale delle materie provenienti dal suolo, e
In tutti i casi però la bottiglia non dovrà esser mai riempita subito e definitivamente dell'acqua esaminanda; ne sarà invece empita da prima, rivuotata dipoi, sciacquata ancora e riempita nuovamente fin quasi al tappo; dopo di che dovrà esser chiusa con accuratezza, ed il campione cosi sarà pronto.
, rivuotata dipoi, sciacquata ancora e riempita nuovamente fin quasi al tappo; dopo di che dovrà esser chiusa con accuratezza, ed il campione cosi sarà pronto.
Infine la dosatura delle materie organiche a mezzo del permanganato di potassa è stata l'oggetto di innumerevoli critiche; ma i lavori inglesi hanno dimostrato perentoriamente che la quantità di permanganato di potassa consumato da acque per natura analoghe, è proporzionale alla quantità di materie organiche dosate mediante le pesate dirette dopo la combustione.
organiche dosate mediante le pesate dirette dopo la combustione.
§ 95. — A) Istruzione annessa alla cassetta regolamentare per l'analisi dell'acqua potabile adottata per L'esercito (Roma, Voghera, 1882). Dopo aver stabilito a mo'di introduzione i caratteri generali dell'acqua potabile, già passati in rivista al § 90, questa Istruzione ufficiale passa all'analisi dell'acqua, che distingue in qualitativa e quantitativa.
§ 95. — A) Istruzione annessa alla cassetta regolamentare per l'analisi dell'acqua potabile adottata per L'esercito (Roma, Voghera, 1882). Dopo aver
5° Alcoolito di noce di galla. In generale, al suo contatto, le acque potabili non manifestano immediatamente reazione, ma dopo qualche tempo diventano opaline a motivo dell'acido tannico contenuto nell'alcoolito che, combinandosi alle basi dei sali esistenti nell'acqua, produce dei tannati insolubili.
5° Alcoolito di noce di galla. In generale, al suo contatto, le acque potabili non manifestano immediatamente reazione, ma dopo qualche tempo
8° Fosfato sodico. Precipita i sali di magnesio, dopo che dall'acqua siansi eliminati i sali di calcio. A tal uopo si tratta l'acqua esaminanda con ossalato d'ammonio, si agita bene e dopo mezz'ora si filtra il liquido. La flltrazione ha per scopo di separare l'ossalato di calce insolubile formatosi. Al filtrato, spoglio cosi dei sali di calce, si .aggiunge qualche goccia di fosfato sodico e quindi piccola quantità d'ammoniaca che, se vi esistono sali magnesiaci, produrrà precipitato bianco granuloso di fosfato magnesico-ammonico.
8° Fosfato sodico. Precipita i sali di magnesio, dopo che dall'acqua siansi eliminati i sali di calcio. A tal uopo si tratta l'acqua esaminanda con
4° Saggio. Si eseguisce aggiungendo a 50 cc. di acqua bollita, 2 cc. di soluzione di ossalato d'ammonio e mescolando convenientemente il liquido onde renderlo omogeneo. Dopo mezz'ora si filtra e se ne determina il grado idrotimetrico nel modo già accennato sopra 40 cc.
renderlo omogeneo. Dopo mezz'ora si filtra e se ne determina il grado idrotimetrico nel modo già accennato sopra 40 cc.
2° Saggio. Si eseguisce aggiungendo, col mezzo della pipetta graduata 2/20, 2 cc. di soluzione di ossalato di ammonio a 50 cc. di acqua e sbattendo fortemente con un agitatore di vetro. Dopo mezz'ora si filtra, se ne misurano 40 cc. e su questi si determina il grado idrotimetrico, operando come nel primo saggio.
fortemente con un agitatore di vetro. Dopo mezz'ora si filtra, se ne misurano 40 cc. e su questi si determina il grado idrotimetrico, operando come nel
1° Evaporare almeno un litro d'acqua in una capsula a bagno-maria scaldato in guisa da mantenere una ebullizione leggera. Continuare a scaldare per 4 ore ancora dopo la disseccazione completa, e pesare il residuo al milligrammo almeno.
ore ancora dopo la disseccazione completa, e pesare il residuo al milligrammo almeno.
Si introduce in un pallone 100-200 cc. di acqua da esaminare. Vi si versa, per ogni 100 cc. di acqua, tre cc. di una soluzione ad 1/10 di bicarbonato di soda puro e dopo 10 cc. di una soluzione di permanganato di potassa, contenente per litro di acqua distillata 50 centig. di sale.
di soda puro e dopo 10 cc. di una soluzione di permanganato di potassa, contenente per litro di acqua distillata 50 centig. di sale.
Dopo il raffreddamento si è formato un deposito giallobruno, fioccoso d'ossido di manganese; si acidifica il liquido versandovi due o tre cc. d'acido solforico puro e si aggiungono immediatamente cinque cc. di una soluzione di solfato ferroso ammoniacale così composta:
Dopo il raffreddamento si è formato un deposito giallobruno, fioccoso d'ossido di manganese; si acidifica il liquido versandovi due o tre cc. d'acido
6° alla quantità di ossigeno sottratto al permanganato, che, secondo hanno dimostrato numerose ricerche, è proporzionale alla quantità di materie organiche dosate per pesata diretta dopo la combustione.
organiche dosate per pesata diretta dopo la combustione.
8° Dopo un certo tempo di servizio tutti i filtri non solo cessano di essere attivi, ma in alcuni casi ancora rendono all'acqua delle impurità che possono produrre delle malattie, come spesso è accaduto. Al proposito anzi bisogna avvertire di guardarsi dall'uso dei così detti filtri purificatori di loro, stessi. Questi filtri sono una vera e propria mistificazione.
8° Dopo un certo tempo di servizio tutti i filtri non solo cessano di essere attivi, ma in alcuni casi ancora rendono all'acqua delle impurità che
I microbi dunque, fermati sulla superficie interna dell'ampolla, non ne avevano per nulla raggiunta la superficie esterna, dopo 13 giorni di filtrazione continua animata da una caduta di acqua di 9 metri.
I microbi dunque, fermati sulla superficie interna dell'ampolla, non ne avevano per nulla raggiunta la superficie esterna, dopo 13 giorni di