b) L'acqua adoperata nella fabbricazione del pane ha per scopo di idratare i due elementi essenziali della farina, glutine ed amido, di scioglierne il glucosio, la destrina, 1' albumina e limitatissima quantità di glutine.
b) L'acqua adoperata nella fabbricazione del pane ha per scopo di idratare i due elementi essenziali della farina, glutine ed amido, di scioglierne
Questa gran diversità fra crosta e midolla deriva dal fatto che, per il calore intenso del forno, la superficie del pane è la prima ad essere disidratata ed attaccata nei suoi elementi, tanto che destrina e glucosio vi si caramellizzano ed una parte di carbonio è messa in libertà, d' onde il colore ed il sapore speciali della crosta.
disidratata ed attaccata nei suoi elementi, tanto che destrina e glucosio vi si caramellizzano ed una parte di carbonio è messa in libertà, d' onde il colore
10. — L'argomento del pane non potrebbe ritenersi trattato a dovere, se non fosse tenuta parola degli elementi dei quali esso rappresenta l'ultima trasformazione, perchè appunto dalla bontà di questi dipende molto spesso la bontà di quello. Sarà dunque opportuno riunire in questo capitolo, posto qui come necessaria appendice dei precedenti, le più essenziali nozioni che possono servire di guida nella ricognizione delle alterazioni e falsificazioni più comuni ed importanti del frumento e della sua farina.
10. — L'argomento del pane non potrebbe ritenersi trattato a dovere, se non fosse tenuta parola degli elementi dei quali esso rappresenta l'ultima
A seconda della specie e qualità di frumento dal quale la farina deriva, variano necessariamente le proporzioni dei suoi elementi costitutivi. Così, mentre i grani duri, assai glutinosi, daranno farine ricche di materie azotate e relativamente poco amidacee, i grani teneri o gentili, più amidacei e meno ricchi di glutine dei duri, daranno farine ricche di amido e più scarseggianti di materie azotate.
A seconda della specie e qualità di frumento dal quale la farina deriva, variano necessariamente le proporzioni dei suoi elementi costitutivi. Così
[tabella] È mediante la macinazione che il frumento viene ridotto in farina e posto in grado di servire alla panificazione. Orbene, anche il modo di questa meccanica disgregazione del grano può influire sulla composizione della farina e segnatamente sulle proporzioni in essa della crusca e della farina vera e propria. Questi due elementi costitutivi della farina variano difatto nelle loro relative proporzioni a seconda del sistema di macinazione adottato.
farina vera e propria. Questi due elementi costitutivi della farina variano difatto nelle loro relative proporzioni a seconda del sistema di macinazione
Il Cailletet da tempo consigliò un mezzo che per la sua semplicità è di facile riuscita. Questo consiste nel mescolare, in un tubo d'assaggio, a grammi 4 o 5 di farina sospetta, circa 60 grammi di cloroformio, agitare ripetutamente e lasciare quindi il tutto in perfetto riposo. Il cloroformio, avendo un peso specifico intermedio a quello degli elementi costitutivi della farina ed a quello delle sostanze minerali di sofisticazione, ne effettuerà la separazione, i primi portandosi alla superficie, le seconde al fondo del cloroformio stesso.
, avendo un peso specifico intermedio a quello degli elementi costitutivi della farina ed a quello delle sostanze minerali di sofisticazione, ne effettuerà
Che la pasta da minestra sia poi un alimento veramente prezioso, ci se ne può convincere quando se ne studi la composizione in confronto di quella della carne fresca di bue e del pane, fondamentali elementi di qualsiasi razione alimentare. Secondo analisi attendibilissime si hanno: [tabella]
della carne fresca di bue e del pane, fondamentali elementi di qualsiasi razione alimentare. Secondo analisi attendibilissime si hanno: [tabella]
Tutte queste sagge disposizioni tendono allo scopo di Fig. 32. Categorie della carne del bue (Divisione francese). La Categoria - la Qualità - Carne netta, peso medio kilogr. 142. 31 per 100 della carne del bove — 1. Dietrocoscia (Tendre de tranche) - 2. Cularda (Culotte) - 3. Dietrocoscia superiore (Gite à la noix) - 4. Taglio o fetta di coscia (Tranche grasse) - 5. Scorza o biffo (Aloyau) - 6. Fra le coste (Entre-côte). lla Categoria - 2a Qualità - Carne netta, peso medio kilogr. 120. 26 per 100 della carne del bove — 7. Spalla (Paleron) - 8. Paranza di costate od arrosto (Côtes) - 9. Locena o collo (Talon de collier) - 10. Fianchetto o stringitoia (Bavette d'Aloyau) - 11. Punta di petto o corazza (Plats de côtes découverts). IIIa Categoria - 3a Qualità - Carne netta, peso medio kilogr. 195. 43 per 100 della carne del bove — 12. Collo o punta di locena (Collier) - 13. Coperta (Plats de côtes couverts) - 14' 14”. Gamboncelli (Gites) - 15. Cima di punta di petto (Gites) - 16. Mascariello (Plats de joues). ottenere che la distribuzione della carne di un dato animale fra varie frazioni di truppa, avvenga equamente, non tanto nella proporzione della giunta, i di cui elementi non hanno mai un valore nutritivo eguale a quello della vera e propria carne muscolare, quanto nella periodica assegnazione alle medesime delle varie parti dell'animale, che diversificano fra loro per sapidità, digestibilità e, più che tutto, per potere nutritivo, come dimostrano le analisi del Siegert riprodotte al 31, g.
distribuzione della carne di un dato animale fra varie frazioni di truppa, avvenga equamente, non tanto nella proporzione della giunta, i di cui elementi non
Il più conosciuto è il metodo del Quetelet, adottato ufficialmente nel Belgio ed altrove per la estimazione del bestiame, e basato sulla legge empirica del rapporto che mantiene il peso del bove con le misure (praticate mediante un nastrino diviso a centimetri) della lunghezza e della circonferenza del suo corpo: la prima presa dalla parte anteriore della spalla, lungo il tronco, fino alle natiche, la seconda presa immediatamente dietro gli arti anteriori, intorno al torace. Con la speciale formola del Quetelet, nella quale appunto si notano quali principali elementi di calcolo le due dimensioni ora ricordate, sono redatte le tavole riportate nella Tabella IV dell'Appendice, nelle quali, al luogo di intersezione delle colonne portanti le misure di lunghezza e di circonferenza dell'animale (espresse in centimetri), vedesi segnato il peso vivo del medesimo espresso in kilogrammi.
anteriori, intorno al torace. Con la speciale formola del Quetelet, nella quale appunto si notano quali principali elementi di calcolo le due
2° Sostituzione, non appena sia possibile, di quei principi alcoolici distillati con altri elementi stimolanti più innocenti od affini all'organismo, quali il vino, la birra, il caffè, il thè, ecc.
2° Sostituzione, non appena sia possibile, di quei principi alcoolici distillati con altri elementi stimolanti più innocenti od affini all'organismo
All'esame microscopico, con un ingrandimento di 140- 150 d., se esiste realmente la frode, si scorgeranno nella polvere i vasi rigati caratteristici della cicoria (ved. b delle figure 37 e 38), ben distinti dagli elementi caratteristici del caffè, che sono gli aggruppamenti di cellule angolose di cui ne è costituita la polpa dei grani e le cellule allungate argentine proprie del tegumento di questi (a' ed a delle figure 37 e 38).
della cicoria (ved. b delle figure 37 e 38), ben distinti dagli elementi caratteristici del caffè, che sono gli aggruppamenti di cellule angolose di
1° Il non essere essenzialmente costituita che di alcool e di acqua, senza alcuno degli elementi estrattivi, che impartono al vino ed agli altri alcoolici fermentati un qualche valore nutritivo;
1° Il non essere essenzialmente costituita che di alcool e di acqua, senza alcuno degli elementi estrattivi, che impartono al vino ed agli altri
a) L'acqua eli pioggia o meteorica, è quella che più delle altre si avvicina all'acqua distillata, senza che però possa confondersi con essa. Contiene scarsissimi gli elementi residuali per la evaporazione, tanto minerali che organici, ed è molto aereata, vale a dire ricca dei gas costitutivi dell'atmosfera (azoto, ossigeno, acido carbonico), che essa tiene in dissoluzione. In conseguenza però di locali circostanze, e specialmente in principio di pioggia, può acquistare ragguardevoli quantità delle impurità, sì gassose che pulverulente, sì minerali che organiche, che ponno trovarsi sospese nell'atmosfera, e divenire perciò impura e dannosa; dopo i temporali può contenere disciolti dell'acido nitrico e del nitrato d'ammoniaca; quando cada a traverso l'atmosfera di centri popolosi, o su località nelle quali avvengano emanazioni putride, può contenere disciolta anche dell'ammoniaca libera; infine, venendo a contatto dei tetti o del suolo prima di esser raccolta, può farsi impura per detriti organici e per sostanze saline solubili, non esclusi dei sali di metalli tossici, e di piombo in specie.
. Contiene scarsissimi gli elementi residuali per la evaporazione, tanto minerali che organici, ed è molto aereata, vale a dire ricca dei gas costitutivi dell
I nitrati, i nitriti, ed i sali di potassa e di ammoniaca sono quasi sempre elementi non naturali dell'acqua, ma provenienti dalla decomposizione di sostanze organiche, e per conseguenza indicatori preziosi della polluzione di quella per queste temute impurità.
I nitrati, i nitriti, ed i sali di potassa e di ammoniaca sono quasi sempre elementi non naturali dell'acqua, ma provenienti dalla decomposizione di
Facciamo seguire qui sotto (pag. 322) una tavola che riproduce i limiti entro i quali i diversi elementi di cui « fu parola devono esser contenuti in un litro di acqua.
Facciamo seguire qui sotto (pag. 322) una tavola che riproduce i limiti entro i quali i diversi elementi di cui « fu parola devono esser contenuti in
Gli elementi di impurità dell'acqua che può svelare l'osservazione microscopica, sono molti e vari per natura, forma e significato. Il seguente cenno sistematico reputo sarà bastevole per dare al lettore un'idea della cosa. Possono render impura l'acqua:
Gli elementi di impurità dell'acqua che può svelare l'osservazione microscopica, sono molti e vari per natura, forma e significato. Il seguente cenno
III. Prodotti animali: Frammenti di lana, di peli, di ali o zampe d'insetti, di pellicole di animali acquatici, di epiteli umani. Questi elementi, come i precedenti, hanno un significato assai sinistro nell'acqua, perchè in generale la rivelano contaminata da acque di rifiuto.
III. Prodotti animali: Frammenti di lana, di peli, di ali o zampe d'insetti, di pellicole di animali acquatici, di epiteli umani. Questi elementi
È appunto questa possibilità che suggerì di ricorrere ad alcuni espedienti per fissare od uccidere quei microrganismi nell'acqua, senza però deformarli, e costringerli così a precipitare al fondo del vaso, con gli altri elementi di impurità sospesivi.
deformarli, e costringerli così a precipitare al fondo del vaso, con gli altri elementi di impurità sospesivi.
L'esame microscopico del sedimento di un'acqua sottomessa o no all'azione del calore non sarebbe completo, senza il soccorso di reattivi coloranti che, tingendo i diversi elementi protoplasmatici dei microrganismi, servono a renderli più evidenti ed a differenziarli anche fra loro.
che, tingendo i diversi elementi protoplasmatici dei microrganismi, servono a renderli più evidenti ed a differenziarli anche fra loro.
Così operando si può fare una serie di preparazioni, alcune senza, altre con addizione di materie coloranti, da esaminare a deboli ingrandimenti da prima, ad ingrandimenti più forti in seguito, per rendersi meglio conto degli elementi da studiare.
prima, ad ingrandimenti più forti in seguito, per rendersi meglio conto degli elementi da studiare.
Riguardo alle materie coloranti da impiegare, è importante conoscere che non è indifferente scegliere piuttosto l'una che l'altra. Avendo esse affinità elettive diverse per i vari elementi protoplasmatici dei vari microrganismi, scelte opportunamente, possono servire molto bene a meglio scuoprirli e differenziarli.
affinità elettive diverse per i vari elementi protoplasmatici dei vari microrganismi, scelte opportunamente, possono servire molto bene a meglio scuoprirli
4° Il tannino (consigliato da Hager). Spoglia le acque dalle sostanze inorganiche ed organiche, formando con esse dei precipitati insolubili, i quali, a lor volta, trascinano al fondo gii elementi di impurità sospesi nelle acque stesse. L'uso di bollire l'acqua da correggere con thè, kino, oleandro, ecc. (inglesi, egiziani) trova la sua vera ragione nell'azione correttrice sopra accennata del tannino ed anche dell'acido gallico di cui queste sostanze sono ricche.
, a lor volta, trascinano al fondo gii elementi di impurità sospesi nelle acque stesse. L'uso di bollire l'acqua da correggere con thè, kino, oleandro
La fig. 54 rappresenta appunto il modello di filtro Maignen detto a tinozza, trasportabile a dorso di mulo ed utilizzabile nelle ambulanze, per i corpi di truppa accampati, ecc., ecc. L'apparecchio filtrante è racchiuso in due vasche metalliche m e n (rappresentate in spaccato dalla figura) che possono esser legate insieme mediante la corda o, meglio ancora, situate in un paniere di vimini che le salverà dagli urti. Per servirsi del filtro si scioglie il pacco m n; una vasca è situata sotto l'orifizio o di uscita dell'acqua filtrata, l'altra serve a versare l'acqua da filtrare nello spazio s del recipiente r, in ferro bianco stagnato, che contiene la polvere carbo-calcare ed il recipiente cilindrico b a parete metallica bucherellata e rivestita della tela d'amianto a. L'acqua da filtrare, versata nella parte superiore del cavo s del recipiente r, per penetrare nel cavo del cilindro b e riuscirne bell'e filtrata dal foro o, è costretta ad attraversare la polvere carbo-calcare occupante la parte inferiore dello spazio s, e la tela d'amianto a, che riveste esternamente il cilindro b.: i due elementi attivi del filtro. Questo filtro pesa otto chilogrammi e può filtrare, ogni ora, da 25 a 40 litri di acqua che può ritenersi perfettamente pura.
'amianto a, che riveste esternamente il cilindro b.: i due elementi attivi del filtro. Questo filtro pesa otto chilogrammi e può filtrare, ogni ora, da