f) Il frumento, come può essere attaccato da parassiti animali, può essere grandemente danneggiato da parassiti vegetali, o funghi microscopici (micromiceti), che lo invadono nei varî stadi della sua vita.
f) Il frumento, come può essere attaccato da parassiti animali, può essere grandemente danneggiato da parassiti vegetali, o funghi microscopici
f) Constatazione della presenza di metalli venefici. Per dato e fatto della macinazione può avvenire il caso che la farina riesca inquinata di particelle dei metalli (piombo, rame, zinco) che entrano più comunemente nella costruzione dei congegni dei molini, le quali poi passando nel pane ed ossidandosi per la cottura di esso, possono esser facilmente disciolte dai succhi dello stomaco, assorbite e divenire così causa di veneficio.
f) Constatazione della presenza di metalli venefici. Per dato e fatto della macinazione può avvenire il caso che la farina riesca inquinata di
F) Specie dell'animale. Questa ha un' influenza essenziale sul valore nutritivo della carne; prova ne siano i seguenti dettagli tolti da fonti autorevolissime.
F) Specie dell'animale. Questa ha un' influenza essenziale sul valore nutritivo della carne; prova ne siano i seguenti dettagli tolti da fonti
f) Sesso. In tesi generale, la carne delle femmine degli animali domestici commestibili è meno fina di quella dei maschi. Questo è tanto compreso, che ne' contratti militari per la fornitura della carne bovina deve essere specificato se il corpo accetta, e sotto quali condizioni, la carne di vacca, invece di quella di bue. In Inghilterra poi le carni di vacca sono escluse dalla salatura, perchè si conservano molto meno di quelle de' bovini maschi.
f) Sesso. In tesi generale, la carne delle femmine degli animali domestici commestibili è meno fina di quella dei maschi. Questo è tanto compreso
Oltre a queste nozioni sulla topografia del bove, può tornare utile agli incaricati dell'incetta carne per la truppa il conoscere alcune denominazioni più comunemente usate in macelleria; percui io le riporto dal bel Manuale sulle carni del Dott. F. Nosotti più volte citato. Si chiamano nel gergo comune di macelleria:
denominazioni più comunemente usate in macelleria; percui io le riporto dal bel Manuale sulle carni del Dott. F. Nosotti più volte citato. Si chiamano nel gergo
accertato che per costante uso del paese, od in taluni tempi dell'anno, non si consuma carne di bue, ma soltanto di vacca, questa dovrà essere accettata dai corpi, purchè di buona qualità, mediante l'abbuono dell'8 %. » Questa disposizione è in armonia con quanto fu detto al § 31, lettera f) in riguardo alla influenza che ha il sesso femminile sulla carne dei mammiferi domestici commestibili; influenza che si risolve nel determinare carne meno fina, più tenace e tigliosa, di odore poco gradito ed anche meno nutritiva e conservabile.
accettata dai corpi, purchè di buona qualità, mediante l'abbuono dell'8 %. » Questa disposizione è in armonia con quanto fu detto al § 31, lettera f) in
Il formaggio può diventar venefico anche per principii metallici tossici passati nel medesimo durante la caseificazione, o precedentemente a questa nel latte che servi a Fig. 34. Polvere di cacio vecchio invaso dall'acaro (ingrandimento 50 d.). prepararlo. In tal caso un procedimento identico a quello indicato alla lettera f del 17 potrà condurre alla scoperta della pericolosa alterazione.
quello indicato alla lettera f del 17 potrà condurre alla scoperta della pericolosa alterazione.
3° Talora lo zucchero può essere alterato pericolosamente per la presenza di sali di zinco, di rame, di piombo derivanti dagli utensili adoperati nella sua preparazione. Per scoprirli s'incenera una certa quantità di zucchero in una capsula di platino, riscaldando dolcemente in principio e spingendo il calore verso la fine; si trattano quindi le ceneri ottenute con acido nitrico diluito, si filtra il liquido ottenuto e si evapora a secchezza il filtrato; il residuo dopo questa operazione si riprende con acqua distillata, ottenendo così un liquido limpido che potrà essere saggiato con i reattivi rivelatori di quei metalli, già ricordati al 17, lett. f).
reattivi rivelatori di quei metalli, già ricordati al 17, lett. f).
Ciò fatto, si spenge la lampada e si aggiunge nella provetta, dove si è raccolto il prodotto della distillazione, tant' acqua distillata, quanta ne occorre per raggiungere il livello segnato nella parte superiore (a), valendosi a tale scopo della pipetta già accennata (2/20). Si dibatte allora la miscela mediante agitatore di vetro e vi si immerge simultaneamente l'alcoometro F (che è soltanto una parte di quello centesimale di Gay-Lussac descritto al 74, perchè ne porta le sole 30 prime gradazioni) ed il termometro ad alcool G; il secondo servea correggere le indicazioni del primo. Si notano entrambe le indicazioni avute dai due strumenti e si cerca nella tavola esistente entro la cassetta (e riportata nella tabella VI dell'appendice) la quantità centesimale d'alcool contenuta nel vino esaminato. Giova avvertire che l'alcool ottenuto deve avere l'odore ed il sapore grato di quello etilico e ricordare l'aroma speciale del vino sottoposto alla distillazione; quando invece i vini hanno subito qualche malattia, l'odore ed il sapore cambiano, riuscendo più o meno sgradevoli.
miscela mediante agitatore di vetro e vi si immerge simultaneamente l'alcoometro F (che è soltanto una parte di quello centesimale di Gay-Lussac
f) Addizione d'allume. Nell'intento di rialzare il colore, effettuare la chiarificazione ed assicurare la conservazione di vini scadenti, vi si aggiunge' sovente dell'allume (solfato aìluminico-potassico). Questo principio nel vino può anche mettere in sospetto di una colorazione artificiale praticata nel medesimo con la lacca che si ottiene trattando le bucce delle uve coll'alcool e coll'allume. I vini alluminati hanno un sapore astringente e stittico e, acidulati con acido cloridrico, danno un copioso precipitato bianco se vengono trattati col cloruro di bario, mentre lo stesso reagente non dà che un semplice e limitato intorbidamento con i vini genuini. Però questa reazione non è caratteristica dei vini alluminati soltanto, poichè é data anche dai vini gessati e da quelli aggiunti di acido solforico.
f) Addizione d'allume. Nell'intento di rialzare il colore, effettuare la chiarificazione ed assicurare la conservazione di vini scadenti, vi si
I primi tentativi della preparazione furono fatti in Firenze, prima del 1872, sotto la direzione dell'attuale colonnello medico Ispettore Dott. F. Baroffio, allora medico divisionale in detta città. I primi esperimenti avendo dato ottimi risultati, venne definitivamente adottato dal R. Mini-stero della Guerra il modo di preparazione studiato, e continuata la confezione delle scatolette di carne nel laboratorio fiorentino. Però, siccome la sua produzione (2000 razioni al giorno) si dimostrava affatto insufficiente per le esigenze dell'esercito, il Ministero ricordato veniva nella determinazione di affidare alla industria privata la confezione di questa carne in conserva. Fu allora (1872) che principiò a funzionare lo stabilimento di Casaralta presso Bologna, il quale, completato nel 1876, fu reso capace di una produzione vistosa che oggi può ammontare a 30,000, ed in caso di necessità fino a 50,000 scatolette nelle 24 ore. In questo stabilimento la fabbricazione delle scatolette di carne in conserva per il R. Esercito è affidata ad un privato fornitore, sotto continua e rigorosa sorveglianza dell'amministrazione militare, rappresentata da una commis-sione composta di un ufficiale medico, di un ufficiale commissario, di un ufficiale superiore veterinario e di un ufficiale contabile, e dipendente dal Direttore del Commissariato della Divisione militare di Bologna.
I primi tentativi della preparazione furono fatti in Firenze, prima del 1872, sotto la direzione dell'attuale colonnello medico Ispettore Dott. F
Quando gli operai incaricati di questa operazione avvertono il rigurgito della gelatina dalla scatola, ne ritirano F iniettore ed abbassano la linguetta che otturerà il foro attraverso il quale fu fatta entrare la gelatina. Per completare la occlusione ermetica, intervengono allora i saldatori che sopra il foro, già otturato dalla linguetta abbassata, fanno cadere una goccetta di stagno.
Quando gli operai incaricati di questa operazione avvertono il rigurgito della gelatina dalla scatola, ne ritirano F iniettore ed abbassano la
(a) Qualche volta con acqua pura si associa una torbidezza dovuta ad una materia minerale molto fina: cosi, per esempio, il solfato di calcio finamente diviso che non si deposita neanche nell'acqua distillata. (6) In alcune acque usabili, come quelle di torbiera, il colore può esser giallo ed anche bruniccio. In alcune ancora il sapore può essere insipido, ovvero solo moderatamente aggradevole. (c) Dove l'impurità è per la maggior parte vegetale, il colore può esser molto marcato nella stessa acqua usabile. (d) Le acque di colore oscuro possono essere usabili allorché l'impurità è di natura vegetale. (e) Le materie solide possono eccedere nelle acque calcaree, qualora constino per la massima parte di carbonato di calcio. (f) Alcune acque organicamente pure contengono un grande eccesso di materie solide. (g) Le sostanze solide col calore rosso possono imbrunire, ma non debbono svolgere vapori intensi. (h) Le sostanze fisse anneriscono sensibilmente con la elevata temperatura. (i) Le sostanze fisse colla calcinazione anneriscono e sviluppano un odore di corno bruciato.
vegetale. (e) Le materie solide possono eccedere nelle acque calcaree, qualora constino per la massima parte di carbonato di calcio. (f) Alcune acque
4° Alcoolito di campeccio. Quando l'acqua sia priva di bicarbonati alcalini, questo reagente, che è di color giallognolo, svela le minime quantità di bicarbonato di calcio il quale colora in rosso violetto F ematossilina, principale materia colorante contenuta nel legno di campeccio.
bicarbonato di calcio il quale colora in rosso violetto F ematossilina, principale materia colorante contenuta nel legno di campeccio.
di una bottiglia di acqua distillata purissima; di una piccola pipetta divisa in decimi di cc.; di un pallone segnato 100 cc. (e della figura); della lampada a spirito con sopporto (d); di un imbuto e carta da filtro (e); di un agitatore e di un bicchiere da esperienza (f); di una soluzione di azotato baritico titolata per idrotimetro (al 2,14%);
lampada a spirito con sopporto (d); di un imbuto e carta da filtro (e); di un agitatore e di un bicchiere da esperienza (f); di una soluzione di
[immagine: Fig. 44 Didascalia: Fig. 44. Principali strumenti per eseguire l'idrotimetria. a Boccetta idrotimetrica b Buretta idrotimetrica b* La stessa ingrandita e indicante la divisione in gradi idrotimetrici b” La stessa vista dal lato della graduazione in cc. per servire alla dosatura della soluzione titolata di permanganato di potassa nella determinazione delle sostanze organiche c Pallone segnato 100 cc. d Lampada a spirito per servire alla bollitura dell'acqua e Imbuto per le filtrazioni f Bicchiere da esperienza ed agitatore.]
alla bollitura dell'acqua e Imbuto per le filtrazioni f Bicchiere da esperienza ed agitatore.]
b) Diverse forme di funghi microscopici (fig. 45, f), le cui sporule provengono evidentemente dall'atmosfera, eia cui presenza nell'acqua è sempre un indice sfavorevolissimo, come quello che l'accusa impura di sostanze organiche animali in decomposizione.
b) Diverse forme di funghi microscopici (fig. 45, f), le cui sporule provengono evidentemente dall'atmosfera, eia cui presenza nell'acqua è sempre un
[immagine: Fig. 56. Filtro amicrobo preparato dalla Manifattura Ginori secondo i suggerimenti dell'Autore a Cavo dell'ampolla filtrante di biscotto b Manicotto di caoutchouk che stabilisce la comunicazione fra il rubinetto c e l'ampolla, e che serve a mantenere sospeso il filtro c Rubinetto di presa dell'acqua e-d Involucro e suo coperchio f Maschiettatura di riunione delle due parti dell'involucro.]
presa dell'acqua e-d Involucro e suo coperchio f Maschiettatura di riunione delle due parti dell'involucro.]
L'involucro protettore dell'ampolla filtrante, costituito di porcellana verniciata, risulta di due pezzi d ed e, che si congiungono in f mediante una semplicissima e solida maschiettatura e che possono per questa essere prontamente fissati attorno all'ampolla stessa, o remossi secondo l'occorrenza. Il pezzo e, come accennano le figure, termina nella parte inferiore a beccuccio d'imbuto, sotto il quale verranno messi i vasi destinati a raccogliere e conservare l'acqua filtrata.
L'involucro protettore dell'ampolla filtrante, costituito di porcellana verniciata, risulta di due pezzi d ed e, che si congiungono in f mediante una
II. - (a) Regolamento d'amministrazione e contabilità per i corpi del R. Esercito (1885). — (b) Determinazione ministeriale 1° luglio 1873. — (c) Oltre alle due razioni di guerra, la Germania concede alle trupppe vittoriose occupanti suolo conquistato l'eiserne Portion che è la grande razione di guerra aggiunta di birra Lit. 1, o vino 1|2, tabacco Gr. 50, burro Gr. 50, supplemento caffè Gr. 40. Le quantità di derrate segnate per le due razioni di guerra, piccola e grande, sono indicazioni generiche per norma dei comandanti i quali però sono autorizzati a cambiare secondo il loro criterio. — (d) Questi dati non sono assoluti, ma soltanto per una norma generale, atteso che l'Inghilterra adotta razioni speciali alla vigilia di ogni campagna, adattandole alle esigenze speciali della medesima, alla latitudine ed al clima del teatro della guerra. — (e) Razione al campo di Krasnoe Selo. — (f) Razione del corpo di spedizione di Kiva nel 1873, rimasta tipica in Russia come razione di guerra. — (g) La razione di pace è del 1875; quella di guerra del 1866. — (h) L'Italia non ha razione di guerra prestabilita. Come buon tipo di una eventuale razione di guerra fu riportata in questa colonna la razione viveri per gli ufficiali e gli uomini di truppa, normalmente stabilita pei presidi d'Affrica dal § 82 dell'Istruzione speciale sul servizio e l'amministrazione delle truppe in Affrica (1886).
, adattandole alle esigenze speciali della medesima, alla latitudine ed al clima del teatro della guerra. — (e) Razione al campo di Krasnoe Selo. — (f