Il libro non è fatto più per una che per altra di quelle classi; nel dettarlo anzi fu mia speciale cura che chiunque è preposto a truppe ed obbligato in un modo qualsiasi a concorrere al loro buon vettovagliamento, possa trovarvi una nozione, un consiglio, una guida per l'adempimento scrupoloso di quel suo sacro dovere, ed abilitarsi sempre meglio, nella sfera della sua azione, nella cerchia delle sue possibilità, a far fronte soprattutto all'invadente marèa delle frodi in fatto di alimenti, col costituirsi vigile sentinella avanzata contro i più subdoli e perniciosi nemici della salute de' nostri bravi soldati: i fornitori avidi di lucro smodato e disonesti. Così, ufficiali che hanno ingerenza nella incetta viveri per la truppa, membri de' consigli d'amministrazione obbligati a stipulare contratti per l'acquisto delle vettovaglie, comandanti di corpo cui spetta l'alta sorveglianza sul vitto del soldato, ufficiali commissari preposti alle sussistenze militari, medici spesso chiamati a funzionare da perito bromatologo presso i corpi e persino il chimico invitato a cimentare ulteriormente le sostanze alimentari già sospettate di alterazione o falsificazione, tutti potranno consultare questo libro fiduciosi di trovarvi il paragrafo che può tornare loro utile.
quel suo sacro dovere, ed abilitarsi sempre meglio, nella sfera della sua azione, nella cerchia delle sue possibilità, a far fronte soprattutto all
La prima si occupa degli alimenti veri e propri del soldato: di quelli cioè destinati a far parte, o come normali, o come alimenti di sostituzione, delle razioni giornaliere stabilite per le nostre truppe dalle vigenti disposizioni regolamentari (Vedi tav. II dell'appendice) e di quelli che entrano a comporre la razione dei viveri di riserva.
La prima si occupa degli alimenti veri e propri del soldato: di quelli cioè destinati a far parte, o come normali, o come alimenti di sostituzione
Questi due parassiti sono diffusibilissimi, perchè le innumerevoli spore che producono sui granelli invasi possono restare in parte aderenti anche ai granelli sani e così fare ricomparire le malattie sul campo per opera della sementa, o far passaggio nella farina e nel pane, potendosi esse conservare da un anno ad un altro, e resistere perfino alla temperatura interna dei pani in cottura.
granelli sani e così fare ricomparire le malattie sul campo per opera della sementa, o far passaggio nella farina e nel pane, potendosi esse
24. — Sua composizione e suoi caratteri fisico-organolettici. La farina di granturco, di formentone, o di melica che voglia dirsi, è un'ottima derrata di sostituzione, ammessa nelle razioni del soldato italiano, sia per far fronte alla eventuale mancanza di pane, costituendone la così detta polenta, sia per sopperire al difetto della pasta da minestra e del riso, somministrandola sotto forma di farinata. La farina di granturco, come derivato diretto del maiz, ripete la composizione elementare di questo cereale, e può dirsi un buon alimento, non scarseggiando nè di sostanze azotate, nè di sostanze amilacee, ed essendo fra le farine de' cereali la grassa per eccellenza. Difatto 100 parti di essa contengono:
derrata di sostituzione, ammessa nelle razioni del soldato italiano, sia per far fronte alla eventuale mancanza di pane, costituendone la così detta polenta
27. — Semi di leguminose maturi e secchi. Loro alterazioni. Questi frutti di leguminose non entrano a far parte delle razioni normali del nostro soldato, forse perchè noi domandiamo alla pasta da minestra ciò che in altri eserciti, e specialmente nei tedeschi, si domanda ai legumi stessi. Però, se non come alimenti normali, questi frutti di leguminose sono ammessi quali alimenti vegetali di sostituzione nella nostra alimentazione militare, al pari del riso, della farina di granturco, ecc. ecc. (vedi la tavola a pag. 8).
27. — Semi di leguminose maturi e secchi. Loro alterazioni. Questi frutti di leguminose non entrano a far parte delle razioni normali del nostro
Anche gli insetti, e specialmente il punteruolo, alterano questi semi, perchè, cibandosi della loro sostanza farinosa, depongono nei fori che vi praticano le loro deiezioni che sono poi la causa delle muffe e del cattivo odore che i semi stessi tramandano. Una attenta ispezione potrà far conoscere facilmente questa alterazione.
praticano le loro deiezioni che sono poi la causa delle muffe e del cattivo odore che i semi stessi tramandano. Una attenta ispezione potrà far conoscere
6° Anche alla conservazione dei legumi si applicò con successo il sistema Appert, che troveremo adottato per la conservazione della carne destinata a far parte dei viveri di riserva del nostro soldato (Vedi § 85), e col quale si procura di sterilizzare e di sottrarre dal contatto dell'aria questi vegetali, chiudendoli ermeticamente in apposite scatole metalliche.
far parte dei viveri di riserva del nostro soldato (Vedi § 85), e col quale si procura di sterilizzare e di sottrarre dal contatto dell'aria questi
36. — Visita dell'animale vivo e macellato. I Capitoli d'oneri più volte ricordati, riguardo alla carne aggiungono: «L'autorità militare dal canto suo sarà in facoltà di far visitare i buoi, prima e dopo la macellazione, oppure quando siano ridotti in quarti, prima che ne sia fatta la distribuzione ai corpi, tanto nei luoghi di deposito, quanto in quelli di distribuzione, facendo anche applicare un bollo sui quarti stessi.
suo sarà in facoltà di far visitare i buoi, prima e dopo la macellazione, oppure quando siano ridotti in quarti, prima che ne sia fatta la distribuzione
Per quegli ufficiali non veterinari, che possono essere anche medici (come, per esempio, presso la fabbrica di carne in conserva per il R. Esercito a Casaralta vicino a Bologna), i quali sieno destinati a far parte delle commissioni di visita sopra ricordate, non tornerà inutile una qualche norma in proposito.
Casaralta vicino a Bologna), i quali sieno destinati a far parte delle commissioni di visita sopra ricordate, non tornerà inutile una qualche norma
Così ad esempio, ammesso un bue del peso vivo di chilogrammi 600, in discreto stato di nutrizione, tale da far presumere possa dare il medio rendimento del 52 %, per calcolare quanta carne distribuibile (peso morto) potrà approssimativamente fornire, non occorrerà che porre la seguente semplicissima proporzione:
Così ad esempio, ammesso un bue del peso vivo di chilogrammi 600, in discreto stato di nutrizione, tale da far presumere possa dare il medio
40. — Carni di porco e di cavallo. Le carni di questi due pachidermi, benchè non chiamate a far parte delle razioni ordinarie del nostro soldato, nemmeno come carni di sostituzione, non vanno dimenticate, perchè in caso di necessità, di guerra, di assedi, ecc., potrebbero esser vantaggiosamente usufruite.
40. — Carni di porco e di cavallo. Le carni di questi due pachidermi, benchè non chiamate a far parte delle razioni ordinarie del nostro soldato
Durante la guerra del 1870-71 in Francia si fece una colossale esperienza in prova di ciò; a detta del Morache, vi furono ben pochi militari francesi non costretti a far largo uso di carne di cavallo, durante il duro periodo di quella campagna, e le popolazioni di Metz e di Parigi ne furono sostentate quasi esclusivamente durante l'assedio, senza che ne avessero ad avvertire mai accidenti imputabili all'uso di tale alimento. Il Prof. Oreste, annotatore del Baranski, ricorda anzi che, nella campagna di Crimea, i soldati di due batterie d' artiglieria francese, avendo aggiunto alla loro razione la carne dei cavalli riformati, resistettero meglio degli altri corpi dell'armata alle affezioni endemiche ed epidemiche che la travagliavano.
non costretti a far largo uso di carne di cavallo, durante il duro periodo di quella campagna, e le popolazioni di Metz e di Parigi ne furono
2° Il cacio cavallo in forme a guisa di fuso molto panciuto, con le estremità molto ottuse e con strozzatura in vicinanza di una di queste, della lunghezza di circa 30 cent., del diametro massimo di cent. 9, del peso approssimativo di un chilogrammo. Si prepara con latte di vacca (e non di cavalla, come potrebbe far credere il suo nome) più o meno completamente scremato, ed esclusivamente nell'Italia meridionale.
, come potrebbe far credere il suo nome) più o meno completamente scremato, ed esclusivamente nell'Italia meridionale.
a)Per dare un'idea abbastanza esatta delle molte malattie cui sono subordinati quei formaggi, non trovo miglior cosa che riprodurre qui sotto la bella tavola offerta dal Gigli nel suo Manuale (latte, cacio, burro ecc.), la quale fornisce la nomenclatura popolare, i caratteri e le cause delle malattie del formaggio di grana o parmigiano, siccome il principe dei caci nostrani ed il tipo di quelli da me ricordati, come più adatti a far parte delle razioni militari.
malattie del formaggio di grana o parmigiano, siccome il principe dei caci nostrani ed il tipo di quelli da me ricordati, come più adatti a far parte delle
Di due sole falsificazioni debbo far cenno come le più possibili nei formaggi duri, cotti e salati e come quelle che possono interessare veramente l'igiene militare.
Di due sole falsificazioni debbo far cenno come le più possibili nei formaggi duri, cotti e salati e come quelle che possono interessare veramente l
Per quello poi che riguarda la concessione, tutta affatto eccezionale, alle nostre truppe di liquidi alcoolici distillati (acquavite, rhum ecc.), gioverà notare che le circostanze speciali che possono in qualche modo giustificarne l'uso, si verificano più particolarmente in campagna, o quando l'estremo rigore della stagione o l'eccessiva umidità consigliano uno stimolo gagliardo per l'organismo, capace di metterlo in condizione di far fronte a quelle cause di male, o quando si tratta di preservare le truppe contro la temuta influenza di malattie infettive, quali le affezioni malariche, la dissenteria, il cholera, ecc.
'estremo rigore della stagione o l'eccessiva umidità consigliano uno stimolo gagliardo per l'organismo, capace di metterlo in condizione di far fronte a
A questa analisi inedia del vino credo opportuno far seguire, nella tavola a pag. 218, qualche notizia più concreta sui caratteri fisici e sulla composizione di vari fra i migliori vini italiani.
A questa analisi inedia del vino credo opportuno far seguire, nella tavola a pag. 218, qualche notizia più concreta sui caratteri fisici e sulla
Si adatta un tubo di comunicazione D fra il pallone ed il refrigerante C, col mezzo di due turaccioli di gomma, e si colloca la provetta sotto al refrigerante stesso. Si accende la lampada e si riempie di acqua fredda il refrigerante, al quale, per garentirvi un continuo rinnuovamento di questa durante la distillazione, si soprappone il vaso II pure ripieno di acqua, che, per mezzo della gamba g perforata, può far passare lentamente l'acqua stessa nel fondo del refrigerante, mentre per il beccuccio li può sfuggirne quella già riscaldata che tende a portarsi alla superficie. Cosi montato l'apparecchio, il vino non tarda ad entrare in ebullizione. L'alcool essendo più volatile dell'acqua, passa naturalmente pel primo a condensarsi nel serpentino e cade nella provetta sottostante.
durante la distillazione, si soprappone il vaso II pure ripieno di acqua, che, per mezzo della gamba g perforata, può far passare lentamente l'acqua
A correggere questa alterazione si ricorre all'espediente di far gorgogliare col vino dell'idrogeno solforato il quale, in unione dell'acido solforoso, reagisce come sopra fu accennato.
A correggere questa alterazione si ricorre all'espediente di far gorgogliare col vino dell'idrogeno solforato il quale, in unione dell'acido
Però, secondo gli studi accuratissimi del Pollacci, questo metodo dell'alcool suggerito dalla Istruzione non sarebbe esatto, poichè tutti i vini, anche i più genuini (molto più poi gli ingessati), conterrebbero del bisolfato di potassio che cede all'alcool dell'acido solforico libero; ciò che potrebbe indurre in inganno, e far giudicare per acido solforico libero aggiunto al vino, quello derivante dai suoi sali naturali. Ed è per questa ragione appunto che il ricordato chimico propone di sostituire, nella prova sopraccennata, all'alcool assoluto l'etere puro ed anidro, il quale non toglie traccia alcuna di acido solforico al bisolfato di potassio.
potrebbe indurre in inganno, e far giudicare per acido solforico libero aggiunto al vino, quello derivante dai suoi sali naturali. Ed è per questa ragione
74. — Determinazione della ricchezza alcoolica. L'acquavite non essendo che una miscela di acqua ed alcool e, come prodotto di distillazione, non contenendo principii estrattivi che possano modificarne la densità, se ne potrà valutare direttamente la ricchezza alcoolica mediante gli areometri o pesa-liquori, quali l'areometro universale, l'alcoometro centesimale di Gay-Lussac (che può ritenersi l'alcoometro legale), l'areometro del Baumé, il pesa-spiriti del Cartier. La tabella VI dell'Appendice indica il ragguaglio delle graduazioni dei vari areometri ora ricordati, non che le proporzioni di acqua e di alcool, su 100 volumi di liquidi alcoolici, corrispondenti alle varie, gradazioni poste a parallelo. L'areometro centesimale di Gay-Lussac, come ufficialmente usato per i contratti militari, è quello che occorre meglio conoscere. Esso è costrutto come uno dei tanti areometri conosciuti (fig. 42) e graduato a + 15° 0. La sua asta porta 100 gradazioni delle quali la più bassa, segnata 0, corrisponde all'affioramento dell'istrumento nell'acqua distillata, la più alta, segnata 100, coincide coll'affioramento nell'alcool assoluto; le gradazioni intermedie corrispondono al galleggiamento dell'areometro in proporzionali miscele di acqua e di alcool. Così, se il liquido alcoolico nel quale si affonda l'alcoometro ne permette l'affondamento fino alla gradazione 55, vorrà dire che contiene 55 % in volume di alcool assoluto; se l'affondamento avverrà fino alla 60a gradazione, conterrà 60 volumi di alcool su 100, e così via discorrendo. È bene far notare che le gradazioni centesimali dell'areometro, sono ineguali fra loro, perchè, essendo graduato mediante la sua immersione in miscele Fig. 42. Areometro di Gay-Lussac a quantità conosciute di alcool e di acqua, nelle quali avvengono contrazioni differenti del liquido, ne deve risultare una diversità in lunghezza delle gradazioni stesse.
60 volumi di alcool su 100, e così via discorrendo. È bene far notare che le gradazioni centesimali dell'areometro, sono ineguali fra loro, perchè
Però è da osservare che l'uso continuato della galletta può nuocere alla salute, per essere essa priva di sale, soverchiamente secca ed esigente una grande copia di succo gastro-intestinale onde esser digerita ed assimilata a dovere. In altri termini, sarebbe soverchiamente affaticante del tubo gastro-enterico e perciò capace di irritarlo e di disordinarne la regolare funzione. Malgrado queste mende, la galletta è una grande risorsa in tempo di guerra, perchè, oltre ad entrare a far parte dei viveri dello zaino, per la sua lunga conservabilità e facile trasportabilità, atteso il suo poco volume, si presta mirabilmente a provvedere all'occorrenza l'esercito in campagna di un fondo di pane di riserva, da somministrare al soldato in quelle circostanze nelle quali appunto non gli si possa fornire il pane ordinario da munizione o quello biscottato. È poi di somma utilità per provvedere le fortezze e piazze fortificate di depositi vistosi di un alimento conservabile a lungo, per i casi di assedio, quando, impedito il vettovagliamento, siensi esauriti i depositi di farina per la fabbricazione del pane ordinario.
guerra, perchè, oltre ad entrare a far parte dei viveri dello zaino, per la sua lunga conservabilità e facile trasportabilità, atteso il suo poco
Nel procedere alle visite dei viveri di riserva, e special mente delle scatolette di carne in conserva, si deve curare di non far loro subire urti e scosse che potrebbero essere poi cagione di avarie (§ 631).
Nel procedere alle visite dei viveri di riserva, e special mente delle scatolette di carne in conserva, si deve curare di non far loro subire urti e
Prima però di entrare in argomento stimo indispensabile far precedere alcuni appunti sulle varietà naturali, sui caratteri generali e sulla classificazione delle acque potabili.
Prima però di entrare in argomento stimo indispensabile far precedere alcuni appunti sulle varietà naturali, sui caratteri generali e sulla
Del resto la composizione di quest'acqua varia molto per le sostanze eterogenee che contiene, a seconda della qualità dei terreni attraverso i quali si infiltrò e trascorse, prima di far capo alla superfìcie. Così, acque che scaturiscono da formazioni granitiche, metamorfiche, ardesiche, oolitiche, sono poco mineralizzate per scarse quantità di calcio e di magnesio, per qualche silicato discioltovi sotto l'influenza dell'acido carbonico, per cloruro di sodio e per tracce di sali di ferro. Acque derivanti da terreni sabbiosi o ghiaiosi possono essere, in qualche caso, abbastanza pure e leggere, ma più di sovente sono ricche di cloruro di sodio, di carbonati e solfati di sodio, calcio e magnesio, con traccie di sali di ferro e di silicati, e con proporzioni molto variabili di sostanze organiche. Acque che attraversano strati gessosi contengono in copia solfato di calce, come quelle che rasentano banchi di sai gemma sono ricche di cloruro di sodio. Acque che provengono da formazioni calcari, cretacee, magnesiache saranno riccamente fornite di carbonato di calcio e di magnesio, di solfati, di cloruri, ecc., non senza mancare di silicati, nitrati, tracce di sali ferrosi e di sostanze organiche in variabili, ma limi-tate proporzioni.
si infiltrò e trascorse, prima di far capo alla superfìcie. Così, acque che scaturiscono da formazioni granitiche, metamorfiche, ardesiche, oolitiche
1° Limpida e tale da non far deposito nemmeno dopo un prolungato riposo. L'acqua torbida contiene in generale delle materie provenienti dal suolo, e che spesso nemmeno la filtrazione giunge ad eliminare completamente.
1° Limpida e tale da non far deposito nemmeno dopo un prolungato riposo. L'acqua torbida contiene in generale delle materie provenienti dal suolo, e
§ 91. — Classificazione dell'acqua sotto il punto di vista igienico. A complemento di quanto fu detto nel paragrafo precedente, e per norma dello studio successivo, credo opportuno far conoscere la classificazione eminentemente pratica che il Pankes stabilisce dell'acqua in riguardo alla sua potabilità. L'eminente igienista inglese la distingue in:
studio successivo, credo opportuno far conoscere la classificazione eminentemente pratica che il Pankes stabilisce dell'acqua in riguardo alla sua
a) Colore e-trasparenza. Per effettuare quest'esame con precisione, si può mettere l'acqua in una grande provetta di vetro bianco e ben terso, disposta all'altezza di 40-50 centim. al disopra di un foglio di carta bianca, bene illuminato. Come termine di confronto, si mette accanto a questa una eguale provetta ripiena di acqua distillata. Guardando dall'alto in basso, si potranno apprezzare le diversità anche minime di colore e trasparenza fra l'acqua campione e quella esaminanda. L'acqua pura sarà perfettamente eguale alla distillata, incolora cioè, o di colore bluastro, e capace di far vedere distintamente il fondo del vaso.
'acqua campione e quella esaminanda. L'acqua pura sarà perfettamente eguale alla distillata, incolora cioè, o di colore bluastro, e capace di far
Per rispondere al grave quesito non trovo di meglio che le autorevoli parole del Girud: «Che che ne dica il signor Vallili, la determinazione dei sali di calce, ed in particolare del solfato, non dev'esser negletta; ed importa far distinzione fra le acque insalubri per materie minerali e quelle che lo sono per materie organiche.
sali di calce, ed in particolare del solfato, non dev'esser negletta; ed importa far distinzione fra le acque insalubri per materie minerali e quelle che
La presenza dei cloruri in quantità notevole indica miscuglio probabile con acqua di cloaca, o di residui animali; la presenza di fosfati è un indizio sicuro, della. presenza di residui animali e deve far rigettare l'acqua.
indizio sicuro, della. presenza di residui animali e deve far rigettare l'acqua.
Per facilitare nell'esercito le ricerche chimiche più indispensabili sulla potabilità dell'acqua (e sul vino, come fu accennato al § 68), necessarie ogni piè sospinto nelle caserme, negli accantonamenti, nei campi, negli ospedali di guarnigione e di campagna, il R. Ministero della Guerra stabiliva dover far parte della dotazione degli ospedali stabili e da campo, delle direzioni di sanità di divisione e di corpo d'armata delle truppe mobilitate una cassetta regolamentare (che può vedersi riprodotta nella fig. 43) di facile trasporto e contenente, sotto piccolo volume, il necessario per le analisi sopra ricordate, e muniva tale cassetta di apposita Istruzione che raccomandava ai direttori di sanità militare con dispaccio 5 febbraio 1883.
dover far parte della dotazione degli ospedali stabili e da campo, delle direzioni di sanità di divisione e di corpo d'armata delle truppe mobilitate
2° Operando direttamente la cozione col far cadere a gocce l'acqua da esaminare nell'acqua distillata e filtrata, portata alla temperatura non maggiore di 70° centigradi. Può rimpiazzarsi con vantaggio l'acqua distillata con una soluzione di bicloruro di mercurio (0,10: 1000) che, oltre a rafforzare l'azione fissatrice del calore, può funzionare da liquido conservatore, prevenendo lo sviluppo ulteriore di germi nel liquido, specialmente pel caso che dovesse correre qualche tempo prima di poterne osservare al mi-croscopio il sedimento.
2° Operando direttamente la cozione col far cadere a gocce l'acqua da esaminare nell'acqua distillata e filtrata, portata alla temperatura non
Mentre è facile elevare la temperatura soverchiamente bassa deH'acqua, è anche la correzione che più di rado è richiesta, perchè l'acqua a bassa temperatura riesce sempre gradita. Non pertanto, in speciali circostanze della vita militare, come di fatiche gravi e di marcie nelle ore meridiane, durante i calori estivi, può darsi occorra impedire che il soldato in grande traspirazione si disseti con acqua soverchiamente fredda, nella quale, per avventura, può imbattersi. Sarà ottimo allora far riempire al soldato la borraccia dell'acqua troppo gelida, perchè prima d'es-sere da lui consumata possa alquanto stiepidirvisi.
avventura, può imbattersi. Sarà ottimo allora far riempire al soldato la borraccia dell'acqua troppo gelida, perchè prima d'es-sere da lui consumata
Un mezzo facile di correzione dell'acqua può improvvisarsi anche adoprando reti metalliche, come quelle per apparecchi chirurgici, che si trovano a far parte del caricamento degli zaini, dei cofani di ambulanza e dei carri di sanità. Facendo cadere ripetutamente l'acqua impura attraverso a più strati di queste reti, si può giungere ad ottenerne una certa utile depurazione, procurandone soprattutto una abbondante e salutare aereazione.
far parte del caricamento degli zaini, dei cofani di ambulanza e dei carri di sanità. Facendo cadere ripetutamente l'acqua impura attraverso a più
La virtù sterilizzatrice delle ampolle di biscotto preparate dalla Manifattura Ginori, fu constatata non inferiore a quella delle note bougies Chamberland. L'acqua filtrata attraverso a dette ampolle, sottoposta da me ad opportuni saggi, si dimostrò completamente scevra di microbi. Di questi saggi anzi mi piace dirne qualcosa, per far comprendere che per il metodo e la scrupolosità con cui furono condotti, e per la lucidezza dei risultati che fornirono, possono ritenersi abbastanza probativi della cosa. Oltre a ciò il riferire brevemente sui detti esperimenti mi servirà per dare al lettore almeno una idea dell'esame biologico vero e proprio delle acque, che fui costretto ad omettere in questo manuale, perchè lungo, complicato ed esigente impianto speciale di mezzi e perciò non nel novero delle semplici ricerche cui intesi abilitare fin'ora.
anzi mi piace dirne qualcosa, per far comprendere che per il metodo e la scrupolosità con cui furono condotti, e per la lucidezza dei risultati che
Non esito un momento a rispondere affermativamente, aggiungendo anche che ciò tornerebbe più pratico e conveniente, qualora si trattasse di stabilire una filtrazione in grande, che non di far funzionare una sola o poche ampolle. Di più la filtrazione attraverso le dette ampolle animata per aspirazione si effettuerebbe allora dall'esterno all'interno, secondo appunto il desideratigli espressosi nella discussione sul filtro in parola, avvenuta la sera del 1° -settembre in seno alla assemblea generale della Società fiorentina d'Igiene. Per esperimenti da me fatti in piccole proporzioni, con un semplicissimo apparecchio, potei convincermi che la filtrazione dell'acqua, attivata per aspirazione attraverso le ampolle della Manifattura Ginori, sarebbe cosa facilmente realizzabile con limitato impianto e modestissimo dispendio. Non entro in altri dettagli sul proposito perchè, per persuadere di tutta la praticità di questo nuovo modo di filtrazione, mi occorrerebbe poter riferire di esperimenti instituiti su grande scala; esperimenti che io non ebbi in verun modo nè la possibilità, nè la opportunità di fare.
una filtrazione in grande, che non di far funzionare una sola o poche ampolle. Di più la filtrazione attraverso le dette ampolle animata per
Il suo nome da Bresic, cavolo. È la pianta erbacea, annuale indigena che tutti conoscono. Vuole terreno lavorato, esposto, teme più il caldo che il freddo. Ve ne sono tante varietà, di precoci e di tardive. Le precoci si seminano in Febbraio e Marzo per averle nella state, le tardive in Aprile e Maggio si trapiantano in Agosto, si raccolgono in Autunno e nel verno ; a salvare i cavoli dal bruco (gattine) circondarli da strisce di fusti di canapa. La varietà del Gambus, (forse dal francese Choux Cabus) Brassica oleacera capitata è meno saporita. Anche del Gambus molte varietà. È distinto quello detto Cavolo Cappuccio di Schweinfurth a testa enorme, a fusto cortissimo - merita d'essere introdotto da noi per la sua straordinaria grossezza, precocità e certa squisitezza. Non è a metter da parte quello di Bruxelles a getti e a mille teste, che à fusto elevato intorno al quale sporgono tante verzette, ricercate per delicatezza di gusto in minestra, o per guarnizione(1). Il cavolo si mangia in cento maniere - nelle minestre - nelle zuppe - in insalata - si mette negli intingoli - serve ad accompagnare i salsicciotti - a far polpette - si condidisce come gli spinacci all'olio, al burro - se ne fà la così detta verzata. Il cavolo è più saporito quando à sentito i primi freddi. Non si deve tagliare col coltello, ma strappare le foglie colle mani, perchè il ferro gli toglie sapore e comunica cattive qualità. Troppo cotto è indigesto e flattulento. Ama molto il burro e specialmente il lardo, va d'accordo colla carne d'animale. Da solo il cavolo vale niente - onde proverbio: El var un càvol, una sverza, per dire che val nulla. I cavoli crudi servono alla preparazione di quelli erbacei fermentati che si conservano e si mangiano chiamati Sauer-Kraut (erba acida) cibo prediletto dei Tedeschi se del quale Marziale :
- in insalata - si mette negli intingoli - serve ad accompagnare i salsicciotti - a far polpette - si condidisce come gli spinacci all'olio, al burro
Vicia da Vincia, che si attorciglia. Legume annuale, originario del mar Caspio e della Persia. Vuol terreno argilloso, sostanzioso, a mezzodì. Si semina d'autunno a Febbraio. Due varietà: la invernenga e la marzuola detta Cavallina più piccola. Celebre la fava di Nizza. Nel linguaggio dei fiori: Corbellare. La fava fresca che da noi si chiama Bagiana , si mangia in minestra. Secca si macina e serve anche pel bestiame. La fava è feculenta e flattulenta, deve essere mangiata di rado e tenera. La fava specialmente secca è cibo da carettiere. È il più grosso dei nostri legumi mangerecci. I Fenici ne facevano pane e furono i primi che la introdussero da noi. Nella Bibbia troviamo che la fava dava la farina da mischiarsi con altri grani a far pane (Ezech.). Gli scrittori greci e latini la raccomandavano come cibo gratissimo ai giumenti. Varone e Columella ne parlarono, ma mai come cosa idonea al cibo dell'uomo. I Latini presero il nome di Faba dai Falisci, popolo dell'Etruria, abitanti a Falerio, oggi Montefiasco. Essi la chiamavano Haba e poi per corruzione i Latini Faba. Da faba venne pure la parola fabula, ad indicare una cosa gonfiata, onde fabula, una piccola bala — e fabarii i cantori, perchè questi mangiavano le fave ad irrobustire la voce. La fava diede il nome alla famiglia dei Fabi. Ermolao Barbaro scrive che a' suoi tempi nell'Insubria e nella Liguria i venditori di fave andavano gridando per le strade : bajana, bajana! donde forse derivò a noi il nome di bagiana. Nel Veneto ai Milanesi si dava l'epiteto di bagiani, che da noi significa babbei. Fino dalla antichità la fava serviva nei comizi per la votazione. La bianca era segno di assoluzione, la nera di dannazione , teste Plutarco. Da qui ne venne che la parola fava servisse per dire suffragio, voto ed anche favore. Pittagora diceva, essere proibito mangiar le fave — cioè vendere i voti. Oh! quante fave mangiano i deputati! Le galline che mangiano le fave, fanno l' ovo col guscio molto fragile.
ne facevano pane e furono i primi che la introdussero da noi. Nella Bibbia troviamo che la fava dava la farina da mischiarsi con altri grani a far
Pianticella gramignacea annuale, originaria delle Indie. Se ne contano 3 varietà, secondo il colore del seme, bianco gialliccio e nero. Da noi si coltiva solamente il gialliccio e vuol terreno sciolto, pingue, solatio. Si semina raro in Giugno e Luglio, dopo la messe. Si chiama miglio dai mille semi che produce. Anche il miglio dà farina per alimento. Lo stesso nome antico di panicum indica che serviva a far pane. Da noi si dice ancora pan de mej perchè una volta anche da noi se ne usava, onde il sonetto del Burchiello: Perchè a Milan si mangia pan di miglio? Plinio al lib. 28 cap. 10 dice: Milio campania gaudet præcipuo, pultemque candidam ex eo facit: fit et panis prœdulcis. Appare da qui che ai tempi di Plinio si coltivava la varietà bianca, e che fino d' allora il miglio serviva per chicche da offelleria. In Asia se ne fà una certa polenta che si mangia con olio e grasso di porco. Del resto era usato come farina da pane nell'Etiopia, nell'Egitto, Persia, Siria e nell'Arabia. I semi del miglio si possono cocere in minestra col brodo e massime col latte, se ne fà torte. Ridotto in farina è buono a far polenta e pane che appena uscito dal forno è saporitissimo e non isdegnato dai gusti più delicati. La farina serve pure in pasticceria. Col miglio si alimentano i pulcini, le galline, il pollame e molti uccelli. I selvaggi lo arrostiscono. In Tartaria se ne compone una specie di birra e una certa aquavite che chiamano Bysa. Il miglio dev'essere conservato in luogo assai asciutto e dura così più d'ogni altro grano.
semi che produce. Anche il miglio dà farina per alimento. Lo stesso nome antico di panicum indica che serviva a far pane. Da noi si dice ancora pan de
L'etimologia del sambuco è a desumersi dal nome dell'istrumento a cui servì primamente. Il greco sambuke ed il latino sambuca era istrumento musicale fatto a triangolo, forse la synphonia biblica, citata dal Calmet; in sostanza, la cornamusa, la nostra tiorba fatta di cannuccie di sambuco, quella stessa che adoperava Orfeo, uno dei primi Sambuciarii, per far ballare i sassi. Onde Sambucistria la ballerina, e sambucam cothurno aptare, che era l'operetta d'allora. Anche oggi i ragazzi ciuffolano come Orfeo entro la canna del sambuco. Il sambuco è un arboscello perenne delle nostre siepi, che cresce in ogni terreno. Nel linguaggio dei fiori: Umiltà, riconoscenza. Dà fiori piccoli, bianchi, ad ombrella di odore delizioso, da noi chiamati panigada. La parola panigada alcuni vogliono venga dal greco pana gatos che vuol dire ottimo - altri da panis gaudium, per il gratissimo sapore che dona al pane. I fiori cedono il posto ai frutti a forma di bache verdi in principio, nere quando sono mature, grosse quanto i frutti del ginepro ed in gran numero. I suoi fiori servono al cuoco che li frigge, al fornajo che li mescola col pane, al pasticciere che ne aromatizza le leccornie, al cantiniere che con quelli dà un sapore di moscatello al vino, principalmente il bianco, e all'aceto. Con essi si aromatizzano altresì le acque. I frutti quando sono maturi e neri servono a tingere le acque e vini senza pericolo alcuno. La polvere stessa di essi frutti disseccati, comunica ai liquidi grato sapore. Le bacche nere si mangiano talora preparate con zuccaro e droghe. Il sambuco è adoperato in medicina in molti modi. Se ne prepara un roob diaforetico, un infuso teiforme. L'odore aromatico dei fiori finisce col diventare nauseoso e nocevole aspirandolo lungamente. Plinio dice: E Sambuco vertigines sonnusque profundus. - Dal Sambuco vertigini e sonno profondo. Colle bache nere fino da' suoi tempi, le donne usavano tingersi i capelli, forse con minore risultato, ma certo con minori pericoli che oggi. In Norvegia si mangiano infuse su aceto come i citrioli. In Inghilterra se ne fa una specie di vino. I frutti sono alquanto purgativi e gradito pascolo dei merli. I rami del sambuco, scrive il cardinal Simonetta, sono preziosissimi, per fare orinare i cavalli battendo loro coi rami sotto la pancia. L'odore graveolente del sambuco, scaccia le mosche, le farfalle e gli scarafaggi. Il sugo delle cime del sambuco unito a grasso di maiale, ungendone i cavalli e gli asini allontana da loro le zanzare. Mettendone dei rami fra i cavoli si liberano dalle gatte, al qual uso servirebbe meglio l'altra specie puzzolente detta sambucus ebulus o sambuco nano, da noi conosciuto sotto il nome di ughetta, la quale scaccia pure i topi.
stessa che adoperava Orfeo, uno dei primi Sambuciarii, per far ballare i sassi. Onde Sambucistria la ballerina, e sambucam cothurno aptare, che era l
La segale è pianticella germinacea, annua indigena. È il cereale dei paesi freddi, montuosi. Si semina in Autunno e raccogliesi nell' estate vegnente. Nel linguaggio dei fiori: bisogno. Matura più presto del frumento, vuole terreno sciolto, viene anche negli sterili, negli alpestri, dove non alligna il frumento. La segale è meno nutritiva del frumento e meno atta a far del pane che riesce umidiccio e di difficile digestione. Viene nullameno usata a far pane nel Belgio, nell'Olanda, nella Germania settentrionale e specialmente in Russia dai poveri contadini. Mista però alla farina di frumento rende il pane più bianco e saporito e lo conserva fresco più a lungo. Viene pure mescolata col melgone. Messa nell'acqua la farina di segale, serve per bevanda rinfrescante e nutriente per il bestiame. La farina di segale è pure adoperata in medicina per uso esterno come mollificante e risolutivo. In Russia se ne fabbrica una specie di birra nazionale, chiamata Quass. In Groenlandia questa birra la chiamano Tollwasser (aqua che fà impazzire. La paglia lunga e forte, per la molta silice che contiene, è utilissima a coprire capanne campestri, tettoje, grondaje, ecc. Una specie di malattia che sopraviene al grano della segale, dà una grande importanza a questa, nella medicina, sia come generatrice di morbi, sia come potentissimo sussidio terapeutico ed ostetrico, ed è quella conosciuta sotto il nome di segale cornuta o chiodo segalino, in francese ergót. Il suo nome dal celtico segai che significa falce, d'onde in latino il nome generico segestes alle biade, che si falciano, mentre i legumi e le frutta si colgono. La segale non pare fosse conosciuta dai Greci, nessuno dei loro scrittori ne parla. Dei Latini il solo Plinio ne fà menzione, ma come di grano infimo e di nessun conto.
alligna il frumento. La segale è meno nutritiva del frumento e meno atta a far del pane che riesce umidiccio e di difficile digestione. Viene nullameno