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Giaquinto, Adolfo
Cucina di famiglia e pasticceria
186825 1931 , Grottaferrata , Scuola Tip. Italo-Orientale «S. Nilo» 50 occorrenze

Prendete 200 gr. di cotenne di prosciutto piuttosto grasso, raschiatele bene, poi mettetele con acqua sul fuoco finchè bollano, quindi si sgocciolano

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Condite anche il pezzo di tonno, infarinatelo, e friggetelo in una padella con dell'olio, e per pochi minuti, rivoltandolo finchè prenda colore.

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Fate rosolare tutto insieme finchè avrà preso un color biondo scuro e poi unitegli 50 gr. di farina. Mischiate bene e fate continuare a cuocere

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rosolare insieme alla carne finchè diventino scurissimi.

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secco, finchè sarà cotto.

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la gelatina, mettete sul fuoco e sbattete finchè questa arrivi sotto al bollore, ma senza farla bollire.

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Fate cuocere ancora pian piano, finchè il pollo sarà pronto, ma non scotto.

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cuocere ancora per qualche minuto, finchè il vino sia quasi del tutto consumato.

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, e si fanno scaldare gradatamente finchè vi possa resistere la mano.

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Bisogna che il composto rimanga compatto nello stampo, e fatelo rassodare così finchè non sia divenuto completamente freddo.

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, una foglia di salvia fresca, ed un pezzo di vitello; seguitando così finchè li avrete infilzati tutti.

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ventina di minuti, finchè siano diventati di bel colore.

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preferibile) finchè siano di bel colore dorato.

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Quando sta per bollire, schiumate, mettete la casseruola sull'angolo del fornello e farla bollire finchè le patate divengono completamente cotte.

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Sgocciolate sulla superficie un pò d'olio e fate cuocere in forno finchè ogni cosa sarà cotta bene gratinata.

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Quando vedrete fumare il grasso, tuffate nuovamente in esso le patate agitandole con la cucchiaia-bucata e continuare così finchè saranno divenute

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Questa si raccoglie, vi si unisce un pò di sale e si pone in un caldaio od altro recipiente adatto per farla restringere sul fuoco finchè diventa

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Teneteli distesi continuamente al sole per 203 giorni, poi infilateli e teneteli sospesi all'aria ventilata od anche nuovamente al sole, finchè

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schiacciare i pezzetti di pasta, finchè questi assorbino completamente il miele.

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Passate il composto attraverso uno staccino, rimettetelo nella casseruola, collocate questa su fuoco moderato e girate pian piano finchè diviene

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Girate col mestolo sul fuoco finchè il composto si addensa, però non deve bollire, in tal caso si perde tutto. Invece del limone si può aromatizzare

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Appena vedrete che la firittatina si è rassodata, rovesciate con garbo su un piatto rotondo e ricominciate l'operazione finchè avete esaurito il

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Battete o frullate sul fuoco moderato, come già dissi, finchè il composto sia caldo, ma non troppo.

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Coprite e fate cuocere pian piano finchè il riso sia completamente asciutto.

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Si fanno cuocere finchè saranno diventate una poltiglia densa (per fare ciò occorre una buona mezz'ora) poi si tolgono dal fuoco e ci si gratta un pò

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nell'olio finchè divengano di bel colore biondo da ambo le parti (2).

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Stemperate il tutto pian piano con un litro di latte bollente, ponete sul fuoco sempre agitando finchè accenna il primo bollore.

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, aumentando sempre di velocità finchè non sia spumosa ed abbastanza soda.

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Si pone il composto in una casseruola, si fa riscaldare alquanto sempre rimuovendo finchè la gelatina sia liquefatta, ma senza bollire.

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fuoco) finchè la gelatina sarà diventata perfettamenta molle.

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Mettete poi 3 bianchi d'uovo in una catinella, aggiungete 2 cucchiai d'acqua e sbattete forte con una frusta (sbatti-uova) finchè divengono un poco

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Allorchè il composto è un pò caldo e spumoso, levatelo dal fuoco e continuate a sbattere finchè la massa sia rigonfia e di una certa solidità.

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Mettete 8 rossi d'uova in una catinella con 200 gr. di zucchero fino e mescolate per una ventina di minuti, con un cucchiaio di legno, finchè il

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Mettete in un caldaino gli 8 rossi d'uovo con lo zucchero e lo stecco divainiglia, lavorate con una frusta sopra della cenere calda, finchè il

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Allora prendete un mestolo di legno ed agitate fortemente il burro per 20 minuti almeno finchè diventa cremoso e soffice.

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Mischiate sollecitamente con un mestolo finchè il composto sia liscio e compatto, rimettete la casseruola sul fuoco e lavorate continuamente la pasta

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lavorare vivamente finchè, sollevando la massa si distacchi tutto un pezzo.

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Appena vedrete che lo zucchero sarà liquefatto e di color d'oro, gettate in esso man mano le mandorle che avrete mantenute calde e mischiate finchè

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Manipolate continuamente con un mestolo di legno finchè sarà arrivato alla cosidetta prima cottura che si conosce bene perchè il miele diventa

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Spianate gli amaretti su carte leggermente unte di burro o su ostie, e cuoceteli a forno debole finchè siano ben secchi.

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vino rosso, finchè divenga una pasta piuttosto dura.

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Passate il tutto in un pannolino di velato, riempite le cocottes e ponetele in un tegame con acqua bollente, finchè il composto siasi rappreso.

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fuoco a farlo ribollire - sempre agitandolo - finchè si ha la consistenza voluta, cioè fino a che si appanna bene il mestolo.

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Battete con una frusta su fuoco moderato finchè il composto sia caldo, ma non troppo, affinchè l'uovo non si cuocia. Continuate sempre a sbattere

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panna ed altri dadolini finchè lo stampo sia pieno.

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liquefatto mette in sorbettiera il composto circondato di ghiaccio pesto e sale, girate e mescolate finchè sarà ben rappreso.

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per non meno di un'ora e mezza finchè le castagnole siano cotte, ma senza rompersi.

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Si fanno cuocere finchè saranno diventate una poltiglia densa, poi si tolgono dal fuoco, e ci si gratta un poco di buccia fresca di limone.

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Fate cuocere finchè la massa sarà molto ristretta versatela poi sopra un marmo o su una teglia abbondantemente spolverizzata di zucchero al velo

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Sciogliete separatamente l'acqua con lo zucchero, agitandola spesso finchè sarà liquefatta.

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