È un abburattamento piuttosto generoso, accettato fino dal 1841 per l'esercito piemontese, quindi per l'esercito italiano, col quale si accenna che in Italia si è più dalla parte dei sostenitori della poca assimilabilità dei principî nutritivi della crusca (Poggiale, Peligot, Parmantier, Payen, Arella), che non dalla parte dei difensori di questa (Millau, Magendie, Marmont, Liebig, Mayenne) la di cui schiera però oggi giorno va assai assottigliandosi.
È un abburattamento piuttosto generoso, accettato fino dal 1841 per l'esercito piemontese, quindi per l'esercito italiano, col quale si accenna che
Il pane da munizione francese invece è fabbricato, fino dal 1853, con farina al blutâge del 20 %, qualora derivi da grani gentili, ed è questo l'abburattamento più generoso che si adoperi oggi per pane destinato alle truppe.
Il pane da munizione francese invece è fabbricato, fino dal 1853, con farina al blutâge del 20 %, qualora derivi da grani gentili, ed è questo l
La cottura deve durare da 40 a 55 minuti per le grosse pagnotte del pane da munizione, e nei nostri panifici militari la si compie in forni ordinari, o di munizione, stabili, adatti ad eseguire fino a 10-12 fornate nelle 24 ore, qualora siano serviti da tre squadre di operai lavoranti a turno, ciascuna per 8 ore. In tali forni da munizione la temperatura si eleva in media oltre a 300° e fino a 350° C.
, o di munizione, stabili, adatti ad eseguire fino a 10-12 fornate nelle 24 ore, qualora siano serviti da tre squadre di operai lavoranti a turno
È bene avvertire che, non appena è compiuta l'infornatura della pasta, si verifica nel forno un notevole abbassamento di temperatura, sia per il calore che assorbe la pasta per mettersi in equilibrio termico con l'ambiente in cui trovasi, sia per l'attiva evaporazione dell'acqua della medesima che si determina tosto. Dai 350° la temperatura può scendere ai 150° circa, ma in seguito va rialzando a poco a poco, per la continua irradiazione del calore dalle pareti del forno, fino a tornare a circa 210° intorno ai quali si mantiene fino a compiuta cottura del pane.
calore dalle pareti del forno, fino a tornare a circa 210° intorno ai quali si mantiene fino a compiuta cottura del pane.
2° Delle palate. - Granuli grossissimi piriformi, non appiattiti. Ilo a parecchie branche circondate da strie irregolarmente concentriche. Grandezza fino a 0mm,185 (fig. 24, VIII). A luce polarizzata presentano fenomeni analoghi a quelli de' granuli di fecola delle leguminose, ma solo più intensi. La croce è molto più scura ed a branche iperboliche. Persistono anche col variare
fino a 0mm,185 (fig. 24, VIII). A luce polarizzata presentano fenomeni analoghi a quelli de' granuli di fecola delle leguminose, ma solo più intensi
1° Il Melampiro può riconoscersi nella farina per la colorazione rosso-violacea che offre la superficie di se-zione della sua pasta fatta con acido acetico allungato di 2/3 d'acqua e riscaldata, in un cucchiaio di argento, fino ad evaporazione completa dell'acqua e dell'acido acetico.
acetico allungato di 2/3 d'acqua e riscaldata, in un cucchiaio di argento, fino ad evaporazione completa dell'acqua e dell'acido acetico.
Al § 9, III, c, il lettore potrà trovare una norma per il caso che avesse voglia ed opportunità di spingere le sue ricerche fino al punto di voler constatare la qualità delle sostanze minerali che furono adoprate nella falsificazione sommariamente rilevata. Però, nel massimo numero de' casi, il nostro scopo sarà sufficientemente raggiunto con la constatazione della frode o mediante il primo processo del Cailletet, o mediante quello più sicuro della semplice incenerazione.
Al § 9, III, c, il lettore potrà trovare una norma per il caso che avesse voglia ed opportunità di spingere le sue ricerche fino al punto di voler
Questo cereale è fra i più poveri in principii alimentari, siano materie azotate, siano sostanze grasse, siano sali, per cui non merita tutta quell'importanza che spesso gli si attribuisce. Il suo valore nutritivo è rappresentato, per la massima parte, da sostanza amilacea che vi raggiunge fino 1' 83 % e che è ben lungi dal poter sopperire da sola ai bisogni del consumo organico.
'importanza che spesso gli si attribuisce. Il suo valore nutritivo è rappresentato, per la massima parte, da sostanza amilacea che vi raggiunge fino 1
Aggiungasi a tutto ciò che il porco è, fra i mammiferi commestibili, l'animale che dà il maggior rendimento di carne netta utilizzabile, potendo esso giungere fino all'83 % del peso vivo dell'animale.
giungere fino all'83 % del peso vivo dell'animale.
Si prepara con latte di due successive mungiture, parzialmente scremato (dopo 3-10 ore di riposo), coagulato a 30°-35°C, cotto quindi a circa 50°. Salato a seconda della stagione per 24-50 giorni, è stagionato in seguito lungamente (fino a quattro anni). Ben stagionato regge ai trasporti e può conservarsi a lungo, fino anche a tre anni. Si prepara nell'alta Italia e specialmente in Lombardia.
°. Salato a seconda della stagione per 24-50 giorni, è stagionato in seguito lungamente (fino a quattro anni). Ben stagionato regge ai trasporti e può
È di pasta compatta, fina, untuosa, giallo-pallida, di sapore salato, lievemente dolce. Preparasi con latte non scremato, che si accaglia e la caglia si sottopone quindi a compressione e salatura che può durare fino ad un anno per le grosse forme- È originario della Svizzera e si imita assai bene in Lombardia.
si sottopone quindi a compressione e salatura che può durare fino ad un anno per le grosse forme- È originario della Svizzera e si imita assai bene
5° Formaggio Gruyère, a forme di kilogr. 40-100-120, di pasta fina, giallo-chiara, disseminata di piccoli occhi che non sorpassano gli otto mm. di diametro. Si prepara con latte od intero o mezzo scremato, che si accaglia, sottoponendo quindi la caglia a pressione fino a 48 ore ed a stagionatura di sette ed otto mesi. È originario di Gruyère, piccola città del cantone di Friburgo. Oggi si fa in altre piccole città della Svizzera e della Francia e si imita bene anche in Italia.
diametro. Si prepara con latte od intero o mezzo scremato, che si accaglia, sottoponendo quindi la caglia a pressione fino a 48 ore ed a stagionatura di
Un altro mezzo assai delicato per distinguere se l'olio sia anche lievemente irrancidito o tagliato con olii irranciditi, è quello di mescolare qualche goccia di tintura alcoolica di fucsina con l'olio sospetto e di scaldarlo fino a che l'alcool sia tutto evaporato. Allora, se l'olio è buono, la fucsina non lo avrà tinto menomamente e si sarà radunata in fondo del tubo d'assaggio; se l'olio invece sarà irrancidito, avendo facoltà di sciogliere questa sostanza colorante, ne rimarrà tinto in rosso.
qualche goccia di tintura alcoolica di fucsina con l'olio sospetto e di scaldarlo fino a che l'alcool sia tutto evaporato. Allora, se l'olio è buono, la
1° Esso può intorbidarsi od indebolirsi straordinariamente e fino al punto di putrefare. Tale malattia dipende da ciò: quando tutto l'alcool vi fu convertito in acido acetico per opera del micoderma, questo, fino allora mantenutosi alla superficie del liquido a funzionare da fissatore dell'ossigeno dell'atmosfera necessario a quella trasformazione, cade al fondo del vaso e continua ad assorbire ossigeno, ma non più dall'aria con la, quale non trovasi altrimenti a contatto, bensì dall'acido acetico stesso dell'aceto, trasformandolo in acqua ed acido carbonico. Compiutasi anche questa trasformazione, l'aceto, che perse tutta la sua acidità, si fa sede di fermentazione putrida.
1° Esso può intorbidarsi od indebolirsi straordinariamente e fino al punto di putrefare. Tale malattia dipende da ciò: quando tutto l'alcool vi fu
Il sale per uso alimentare deve esser fino, bianco ed asciutto. Il sale minerale è il più fino, ma più povero di cloruro di sodio. Il sale di mare invece è più grosso, ma preferibile al minerale perchè più salante, con piccola quantità di sali di magnesio di azione favorevole alla digestione, e povero di sali di calce, contenuti invece in proporzioni assai rilevanti nel sal gemma. Il sal marino però, atteso il cloruro di magnesia che contiene, è più igroscopico del sale di miniera.
Il sale per uso alimentare deve esser fino, bianco ed asciutto. Il sale minerale è il più fino, ma più povero di cloruro di sodio. Il sale di mare
Noi pertanto, essiccando convenientemente il sale fino a che non perda più di peso, se la perdita sarà oltre l'8 od il 10 % avremo un indizio di falsificazione con acqua.
Noi pertanto, essiccando convenientemente il sale fino a che non perda più di peso, se la perdita sarà oltre l'8 od il 10 % avremo un indizio di
1° Caffè Martinica, molto riputato in commercio e classificato immediatamente dopo il miglior Moka. Se ne trova poco nel commercio europeo. Grani grossi, lunghi, molto depressi, con solco largamente aperto, ricoperti ordinariamente di pellicola argentino-verdastra. Se ne distinguono le sotto-varietà: fino verde, mercantile, buono mercantile ordinario e ordinario.
-varietà: fino verde, mercantile, buono mercantile ordinario e ordinario.
[tabella] La torrefazione ha per effetto ultimo quello di rendere il caffè più solubile nell'acqua, cosicchè mentre il caffè crudo le abbandona al più il 25 %di materia, quello torrefatto gliene può cedere fino al 39 %.
più il 25 %di materia, quello torrefatto gliene può cedere fino al 39 %.
Il caffè colla torrefazione perde, in media, dal 10 al 20 % di peso, aumenta invece di volume da 100 a 130 e fino a 150, se la torrefazione è molto spinta.
Il caffè colla torrefazione perde, in media, dal 10 al 20 % di peso, aumenta invece di volume da 100 a 130 e fino a 150, se la torrefazione è molto
Nelle nostre cucine militari la preparazione del caffè, fino a poco tempo indietro, veniva fatta per decozione, in modo assai primitivo, colle marmitte comuni per la confezione del rancio. Però, dal maggio del 1884 in poi, per la confezione del caffè per la truppa fu adottata la caffettiera modello De-Sperati, rappresentata dalla fig. 39. Essa ne permette la preparazione secondo il sistema misto dello infuso e dello spostamento, per 50 razioni di 25 centilitri ognuna, con gr. 10 di caffè tostato, e gr. 15 di zucchero.
Nelle nostre cucine militari la preparazione del caffè, fino a poco tempo indietro, veniva fatta per decozione, in modo assai primitivo, colle
A questo scopo si adopra con ottimo successo l'alambicco del Salleron, di cui la cassetta regolamentare è provvista e che vedesi rappresentato nella fig. 40. Nell'adoperarlo si procede nel seguente modo: «Si prend la lampada A e sopra di essa si colloca il pallone B; si misura nella provetta L, graduata 1/3 ed 1/2 il vino che si vuole distillare e per mezzo di una piccola pipetta, se ne aggiunge fino a che arrivi esattamente
, graduata 1/3 ed 1/2 il vino che si vuole distillare e per mezzo di una piccola pipetta, se ne aggiunge fino a che arrivi esattamente
Per chi volesse spingere le ricerche sulla colorazione artificiale di un dato vino fino a scoprire quale delle tante sostanze coloranti adoperate fu impiegata nella frode, offro come ottima guida la tavola seguente: [tabella]
Per chi volesse spingere le ricerche sulla colorazione artificiale di un dato vino fino a scoprire quale delle tante sostanze coloranti adoperate fu
Basandosi su questi fatti, l'amministrazione francese della guerra, per esempio, fino dal 1876, prescriveva: «non saranno tollerati che due grammi al più di solfato di potassio (prodotto indice del gessamento subito dal vino) per ogni litro di vino da incettarsi per la truppa.»
Basandosi su questi fatti, l'amministrazione francese della guerra, per esempio, fino dal 1876, prescriveva: «non saranno tollerati che due grammi al
Gettando una o due gocce di vino cosi adulterato sopra un foglio di carta bianca da scrivere, ed allargandovele con bacchetta di vetro, fino a che giungano a bagnarne una superficie eguale a quella di un pezzo da cinque centesimi, lasceranno, disseccandosi, una macchia quasi nero inchiostro; ciò non avverrebbe qualora il vino fosse genuino, inquanto questo lascia appena una leggerissima macchia grigio-rossastra.
Gettando una o due gocce di vino cosi adulterato sopra un foglio di carta bianca da scrivere, ed allargandovele con bacchetta di vetro, fino a che
Una simile disposizione ritengo sarebbe utile accettarla anche fra noi, per i vini da acquistarsi ad uso militare, ed è perciò che, nel finirla con le falsificazioni del vino, riporto il procedimento adottato nell'esercito francese, per rendersi conto se un vino sia gessato fino al punto di contenere oltre i due grammi tollerati di solfato neutro di potassio per litro e se, per conseguenza, sia da dichiararsi nocivo e rifiutabile.
le falsificazioni del vino, riporto il procedimento adottato nell'esercito francese, per rendersi conto se un vino sia gessato fino al punto di
La galletta di buon frumento, ben confezionata e ben cotta è di un bel colore uniforme, biondo piuttosto carico, liscia, senza gonfiature o screpolature, sonora, perfettamente secca; ha un odore gradevole, un sapore zuccherino e non diminuisce sensibilmente di peso scaldandola a +100°C anche per qualche tempo. La sua crosta è sottilissima, il suo interno di un bianco perfetto se la farina fu abburattata fino al 25 %, di un bianco dorato se l'abburattamento della medesima fu ad un titolo alquanto inferiore (18-20%).
qualche tempo. La sua crosta è sottilissima, il suo interno di un bianco perfetto se la farina fu abburattata fino al 25 %, di un bianco dorato se l
3° La preparazione del cosi detto -biscotto di carne (meat-biscuit degli inglesi), secondo suggeriscono il Gail, Bordon ed altri, può ascriversi pure a questo gruppo ed è meritevole di specialissima considerazione, trattandosi della conservazione delle carni per uso militare. Questo metodo consiste nel preparare del brodo di carne di bue molto concentrato e digrassato, nel condensarlo successivamente, mediante evaporazione, fino a consistenza sciropposa, nell'incorporarlo quindi con farina di frumento fino ad ottenere una pasta ben soda, e nel tagliare infine e cuocere la medesima alla guisa stessa della pasta per galletta. Volendo poi rendere anche più nutritivo que-sto speciale pane biscotto, si potrebbe incorporare nella pasta una certa quantità della carne muscolare cotta per la preparazione del brodo, dopo averla ben bene sminuzzata.
nel preparare del brodo di carne di bue molto concentrato e digrassato, nel condensarlo successivamente, mediante evaporazione, fino a consistenza
Secondo il Gannal, le alterazioni della carne conservata in scatole, e specialmente l'ammuffimento e la putrefazione, si impedirebbero collocando queste, un mese dopo preparate, per qualche giorno in una stufa a -f60. Le scatole che, poste in queste condizioni, non divengono convesse in modo permanente nei loro fondelli, offrirebbero garanzia di lunga durata (fino a 10-20 anni!).
permanente nei loro fondelli, offrirebbero garanzia di lunga durata (fino a 10-20 anni!).
Il Congresso d'igiene di Bruxelles (1873) fissava a 0,5 su 1000 la proporzione di materie minerali tollerabili nell'acqua. Si può dire anche che la proporzione delle medesime potrà tollerarsi fino a 0,6-0,7-0,8 su 1000, purché i sali risultino in massima parte costituiti di carbonati di sodio, di calcio e di magnesio.
proporzione delle medesime potrà tollerarsi fino a 0,6-0,7-0,8 su 1000, purché i sali risultino in massima parte costituiti di carbonati di sodio, di
Si eseguisce un saggio preliminare prendendo 50 cc. (centimetri cubi) di acqua esaminanda, aggiungendovi soluzione di sapone fino a che il liquido spumeggi collo sbattimento. Dal precipitato più o meno abbondante e granuloso formatosi, si giudicherà se le esperienze idrotimetriche debbansi eseguire su 10, 20 oppure 30 cc. d'acqua esaminanda; in questo caso è d'uopo completare il volume di 40 cc. con acqua distillata e, come ben s'intende, il grado idrotimetrico dovrà essere triplicato, raddoppiato, ecc.
Si eseguisce un saggio preliminare prendendo 50 cc. (centimetri cubi) di acqua esaminanda, aggiungendovi soluzione di sapone fino a che il liquido
1° Saggio. Si effettua riempiendo la buretta idrotimetrica di soluzione di sapone fino al tratto circolare sopra lo zero, instillando questo liquido nella boccetta graduata per idrotimetro contenente 40 cc. di acqua esaminanda, sbattendo ripetutamente ad ogni affusione del liquido saponoso, sino a che compaia alla superficie uno strato di spuma dell'altezza di mezzo centimetro e che persista almeno per 10 minuti.
1° Saggio. Si effettua riempiendo la buretta idrotimetrica di soluzione di sapone fino al tratto circolare sopra lo zero, instillando questo liquido
3° Saggio. Si opera riempiendo il pallone di vetro (c della fig. 44), fino al segno circolare, di acqua esaminanda e facendola poscia bollire per mezz'ora. Dopo il raffreddamento completo si ristabilisce il volume primitivo aggiungendo tant'acqua distillata quanta ne abbisogna acciocché il livello raggiunga il tratto circolare; si tura bene, si agita ripetutamente il liquido e poscia si filtra; se ne determina il grado idrotimetrico nel modo solito sopra 40 cc.
3° Saggio. Si opera riempiendo il pallone di vetro (c della fig. 44), fino al segno circolare, di acqua esaminanda e facendola poscia bollire per
3° Evaporare nelle medesime condizioni una nuova quantità d'acqua, un litro almeno; il peso del residuo secco servirà di controllo alla cifra ottenuta precedentemente. Questo residuo salino sarà scaldato a poco a poco, fino al rosso-cupo, poi pesato al milligrammo dopo il raffreddamento. La differenza fra la prima e la seconda pesata farà conoscere il peso delle materie organiche e dei prodotti volatili.
ottenuta precedentemente. Questo residuo salino sarà scaldato a poco a poco, fino al rosso-cupo, poi pesato al milligrammo dopo il raffreddamento. La
Si introducono 40 cc. di questa soluzione salina, detta normale, nella boccetta per idrotimetria (a della fig. 44). Quanto alla tintura di sapone se ne riempie la buretta idrotimetrica fino al tratto superiore allo 0 (b della fig. 44). Questo grado situato al disopra dello zero con tiene la quantità di tintura di sapone necessaria per impartire a 40 cc. di acqua, qualora sia pura, la proprietà di sviluppare, per agitazione, una spuma di più di Va centimetro di spessore e persistente almeno dieci minuti senza dissiparsi.
ne riempie la buretta idrotimetrica fino al tratto superiore allo 0 (b della fig. 44). Questo grado situato al disopra dello zero con tiene la
Si riempie la buretta idrotimetrica fino al tratto superiore allo zero, con il liquore saponoso titolato. In seguito si versa nella boccetta idrotimetrica 40 cc. dell'acqua da esaminare, vale a dire un volume di acqua il di cui livello raggiungerà la linea circolare più alta, marcante 40 cc. Vi si aggiunge a goccia a goccia il liquido idrotimetrico (liquore saponoso titolato) avendo cura di agitare la boccetta, e ciò fino a che non si sia ottenuta la spuma di Vo centimetro di altezza, persistente 10 minuti senza dissiparsi sensibilmente. L'acqua che produce dei grumi e . non un intorbidamento opalino è troppo concentrata, vale a dire troppo carica di sali terrosi, per permettere un buon saggio. Si deve allora allungarla di 2, 3 o 4 volte con acqua distillata; dopo si opera su questa soluzione allungata come sull'acqua «stessa. Si osserverà solamente che il grado ottenuto dovrà essere moltiplicato allora per 2, 3 o 4, secondo la proporzione di acqua distillata aggiunta. I gradi di liquore saponoso impiegato rappresentano il grado idrotimetrico dell'acqua analizzata.
Si riempie la buretta idrotimetrica fino al tratto superiore allo zero, con il liquore saponoso titolato. In seguito si versa nella boccetta
c) Dosatura del doro. Evaporare un litro di acqua fino alla riduzione di circa 50 cc.; aggiungere due goccie di una soluzione di cromato neutro di potassa e dosare il cloro secondo il metodo di Mohor, per mezzo di una soluzione titolata di azotato di argento, tale che un cc. precipiti esattamente grammi 0,005 di cloruro di sodio.
c) Dosatura del doro. Evaporare un litro di acqua fino alla riduzione di circa 50 cc.; aggiungere due goccie di una soluzione di cromato neutro di
Il liquido si decolora rapidamente e doventa limpido. Quando ciò è avvenuto si versa goccia a goccia con una buretta graduata della soluzione titolata di permanganato di potassa, fino a produzione di una tinta rosea, persistente un momento. La cifra di questa lettura serve di segnale.
titolata di permanganato di potassa, fino a produzione di una tinta rosea, persistente un momento. La cifra di questa lettura serve di segnale.
Lasciato in perfetta quiete il tubo così preparato, in capo a qualche ora, se l'acqua è molto ricca d'impurità sospese, in capo a 24 ore, se ne è relativamente immune, si sarà formato il sedimento voluto. Decantando allora con precauzione, mediante adatto sifoncino, l'acqua soprastante al deposito fino a che rimanga nel tubo 1 o 2 cc. di liquido, si potrà ottenere il sedimento stesso quasi isolato per poterlo sottoporre al microscopio.
fino a che rimanga nel tubo 1 o 2 cc. di liquido, si potrà ottenere il sedimento stesso quasi isolato per poterlo sottoporre al microscopio.
9° Il biscotto di porcellana (biscuit) infine è un'eccellente materia filtrante e sterilizzatrice dell'acqua. Usato già da tempo dal Pasteur per sterilizzare a freddo i liquidi di cultura, fu applicato dallo Chamberland, allievo e collaboratore del Pasteur, fino dall'agosto del 1884, alla filtrazione dell'acqua mediante le famose bougies o cilindri filtranti che portano il suo nome, e dei quali la fig. 48 rappresenta fedelmente uno dei primi esemplari.
sterilizzare a freddo i liquidi di cultura, fu applicato dallo Chamberland, allievo e collaboratore del Pasteur, fino dall'agosto del 1884, alla
il compartimento D, ripieno di materie filtranti (ghiaia, sabbia, carbone, ecc.), fino al comparto E, dal quale, già filtrata, si può estrarre mediante la cannella a rubinetto aLa cannella a rubinetto 6 serve a scaricare l'apparecchio per le opportune periodiche lavature e purificazioni.
il compartimento D, ripieno di materie filtranti (ghiaia, sabbia, carbone, ecc.), fino al comparto E, dal quale, già filtrata, si può estrarre
6° L'armata inglese in Egitto si serve, fino dal 1883, dei nuovi filtri Maignen, dei quali se ne trovano di diverse fogge, utilizzabili dagli eserciti in campagna e trasportabili o su carri od anche a dorso di mulo.
6° L'armata inglese in Egitto si serve, fino dal 1883, dei nuovi filtri Maignen, dei quali se ne trovano di diverse fogge, utilizzabili dagli
Salsa di capperi cruda. La si fà con olio fino, capperi e sugo di limone — cotta stemperate dell'inchioda in olio e burro a fuoco indi ponetevi capperi, erborine trite ed aceto.
Salsa di capperi cruda. La si fà con olio fino, capperi e sugo di limone — cotta stemperate dell'inchioda in olio e burro a fuoco indi ponetevi
Polenta dolce. — Mettete a bollire in un litro e mezzo di latte con sale, tanta farina da farne una polenta non troppo dura. Giunta la polenta a mezza cottura ritiratela dal fuoco, aggiungetevi sei tuorli d'uova sbattuti prima con una presa di canella tre o quattro cucchiai di zuccaro, due ettogrammi di burro, una dozzina d' amaretti spolverizzati. Fatto un impasto omogeneo, cuocetelo in uno stampo unto, con fuoco sotto e sopra, fino a che la superficie prenda un bel colore dorato.
ettogrammi di burro, una dozzina d' amaretti spolverizzati. Fatto un impasto omogeneo, cuocetelo in uno stampo unto, con fuoco sotto e sopra, fino a che la
Zuppa di lenti. - Mettete dell'acqua a bollire, e al primo bollore, gettatevi un quarto di litro di lenti secche ben mondate, levate quelle che si portano a galla e lasciate cuocere le altre, fino a che si schiaccino sotto la dita, indi mettetele a sgocciolare in un crivello. Preparate intanto in una casseruola dell'olio fino con prezzemolo e foglie di salvia e qualche acciuga tutto tritato alla mezzaluna. Preso il color d'oro unitevi le lenti, rimestatele, bagnatele con sugo d'olio e lasciatele cuocere al fuoco lento, scuotendole di tanto in tanto, Dopo pochi minuti versate brodo e lenti su delle fette secche di pane tostato alla gratella. Così si fà Pure coi fagioli secchi, avvertendo che questi devono essere messi nell'acqua tepida a macerare la sera prima. (Vedi avvertenza in Cece).
portano a galla e lasciate cuocere le altre, fino a che si schiaccino sotto la dita, indi mettetele a sgocciolare in un crivello. Preparate intanto in
Per analogia di nome ne viene alla penna il Lupino, il quale è uno dei più scadenti legumi che si abbiano. (Lupinus albus, Lupinas vulgaris). Fr. Lupin. - Ted. Wolsbohe, - Ingl. Lupine. Se ne contano 63 varietà. Serve meglio a concimare il terreno e ciò si usava fino ai tempi di Catone. I semi sono amari, ma lungamente macerati lasciano l'amarezza, sono farinosi ed insipidi. Nella Roma antica si vendeva sulle piazze, come da noi i fagioli e serviva di cibo agli schiavi ed ai poveri. Il Sangiorgio attesta che fino alla metà del secolo scorso si vendeva anche in Milano. Il lupino come sostanza alimentare è oramai quasi dimenticato. Le pie cronache narrano che il lupino era l'esclusivo cibo penitenziale di quaresima di S. Carlo Borromeo. Dà farina per toilette. Tanto il luppolo come il lupino possono somministrare materia alla fabbricazione della carta.
. Lupin. - Ted. Wolsbohe, - Ingl. Lupine. Se ne contano 63 varietà. Serve meglio a concimare il terreno e ciò si usava fino ai tempi di Catone. I semi sono
Salsa di senape. Stendete in un tondo 27 grammi di senape in polvere finissima, con due pizzichi di sal fino — versatevi sopra mezzo bicchiere di bon aceto, stemperate bene il tutto con un cucchiajo di legno, lasciate fermentare per 24 ore, poi raccoglietela in una salsiera da mettere in tavola.
Salsa di senape. Stendete in un tondo 27 grammi di senape in polvere finissima, con due pizzichi di sal fino — versatevi sopra mezzo bicchiere di bon