Questi si scelgono piccini si raschiano o si sbucciano, poi facendo ad essi un taglietto in croce sulla sommità, si gettano in acqua fresca per una mezz'ora almeno, lasciandovi un ciuffetto di foglie tenere attaccato, gettando le foglie più grosse, e poi, sgocciolati, accomodati in apposito recipiente di terraglia.
mezz'ora almeno, lasciandovi un ciuffetto di foglie tenere attaccato, gettando le foglie più grosse, e poi, sgocciolati, accomodati in apposito
Tanto quei teneri di mare, quanto quei duri di fosso possono servirsi per antipasto. Sì gli uni che gli altri si debbono cuocere coperti, quasi stufati, con un pochino di sale, un pochino di vin bianco e qualche cucchiaio d'acqua. Ad essi si aggiungono dei legumi tagliuzzati. Mentre cuociono bisogna saltarli spesso. Per quei teneri bastano due o tre minuti, gli altri il doppio. Si dispongono sul piatto destinato e si guarniscono con foglie di prezzemolo.
bisogna saltarli spesso. Per quei teneri bastano due o tre minuti, gli altri il doppio. Si dispongono sul piatto destinato e si guarniscono con foglie di
Qualche foglia di bietola, un pugno di foglie di spinaci, un pugno di cerfoglio, due belle piante di cappuccine, alcuni ramoscelli di crescione, la parte tenera di un porro e quella di un sedano.
Qualche foglia di bietola, un pugno di foglie di spinaci, un pugno di cerfoglio, due belle piante di cappuccine, alcuni ramoscelli di crescione, la
Venticinque minuti prima di mangiare mettete il recipiente su un fornello ardente, rifondete del liquido sufficente alla quantità delle minestre che vi occorrono, mettete del sale e pepe ed un paio di cucchiaiate di salsa di pomodoro, e mentre tutto ciò comincia a bollire fortemente, gettateci dentro un paio di manate di verze (cavoli cappucci) sfogliate, tagliate in pezzi e senza torzoli, poi subito appresso un buon pesto, fatto con lardo vecchio (ma non rancido) insieme ad un piccolissimo pezzo d'aglio, del prezzemolo ed alcune foglie di salvia.
vecchio (ma non rancido) insieme ad un piccolissimo pezzo d'aglio, del prezzemolo ed alcune foglie di salvia.
L'indomani tagliate tutta la trippa in listarelle sottili, fate un pesto di lardo, grasso di prosciutto; piccolissimo pezzo d'aglio, ed alcune foglie di salvia e di prezzemolo.
L'indomani tagliate tutta la trippa in listarelle sottili, fate un pesto di lardo, grasso di prosciutto; piccolissimo pezzo d'aglio, ed alcune foglie
Triturate una cipolla novella e fatela rosolare con 100 gr. di guanciale, unitevi uno spicchio di aglio, un po' di prezzemolo, una costa o foglie di sedano tenere, con due o tre pomodori spellati, privi di semi e tagliuzzati, infine mettete 300 gr. di fave sgusciate e prive della pellicola, bagnatele con tanta acqua quanto occorre per fare 5 o 6 scodelle di minestra mettete 3 dadi, sale, e fate cuocere. Mezz'ora prima del pranzo mettetevi 300 gr. di cannolicchietti. e quando saranno cotti aggiungetevi due cucchiai di formaggio.
Triturate una cipolla novella e fatela rosolare con 100 gr. di guanciale, unitevi uno spicchio di aglio, un po' di prezzemolo, una costa o foglie di
Preparate intanto in una casseruola dell'olio fino con prezzemolo, foglie tenere di sedano, mezzo spicchio di aglio, foglie di salvia e qualche acciuga, il tutto tritato.
Preparate intanto in una casseruola dell'olio fino con prezzemolo, foglie tenere di sedano, mezzo spicchio di aglio, foglie di salvia e qualche
Fate un pesto con una cipolla, uno spicchio d'aglio, qualche fogliuzza tenera di sedano, alcune foglie di basilico e 100 grammi di ventresca, dopo che sarà ben fino, fate tutto rosolare con 50 grammi di burro e due cucchiai di olio, aggiungete 300 grammi di polpa di pomodoro fresco e fate cuocere lentamente, mettete un pizzico di sale e pepe.
Fate un pesto con una cipolla, uno spicchio d'aglio, qualche fogliuzza tenera di sedano, alcune foglie di basilico e 100 grammi di ventresca, dopo
Prendete 6 carciofi, levategli le prime foglie dure e mondateli in maniera da levar bene tutte le parti dure; tagliateli poi in piccoli spicchi e metteteli in acqua fresca.
Prendete 6 carciofi, levategli le prime foglie dure e mondateli in maniera da levar bene tutte le parti dure; tagliateli poi in piccoli spicchi e
Pulite, lavate e sbollentate 300 gr. di finocchi selvatici (in mancanza adoperate le foglie ramose dei finocchi comuni), scolateli e conservate l'acqua. Fate soffriggere con due cucchiai d'olio, una cipolla novella con uno spicchio d'aglio, un pò di prezzemolo e quattro filetti di alici.
Pulite, lavate e sbollentate 300 gr. di finocchi selvatici (in mancanza adoperate le foglie ramose dei finocchi comuni), scolateli e conservate l
Per ogni 300 gr. di carne cotta e triturata, vi aggiungono un cervello di abbacchio (o lo stesso volume di cervello di altro animale) lessato e freddo, un piccolo pugno di midolla di pane fresco bagnata e strizzata, ed un pugno di foglie di bietola lessate, ben strizzate e triturate finissime.
freddo, un piccolo pugno di midolla di pane fresco bagnata e strizzata, ed un pugno di foglie di bietola lessate, ben strizzate e triturate finissime.
I carciofi, per friggerli dorati si preparano in più maniere, le quali dipendono più specialmente dalla tenerezza e dalla freschezza dei carciofi stessi. Se si debbono preparare fritti dorati, e se i carciofi sono teneri e freschi, allora basta mondarli bene, pochi minuti prima di friggerli, togliendo loro le foglie più dure, mozzandogli una parte del gambo, mondare anche questo, poi spuntargli un paio di centimetri o più nella sommità delle foglie, stropicciarli bene di sugo di limone, tagliarli in spicchietti regolari e collocarli in una catinella senza acqua.
, togliendo loro le foglie più dure, mozzandogli una parte del gambo, mondare anche questo, poi spuntargli un paio di centimetri o più nella sommità delle
Sciogliete in un piattino una cucchiaiata di senape inglese, un pizzico di pepe bianco, un pezzetto di peperoncino trito insieme ad un trito di prezzemolo e foglie di origano secco, un cucchiaio di olio, un pò di sale e 60 gr. di burro fuso.
prezzemolo e foglie di origano secco, un cucchiaio di olio, un pò di sale e 60 gr. di burro fuso.
Dopo aver spellato bene, lavato, sventrato, e tolta la testa ad un bel capitonno, si taglia in pezzi di 6 o 7 centimetri, si condisce in piatto con olio, sale, pepe, foglie di lauro e limone spremuto.
olio, sale, pepe, foglie di lauro e limone spremuto.
Versate in una casseruola la quantità sufficiente di aceto, bastante a ricoprire il pesce, ed in esso metterete un cucchiaio di zucchero, 5 o 6 foglie di salvia, una manata di pinocchi ed una di passerina (uva di Smirne).
foglie di salvia, una manata di pinocchi ed una di passerina (uva di Smirne).
Intanto avrete preparato un soffritto con un pò d'olio, 2 o 3 spicchi di aglio, ed abbondante cipolla tagliata in listarelle sottili. Quando la cipolla comincerà a colorirsi, aggiungete un pò di sale, pochi pezzetti di peperoncino rosso, alcune foglie di salvia, un quarto di litro di buon aceto, 3 cucchiai d'acqua, ed un cucchiaio scarso di zucchero. Al primo bollore, versate ogni cosa sulle tinche fritte che avrete poste in un piatto concavo, coprite e dopo 12 ore potete adoperarle. Si conservano bene parecchi giorni.
cipolla comincerà a colorirsi, aggiungete un pò di sale, pochi pezzetti di peperoncino rosso, alcune foglie di salvia, un quarto di litro di buon aceto, 3
Ciò fatto si pongono le due piccole galantine in una casseruola, si ricoprono con i cascami del pesce che avete adoperato, vi si aggiunge qualche pezzo di erbaggio, come sedano, radiche gialle, poca cipolla, gambi di prezzemolo, un ramoscello di timo, due chiodi di garofani ed alcuni chicchi di pepe e poco sale. Sciogliete in tre quintini circa d'acqua calda 4 Dadi Maggi e 16 foglie di gelatina e versatela sulle galantine, Coprite e ponete a bollire pian piano per circa 20 minuti.
pepe e poco sale. Sciogliete in tre quintini circa d'acqua calda 4 Dadi Maggi e 16 foglie di gelatina e versatela sulle galantine, Coprite e ponete a
Mettete in mortaio un pugno per sorta delle seguenti erbe ben mondate e lavate: Foglie di cerfoglio, prezzemolo (in doppia quantità) maggiorana (persa), dragoncello e due pugni di foglie di boraggine.
Mettete in mortaio un pugno per sorta delle seguenti erbe ben mondate e lavate: Foglie di cerfoglio, prezzemolo (in doppia quantità) maggiorana
Mettete in una casseruola mezzo quintino di aceto, mezzo quintino d'acqua e 75 gr. di zucchero greggio, fate bollire, poi gettate immediatamente in un vasetto o zuppiera in cui avrete posto una buona manata di foglie di menta romana, trinciate come per zuppa d'erba.
un vasetto o zuppiera in cui avrete posto una buona manata di foglie di menta romana, trinciate come per zuppa d'erba.
Disponendo di carne lessa avanzata, tagliatela in fettoline finissime, accomodatele in un piatto, guarnitela di spicchi d'uova sode e mascherate (la sola carne) con la seguente salsa: Pestate in un mortaio due spicchi d'aglio, una manata di foglie di salvia fresca, ed un pò di foglie di prezzemolo.
sola carne) con la seguente salsa: Pestate in un mortaio due spicchi d'aglio, una manata di foglie di salvia fresca, ed un pò di foglie di prezzemolo.
Prendete un pezzo di girello senz'osso (supponiamo un paio di chilogrammi), lavatela bene ed asciugatelo in un panno; poi tagliate dei grossi lardelli 10 o 12 di prosciutto grasso e magro, triturate un pezzetto d'aglio insieme ad un pò di foglie di persa (maggioranza), ed in questo trito stropiccerete i lardelli spolverizzandoli di sale e pepe, quindi conficcateli qua e là nella carne, ciò che comunemente dicesi pilottare.
lardelli 10 o 12 di prosciutto grasso e magro, triturate un pezzetto d'aglio insieme ad un pò di foglie di persa (maggioranza), ed in questo trito
Quando comincia a colorirsi sotto, bagnatelo poco alla volta con un buon bicchiere di vino bianco secco, e girate col mestolo per distaccarlo e fargli prendere un colore piuttosto scuro; aggiungete alla carne un mezzo spicchio d'aglio tritato insieme ad un pizzico di foglie di persa (maggiorana).
fargli prendere un colore piuttosto scuro; aggiungete alla carne un mezzo spicchio d'aglio tritato insieme ad un pizzico di foglie di persa (maggiorana).
Sia nell'uno che nell'altro modo, voi dopo averle nettate, sventrate, e passate sulla fiamma dello spirito o del carbone di legna per toglierne quella peluria che non gli si può togliere in nessun altro modo, metterete sul petto di ciascuna quaglia una lista di foglie di vite (lunga sei centimetri almeno e larga tre) leggermente unta di burro o di strutto ed un pò di sale. Sulla foglia di vite ponete una lista di lardo o di grasso di prosciutto, finissima di spessore ed un pò più grande della lista di foglia. Legate le due liste con spago, perchè rimangano bene aderenti alla quaglia e poi preparate tanti crostini di pane per quante sono le quaglie, quindi infilatele alternando una quaglia ed un crostino, ungete ogni cosa, spruzzatevi su un pochino di sale ancora e fate cuocere un quarto d'ora a fuoco piuttosto vivace.
quella peluria che non gli si può togliere in nessun altro modo, metterete sul petto di ciascuna quaglia una lista di foglie di vite (lunga sei centimetri
Tagliate ancora tante fettoline di prosciutto, grasso e magro, dell'istessa grandezza dei crostini, ma in numero doppio di questi: prendete poi uno spiedo (od anche due se uno non fosse sufficiente) ed infilate prima un pezzo di pane, poi una fettina di prosciutto, appresso una bella foglia di salvia, quindi uno dei pezzi di carne, e poi un'altra foglia di salvia, un'altra fetta di prosciutto, un crostino di pane, e via di seguito; facendo in modo che ciascun pezzo di carne si trovi tra due foglie di salvia, due fette di prosciutto e due fettine di pane.
modo che ciascun pezzo di carne si trovi tra due foglie di salvia, due fette di prosciutto e due fettine di pane.
II burro dev'essere malleabile in maniera che rimestando bene questi tre elementi con un mestolo, formino quasi un impasto, dopo ciò metteteci un mazzolino ben legato di gambi di prezzemolo, foglie di lattuga fresca ed una cipolla novella.
mazzolino ben legato di gambi di prezzemolo, foglie di lattuga fresca ed una cipolla novella.
Sul finire dell'inverno apparisce quest'ortaggio oggi costoso, ma gustosissimo e rinfrescante. Lo si priva delle foglie più grosse e dei torsoli, lo si monda di tutte le parti filamentose, e poi si cuoce in poca acqua e sale, ed infine si condisce con olio fino, un po' di pepe ed agro di limone.
Sul finire dell'inverno apparisce quest'ortaggio oggi costoso, ma gustosissimo e rinfrescante. Lo si priva delle foglie più grosse e dei torsoli, lo
Mondate e lavate un mazzo di broccoletti di rape, sopprimendone tutte le foglie dure, sgrondateli bene e metteteli in una casseruola, in cui avrete fatto soffriggere due buoni cucchiai d'olio con due spicchi di aglio.
Mondate e lavate un mazzo di broccoletti di rape, sopprimendone tutte le foglie dure, sgrondateli bene e metteteli in una casseruola, in cui avrete
Prima si sfoglia un po' il carciofo, lasciandovi aderente l'intaccatura di ciascuna foglia, poi se ne mozza, e si monda il gambo, quindi si monda il girello, ma non troppo profondamente, e risalendo si gira il coltello in modo da togliere al carciofo tutta la parte dura e filamentosa delle sue foglie e si termina col mozzare la cima.
Sgrondate i carciofi, allargatene le foglie nelle quali introdurrete quanto condimento vi sarà possibile, disponete i carciofi ripieni in un tegame in cui vi stiano un pò pigiati, cospargete la superficie di ogni carciofo con mollica di pane tostata e poi di olio. Mettete un bicchiere di acqua in fondo al tegame e fateli cuocere al forno moderato per un'ora almeno. Per assicurararsi se i carciofi sono cotti, basta strappare una foglia o due, e se cedono [inserto pubblicitario] facilmente, i carciofi sono cotti. Nel toglierli dal forno versate su ogni carciofo un cucchiaio della loro pozione.
Sgrondate i carciofi, allargatene le foglie nelle quali introdurrete quanto condimento vi sarà possibile, disponete i carciofi ripieni in un tegame
Prendi 12 belli carciofi, togliene tutte le foglie verdi, e mozza l'estremità delle foglie in modo da lasciare poco più della metà del carciofo. Mozza i gambi perchè si possano reggere in piedi e mondali dalle parti dure che li circondano.
Prendi 12 belli carciofi, togliene tutte le foglie verdi, e mozza l'estremità delle foglie in modo da lasciare poco più della metà del carciofo
Mettete in mezzo a ciascuna foglia un cucchiaio di carne pesta, simile a quella descritta per riempire gli involtini di vitello, attorcigliate bene le foglie di cavolo, formandone una specie di grosso turacciolo, stretto e chiuso alle estremità; adagiate tutti questi involtini in un recipiente unto di burro o di strutto, in modo che stiano un pò serrati l'uno contro l'altro, metteteci un pò di brodo buono
le foglie di cavolo, formandone una specie di grosso turacciolo, stretto e chiuso alle estremità; adagiate tutti questi involtini in un recipiente unto
Intanto avrete preparato del sugo d'umido molto denso ma senza grasso sopra, e del parmigiano grattato in cui avrete posto delle foglie di basilico tagliuzzato.
Intanto avrete preparato del sugo d'umido molto denso ma senza grasso sopra, e del parmigiano grattato in cui avrete posto delle foglie di basilico
Dopo disponeteli in vasi di porcellana dall'apertura stretta (od anche vasi di vetro o di argilla), versateci sopra sufficiente olio di oliva da ricoprirli, 2 o 3 foglie di lauro, uno o due chicchi di garofani e qualche spicchio d'aglio.
ricoprirli, 2 o 3 foglie di lauro, uno o due chicchi di garofani e qualche spicchio d'aglio.
Lasciate in fusione per una mezz'ora, poi scolate tutto l'aceto ed accomodate i funghi nei barattoli disponendoveli a strati, levandoci l'aglio e le foglie di lauro, lasciando solo le droghe.
Fate bollire per 5 minuti, ritirate la pentola dal fuoco ed aggiungete in essa un pizzico di pepe in chicchi, un pezzo di cannella, uno o più spicchi di aglio e 2 foglie di lauro.
Prendete dunque otto belli carciofi, togliete loro le prime foglie dure, mozzatene i gambi quasi rasente al torsolo, mondate regolarmente quest'ultimo in modo che sembri tornito, dividete ciascun carciofo in due, spuntate a ciascuna metà l'estremità dura delle foglie, stropicciatele bene dapertutto con limone, levatene la parte pelosa se vi fosse, e gettatele man mano in un litro di acqua in cui avrete spremuti due limoni, ed avrete posto un pò di sale.
Prendete dunque otto belli carciofi, togliete loro le prime foglie dure, mozzatene i gambi quasi rasente al torsolo, mondate regolarmente quest
Collocate questi dischi su teglie bagnate, spolverizzateli di zucchero e pungeteli con una forchetta acciocchè la pasta non faccia bolle, cuoceteli in forno piuttosto forte, e toglieteli di bel colore per metterli e freddare ben spianati su un tavolo. Dopo questi dischi si spalmano, sia con crema pasticceria o con marmellata, si savrappongono come fu detto per il focaccio napolitano e poi si intonaca tutto l'esterno dei mille-foglie con meringa cotta (vedi ricetta: meringa cotta), e si fa rassodare questo nel forno.
pasticceria o con marmellata, si savrappongono come fu detto per il focaccio napolitano e poi si intonaca tutto l'esterno dei mille-foglie con meringa