114. Carciofi a... vapore. — Si mondano i carciofi e si lascia loro un centimetro di gambo. Si dispongono in una casseruola, che li contenga tutti, e non di più, dritti sul fondo, uno accanto all'altro. Nel fondo della casseruola siavi un centimetro e mezzo d'acqua. I carciofi si aprono al centro e nell'interno, nel cuore loro si mette pepe e sale e si versa olio quanto ne contengono. Si copre bene la casseruola e si pone su fuoco normale, perchè l'acqua del fondo bolla. I carciofi, già conditi, saranno cotti dal vapore.
114. Carciofi a... vapore. — Si mondano i carciofi e si lascia loro un centimetro di gambo. Si dispongono in una casseruola, che li contenga tutti, e
Unitevi un mazzetto composto di una cipolla, di tre o quattro ramoscelli di prezzemolo, di un gambo o foglia di sedano, che a pietanza fatta si ritirano. Salate e impepate; aggiungete le sei o otto patate (secondo la grossezza), divise in quattro o più pezzi.
Unitevi un mazzetto composto di una cipolla, di tre o quattro ramoscelli di prezzemolo, di un gambo o foglia di sedano, che a pietanza fatta si
176. Cavolfiore alla crema. — Si tagli il gambo proprio vicino al fiore e questo si privi delle foglie esterne. Si lavi e si rilavi in acqua fresca, e racchiusolo in un pannolino rado, fino e pulitissimo, si immerga, col fondo all'ingiù, in una casseruola, o in una pentola colma d'acqua salata bollente.
176. Cavolfiore alla crema. — Si tagli il gambo proprio vicino al fiore e questo si privi delle foglie esterne. Si lavi e si rilavi in acqua fresca
187. Modo di conservare il cavolfiore. — Il cavolfiore si può conservare per qualche tempo sospendendolo, col gambo in alto al soffitto di una camera, al riparo dal gelo. Appassisce un poco; ma, al momento di consumarlo si può rendergli vigoria e freschezza tenendolo immerso per una giornata circa nell'acqua fresca.
187. Modo di conservare il cavolfiore. — Il cavolfiore si può conservare per qualche tempo sospendendolo, col gambo in alto al soffitto di una camera
198. Conserva di ciliege. — Sceglietele sane e poco mature; tagliate il gambo vicino al frutto; mettete le ciliege intiere nei vasi con sciroppo a 25 gradi. Mettete i vasi in bagno-maria e fate bollire per quattro minuti.
198. Conserva di ciliege. — Sceglietele sane e poco mature; tagliate il gambo vicino al frutto; mettete le ciliege intiere nei vasi con sciroppo a 25
199. Ciliege nello spirito. — Le ciliege sieno belle, sana e mature. A ciascuna tagliate tre quarti del gambo con le forbici, e man mano gettatele nell'acqua fresca, nella quale devono rimanere per mezz'ora. Fatele sgocciolare dentro uno staccio e asciugatele garbatamente con un pannolino. Pesatele, e per ogni chilogrammo di frutta prendete 200 grammi di zucchero in polvere. Fate cuocere lo zucchero fino al perlato. Immergetevi allora le ciliege e lasciate che s'abbiano due o tre alzate di bollore, dimenando dolcemente con un mestolo o con la schiumarola. Ritiratele dal fuoco e lasciatele diacciare. Ritiratele allora dallo zucchero con la schiumarola; mettetele nei vasi, addizionando con un litro di acquavite per ogni mezzo chilo di ciliege. Versate nei vasi lo sciroppo, quanto ne occorre per riempirli. Agitate il miscuglio. Tappate i vasi con un tappo smerigliato o di sughero, rivestiti di carta impermeabile o pergamenata. Se vi aggrada, potete aggiungere un po' di cannella.
199. Ciliege nello spirito. — Le ciliege sieno belle, sana e mature. A ciascuna tagliate tre quarti del gambo con le forbici, e man mano gettatele
200. Ciliege in guazzo. — Ciliege poco mature, ma carnose, resistenti e sane. Tagliate metà circa del gambo. Mettetele in un vaso insieme a un sacchetto di lino contenente un pezzo di cannella e un buon pizzico di coriandoli. Aggiungetevi dello zucchero chiarificato nel rapporto di 125 grammi di zucchero per mezzo chilo di frutta. Riempite il vaso con acquavite. Dopo due mesi le ciliege sono fatte. Allora ritirate il sacchetto delle spezie.
200. Ciliege in guazzo. — Ciliege poco mature, ma carnose, resistenti e sane. Tagliate metà circa del gambo. Mettetele in un vaso insieme a un
In un vaso di cristallo, di vetro o di terra si mettono le frutta fresche (ribes, fragole, lamponi, ciliege, uva, susine, albicocche, pesche) mondate dalle foglie, dai gambi, dal nocciolo, eccettuate le ciliege, che s'immergono tali quali e col gambo lungo un centimetro.
dalle foglie, dai gambi, dal nocciolo, eccettuate le ciliege, che s'immergono tali quali e col gambo lungo un centimetro.
Questo è il trattamento draconiano, cui devono essere sottoposti i funghi riconosciuti velenosi; ma per i funghi che hanno bell'aspetto, che non sono viscidi e presentano il gambo bianco e saldo, basta dar loro un bollore nell'acqua con aceto o sale, e poi lavarli bene.
viscidi e presentano il gambo bianco e saldo, basta dar loro un bollore nell'acqua con aceto o sale, e poi lavarli bene.
«Una volta raccolti i funghi, ed assicuratici sulle loro qualità igienico-alimentari, si dovrà procedere alla loro pulitura, togliendo ad essi la pelle che riveste il cappello, la quale oltre essere spesso colorata e filacciosa, è ritenuta da alcuni, e per certe specie, causa di disturbi gastrici. Va pure tolto il velo ossia l'anello che cinge in taluni il gambo, e quell'invoglio membranaceo, volva, nella quale sta rinchiuso il fungo da giovine, ed i cui residui cingono sempre la base dello stipite. Quando quest'ultimo è fibroso, tenace o troppo duro, va senz'altro staccato e gettato via. Tanto nel caso di Agaricei che di Poliporei, di Marchelle o di Tartufi va eliminata la terra o le impurità che possono celarsi fra le lamelle, fra gli alveoli, fra le sinuosità del corpo fruttifero, ed a ciò si arriva facilmente servendosi di acqua tiepida e di una spazzolina. Così ripuliti i funghi vengono affettati e se ve ne ha taluno che cangi colore, pur essendo mangereccio, si devono immergere subito i pezzetti in acqua fresca.
. Va pure tolto il velo ossia l'anello che cinge in taluni il gambo, e quell'invoglio membranaceo, volva, nella quale sta rinchiuso il fungo da giovine
283. Funghi ripieni. — Si preparano i cosiddetti funghi ripieni levando loro il gambo, e mettendo a cuocere i cappelli, previamente spellati, voltati in su, in una casseruola con olio fino, un poco di sale e pepe, spalmandoli di quando in quando di olio con una penna. Poi si prepara a parte un ripieno con burro, un po' di lardo trito, pane grattugiato, olio, sale, pepe, spezierie ed erbe triturate fine; il tutto ben mescolato, si versa sui funghi, seguitando ad inumidirli collo stesso sugo da essi formato al fondo della casseruola.
283. Funghi ripieni. — Si preparano i cosiddetti funghi ripieni levando loro il gambo, e mettendo a cuocere i cappelli, previamente spellati, voltati
Si prendono i cappelli bene sviluppati, pianeggianti o di poco convessi, si liberano del gambo e della pelle, e senz'altro si pongono a cuocere sulla graticola, aspergendoli d'olio fino di oliva, di sale, pepe, aglio, se piace, ed anche prezzemolo finamente triturato.
Si prendono i cappelli bene sviluppati, pianeggianti o di poco convessi, si liberano del gambo e della pelle, e senz'altro si pongono a cuocere sulla
Dopo averli puliti e liberati della pelle si tagliano in fette di qualche millimetro di spessore tanto il cappello quanto il gambo, ove questo non sia coriaceo o fibroso; si infilzano con un ago i pezzi e si fanno come delle corone, le quali s'appendono fuori della finestra, se la stagione è bella, ovvero si tengono presso il camino.
Dopo averli puliti e liberati della pelle si tagliano in fette di qualche millimetro di spessore tanto il cappello quanto il gambo, ove questo non
Stiano perciò in guardia gli amatori di funghi, e tengano presente che, anche seccato, l'Ovolo si mantiene di color giallo-ranciato nella pellicola o rosso-gialliccio nella pelle sottostante, quando quella sia stata levata, mentre poi la carne del cappello, del gambo e delle lamelle resta bianco-giallastra, o diviene al più giallo-bruna e di odore buono. Il Porcino deve presentare la carne del cappello bianca, e i tuboli giallo-olivacei.
rosso-gialliccio nella pelle sottostante, quando quella sia stata levata, mentre poi la carne del cappello, del gambo e delle lamelle resta bianco
413. Minestra grassa di cavolo (Minestrone). - Le proporzioni che seguono, valgono per sei a otto persone. Prendete un bel cavolo o verza; lavatelo accuratamente a più riprese o con acqua corrente; mondatelo e privatelo delle foglie guaste o avvizzite e tagliatene le foglie buone a strisce larghe un centimetro e le parti dure più sottilmente. Così tagliato, mettete il cavolo dentro una casseruola con acqua fredda, quanta ne occorre perchè vi rimanga tutto immerso; salate e unitevi: una carota grossa, un porro, un gambo di sedano, un po' di prezzemolo, cinque grosse patate e una rapa, tutto triturato fino. Mettete al fuoco e lasciate bollire per quattr'ore almeno.
rimanga tutto immerso; salate e unitevi: una carota grossa, un porro, un gambo di sedano, un po' di prezzemolo, cinque grosse patate e una rapa, tutto
Mettete il pollo, già tagliato, nel recipiente e fategli prendere il colore; aggiungete un cucchiajno da caffè di fiore di farina e dimenate col mestolo, onde non faccia grumi; allungate con un bicchiere mezzano di vino bianco, asciutto, e lasciate bollire per dieci minuti a casseruola scoperta, affinchè il vino svapori. Aggiungete un po' di brodo e un mazzetto di legumi (una carota, mezza cipolla, 4 mezza rapa, un gambo di sedano e un ramoscello di prezzemolo) e per ultimo, pepe, sale e un cucchiajno da caffè di buona salsa di pomidoro, o il sugo passato di tre pomidoro.
, affinchè il vino svapori. Aggiungete un po' di brodo e un mazzetto di legumi (una carota, mezza cipolla, 4 mezza rapa, un gambo di sedano e un
516. Pomidoro ripieni al grasso. - Scegliete pomidoro eguali, o quasi, nella forma e nella grossezza. Sulla parte del gambo praticate un taglio circolare come se voleste formare un coperchio col disopra dello stesso pomidoro. Questi coperchi non si buttano, ma si conservano a parte. Anch'essi saranno preziosi al momento opportuno.
516. Pomidoro ripieni al grasso. - Scegliete pomidoro eguali, o quasi, nella forma e nella grossezza. Sulla parte del gambo praticate un taglio
515. Pomidoro ripieni. - Lavate i pomidoro; tagliateli in due perpendicolarmente al gambo. Spremetene l'acqua e levate i semi. Asportatene la parte centrale dura, che batterete minutissimamente insieme a prezzemolo e a uno o due spicchi d'aglio, a un torlo d'uovo sodo, a un po' di midolla di pane inumidita in acqua o in latte, e a rosmarino, o a timo, o a salvia.
515. Pomidoro ripieni. - Lavate i pomidoro; tagliateli in due perpendicolarmente al gambo. Spremetene l'acqua e levate i semi. Asportatene la parte
524. Conserva di prugne. - Scegliete delle prugne ancora un po' verdi, pungetele con uno spillo per sette od otto volte; tagliate metà del gambo; fatele rinvenire per un istante nell'acqua bollente ond'abbiano a conservare il loro colore naturale: fatele sgocciolare; riponetele in boccali o vasi, che riempirete con sciroppo a 22 gradi. Chiudete i recipienti e metteteli a bollire per 25 minuti di bagno-maria.
524. Conserva di prugne. - Scegliete delle prugne ancora un po' verdi, pungetele con uno spillo per sette od otto volte; tagliate metà del gambo
565. Salsa ai legumi. - Ponete in una casseruola due carote, due patate, due sedani, un gambo di prezzemolo, due rape un pezzo di burro e un po' d'acqua e lasciate cuocere (coperto) per tre ore. Dopo passate allo staccio; fate crogiolare una cipollina, o mezza di una grande, nel burro e farina, e aggiungete al resto, passato allo staccio: mezzo bicchiere di vino bianco, un po' di sugo di cetriolo sotto-aceto; un grano di pepe di Cajenna o mezzo zenzero; un piccolo pezzo di burro fresco e il sugo sgrassato dell'arrosto. Se la salsa non risulta abbastanza densa aggiungetevi un po' di farina. S'abbia, però, cura di toglier via l'anima, il centro, o cuore, delle carote.
565. Salsa ai legumi. - Ponete in una casseruola due carote, due patate, due sedani, un gambo di prezzemolo, due rape un pezzo di burro e un po' d
A parte avrete preparato il pesce, lessato in acqua salata insieme a una carota, a un porro, a un gambo di sedano, a mezza rapa, a una foglia di lauro, a una cipolla affettata, a uno spicchio d'aglio e a prezzemolo.
A parte avrete preparato il pesce, lessato in acqua salata insieme a una carota, a un porro, a un gambo di sedano, a mezza rapa, a una foglia di
587. Salsa per cacciagione. - Nel mortaio pestate alcuni resti, avanzi, di caccia, umettandoli con brodo e passate allo setaccio. Ponete in casseruola quanto un uovo di burro; fatelo sciogliere; unitevi un cucchiajo da minestra di fiore di farina, e quando è rosolata, allungate con un bicchiere di vino rosso comune. Aggiungete allora una cipolla e una carota a fette, un gambo di sedano, due ramoscelli di prezzemolo, sale e pepe.
vino rosso comune. Aggiungete allora una cipolla e una carota a fette, un gambo di sedano, due ramoscelli di prezzemolo, sale e pepe.
594. Salsa per gnocchi, maccheroni o altre paste asciutte. - In un mortaio pestate mezza cipolla grossa, un po' di prezzemolo, un gambo di sedano e uno spicchio di aglio.
594. Salsa per gnocchi, maccheroni o altre paste asciutte. - In un mortaio pestate mezza cipolla grossa, un po' di prezzemolo, un gambo di sedano e
Si conservano le punte per l'inverno nel modo seguente: Staccate le punte dal gambo, fatele bollire un minuto con un poco di sale, poi mettetele nell'acqua fresca, ove si lasceranno per un quarto d'ora. Sgocciolatele, introducetele in un boccale pieno d'acqua leggermente colorita con aceto, sale, garofano e limone. Il liquido deve arrivare sino alla bocca rasata del boccale, il quale poi si chiuderà ermeticamente.
Si conservano le punte per l'inverno nel modo seguente: Staccate le punte dal gambo, fatele bollire un minuto con un poco di sale, poi mettetele nell
Cotto, il fiore del broccolo si libera dall'involucro e si adagia, senza romperlo, sopra un piatto tondo, con la base, cioè gambo, rivolta in alto. Quindi, si ricopre o si incorona con una salsa bianca o di crema ben calda.
Cotto, il fiore del broccolo si libera dall'involucro e si adagia, senza romperlo, sopra un piatto tondo, con la base, cioè gambo, rivolta in alto
I. Il sugo di carne, che gl'inglesi addimandano beeftea (thè di carne), si ottiene squisito con 200 grammi di manzo, tagliato a piccoli pezzi, che si pone al fuoco in mezzo litro di acqua fredda, leggermente salata, cui si aggiungono un piccolo pezzo di sedano (il gambo) e poche foglie di prezzemolo, e si lascia sobbollire per tre quarti d'ora.
pone al fuoco in mezzo litro di acqua fredda, leggermente salata, cui si aggiungono un piccolo pezzo di sedano (il gambo) e poche foglie di