Anche noi avemmo un periodo di questo abburattamento al 20% e fu durante la campagna del 1866 e dopo, quando nell'esercito serpeggiava il colera; ma terminato il periodo eccezionale, con atto 31 ottobre 1866, l'abburattamento fu riportato al consueto 15%. Oggi però si pensa a ricondurlo al titolo del 20 % come in Francia, e già per le nostre truppe dei presidii d'Affrica l'abburattamento della farina da panificare è stabilito a questo titolo.
del 20 % come in Francia, e già per le nostre truppe dei presidii d'Affrica l'abburattamento della farina da panificare è stabilito a questo titolo.
Per il calore nel forno si evapora l'alcool e si dilatano i gas già prodotti in seno della pasta per il fatto della fermentazione; dell'acqua d'idratazione si evapora pure e tutte queste varie sostanze gassose, sfiancando le maglie del glutine, aumentano la bucherellatura del pane, tanto indispensabile alla sua digestibilità. Con la cottura infine si determinano nel pane due parti ben distinte: la crosta cioè, o parte periferica meno idratata, più nutritiva, più sapida dell'altra parte che è la midolla, o parte centrale del pane.
Per il calore nel forno si evapora l'alcool e si dilatano i gas già prodotti in seno della pasta per il fatto della fermentazione; dell'acqua d
Il Ministero della Guerra, quantunque avesse già adottato il forno Rossi come forno portatile da campagna, accettò di buon grado, in via d'esperimento, anche il forno locomobile proposto dal Taddei, il quale, oltre a corrispondere assai bene alla cottura del pane da munizione, gode di una grande mobilità che lo rende preziosissimo in campagna.
Il Ministero della Guerra, quantunque avesse già adottato il forno Rossi come forno portatile da campagna, accettò di buon grado, in via d
4° Gioverà inoltre aver presente che il pane raffermo, o posato, come il volgo si esprime, quello cioè che conta 24 ore o più di vita, dalla sfornatura, differisce dal pane fresco, non già per aver perduto molt'acqua, ma per uno stato molecolare speciale che si manifesta durante il raffreddamento. Difatti riscaldandolo nuovamente al forno, ritorna assai fresco, ma per breve tempo.
sfornatura, differisce dal pane fresco, non già per aver perduto molt'acqua, ma per uno stato molecolare speciale che si manifesta durante il raffreddamento
Fra questi Silos meccanici più corretti e perfezionati possono citarsi quelli Stuart già applicati con gran suc-cesso alle sussistenze militari di Parigi, il granaio mobile Valleroy, i Silos Doyère, i granai mobili Huart et Devaux, ecc.
Fra questi Silos meccanici più corretti e perfezionati possono citarsi quelli Stuart già applicati con gran suc-cesso alle sussistenze militari di
Volendo però evitare quest'operazione lunga e non facile per scoprire la frode, si potrà tentare il trattamento del cloroformio, indicato già per la farina di frumento al 17, lett. e.
Volendo però evitare quest'operazione lunga e non facile per scoprire la frode, si potrà tentare il trattamento del cloroformio, indicato già per la
caduta dei primi incisivi da latte, 13-14 mesi dopo la nascita negli individui robusti, 24-26 mesi dopo negli individui deboli. Si dicono più propriamente civetto e manzetta i soggetti maschio e femmina che compirono già i tre mesi.
propriamente civetto e manzetta i soggetti maschio e femmina che compirono già i tre mesi.
Il Bove ha un anno e mezzo o due, quando principia a cambiare i denti; ha già due anni quando ai picozzi si sostituiscono due incisivi permanenti, rimanendo in sito gli altri sei incisivi da latte; ha due anni e mezzo quando gli cadono i primi medii; tre anni e mezzo quando gli cadono i secondi medii; quattro anni e mezzo quando gli cadono i cantoni. Ha cinque anni compiuti quando
Il Bove ha un anno e mezzo o due, quando principia a cambiare i denti; ha già due anni quando ai picozzi si sostituiscono due incisivi permanenti
3° l'uso della maschera a punzone, per mezzo della quale e del mazzapicchio si può praticare un foro profondo in mezzo alla fronte dell'animale, lederne mortalmente i centri nervosi ed abbatterlo, per sgozzarlo quindi con prontezza. Questo metodo di macellazione si raccomanda in special modo per le truppe in campagna, e nell'esercito francese è già adottata da tempo pei macelli da campo la maschera Bruneau.
truppe in campagna, e nell'esercito francese è già adottata da tempo pei macelli da campo la maschera Bruneau.
5° Pioemia e setticemia. L'infezione purulenta e settica del sangue è manifestazione secondaria di altre malattie, come estese contusioni, ferite, infiammazioni settiche dell'utero, vajuolo, ecc. già preesistenti nell'animale. Può anche esser prodotta ad arte iniettando nell'organismo un liquido purulento o sanioso.
, infiammazioni settiche dell'utero, vajuolo, ecc. già preesistenti nell'animale. Può anche esser prodotta ad arte iniettando nell'organismo un liquido
6° Un simile precetto vale per le carni di animali affetti da neoplasmi maligni, ed in special modo da carci-noma e sarcoma, quando tali neoformazioni accennano già ad esulcerazione. Tali neoplasmi si presentano qualche volta nei bovini. Nei cavalli sono invece frequenti i tumori melanotici i quali, se esistono sulla pelle soltanto, non hanno importanza sull'uso della carne, ma se ne esistono ne' visceri o ne' muscoli, allora la carne non deve accettarsi per l'alimentazione dell'uomo.
neoformazioni accennano già ad esulcerazione. Tali neoplasmi si presentano qualche volta nei bovini. Nei cavalli sono invece frequenti i tumori melanotici i quali
2° Perchè la carne è sempre di colore oscuro, umida, friabile, grandemente disposta alla putrefazione; essa tramanda già un odore fetido quando appare ancora fresca. La putrefazione non vi principia gradatamente, come nella carne buona e ben macellata, ma subitamente ed in ogni parte. È superfluo l'aggiungere che carni siffatte saranno sempre da rifiutarsi nella incetta viveri per la truppa.
2° Perchè la carne è sempre di colore oscuro, umida, friabile, grandemente disposta alla putrefazione; essa tramanda già un odore fetido quando
c) Con l'ispezione dell'animale vivo si può apprezzare l'età che è molto importante a conoscersi, attesochè l'animale troppo vecchio dà carne coriacea, scarsa di adipe, poco digestibile, retrattile per la cottura, mentre se l'animale è troppo giovane le sue carni abbondano di gelatina e di acqua, sono per conseguenza poco nutritive e talora anche al caso di procurare la diarrea (come la carne di vitello immaturo). Si preferisce sempre l'animale che si mostra di età adulta e per usi militari, come già fu accennato, fra i 2 e i 9 anni.
che si mostra di età adulta e per usi militari, come già fu accennato, fra i 2 e i 9 anni.
Allora non rimarrà che porre ben mente ai caratteri distintivi delle due carni già segnalati nella tavola pro-dotta al 34 per la soluzione del 1° Quesito, ed aver presenti anche i rilievi seguenti accennati dal Morache e cioè:
Allora non rimarrà che porre ben mente ai caratteri distintivi delle due carni già segnalati nella tavola pro-dotta al 34 per la soluzione del 1
Nel caso di visita di un animale vivo od appena macellato, prima che sia stato scompartito in quarti, si com-prende agevolmente come il compito debba riuscire ben facile; le caratteristiche sessuali renderanno impossibile ogni equivoco. Ma non sarà altrettanto facile la distinzione fra la carne di bue e quella di vacca quando l'animale sia» presentato già diviso in quarti o in pezzi minori.
bue e quella di vacca quando l'animale sia» presentato già diviso in quarti o in pezzi minori.
Non è il caso di fermarsi sui segni distintivi di quella carne, perchè figurano già nella tavola riportata alle pagine 126 e 127, nè di aggiungere parola intorno ai caratteri di sua bontà e buona conservazione, adattandosi per tale argomento quanto fu già detto a suo luogo riguardo alla carne di bue. Solo avvertirò qui che le carni di castrato e di montone sono meno resistenti di quelle bovine, e per conseguenza più prontamente alterabili per l'azione degli agenti esterni.
Non è il caso di fermarsi sui segni distintivi di quella carne, perchè figurano già nella tavola riportata alle pagine 126 e 127, nè di aggiungere
Anche riguardo alle carni di castrato e montone siffattamente ammalati sono applicabili i precetti stabiliti già per le carni di bovini malsani (Vedi 34, 2° Quesito).
Anche riguardo alle carni di castrato e montone siffattamente ammalati sono applicabili i precetti stabiliti già per le carni di bovini malsani (Vedi
4° L'uso del carbone di legno. Coprendo la carne da conservare con uno strato di fina polvere di questo carbone, se ne protrae non solo la conservazione per qualche tempo, ma se ne può anche arrestare la putrefazione appena iniziata, rendendola così nuovamente utilizzabile. A questo scopo anzi si consiglia specialmente di raschiare alla superficie il pezzo di carne già selvatica, di avvolgerlo in seguito in tela pulita e in un buono strato di carbone polverizzato e lavato e, dopo qualche ora, di immergerlo per vari minuti nell'acqua bollente.
consiglia specialmente di raschiare alla superficie il pezzo di carne già selvatica, di avvolgerlo in seguito in tela pulita e in un buono strato di
Tutto calcolato però il brodo, anche il meglio preparato, non è mai molto ricco di principii nutrienti. La sua azione ristoratrice sarebbe dunque dovuta, più che alla sua potenza nutritiva, ad una speciale virtù eccitante diffusiva che lo assimilerebbe in qualche modo, per l'azione, al vino ed al caffè; virtù che gli proverrebbe dalle speciali materie solubili già, ricordate della carne, abbandonate da questa all'acqua, in limitata proporzione, durante la cottura e che si distinguono per la sapidità e grata fragranza.
caffè; virtù che gli proverrebbe dalle speciali materie solubili già, ricordate della carne, abbandonate da questa all'acqua, in limitata proporzione
La medicatura per sospendere l'invasione dell'acaro e degli altri insetti consisterà nella asportazione di quella parte della forma già attaccata dal parassita, nella spazzolatura accurata della superficie di abrasione ed unzione successiva con olio. Si suggeriscono anche come efficaci mezzi di cura la lavatura del cacio con aceto, con soluzione di ipoclorito di calce o di cloruro di sodio, con alcool; le fumigazioni di acido solforoso, oppure il forte riscaldamento a bagnomaria delle forme ammalate.
La medicatura per sospendere l'invasione dell'acaro e degli altri insetti consisterà nella asportazione di quella parte della forma già attaccata dal
4° L'olio d'oliva genuino è fra gli olii grassi quello che congela prima: dovrà iniziarsene il congelamento a + 8° ed essere completo a + 2°,5 (vedi la colonna 4a della Tavola già citata). Un olio che non sia congelato cempletamente [tabella] [tabella] a 0°, si manifesterà certo adulterato o falsificato con altri olii. Solo l'olio d'arachide è capace di congelare completamante a 2o sopra 0.
la colonna 4a della Tavola già citata). Un olio che non sia congelato cempletamente [tabella] [tabella] a 0°, si manifesterà certo adulterato o
3° Talora lo zucchero può essere alterato pericolosamente per la presenza di sali di zinco, di rame, di piombo derivanti dagli utensili adoperati nella sua preparazione. Per scoprirli s'incenera una certa quantità di zucchero in una capsula di platino, riscaldando dolcemente in principio e spingendo il calore verso la fine; si trattano quindi le ceneri ottenute con acido nitrico diluito, si filtra il liquido ottenuto e si evapora a secchezza il filtrato; il residuo dopo questa operazione si riprende con acqua distillata, ottenendo così un liquido limpido che potrà essere saggiato con i reattivi rivelatori di quei metalli, già ricordati al 17, lett. f).
reattivi rivelatori di quei metalli, già ricordati al 17, lett. f).
Ottenuta la torrefazione dei semi al giusto punto del colore marrone-chiaro, si toglie il caffè dall'abbrustolitojo, si fa raffreddare rapidamente all'aria e si ripone quindi in vasi appositi, per difenderlo dal contatto dell'aria che ne facilita l'irrancidimento. Siccome però per uso militare si acquista quasi sempre caffè già torrefatto, la preparazione della bibita nelle cucine militari può dirsi principii dalla polverizzazione dei semi già abbrustoliti. Questa si compie, se nelle cucine dei quartieri stabili, mediante appositi macinini [immagine di polvere di caffè adulterata e relative didascalie] a rotazione di cui sono dotati i corpi: se in campagna, col mezzo di macinini portatili, sul sistema dei macinini turchi, nei quali il recipiente cilindrico di metallo per raccogliere la polvere di caffè (che serve anche di astuccio allo strumento), è rimpiazzato molto opportunamente da una borsa di cuoio. Ogni compagnia ha in caricamento due di questi macinini da campagna.
acquista quasi sempre caffè già torrefatto, la preparazione della bibita nelle cucine militari può dirsi principii dalla polverizzazione dei semi già
2° Inacidimento, acescenza od acidità del vino. I vini, specialmente già invasi dal Mycoderma vini, possono essere successivamente invasi dal Mycoderma aceti (fiori, o madre di aceto) il quale, operando in presenza dell'ossigeno dell'aria, distrugge quello e produce un eccesso di acido acetico nel vino per sopraossidazione dell'alcool.
2° Inacidimento, acescenza od acidità del vino. I vini, specialmente già invasi dal Mycoderma vini, possono essere successivamente invasi dal
Per risparmiare il calcolo ad ogni osservazione, possono adoperarsi più opportunamente tavole già calcolate, come quella del Gay-Lussac riportata nella tabella Y dell'Appendice, che fu già detto servire per la valutazione della ricchezza alcoolica del vino.
Per risparmiare il calcolo ad ogni osservazione, possono adoperarsi più opportunamente tavole già calcolate, come quella del Gay-Lussac riportata
81. — Preparazione della galletta. Avendo già accennato per esteso tutte le norme che governano la panificazione, quando fu parola del pane da munizione, per risparmiare ripetizioni inutili, mi limiterò qui ad enunciare, ed illustrare all'occorrenza, le modificazioni che occorre apportare a quelle prime norme nella fabbricazione di questa specialità di pane destinato alla lunga conservazione.
81. — Preparazione della galletta. Avendo già accennato per esteso tutte le norme che governano la panificazione, quando fu parola del pane da
Una precauzione da non dimenticarsi mai nella salatura delle carni si è quella di non riadoperare la salamoia che scolò da carni già sotto salatura; essa, carica come è di materiali organici e perciò disposta a corrompersi prontamente, esposta all'aria, potrebbe impartire alle carni sulle quali fosse adoprata delle proprietà nocive.
Una precauzione da non dimenticarsi mai nella salatura delle carni si è quella di non riadoperare la salamoia che scolò da carni già sotto salatura
Quando gli operai incaricati di questa operazione avvertono il rigurgito della gelatina dalla scatola, ne ritirano F iniettore ed abbassano la linguetta che otturerà il foro attraverso il quale fu fatta entrare la gelatina. Per completare la occlusione ermetica, intervengono allora i saldatori che sopra il foro, già otturato dalla linguetta abbassata, fanno cadere una goccetta di stagno.
sopra il foro, già otturato dalla linguetta abbassata, fanno cadere una goccetta di stagno.
E da avvertirsi che la durezza e convessità dei fondelli delle scatolette, che, come fu detto, sono sicuri indizi della loro buona riuscita se riscontrati immediatamente dopo la prova di pressione, sono invece segni di avaria delle scatolette che subirono già una stagionatura, come vedremo in seguito.
riscontrati immediatamente dopo la prova di pressione, sono invece segni di avaria delle scatolette che subirono già una stagionatura, come vedremo in
§ 95. — A) Istruzione annessa alla cassetta regolamentare per l'analisi dell'acqua potabile adottata per L'esercito (Roma, Voghera, 1882). Dopo aver stabilito a mo'di introduzione i caratteri generali dell'acqua potabile, già passati in rivista al § 90, questa Istruzione ufficiale passa all'analisi dell'acqua, che distingue in qualitativa e quantitativa.
stabilito a mo'di introduzione i caratteri generali dell'acqua potabile, già passati in rivista al § 90, questa Istruzione ufficiale passa all'analisi
L'apparecchio per eseguire l'idrotimetria trovasi nella cassetta regolamentare già ricordata al § 94 e può vedersi rappresentato dalla fig. 44 nelle parti sue più essenziali. Esso consta:
L'apparecchio per eseguire l'idrotimetria trovasi nella cassetta regolamentare già ricordata al § 94 e può vedersi rappresentato dalla fig. 44 nelle
4° Saggio. Si eseguisce aggiungendo a 50 cc. di acqua bollita, 2 cc. di soluzione di ossalato d'ammonio e mescolando convenientemente il liquido onde renderlo omogeneo. Dopo mezz'ora si filtra e se ne determina il grado idrotimetrico nel modo già accennato sopra 40 cc.
renderlo omogeneo. Dopo mezz'ora si filtra e se ne determina il grado idrotimetrico nel modo già accennato sopra 40 cc.
d) Infine il saggio per la valutazione quantitativa del cloro (cloruri) nell'acqua potrebbe esser quello stesso suggerito dalla Istruzione germanica già ricordata e che suona così: «20 cc. d'acqua sono acidificati con acido nitrico, e si aggiungono circa dieci goccie di soluzione di nitrato d'argento. Se non comparisce nessun intorbidamento, l'acqua è libera di cloro; se vi è in piccola quantità, si forma un'opalescenza, se la quantità è maggiore, un notevole intorbidamento bianco, od anche separazione di fiocchi bianchi.
già ricordata e che suona così: «20 cc. d'acqua sono acidificati con acido nitrico, e si aggiungono circa dieci goccie di soluzione di nitrato d
Riguardo infine al modo di valutazione quantitativa delle sostanze organiche, secondo il Monier, adottato nell'Istruzione nostra, vuolsi notare che fu molto opportunamente scelto. Soprattutto le dosi di grammi 0,10 di permanganato di potassa, già preparate e chiuse in tubetti alla lampada, rappresentano un ottimo ripiego per garantire la conservazione del reattivo e facilitarne la soluzione titolata all'l: 1000, senza dover ricorrere all'uso impaccioso, e non per tutti facile, della bilancia.
fu molto opportunamente scelto. Soprattutto le dosi di grammi 0,10 di permanganato di potassa, già preparate e chiuse in tubetti alla lampada
Solamente la dosatura delle sostanze organiche spinta tino alla loro valutazione reale, sulla base che un milligrammo di sale manganico decolorato rappresenta 5 milligrammi di materia organica ossidata, mi sembra che, per semplicizzar la cosa, si potrebbe anche omettere, risparmiando cosi il piccolo calcolo occorrente. Mi parrebbe invece migliore e più pratico il sistema di tener conto semplicemente della quantità di permanganato scolorato, accettando a tal riguardo il valore-limite proposto dal Lieben e cioè, che in un'acqua potabile il sale manganico decolorato non deve oltrepassare grammi 0,006 per litro; bene inteso che questo limite dovrebbe ritenersi già molto generoso, quando si potesse supporre la polluzione dell'acqua dipendente di preferenza da sostanze organiche di origine animale.
0,006 per litro; bene inteso che questo limite dovrebbe ritenersi già molto generoso, quando si potesse supporre la polluzione dell'acqua dipendente
Il metodo idrotimetrico del Boutron e Boudet non si .,limita ad indicare se un'acqua è più o meno pura; permette anche di determinare con una esattezza sufficiente la proporzione del carbonato di calce, del solfato di calce od altri sali calcari, dei sali di magnesia, e dell'acido carbonico contenuti nell'acqua che si esamina. Bastano per ciò quattro operazioni successive praticate sull'acqua da esaminare nel modo seguente. (Per amor di brevità non ripeto il modo di praticare queste operazioni, essendo già stato descritto con i quattro saggi idrotimetrici della Istruzione italiana per l'esame dell'acqua potabile riprodotta al § 95).
non ripeto il modo di praticare queste operazioni, essendo già stato descritto con i quattro saggi idrotimetrici della Istruzione italiana per l'esame
Come si ottenga la prima fu già detto; la seconda può realizzarsi molto bene adoperando la formula offerta dal Fossangrives, che vale per un metro cubo d'acqua distillata:
Come si ottenga la prima fu già detto; la seconda può realizzarsi molto bene adoperando la formula offerta dal Fossangrives, che vale per un metro
La correzione dell'acqua mediante la ebullizione esigerebbe sempre un'altra correzione successiva, la diligente aereazione, inquantochè l'acqua bollendo, come fu già detto, si fa grave per perdita dei gas atmosferici che tiene normalmente disciolti (gas di aereazione).
bollendo, come fu già detto, si fa grave per perdita dei gas atmosferici che tiene normalmente disciolti (gas di aereazione).
9° Il biscotto di porcellana (biscuit) infine è un'eccellente materia filtrante e sterilizzatrice dell'acqua. Usato già da tempo dal Pasteur per sterilizzare a freddo i liquidi di cultura, fu applicato dallo Chamberland, allievo e collaboratore del Pasteur, fino dall'agosto del 1884, alla filtrazione dell'acqua mediante le famose bougies o cilindri filtranti che portano il suo nome, e dei quali la fig. 48 rappresenta fedelmente uno dei primi esemplari.
9° Il biscotto di porcellana (biscuit) infine è un'eccellente materia filtrante e sterilizzatrice dell'acqua. Usato già da tempo dal Pasteur per
il compartimento D, ripieno di materie filtranti (ghiaia, sabbia, carbone, ecc.), fino al comparto E, dal quale, già filtrata, si può estrarre mediante la cannella a rubinetto aLa cannella a rubinetto 6 serve a scaricare l'apparecchio per le opportune periodiche lavature e purificazioni.
il compartimento D, ripieno di materie filtranti (ghiaia, sabbia, carbone, ecc.), fino al comparto E, dal quale, già filtrata, si può estrarre
Fatto ciò con ogni precauzione consigliata dal caso, rimetteva alla stufa i palloncini e li osservava di quando in quando. Ecco i risultati della prova: il brodo dei palloncini della prima coppia, al 10° giorno di incubazione, si manteneva ancora limpidissimo, mentre quello contenuto nei palloncini della seconda coppia si era già sensibilmente intorbidato nelle prime 24 ore di stufa, e dentro 48 ore era divenuto completamente opaco. A titolo di riprova allora, al termine di 10 giorni d'incubazione, immetteva rapidamente nei palloncini della prima coppia, con brodo tuttora limpido, qualche goccia di acqua non filtrata e li riponeva nella stufa. Orbene entro 24 ore il brodo vi si era già visibilmente intorbidato, e nelle 48 ore la sua trasparenza era già perfettamente abolita.
della seconda coppia si era già sensibilmente intorbidato nelle prime 24 ore di stufa, e dentro 48 ore era divenuto completamente opaco. A titolo di
Lavate i legumi, come ceci, lenti, fave, piselli, ecc. nell'acqua fredda appena raccolti e fateli seccare Perfettamente al sole. Tutti gli insetti già sviluppatisi nei legumi ne sfuggiranno e quelli che non lo sono ancora non si svilupperanno altrimenti.
già sviluppatisi nei legumi ne sfuggiranno e quelli che non lo sono ancora non si svilupperanno altrimenti.
Cornetti allo zabajone acido. — Cotti in aqua salata i cornetti, già rimondati, lasciateli sgocciolare in un crivello e poi disponeteli sopra un piatto. Tirate intanto a densità in una casseruola a fuoco, due tuorli d'ova, con due cucchiaj di zuccaro, due gusci d'aceto e due di aqua, avvertendo che non si elevi il bollore. Versate questa specie di zabaione sui cornetti e serviteli ancor caldi. (Vedi avvertenza in Cece).
Cornetti allo zabajone acido. — Cotti in aqua salata i cornetti, già rimondati, lasciateli sgocciolare in un crivello e poi disponeteli sopra un
Brodo di farina di patata. Stemperate in poco brodo un gran cucchiajo di fecola e versatela così stemperata nel resto del brodo già bollente, rimestando bene finché non sia né troppo denso né troppo liquido.
Brodo di farina di patata. Stemperate in poco brodo un gran cucchiajo di fecola e versatela così stemperata nel resto del brodo già bollente
Farina di riso preparata in casa. — Di rado si trova della buona farina di riso. Ecco in qual modo potete prepararvela. Dopo lavato il riso fatelo bollire in poca acqua ben limpida finchè sia disfatto, lasciatelo sgocciolare, stendetelo sopra un foglio di carta e fatelo seccare al sole. Quando sarà ben secco pestatelo nel mortaio e stacciatelo. Questa farina che è già cotta, basterà gettarla nel brodo che bolle, o nel latte parimente bollente ed addolcirlo con zuccaro, per avere una minestra rinfrescante e nutritiva.
ben secco pestatelo nel mortaio e stacciatelo. Questa farina che è già cotta, basterà gettarla nel brodo che bolle, o nel latte parimente bollente ed