Mettete a soffriggere 20 grammi di burro, aggiungete la farina e lasciate rosolare. Unite poco per volta e sempre rimestando circa un mezzo litro di brodo caldo, fino ad ottenere una crema piuttosto densa. Aggiungete il parmigiano, lasciate bollire cinque minuti, salate e togliete dal fuoco. Quando il composto è tiepido amalgamatevi un tuorlo d'uovo e poi la chiara montata a neve ben soda. Fate bollire del brodo e quando ha raggiunto il bollore lasciatevi cadere l'impasto con un cucchiaino. Lasciate prendere il bollore e togliete tosto dal fuoco.
il composto è tiepido amalgamatevi un tuorlo d'uovo e poi la chiara montata a neve ben soda. Fate bollire del brodo e quando ha raggiunto il bollore
Battete i tuorli, unite il parmigiano, il pangrattato, il sale e profumate con la noce moscata. Lavorate bene fino a che ne risulti un impasto omogeneo. Montate ora a neve le chiare, incorporatele al resto e sciogliete il tutto con un mestolino di brodo freddo. Mettete a bollire del brodo sufficiente a sei persone, e, quando ha raggiunto il bollore, versatevi l'impasto agitando continuamente il brodo. Lasciate bollire pochi minuti e togliete dal fuoco.
sufficiente a sei persone, e, quando ha raggiunto il bollore, versatevi l'impasto agitando continuamente il brodo. Lasciate bollire pochi minuti e togliete dal
Lessate in acqua salata il polmone con una carota, un gambo di sedano e due pomidoro, tagliati finemente. Quando la coratella è cotta toglietele la pelle e tagliatela a quadrettini, indi rimettetela nel brodo. Appena ha ripreso il bollore unite il riso e lasciate cuocere per circa venti minuti.
pelle e tagliatela a quadrettini, indi rimettetela nel brodo. Appena ha ripreso il bollore unite il riso e lasciate cuocere per circa venti minuti.
Raschiate bene gli sparagi, sbucciate le patate e tagliatele a pezzetti, pulite e tagliate a fettine il bianco del porro; lavate il tutto e mettete a bollire in tanta acqua, quanta ne occorra perchè sia completamente coperto. Quando le verdure sono ben cotte tagliate le puntine verdi degli sparagi e mettetele da parte. Passate tutto il resto al setaccio. Poi rimettete al fuoco la purea, salate, aggiungetevi le punte degli sparagi e una noce di burro. A parte nella zuppiera sbattete un tuorlo d'uovo con mezzo bicchiere di panna fresca. Non appena la minestra ha ripreso il bollore versatela pure in zuppiera e servitela con crostini di pane fritti.
burro. A parte nella zuppiera sbattete un tuorlo d'uovo con mezzo bicchiere di panna fresca. Non appena la minestra ha ripreso il bollore versatela
Mettete le lenticchie a bagno in acqua tiepida e lasciatele almeno dieci o dodici ore. Mettetele a fuoco in acqua fredda e cuocetele a lungo, tenendo la pentola sempre coperta. Quando sono ben cotte toglietele dal fuoco e passatele al setaccio. Fate soffriggere la cipolla tagliata a fettine nel burro; quando è dorata toglietela spremendola bene contro le pareti della pentola. Mettete nel burro il passato di lenticchie, aggiungete il brodo (o l'acqua), salate, unite un pizzico di pepe e togliete dal fuoco quando ha ripreso il bollore. Servite bollente versando su fettine di pane fritte e coperte di parmigiano grattugiato.
'acqua), salate, unite un pizzico di pepe e togliete dal fuoco quando ha ripreso il bollore. Servite bollente versando su fettine di pane fritte e
Pulite bene i porri usandone solo la parte bianca e sbucciate le patate. Poi tagliate a pezzi le patate e a rotelle i porri e metteteli a lessare nel brodo. Quando sono ben cotti, passateli al setaccio e rimettete il passato nel brodo, appena questo ha cominciato di nuovo a bollire. Lasciate cuocere qualche minuto e poi togliete dal fuoco. Nella zuppiera battete i due tuorli con un bicchiere di panna, un pizzico di sale e di pepe, e versatevi sopra il brodo bollente. Servitela con crostini di pane e formaggio grattugiato.
brodo. Quando sono ben cotti, passateli al setaccio e rimettete il passato nel brodo, appena questo ha cominciato di nuovo a bollire. Lasciate
Mettete a bagno i fagioli per un giorno, poi fateli lessare in poca acqua non salata. Quando sono cotti passateli al setaccio e aggiungetevi circa un litro e mezzo d'acqua bollente. Fate un battuto con la cipolla, l'aglio e il lardo, soffriggetelo, poi unitevi la farina e fatela rosolare. Allungate con mezzo bicchiere di vino rosso secco e aggiungete al passato di fagioli. Mettete anche un pizzico di pepe e una foglia di lauro. Quando ha ripreso il bollore unite il riso, salate e lasciate cuocere venti minuti.
con mezzo bicchiere di vino rosso secco e aggiungete al passato di fagioli. Mettete anche un pizzico di pepe e una foglia di lauro. Quando ha ripreso
Unite a un litro e mezzo di latte circa tre quarti di litro di acqua, fate bollire. Quando il latte ha alzato il bollore aggiungete il riso e salate. Lasciate cuocere piuttosto a lungo, allungando con altro latte caldo, se bollendo si fosse asciugato troppo. Deve risultare un risotto piuttosto liquido.
Unite a un litro e mezzo di latte circa tre quarti di litro di acqua, fate bollire. Quando il latte ha alzato il bollore aggiungete il riso e salate
Mettete la farina in una terrina con un pizzico di sale. Versatevi l'acqua bollente tutta in una volta, mescolando lestamente col cucchiaio di legno, ma senza lavorare troppo. Bisogna tenere l'impasto soffice. Con le mani, formate sul tavolo infarinato dei bastoncini, che taglierete a gnocchetti e passerete sulla grattugia. Fate scaldare molta acqua salata e quando ha alzato il bollore gettatevi i gnocchi. Quando vengono a galla lasciateli per qualche minuto, poi toglieteli col colabrodo. Condite con ragù, con burro e formaggio o con salsa di pomidoro. Servite subito altrimenti si induriscono.
passerete sulla grattugia. Fate scaldare molta acqua salata e quando ha alzato il bollore gettatevi i gnocchi. Quando vengono a galla lasciateli per
Il pesce d'acqua dolce è spesso molto più fino di quello di mare, ma la maggior parte delle volte, oltre a contenere molte più spine ciò che lo rende meno accetto, ha anche un accentuato odore di fango (particolarità propria di alcune specifiche qualità di pesce).
meno accetto, ha anche un accentuato odore di fango (particolarità propria di alcune specifiche qualità di pesce).
Prendete del pesce (grosso o piccolo non ha importanza), svuotatelo e levategli lische e branchie, poi lavatelo e asciugatelo in un panno. In un tegame di pirofila disponete intanto dei pezzi di burro, e sopra versatevi un leggero strato di salsa di pomidoro (oppure qualche pomodoro tagliato a fette) e poi un battuto di prezzemolo, e sale e pepe. In ultimo stendetevi il pesce ben allineato, copritelo di prezzemolo, saporite con uno spicchio di aglio e cospargetelo di fiocchetti di burro, finite con un altro strato di salsa di pomidoro e infornate per circa un'ora. Servite molto caldo.
Prendete del pesce (grosso o piccolo non ha importanza), svuotatelo e levategli lische e branchie, poi lavatelo e asciugatelo in un panno. In un
Tagliate l'anguilla in pezzi dopo averla spellata nel solito modo e lavata, poi salatela. Mettete l'olio in una teglia e quando è caldo disponetevi i pezzi di anguilla uno accanto all'altro, e fateli rinvenire un poco voltandoli da tutti i lati, poi levateli dal fuoco. Intanto avrete tritato cipolle, carote, sedano; fateli rinvenire nell'olio che ha servito per l'anguilla e bagnateli di vino rosso aggiungendovi il lauro, e altre erbe aromatiche se vi piacciono, aglio e pepe. Cuccete a fuoco vivo per 607 minuti, poi aggiungetevi anche i pezzi di anguilla lasciando che finiscano di cuocere a fuoco moderato. Appena il pesce sarà cotto, ritiratelo, fatelo scolare, e passate al setaccio il sugo che poi rimetterete in un tegame e legherete con un cucchiaio di burro mescolato con un po' di farina. Unite a questa salsa anche il pesce lasciandolo cuocere adagio sull'angolo del fornello.
cipolle, carote, sedano; fateli rinvenire nell'olio che ha servito per l'anguilla e bagnateli di vino rosso aggiungendovi il lauro, e altre erbe aromatiche
Lo stoccafisso è il merluzzo affumicato e ha odore piuttosto forte. Tenetelo per almeno 24 ore a bagno, e possibilmente sotto l'acqua corrente. Quando è ben lavato, tagliatelo a pezzi piccoli e mettetelo in un tegame con olio bollente. Rimestate sempre nello stesso senso fin che l'olio sarà diventato come una purea bianca, poi aggiungetevi 2 uova e una tazza di panna di latte fresca. Profumate con prezzemolo e servite caldissimo.
Lo stoccafisso è il merluzzo affumicato e ha odore piuttosto forte. Tenetelo per almeno 24 ore a bagno, e possibilmente sotto l'acqua corrente
Mettete a rosolare in una casseruola 203 acciughe con alcuni pezzetti di aglio, e con un po' di olio e burro. Intanto infarinate dei pezzi di baccalà, dopo averli fatti rinvenire col solito sistema, e fateli rosolare nella medesima casseruola voltandoli perchè non si attacchino, e dopo qualche minuto levate i pezzetti di aglio. Lasciate cuocere il baccalà, e servitelo nel medesimo piatto in cui ha cotto, saporito con abbondante succo di limone.
minuto levate i pezzetti di aglio. Lasciate cuocere il baccalà, e servitelo nel medesimo piatto in cui ha cotto, saporito con abbondante succo di limone.
Bagnate, pulite e asciugate il baccalà, e tagliatelo a pezzi regolari. In una padella mettete la cipolla e uno spicchio d'aglio tritati e dell'olio, e fate rosolare bene, poi aggiungete i pomidoro pelati e tagliati a pezzi e lasciateli saporire un po', per ultimo mettetevi il baccalà, rimuovetelo con cura e lasciate cuocere, ma non troppo, altrimenti il baccalà si indurisce. In ultimo aggiungete un po' di prezzemolo tritato e qualche pinolo e uva passa se vi piace. Servitelo possibilmente nel medesimo recipiente in cui ha cotto.
uva passa se vi piace. Servitelo possibilmente nel medesimo recipiente in cui ha cotto.
Vuotate, pulite e lavate bene il carpione, poi riempitene il ventre con un composto di lardo, prezzemolo tritato, uno spicchio di aglio schiacciato, uno scalogno tagliato fino e un po' di mollica di pane inzuppata nel latte e spremuta, il tutto ben mescolato e amalgamato insieme. Disponete allora il pesce in un piatto da « gratin » che avrete unto di burro e spolverizzato di pangrattato. Cospargete poi il pesce di fiocchetti di burro, bagnatelo con un cucchiaio di olio, salate, pepate e ricopritelo quasi interamente di vino bianco. Fatelo cuocere fin che il liquido si sarà ridotto circa della metà e aggiungetevi allora qualche cucchiaio di latte, e infornate fino a completa cottura. Servitelo molto caldo nel medesimo recipiente in cui ha cotto.
metà e aggiungetevi allora qualche cucchiaio di latte, e infornate fino a completa cottura. Servitelo molto caldo nel medesimo recipiente in cui ha
Il vitello di buona qualità è rosa grigiastro, di grana finissima e vellutato al tocco. Il vitello ha poco grasso, ma quando ve ne è, questo è bianco grigiastro o roseo e fragile. L'agnello di buona qualità è rosso chiaro, di grana fina e vellutato al tocco. Il grasso si sbriciola facilmente, ma è sodo; le ossa sono rosse e spugnose.
Il vitello di buona qualità è rosa grigiastro, di grana finissima e vellutato al tocco. Il vitello ha poco grasso, ma quando ve ne è, questo è bianco
Prendete degli sgombri freschi di media grandezza, e tagliateli nel senso della lunghezza, avendo cura di aprirli senza staccare le due metà; levate la spina centrale e le altre. Poi metteteli in un piatto versandovi sopra dell'aceto bollente che ha lo scopo di sbianchirli e levare loro quel gusto particolare poco piacevole, e lasciateli marinare per circa una mezz'ora. Tritate intanto uno spicchio di aglio col prezzemolo e con la mollica di pane, e bagnate questo composto con il sugo di un limone e un cucchiaio di olio, insaporendo con sale e pepe. Poi asciugate gli sgombri, apriteli in metà, riempiteli col composto preparato e richiudeteli, infarinateli e friggeteli nell'olio facendoli dorare. A parte preparate una salsa di pomidoro densa, mettete il pesce fritto in questa salsa versando tutto in una pirofila e fate cuocere a fuoco moderato in modo che insaporisca bene senza cuocere troppo. Servite caldo.
la spina centrale e le altre. Poi metteteli in un piatto versandovi sopra dell'aceto bollente che ha lo scopo di sbianchirli e levare loro quel gusto
In una teglia con olio fate saltare su fuoco ardente una bella costata di manzo tenera. Quando sarà dorata da ambo le parti levatela e tenetela in caldo. Nella stessa teglia versate nell'olio, dove la costata ha cotto, i pomidoro spellati, privati dei semi e tagliati a fettine, condite con sale, pepe, prezzemolo e basilico tritati. Dopo qualche minuto di cottura collocate su di essi la costata col sugo che ne sarà colato: fate cuocere ancora qualche minuto e servitela ricoperta dal suo sugo.
caldo. Nella stessa teglia versate nell'olio, dove la costata ha cotto, i pomidoro spellati, privati dei semi e tagliati a fettine, condite con sale
Il petto e le parti muscolose sono i pezzi più adatti a fare un buon lesso. Il vitello si mette in acqua fredda come il manzo ma ha bisogno di minor tempo per cuocere. Poichè spesso il vitello si fa cuocere insieme al manzo, abbiate l'avvertenza di metterlo nella pentola soltanto quando il manzo sarà a metà cottura.
Il petto e le parti muscolose sono i pezzi più adatti a fare un buon lesso. Il vitello si mette in acqua fredda come il manzo ma ha bisogno di minor
Non acquistate mai l'anitra viva. Deve essere ammazzata al massimo un'ora prima di cuocerla. Ha molto più scarto del pollo, e meno utile. L'anitra deve essere mangiata fresca e molto cotta.
Non acquistate mai l'anitra viva. Deve essere ammazzata al massimo un'ora prima di cuocerla. Ha molto più scarto del pollo, e meno utile. L'anitra
Quanto viene servito in un buffet non deve mai richiedere una preparazione all'ultimo momento e dovrebbe sempre appartenere a quella categoria di pietanze che si mantiene perfetta anche per i ritardatari. Infatti questo tipo di ricevimento non ha limiti di orario ben definiti, e gli ospiti arrivano a volte, specie quando si tratta di un « cocktail-buffet », fra le sei e le otto.
pietanze che si mantiene perfetta anche per i ritardatari. Infatti questo tipo di ricevimento non ha limiti di orario ben definiti, e gli ospiti arrivano
Pensiamo sia di grande aiuto alla padrona di casa avere sottomano uno schema medio di preparazione per un buffet di una trentina di persone. Su questa base si potranno fare malte varianti a seconda delle proprie possibilità, dei propri gusti, delle abitudini della città o della regione in cui si vive. Ma un punto di partenza è sempre necessario e dà, a chi ha intenzione di ricevere un gruppo abbastanza numeroso di amici, una grande tranquillità e la convinzione che la riunione sarà perfettamente riuscita. Naturalmente, sulla propria esperienza personale ogni padrona di casa modificherà di volta in volta lo schema dei suoi ricevimenti. Con questi consigli desideriamo soprattutto venire in aiuto a chi, per estrema giovinezza o per inesperienza, potrebbe trovarsi in serio imbarazzo.
vive. Ma un punto di partenza è sempre necessario e dà, a chi ha intenzione di ricevere un gruppo abbastanza numeroso di amici, una grande tranquillità
3 Seguite scrupolosamente tutto quanto è indicato nella ricetta, anche e soprattutto l'ordine in cui i vari ingredienti vanno aggiunti uno all'altro. Anche la temperatura dei liquidi ha la sua importanza e, quando è citata nella ricetta, bisogna tenerne conto.
. Anche la temperatura dei liquidi ha la sua importanza e, quando è citata nella ricetta, bisogna tenerne conto.
L'uso di servire il « thè » è diventato comunissimo anche in Italia ed in genere è un pretesto per riunioni tra amiche o piccoli ricevimenti che hanno sempre minore importanza di quelli offerti la sera dopo pranzo. Anche se il gruppo degli amici è ristretto, la buona padrona di casa ha piacere che il suo tavolino da « thè » appaia ben fornito e, se acquista in pasticceria « petits-fours », cioccolatini, sfogliatine ecc., ama sempre presentare anche qualche ghiottoneria preparata in casa. Fra queste ghiottonerie il primo posto dovrebbe spettare, come in Inghilterra e in America, a quei panini e a quei « cakes » non troppo dolci, anzi niente affatto dolci, che accompagnano il « thè » e le bibite assai meglio delle pastine e dei « petits-fours » e che si servono caldi o freddi a seconda della stagione e del gusto, spalmati di burro o di miele.
hanno sempre minore importanza di quelli offerti la sera dopo pranzo. Anche se il gruppo degli amici è ristretto, la buona padrona di casa ha piacere che
Si può considerare ottima e utile in ogni caso la formula che prescrive per un pasto bene equilibrato, un cibo di sapore, diremo così, robusto e ben definito: carne o pesce. Un cibo cremoso: minestra, crema di legumi, formaggio o dolce ricco e, infine, un cibo di sapore fresco e « pulito » come insalata fresca o frutta. Le variazioni su questo tema possono essere infinite e la nostra cucina italiana è talmente ricca che veramente la padrona di casa non ha che l'imbarazzo della scelta anche usando più o meno sempre gli stessi elementi. Basta il diversissimo modo di cucinare e condire la pasta asciutta ed il riso, per offrire una serie di pietanze che possono costituire una base quanto mai varia per molte colazioni e molti pranzi.
casa non ha che l'imbarazzo della scelta anche usando più o meno sempre gli stessi elementi. Basta il diversissimo modo di cucinare e condire la pasta
I nostri vigneti producono quasi a gara vini sontuosi e vini modesti, ciascuno dei quali ha le proprie qualità; e la tradizione, aiutata dal gusto e dall'olfatto, ha stabilito fra i cibi e i vini certe associazioni alle quali non si può venir meno, se si vuole che il godi- mento dei nostri commensali sia perfetto.
I nostri vigneti producono quasi a gara vini sontuosi e vini modesti, ciascuno dei quali ha le proprie qualità; e la tradizione, aiutata dal gusto e
La carne di vitello deve essere di un rosa pallido, compatta ed elastica al tatto. Il grasso molto fino deve essere abbondante accanto ai rognoni. Nessuna marmorizzatura. Questa carne è buona quando il vitello ha tre o quattro mesi.
. Nessuna marmorizzatura. Questa carne è buona quando il vitello ha tre o quattro mesi.
Questo vecchio potaggio della cucina siciliana ha la genuina impronta di un piatto vegetariano. Fate soffriggere in una casseruola l'olio con una cipolla e taglio tritati fini, quando il battuto è ben dorato, aggiungetevi 1 carciofi ben Puliti e tagliati a spicchi, le fave fresche sgusciate, i piselli, i sedani puliti, e dei quali usufruirete solo la parte tenera e bianca tagliata a listerelle, coprite la casseruola e lasciate cuocere tutto, rimescolando di tanto in tanto. Se occorre versatevi qualche cucchiaio di acqua, salate, unitevi una puntina di peperoncino rosso e lasciate stufare fino a completa cottura. Unitevi quindi lo zucchero che avrete sciolto in mezzo bicchiere di aceto bianco, lasciate restringere un poco al fuoco e poi raffreddare, e servite questa « frittedda » come piatto di legume o come contorno ad un piatto di carne.
Questo vecchio potaggio della cucina siciliana ha la genuina impronta di un piatto vegetariano. Fate soffriggere in una casseruola l'olio con una
Una donna, quando è in stato interessante, ha bisogno di aumentare il quantitaitivo di calcio che introduce quotidianamente nel suo organismo, perchè il bambino se ne accaparra la maggior parte: esso ne ha bisogno per la formazione del suo sistema osseo. I denti, i capelli, le unghie delle donne incinte sono quindi posti a dura prova, durante il periodo della gravidanza e dell'allattamento. Le unghie diventano friabili, i capelli perdono lucentezza, si spezzano, cadono; i denti vanno soggetti alla carie.
Una donna, quando è in stato interessante, ha bisogno di aumentare il quantitaitivo di calcio che introduce quotidianamente nel suo organismo, perchè
Il burro di acciughe si trova anche già preparato in tubetti, ma ha spesso un sapore molto forte, aspro e non sempre gradito. In ogni caso bisogna usare poco di questo impasto già pronto mescolandolo a molto burro. Se volete invece preparare il burro voi stesse, laverete bene le acciughe per togliere loro il sale, diliscatele accuratamente e pestatele infine nel mortaio, con burro e una puntina di mostarda francese. Lo stesso procedimento per preparare il burro di sardine.
Il burro di acciughe si trova anche già preparato in tubetti, ma ha spesso un sapore molto forte, aspro e non sempre gradito. In ogni caso bisogna
Non si può dire che alla persona anemica convengano più particolarmente certi dati alimenti che altri. Quello che occorre è che la sua alimentazione sia ricca; ma è anche necessario che sia facilmente digeribile, per non andare incontro ad altri inconvenienti. L'anemico non ha bisogno di imporsi privazioni: tutti gli alimenti gli sono permessi. Abbondi, però, di carni, specialmente rosse e arrostite; di uova, di farinacei, di latticini... Insomma, quando ha uno stomaco che glielo permette, mangi tutto quello che più gli piace, dalle minestre agli erbaggi, dai latticini ai dolci... Eviti soltanto di gravare lo stomaco col pane, che è di digestione più difficile dei grissini e delle cosiddette « fettucce ». E cerchi anche di abituarsi a mangiare ogni tanto della carne cruda, com'è indicato nella seguente preparazione: ne ritrarrà grandissimo giovamento.
sia ricca; ma è anche necessario che sia facilmente digeribile, per non andare incontro ad altri inconvenienti. L'anemico non ha bisogno di imporsi
Tagliate le pesche a metà e dopo aver tolto il nocciolo approfondite alquanto il vuoto che questo ha lasciato. Fate cuocere il riso nel latte; dopo cotto aggiungetevi lo zucchero e una presa di sale. Fate la crema coi tuorli delle uova, lo zucchero e il latte, cuocendola a bagnomaria. Quando sarà fatta, unitevi il riso e riempite le mezze pesche con questo miscuglio. Disponetele in una tortiera unta e fate cuocere per un quarto d'ora a fuoco moderato. Servite freddo.
Tagliate le pesche a metà e dopo aver tolto il nocciolo approfondite alquanto il vuoto che questo ha lasciato. Fate cuocere il riso nel latte; dopo
A questa domanda la donna moderna ha finalmente trovato la risposta. La vita più attiva di quella di un tempo (i bagni di sole, il nuoto, gli sport in genere) le hanno rivelato l'insufficienza dei rimedi superficiali; sicchè, obbedendo al desiderio di possedere un'avvenenza reale, essa ha rivolto la sua attenzione a quelle che oggi danno il tono alla moda: alle dive cinematografiche, nonchè agli specialisti che fanno di esse degli astri di prima grandezza. Ed ha appreso che costoro basano le loro cure soprattutto sulla dieta, avendo acquisito importanti cognizioni sugli alimenti e sull'influenza di ciascuno di questi sul corpo umano.
A questa domanda la donna moderna ha finalmente trovato la risposta. La vita più attiva di quella di un tempo (i bagni di sole, il nuoto, gli sport
Un adulto ha bisogno di mezzo grammo di calcio al giorno per correggere i suoi tessuti e, tra questi, nutrire anche i denti. In circostanze particolari (gravidanza, allattamento) la donna ne ha bisogno del doppio di quanto ne occorre normalmente, per sopperire alla necessità che ha il bambino di formare le ossa. I cibi che costituiscono la base dei pasti normali (carne, patate, pane, paste) sono notevolmente poveri di calcio. Quelli nominati più sopra ne contengono nelle proporzioni seguenti:
Un adulto ha bisogno di mezzo grammo di calcio al giorno per correggere i suoi tessuti e, tra questi, nutrire anche i denti. In circostanze
Non bisogna, naturalmente, trascurare le gengive; anche per esse l'introduzione di calcio e di vitamine è indispensabile. Recentemente il dott. Milton T. Hanke dell'Università di Chicago ha compiuto un'importante serie di esperienze in base alle quali ha stabilito che l'aggiunta quotidiana di mezzo litro di succo d'arancia o di limone alla dieta abituale aiuta la guarigione della gengivite e anche della piorrea. Particolare importanza, per le gengive, ha la vitamina C. La vitamina C è molto delicata. La cottura la distrugge; inoltre essa scompare dai cibi che la contengono quando questi vengono esposti all'aria o lasciati deteriorare. Occorre dunque procurarsi freschi e mangiare crudi gli alimenti che la contengono; e cioè: arance, limoni, pompelmi, pomidoro, cavoli, lattughe, cipolle; rape, fragole, lamponi, uva.
. Milton T. Hanke dell'Università di Chicago ha compiuto un'importante serie di esperienze in base alle quali ha stabilito che l'aggiunta quotidiana di mezzo
Il nostro organismo necessita di calcio: questo costituisce una buona metà delle sostanze minerali del nostro corpo. La mancanza di calcio si riflette immediatamente nelle ossa e nei denti, i quali si indeboliscono e vanno soggetti a guastarsi. Oltre al calcio abbiamo bisogno, per la saldezza dei nostri denti, di fosforo e di vitamina D. Ma purtroppo la maggior parte del nostro cibo quotidiano non contiene calcio che in piccola quantità. Gli spaghetti, che noi italiani mangiamo così volentieri, ne sono quasi privi; fortunatamente l'arte culinaria, ha, senza saperlo, trovato il rimedio nel condimento col formaggio; in tal modo un piatto di pasta asciutta risulta ricco del minerale di cui altrimenti avrebbe solo qualche traccia.
spaghetti, che noi italiani mangiamo così volentieri, ne sono quasi privi; fortunatamente l'arte culinaria, ha, senza saperlo, trovato il rimedio nel
Se dopo aver mangiato avete sete, vuol dire che la vostra cucina è troppo salata. Il dottor Bengamin Gayelord Hauser, il grande specialista di bellezza che sorveglia il regime delle più grandi attrici del cinema, ha insegnato a queste a non adoperare sale nella cottura; i cibi vengono salati dopo cotti con sale vegetale (ricco di elementi minerali) al posto del sale bianco.
bellezza che sorveglia il regime delle più grandi attrici del cinema, ha insegnato a queste a non adoperare sale nella cottura; i cibi vengono salati dopo
Aggiungiamo inoltre che le bevande che convengono ai pasti di proteine, sono: i vini, i liquori non zuccherati, le acque minerali. Con i farinacei, si potrà bere della birra (se non si ha tendenza ad ingrassare), del cacao, o del cioccolato (come fanno gli americani), delle acque minerali.
, si potrà bere della birra (se non si ha tendenza ad ingrassare), del cacao, o del cioccolato (come fanno gli americani), delle acque minerali.
Prima di darvi la lista dei pasti per una cura dimagrante di due settimane, vogliamo dirvi qualche cosa a proposito delle calorie. Gli uomini moderatamente attivi hanno bisogno in media di circa 2200-2800 calorie al giorno; mentre per le donne ne bastano circa 1800-2000. Per ridurre il proprio peso occorre una dieta equilibrata ed alcalina; questa ha il potere di diminuire il numero delle calorie e quindi anche il peso.
occorre una dieta equilibrata ed alcalina; questa ha il potere di diminuire il numero delle calorie e quindi anche il peso.
Per qualche giorno, consiglia Bengamin Gayelord Hauser alle sue clienti di Hollywood, dovete bere molto succo di frutta e di legumi: almeno un litro al giorno di succo d'arancia o di pomidoro o anche di brodo di verdura. Poi bisogna riformare le abitudini alimentari. Quasi sempre le persone che si lamentano di non riuscire ad aumentare di peso sono quelle che divorano un panino ripieno e inghiottiscono una tazza di caffè di un fiato, dimenticando che il cibo, per essere bene assimilato, dev'essere ben masticato. Un altro segreto: non bisogna bere durante i pasti. L'acqua dissolve la saliva che ha l'ufficio di compiere « la prima digestione », quella che si fa appunto nel masticare; il rimanente delle funzioni digestive viene così ad essere ostacolato.
che ha l'ufficio di compiere « la prima digestione », quella che si fa appunto nel masticare; il rimanente delle funzioni digestive viene così ad essere
Una volta raggiunto il peso e lo stato di salute normale, non sarà difficile conservarlo, trovando la migliore alleata nella natura stessa. In poco tempo diventerà istintivo scegliere quei cibi di cui il corpo ha maggiormente bisogno, cibi che pure sono piacevoli e graditi.
tempo diventerà istintivo scegliere quei cibi di cui il corpo ha maggiormente bisogno, cibi che pure sono piacevoli e graditi.
La scienza dell'alimentazione ha trovato che alcune sostanze hanno un'efficacia speciale per tale funzionamento: queste sostanze sono rappresentate da un minerale, il magnesio, e da quattro vitamine: A, B, C e G. I cibi più ricchi di queste sostanze sono i seguenti:
La scienza dell'alimentazione ha trovato che alcune sostanze hanno un'efficacia speciale per tale funzionamento: queste sostanze sono rappresentate
Fate rosolare in una casseruola il burro con la cipolla tritata, appena è dorata aggiungete il vino, le erbe, il prosciutto tagliato a dadetti, e lasciate cuocere fino che il vino sarà diminuito della metà. Aggiungete qualche cucchiaio di brodo e una noce di burro impastata con della farina. Fate cuocere a fuoco vivo, e appena ha raggiunto lo spessore voluto, togliete dal fuoco e aggiungete il pepe, sale, il prezzemolo tritato e la panna. Questa salsa serve specialmente per accompagnare la cacciagione.
cuocere a fuoco vivo, e appena ha raggiunto lo spessore voluto, togliete dal fuoco e aggiungete il pepe, sale, il prezzemolo tritato e la panna. Questa
Pestate delle foglie di spinaci e di crescione ben lavate e tenetene il sugo, poi mettetelo in un pentolino e fatelo cuocere a bagnomaria per qualche minuto. Passate questo sugo attraverso un panno di lino fine e lasciatelo riposare in una terrina. Quando ha lasciato un po' di deposito, levate con un cucchiaio la parte del sugo che è alla superficie, mischiatela con della maionese (o con una besciamella) e servitevene per accompagnare delle uova affogate.
minuto. Passate questo sugo attraverso un panno di lino fine e lasciatelo riposare in una terrina. Quando ha lasciato un po' di deposito, levate con
Infatti, per quanta cura si metta nella compilazione di un libro di questo genere, per quanto sia vasta l'esperienza e la scienza di chi lo pensa, lo elabora e finalmente lo scrive, per quanto sicure e garantite siano le fonti cui si attinge, non appena il libro sia stampato ci si accorge che qua e là v'è una lacuna sia pur piccola, che una dieta poteva essere arricchita, che il numero dei regimi poteva essere maggiore. Ciò è successo anche per il nostro « Cucchiaio d'Argento » e il vasto consenso che esso ha incontrato, tale da richiedere nel giro di pochi mesi una terza edizione, non ci ha impedito di notare che avremmo potuto fare al libro alcune utili aggiunte. Abbiamo chiesto alle nostre lettrici la preziosa collaborazione che ci ha permesso di aggiungere un capitolo di RICETTE REGIONALI già passate al vaglio dell'esperienza famigliare, e certo questa sezione sarà completata di edizione in edizipne, perchè la collaborazione è aperta a tutte coloro che vorranno mandarci ricette della loro regione, non ancora apparse sul « Cucchiaio d'Argento ».
il nostro « Cucchiaio d'Argento » e il vasto consenso che esso ha incontrato, tale da richiedere nel giro di pochi mesi una terza edizione, non ci ha