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La cucina italiana. Giornale di gastronomia per le famiglie e per i buongustai
177375 1943 , Roma , Società Anonima Notari (Istituto Editoriale Italiano) 17 occorrenze

LA CUCINA

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oltre la tassa erariale dell'1.80

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Data l'attuale carenza del vino ritengo opportuno intrattenermi su. quanto la scienza e la pratica ci hanno rivelato circa gli effetti positivi, dal

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la Posta di Nina

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Se, nello sfollamento, o partendo per la campagna, o per la trascuratezza di una domestica o la vivacità d'uno de' vostri ragazzi vi sono stati rotti

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La verità era che, in 30 anni, il brillante ufficiale era divenuto un canuto signore colla pancia grossa e la bocca devastata dalla piorrea.

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La natura, tra la buccia e la polpa sottostante — come tra la carne viva e la pelle dell'animale — ingrana delle autentiche riserve di sostanze

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Sostanze tesaurizzabili si rinvengono tra la buccia e la polpa delle patate, dei pomodori, delle melenzane, delle zucchette e zucchine, delle rape

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Per la legge degli opposti — se la golosità di dolciumi era nella madre sarà il ramo maschile che ne pagherà le conseguenze con disturbi di ricambio

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Le recenti applicazioni dell'insulina negli strapazzati di nervi e di mente, se ottengono qualche risultato calmante e talora la guarigione è perchè

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DOPO LA VENDEMMIA DEL MIELE

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Se l'insetto ha qualche tono giallocromo si grida: «Oh, la vespa, la vespa!».

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Alle api giovani è riservata l'architettura del favo, alle adulte la raccolta del vitto, alle anzianotte la milizia: vero corpo di vigili alle porte

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L'ape operaia o nutrice ha un suono (che sprigiona dalla trachea per la tensione muscolare quando vola) sommessamente stridulo. La Regina (cioè la

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Eppure occorre accrescere la produzione!

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Al tempo della covata si vedrebbe una corona d'api operaie fare con timido rispetto largo alla Regina che depone uova nel favo. Con le antenne la

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(i) Rimettiamo ai numeri prossimi la prosecuzione di queste citazioni pregando i lettori meno competenti in materia di porgere la migliore attenzione

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Zamara, Emilia
La cucina italiana della resistenza
214036 1943 , Milano , Edizioni A. Barion della Casa per Edizioni Popolari 33 occorrenze

Si tagli con le forbici il guscio che ricopre la pancia di questo crostaceo e lo si allarghi con le dita, e senza però troppo manipolarlo si tolga la

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Nello stesso modo della precedente va pure preparata la zuppa di scampi, la qual zuppa e ancor più saporita della prima.

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Le zampe vanno battute con la mazza e la polpa che si estrae va aggiunta a quella levata dal corpo.

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Poi col rovescio d'un coltello si levino loro le scaglie, si aprano, si tolgano loro la testa e la lisca e si lavino ben bene in parecchie acque.

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Da ultimo la si passi allo staccio.

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Tenuta ancora un momento al fuoco ben rigirata, la salsa è pronta e serve per la carne allessa, o per qualsiasi altra vivanda allessa.

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Si mettano in molle la sera avanti 400 grammi di fagioli, e all'indomani si facciano bollire fino alla giusta cottura, versando poi nella pentola la

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La salsa riuscirà densissima.

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Si faccia cuocere prima da una parte e poi dall'altra, staccando ogni tanto gli orli con la forchetta. Quando sembrerà solida abbastanza la si levi

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Verso la fine della cottura si condisca la minestra col seguente soffritto:

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La bollitura a bagnomaria deve essere lentissima.

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Si lavori la pasta moltissimo ed energicamente affinchè risulti ben liscia, morbida ed elastica. Si faccia poi una palla e la si metta in una

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Quando la pasta si sarà gonfiata, la si rovesci sull'asse spolverizzata di farina e dopo averla lavorata ancora un po', la si spiani con le mani

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Si ponga poi, in una bacinella pirofila, a strati, prima la pasta, poi le melanzane, indi la pastella. Messa la tortina al forno la si lascerà fino a

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La tortina va servita nella stessa bacinella nella quale la si sarà cotta.

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Si prenda della farina di castagne e la si metta al fuoco con dell'acqua come si fa con la semplice polenta di farina. Mentre la si rigira al fuoco

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Dopo che tutto sarà bene mescolato si riempia una bacinella pirofila e la si ponga in forno, dove la si lascerà mezz'ora.

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Si riempia con la pasta la tortiera e vi si ponga dentro un composto, fatto nel modo seguente:

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Si arrostisca la torta in due tortiere e si sovrapponga uno sfoglio all'altro, mettendo nel mezzo la seguente crema che verrà poi anche spalmata

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Si polverizzi la torta con zucchero a velo.

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Versata sulla torta la si lasci assodare.

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Dopo fredda la si tagli in due e si metta nel mezzo la seguente crema:

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Con la stessa crema si spalmi poi tutta la torta, adornandola con mezze noci e con qualche frutto candito.

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Quando la massa sarà completamente fredda la si distenda su tre sfoglie, appoggiandovi al disopra la quarta.

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Lasciato così tutta una notte all'indomani lo si tolga, sollevando la carta. Posata la torta sul piatto rotondo, prima di servirla, la si ricopra di

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Si prepari una crema, frullando prima due uova intere con tre cucchiaiate di farina, la buccia grattugiata di un limone, e mezzo litro di latte. Si

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La si lasci così raffreddare e consolidare.

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Quando la frittata sarà rappresa, la si volti dall'altra parte per farle prendere colore anche di sotto. Si metta allora nel mezzo molta marmellata e

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La pasta va cucinata « al dente ».

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Con questa salsa si condisce la pasta asciutta.

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Si riscaldi molto bene sulla brace la graticola e la si unga con dell'olio. Vi si ponga sopra l'orata e la si faccia arrostire a fuoco vivo, mentre

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Si pone la graticola a riscaldare sulle braci e la si unge abbondantemente con olio; indi si pongono le triglie e si lasciano arrostire a fuoco

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LA CUCINA ITALIANA DELLA RESISTENZA

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