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Lazzari Turco, Giulia
Il piccolo focolare. Ricette di cucina per la massaia economa
193546 1947 , Trento , Casa Editrice G. B. Monauni 50 occorrenze

Dal mal uso è vinta la ragione.

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Quando la polenta è cotta, la salsiccia si trova bell'e pronta colla verdura.

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L'estate è la madre dei poveri.

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La santoreggia dà molto sapore ai fagioli ed è bene aggiungervene due tre ramicelli durante la cottura.

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Alla santoreggia (peverella) si può sostituire la salvia.

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Collo zucchero. La maniera migliore di preparare le rape è la seguente:

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38. La rapa. Diverse maniere di prepararla.

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, ma chi abita la terraferma deve andar molto cauto nell'acquisto dei pesci perchè la frode è all'ordine del giorno e la salute in continuo pericolo. Il

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fatela tenere strettamente da un'altra persona, applicate un grosso strofinaccio vicino al taglio e stirando con le due mani verso la coda rovesciatene la

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1. Maniera di fare il brodo colla carne. — Se volete che il brodo diventi buono dovete mettere al fuoco la carne nell'acqua fredda. Se gradite invece

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A tutti i calamari, grandi e piccoli, prima di cucinarli si strizzano fuori gli occhi, si leva la borsetta dell'inchiostro e la penna, specie di

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Ogni magione ha la sua passione.

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La ranocchia non morde perchè non ha denti.

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La farina di frumento per i piatti dolci necessita che sia fine se non finissima. Per le torte e per i budini la prenderete sempre di prima qualità.

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Chi la misura la dura.

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di buon latte bollente. Stendete la metà del composto in una tegghia unta, disponetevi sopra uno strato di mele tagliate a fettine sottili, più un

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Come la cuochina tale la cucina.

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Chi mangia la torta del comune la paga in piazza.

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La meraviglia dell'ignoranza è figlia.

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Se v'aggrada potete unirvi durante la cottura la buccia gialla grattata d'un limone per ogni chilogrammo di frutta oppure un sacchettino di velo con

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A chi crede non duole la morte.

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La menta dev'essere di prima qualità.

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La fretta fa rompere il bicchiere.

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La Romagna, assai scarsa di burro, non esita a introdurre lo strutto in tutte le salse e in tutti i condimenti. A Roma si allestisce perfino la

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La mano che dà raccoglie.

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La farina. — La farina, se è di fresco macinata, si stende su una tovaglia in luogo arieggiato, trascorso qualche giorno si ripone nell'apposita

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Il grasso dei visceri, sciolto, costituisce la sugna.

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La pigrizia è la chiave della povertà.

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RICETTE DI CUCINA PER LA MASSAIA ECONOMA

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Dove c'è la pace c'è Dio.

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2. Maniera di cuocere la pasta. — La pasta, sia essa comperata o fatta in casa, si cuoce nell'acqua bollente salata, in un recipiente largo, e

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La carne potete servirla in seguito con qualche verdura. Se v'aggrada tuttavia di rendere la pasta ancora più saporita, tagliate minutamente il

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1. La polenta. — Tutti fanno la polenta ma pochi sanno farla bene. La polenta di granturco ben dosata e ben cotta, con un discreto companatico, è

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8. Polenta arrostita. — La polenta fresca si arrostisce a fette nel burro o nello strutto bollenti, la polenta rafferma invece per questo scopo si

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La fame è il miglior cuoco che vi sia.

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La gola tira in malora.

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Sotto la bianca cenere sta la brace ardente.

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La prima scodella piace a tutti.

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Durante la bollitura schiumerete con diligenza il brodo, senza portar via il grasso che si leva più tardi e si ripone, mentre la schiuma è roba di

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La catena non teme il fumo.

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La lingua unge e il dente punge.

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13. Lingua di manzo. — La lingua fresca non è molto gustosa o per lo meno ha bisogno di troppe manipolazioni per pigliare un sapore gradevole. La

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La vicinanza è mezza parentela.

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Si può cuocere arrosto tanto il petto come la spalla, la coscia e la lombata di vitello. Il petto e la lombata, essendo più grassi, abbisognano d'una

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La notte è madre dei consigli.

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Buona compagnia mezza la via.

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La roba sta con chi la sa tenere.

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99. Maniera di spellare il coniglio. — Come la lepre (vedi più sotto N. 106), soltanto non si leva la seconda pelle.

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Recidete quindi le zampe e la testa col collo fin dove cominciano i filetti del dorso e, se non avete intenzione di allestire la lepre ripiena

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107. Lepre arrosto. — Quando la lepre è bene spellata, avrete cura di levarne diligentemente le pelletiche con un coltellino fine senza guastare la

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