Lavate e pulite i funghi, tagliateli a pezzetti, fateli insaporire con 30 grammi di burro, sale e pochissimo pepe e lasciateli in caldo. Fate rosolare la farina con 50 grammi di burro e, quando avrà preso un colore bruno dorato, versate a poco a poco, mescolando sempre, 203 mestoli di brodo; otterrete una salsa liscia e colante, a cui aggiungerete il prosciutto tagliato a dadini, i funghi ed i tartufi a fettine, e che lascerete cuocere su fiamma bassissima fino che si sarà addensata. Avrete intanto fatto affogare le uova nel solito modo, le avrete sgusciate, ne avrete regolarizzata la forma e le avrete tenute in caldo; non appena la salsa sarà pronta, disponetele nel piatto di portata; versate sopra la salsa caldissima e servite.
; otterrete una salsa liscia e colante, a cui aggiungerete il prosciutto tagliato a dadini, i funghi ed i tartufi a fettine, e che lascerete cuocere su fiamma
Lavate e pulite bene i tartufi e tagliateli, metà a dadini e metà a fette non troppo sottili. Fate fondere in una padellina 40 grammi di burro e, quando sarà caldo, mettetevi i dadini di tartufo per qualche minuto soltanto. Sbattete le uova in una scodella con sale e pepe, aggiungete i dadini di tartufo e versate il tutto in una padella, dove avrete fatto fondere gli altri 40 grammi di burro. Avrete intanto messo le fette nella padellina dei tartufi e le lascerete insaporire mentre l'« omelette » cuoce. Appena questa sarà pronta, fatela scivolare nel piatto di portata, copritela con le fette di tartufo ed il loro burro e servite subito.
tartufi e le lascerete insaporire mentre l'« omelette » cuoce. Appena questa sarà pronta, fatela scivolare nel piatto di portata, copritela con le fette
Friggete nell'olio ½ chilo di arborelle, poi mettetele in una insalatiera e salatele. A parte farete intanto bollire un po' meno di ¼ di litro di aceto, insieme a 2 o 3 cipolline tagliate a fette grosse che lascerete bollire per un po'. Unitevi poi del sedano (tanto i gambi che le foglie) del basilico, delle erbette (assomigliano alle coste ma sono più piccole, anche di queste lasciate gambi e foglie), timo, lauro, e altre erbe odorose se vi piacciono. Lasciate bollire ancora un poco fin che tutte le verdure saranno cotte, e allora versate il tutto sulle arborelle coprendo poi l'insalatiera. Lasciate riposare per qualche ora, e servite con la relativa salsa. Sarebbe meglio prepararle un giorno prima in modo che le arborelle possano avere il tempo di assorbire il sapore delle erbe aromatiche.
aceto, insieme a 2 o 3 cipolline tagliate a fette grosse che lascerete bollire per un po'. Unitevi poi del sedano (tanto i gambi che le foglie) del
Prendete una dozzina di aringhe salate e raschiate loro l'estremità della testa e della coda, poi mettetele a bagno nel latte per almeno un giorno. Fate rosolare in abbondante burro una cipolla, timo, 2 foglie di lauro, sedano, prezzemolo, tutti tritati e quando saranno ben rosolati, versatevi un litro circa tra aceto e vino bianco, e lasciate bollire fin che il liquido si sarà ristretto. Infine aggiungete le aringhe che lascerete cuocere per almeno 10 minuti. Servitele tanto calde che fredde.
litro circa tra aceto e vino bianco, e lasciate bollire fin che il liquido si sarà ristretto. Infine aggiungete le aringhe che lascerete cuocere per
Mettete in un piatto fondo dell'olio abbondante, sale pepe e un battuto di cipolle e un po' di prezzemolo, e aggiungetevi dei pezzi di rombo ben puliti e lavati, che lascerete marinare per qualche ora. Scaldate poi la graticola, sgocciolate il pesce, infarinatelo, e mettetelo sulla graticola, tenendolo sempre bagnato con la salsa. Servitelo caldo.
puliti e lavati, che lascerete marinare per qualche ora. Scaldate poi la graticola, sgocciolate il pesce, infarinatelo, e mettetelo sulla graticola
Tagliate le punte degli sparagi e mettetele da parte. Tagliate il resto a pezzi fino a che il coltello resiste e dopo averli lavati, metteteli a lessare in acqua bollente salata. Quando la parte più dura è quasi completamente cotta aggiungete le punte che cuoceranno in breve tempo. Togliete dal fuoco, scolate, passate allo staccio. Fate rosolare una foglia di cipolla con 30 grammi di burro, toglietela appena dorata ed aggiungete la farina, fatela appena rigirare nel tegame e unitevi adagio il latte bollente sempre rimestando. Quando si è formata una besciamella densa, unitevi il passato di sparagi e la panna facendo amalgamare bene il composto che lascerete al fuoco finchè si è ristretto. Condite con sale e pepe, aggiungetevi il formaggio e collocatelo in uno stampo bucato, ben unto e infarinato per farlo cuocere a bagnomaria. Quando sformate il « flan » copritelo di una minuta di fegatini, crestine, cervella e tartufi.
sparagi e la panna facendo amalgamare bene il composto che lascerete al fuoco finchè si è ristretto. Condite con sale e pepe, aggiungetevi il formaggio
Il « savarin » al rhum è un dolce che piace molto agli uomini, perchè è di sapore piuttosto sostenuto e il liquore corregge la eccessiva dolcezza della panna montata con la quale viene generalmente riempito. Sciogliete nella mezza tazza di latte tiepido il lievito di birra, e unitevi 50 grammi di farina in modo da formare un panetto che lascerete lievitare per una ventina di minuti al caldo. In una terrina mettete intanto gli altri 200 grammi di farina ben stacciata con lo zucchero fino e il sale. Fate la fontana, e versatevi uno per volta le uova intere, unite la pasta già lievitata e infine il burro fresco, prima lavorato bene da solo in una terrina. Sbattete con forza la pasta, lavorandola per circa mezz'ora fino a che non sia perfettamente liscia e bene aereata. Dopo ciò lasciatela riposare per qualche ora al caldo, e quando avrà raddoppiato quasi il volume, mettetela sulla spianatoia infarinata e lavoratela ancora per una diecina di minuti, prima di metterla nella forma a ciambella unta di burro che dovrà essere riempita solo a metà, perchè il « sava-in » cresce molto alla cottura. Preparate uno sciroppo con i 4 cucchiai di zucchero, il rhum e la vainiglia. Rovesciate il « savarin » appena cotto e ben dorato su uno staccio con un piatto sotto, e versatevi sopra a cucchiaiate lo sciroppo in modo da imbeverlo bene tutto. Fate freddare e servite riempito di panna montata o anche, e questo sistema è il più classico, con uno zabaione al marsala.
farina in modo da formare un panetto che lascerete lievitare per una ventina di minuti al caldo. In una terrina mettete intanto gli altri 200 grammi di
Lavorate in una terrina lo zucchero e il burro aggiungendo adagio l'uovo e il tuorlo. Quando il composto sarà ben lavorato e spumoso aggiungete la farina e le mandorle sbucciate e tritate nonchè la presina di sale. Versate il composto in uno stampo da « plum-cake » imburrato, cuocetelo a fuoco moderato e quando sarà sformato e freddo tagliatelo a fette che lascerete seccare.
moderato e quando sarà sformato e freddo tagliatelo a fette che lascerete seccare.
Sono dei dolci molto modesti, che si trovano facilmente anche dai fornai. Per prepararli, occorrerà prima di tutto un pezzo di pasta da pane lievitata che dovrete impastare con qualche cucchiaiata d'olio, un po' di zucchero, sale, e un po' di acqua tiepida. Lavorata che sia aggiungetevi qualche pinolo, delle uvette secche e delle scorzette candite di arancia. Con la pasta ottenuta formate dei piccoli panini a pagnottelle che disporrete sulla piastra unta del forno e lascerete lievitare per cinque ore e anche più. Metteteli quindi a cuocere in forno caldo.
piastra unta del forno e lascerete lievitare per cinque ore e anche più. Metteteli quindi a cuocere in forno caldo.
Tritate sottilissime 150 grammi di noci (lascerete le rimanenti per la guarnizione) unitevi i tuorli e lo zucchero e lavorate il composto per un'ora aggiungendovi poi gli albumi a neve e i biscotti grattugiati e passati allo staccio. Cuocete il composto entro stampini ovali unti di burro e infarinati. Quando saranno freddi guarniteli con una ghiaccia al caffè e appoggiate su ciascuno mezza noce.
Tritate sottilissime 150 grammi di noci (lascerete le rimanenti per la guarnizione) unitevi i tuorli e lo zucchero e lavorate il composto per un'ora
La preparazione del « plum-pudding », che è il classico dolce di Natale degli inglesi, richiede una lavorazione meticolosa. Noi ve ne diamo una ricetta precisa e particolareggiata, seguendo la quale potrete preparare un « plum-pudding » tanto perfetto, da ingannare qualsiasi inglese. Prima di tutto, pulite molto bene il grasso di bue, togliendo e scartando tutti i filamenti e le parti sanguinolenti, ponetelo sull'asse della pasta, tritatelo staccando dalla mezzaluna quanto vi rimane attaccato, lavoratelo con la farina e la mollica, e mettetelo in una terrina. Mondate tutte le uvette, e sgranate quella di Malaga aprendo gli acini da un lato. Mettetele allora in una terrina, dove le lascerete ammorbidire in un po' di rhum o cognac. Tagliate intanto a piccoli dadetti le scorze di arancia, di limone e di cedro candito e unitele alle uvette. Levate i noccioli alle prugne secche, tritatele il più fine possibile, poi ponetele in una terrina insieme alle uova, la birra, le mandorle tagliate a filetti, la mela grattugiata, le scorze e i succhi di limone e arancia, le spezie in polvere, la cannella, la noce moscata, il sale e lo zucchero. Rimestate e lavorate con le mani fin che il composto avrà acquistato una certa consistenza e si sarà amalgamato. Unite l'impasto di grasso e farina, bagnate con della birra e rimpastatelo. La cosa più importante è che questo composto sia ben mescolato, e i vari ingredienti amalgamati, in modo che non succeda di trovare della polpa di prugne da una parte e del grasso da un'altra. Quando il miscuglio avrà ripreso consistenza, unitevi la metà delle uvette e delle frutta candite, e lavoratelo ancora. Aggiungetevi finalmente il resto delle uvette e delle frutta candite, e rimanipolate un'altra volta. In Inghilterra usano lasciar riposare questa pasta al fresco per circa un mese rimescolandola ogni giorno, e aggiungendovi a mano a mano birra o rhum. Noi invece, per semplificarla, la cuociamo appena fatta, e il risultato è altrettanto buono. Prendete quindi uno straccio di tela grossa; ungetene bene la parte centrale con del burro, e poi infarinatela, schiacciando la farina con il palmo della mano in modo che aderisca. Versatevi il composto preparato, unite le quattro punte dello straccio, e legatelo ben stretto con una corda. Mettetelo quindi in una grande pentola di acqua bollente e fatelo cuocere a ebollizione leggera ma continua per circa quattro ore. Mentre cuoce, aggiungetevi sempre nuova acqua bollente, perchè il « pudding » deve rimanere sempre completamente immerso nell'acqua. Scolate il « pudding », levatelo dalla tela, e servitelo caldo, guarnito di rametti di agrifoglio. Al momento di presentare il « plum-pudding » in sala da pranzo, cospargetelo di rhum e dategli fuoco, in modo che il dolce appaia fiammeggiante. Col « plum-pudding » si serve anche in salsiera una salsa di burro di cui vi diamo qui sotto la ricetta.
sgranate quella di Malaga aprendo gli acini da un lato. Mettetele allora in una terrina, dove le lascerete ammorbidire in un po' di rhum o cognac. Tagliate
Fate bollire il latte con lo zucchero e il limone, versatevi il semolino e portatelo a cottura mescolando sempre. Ritirate il composto dal fuoco, versatevi la cioccolata grattugiata, gli albumi a neve, l'uvetta e il cedro a dadini. Mescolate bene il composto e versatelo in uno stampo di porcellana bagnato dove lo lascerete raffreddare per alcune ore. Sformatelo quando si sarà ben indurito e servitelo con una crema fredda al cioccolato.
bagnato dove lo lascerete raffreddare per alcune ore. Sformatelo quando si sarà ben indurito e servitelo con una crema fredda al cioccolato.
Fate bollire il latte con un pizzico di sale e due cucchiaiate di zucchero, e, levato il bollore, versatevi il riso mondato e lavato. Abbassate la fiamma e lasciate cuocere per mezz'ora. Sciogliete intanto in poca acqua tiepida il lievito di birra, aggiungendovi 80 grammi di farina finissima, mescolate fino ad avere un lievito piuttosto molle che lascerete crescere in luogo tiepido. Intanto unirete al riso cotto e freddato 12 grammi di farina per dolci, l'uvetta lavata e gonfiata nel rhum, i pinoli pestati nel mortaio e il burro fuso. Mescolate bene e unite il lievito che avrà raddoppiato il suo volume e le uova intere. Lasciate riposare il composto per un'ora poi friggete gettandolo a cucchiaiate nell'olio bollente, in una padella profonda. Friggete poche frittelle alla volta, perchè diventano molto grosse. Servitele spolverizzate di zucchero a velo.
, mescolate fino ad avere un lievito piuttosto molle che lascerete crescere in luogo tiepido. Intanto unirete al riso cotto e freddato 12 grammi di farina
Prendete 18 noci ancora verdi ma non troppo piccole, tagliatele a pezzettini e mettetele in un litro di alcool dove le lascerete in infusione almeno due mesi, tenendo il recipiente quanto più potete esposto al sole. Passate a setaccio, filtrate e aggiungete mezzo chilo di zucchero per ogni litro di liquore. Lasciate riposare un certo tempo prima di servirvene.
Prendete 18 noci ancora verdi ma non troppo piccole, tagliatele a pezzettini e mettetele in un litro di alcool dove le lascerete in infusione almeno
Sbucciate 6 arance e conservate le bucce. Con mezzo chilo di zucchero e un quarto di litro di acqua preparate lo sciroppo che lascerete bollire per 5 minuti a fuoco vivo. Aggiungete il succo delle arance, roghete dal fuoco. Mettete sul setaccio le bucce lavate e versatevi sopra lo sciroppo bollente. Lasciate raffreddare e filtrate. Nello stesso modo potete fare uno sciroppo di mandarini o di limoni.
Sbucciate 6 arance e conservate le bucce. Con mezzo chilo di zucchero e un quarto di litro di acqua preparate lo sciroppo che lascerete bollire per 5
Prendete delle belle mele cotogne, e, prima di tutto, pulitele esteriormente con un pannolino (senza sbucciarle), cercando di togliere la peluria di cui sono coperte, poi tagliatele a pezzi e mettetele a cuocere in una casseruola coperte di acqua. Quando vedrete che cominciano a spappolarsi, toglietele, e versatele subito in un sacchetto di tela che lascerete sospeso per un poco sopra una bacinella, in modo che il succo contenuto nelle mele possa colare, se è necessario aiutatevi pure strizzando un poco il sacchetto con le mani. È importante, in ogni caso, che tutta questa operazione venga fatta mentre il composto è ancora caldo. Infine rimettete sul fuoco il succo filtrato e quando si sarà ristretto, levatelo, pesatelo, e unitevi per ogni chilo di liquido, 700 grammi di zucchero, Rimettete ancora a bollire, schiumando mano a mano per chiarificarlo. Quando farà la « perla » (vedi pag. 454) la gelatina sarà pronta, versatela nei barattoli di vetro che chiuderete dopo che si saranno ben raffreddati.
, toglietele, e versatele subito in un sacchetto di tela che lascerete sospeso per un poco sopra una bacinella, in modo che il succo contenuto nelle mele
Impastate il lievito con un poco di latte, farina e zucchero, e fatene un panetto che metterete in luogo tiepido e lascerete crescere, quindi unitevi anche gli altri ingredienti, tranne le uova, versate in una tazzina e lavorate la pasta con le mani, fin che farà delle bolle e si staccherà dalla terrina in un sol pezzo. Unitevi i tuorli d'uovo e stendete la pasta su un tovagliolo coperto di farina. Preparate intanto un ripieno di noci a pezzetti, uvetta già rinvenuta in acqua tiepida e spremuta, e un cucchiaio di pangrattato, il tutto inzuppato in un poco di rhum; stendete questo composto sulla pasta, arrotolatela su se stessa e lasciatela lievitare fin che sarà aumentata di volume, quindi fate cuocere in forno caldo.
Impastate il lievito con un poco di latte, farina e zucchero, e fatene un panetto che metterete in luogo tiepido e lascerete crescere, quindi unitevi
Con la farina gialla e il latte preparate una polentina che poi lascerete raffreddare un poco prima di unirvi l'uvetta, le mele sbucciate e tagliate a pezzetti, la marmellata di prugne, (o in mancanza di questa di marasche), zucchero, la raschiatura di un limone, e un pugno di farina bianca. Amalgamate bene il tutto e versate il composto in uno stampo imburrato e infarinato. Fate cuocere a forno caldo.
Con la farina gialla e il latte preparate una polentina che poi lascerete raffreddare un poco prima di unirvi l'uvetta, le mele sbucciate e tagliate
Con il burro, la farina, i tuorli, due cucchiai di olio, sale e acqua fredda, preparate una pasta abbastanza consistente, che lascerete riposare per circa tre ore. Poi stendetela sottile e foderatene uno stampo. Coprite la pasta con un foglio di carta sottile, riempite il vuoto con dei fagioli secchi in modo che cuocendo la pasta non abbia a fare delle bolle, e fate cuocere in forno. Intanto preparate il ripieno facendo bollire mezzo litro di latte con un cucchiaio di burro, quando bolle ritirate la casseruola sull'angolo del fornello e versatevi, tutta in una volta, un bicchiere di farina e un pizzico di sale. Rimestate bene finchè la pasta sarà cotta, ritirate dal fuoco, lasciate raffreddare prima di unirvi le 3 uova e il gruviera sciolto sul fuoco in pochissimo latte. Formate col cucchiaio dei gnocchetti che cuocerete in acqua bollente salata, e riempite con questi gnocchi il vuoto della crosta già preparata, unitevi della besciamella, parmigiano e un ragù di funghi, infornate per qualche minuto e poi servite.
Con il burro, la farina, i tuorli, due cucchiai di olio, sale e acqua fredda, preparate una pasta abbastanza consistente, che lascerete riposare per
Preparate innanzi tutto le crocchette di riso facendolo cuocere in acqua salata con la metà del burro, sale, pepe e un nonnulla di noce moscata, fatelo cuocere per circa venti minuti poi conditelo con parmigiano grattugiato e lavorate bene in modo di ottenere un impasto omogeneo che lascerete raffreddare. Nel frattempo preparate il seguente ripieno: tagliate a dadi tutta la carne, tritate i funghi, e fate rosolare in una casseruola con trenta grammi di burro e un pezzetto di cipolla tritata, aggiungetevi mezzo bicchiere di vino che farete consumare, spolverizzate con un pizzico di farina e bagnate con una tazzina di brodo, Poi lasciate cuocere mescolando bene e versate tutto in un piatto, lasciando raffreddare. Quindi prendete una cucchiaiata di impasto di riso, e col dito ba- gnato di uovo sbattuto fatevi un buco nel centro, e ponetevi un cucchiaino di ripieno, poi ricoprite col riso in modo che il ripieno rimanga nel centro della crocchetta. Procedete così fino ad esaurimento degli ingredienti, infarinate le crocchette, immergetele una alla volta nell'uovo sbattuto, impanatele e friggetele in olio o strutto bollenti. Servitele calde.
, fatelo cuocere per circa venti minuti poi conditelo con parmigiano grattugiato e lavorate bene in modo di ottenere un impasto omogeneo che lascerete
Fate scaldare bene l'olio insieme ad un pezzetto di scorza di arancia, una di limone ed una di mandarino, fin che sarà bollente, fatelo quindi raffreddare e levate le scorze. Intanto disponete la farina sulla spianatoia, versatevi sopra l'alcool e lavorate con il palmo delle mani, poi unitevi l'olio raffreddato e continuate a lavorare nel medesimo modo, aggiungetevi un pizzico di sale, le rimanenti scorze di arancio, di limone e mandarino grattugiate, la noce moscata. Impastate il tutto ammorbidendo con qualche goccia di acqua tiepida, fin che avrete ottenuto una pasta soda ed elastica che lascerete riposare per una mezz'ora circa. Poi, con una forchetta, fatene dei piccolissimi gnocchi, grandi quanto una mandorla e friggeteli in abbondante olio bollente. A parte fate scottare un momento le mandorle in acqua bollente così da poterle facilmente sbucciare, e, dopo averle asciugate con una salvietta, fatele tostare, e mescolatele ai gnocchetti fritti. Prendete ora una casseruola di rame, fatevi sciogliere il miele e quando sarà diventato biondo e quando, preso tra il pollice e l'indice della mano, formerà il filo, versatevi la miscela di mandorle e gnocchetti, girate rapidamente con un cucchiaio di legno fin che tutto il miele sarà stato assorbito e il composto si staccherà dalla casseruola. Allora versate subito il composto sul tavolo di marmo bagnato e con l'aiuto di un limone tagliato in due dategli la forma voluta, e guarnite con i pinoli. Volendo potrete spolverizzarlo di cannella e zucchero vanigliato.
lascerete riposare per una mezz'ora circa. Poi, con una forchetta, fatene dei piccolissimi gnocchi, grandi quanto una mandorla e friggeteli in
Impastate la farina con la ricotta, le patate lessate e setacciate calde, le uova intere, un pochino di acqua tiepida, un pizzico di sale e fatene una pasta morbida ma consistente, che lavorerete sulla spianatoia fin che sarà diventata ben liscia. Mettete quindi la pasta nella madia, e lavoratela piano piano ammorbidendola con un poco di latte tiepido, battetela, lavoratela ancora e aggiungetevi anche la raschiatura delle due arance, lo zafferano e il lievito sciolto in un poco di acqua tiepida. Quando la pasta è sufficientemente morbida e si distacca dalla madia, unitevi anche un bicchierino di acquavite. Lasciatela quindi riposare per un poco poi prendetene dei pezzetti con le mani inumidite e foggiatene delle frittelline rotonde che lascerete cadere nell'olio bollente. Ritiratele quando saranno ben dorate e gonfie, mettetele a piramide su un piatto di portata, e servitele calde Spolverizzate di zucchero al velo.
lascerete cadere nell'olio bollente. Ritiratele quando saranno ben dorate e gonfie, mettetele a piramide su un piatto di portata, e servitele calde