o d'argento una porzione del sedimento fattosi in fondo all'acqua. Qualora lo spolverizzamento del riso sia stato fatto con polveri minerali (ciò che più importa saper conoscere), il sedimento calcinato lascierà un'abbondante quantità di ceneri.
più importa saper conoscere), il sedimento calcinato lascierà un'abbondante quantità di ceneri.
Per valutare il grado di fusione di un dato grasso si potrà adoperare un semplicissimo apparecchio simile a quello rappresentato dalla fig. 30 e procedere nel modo che sono per dire. Dopo aver fuso a lento calore, entro una capsula di porcellana, un poco del grasso da esaminare, se ne colerà nel tubo d'assaggio a dell'apparecchio tanto da riempirne il fondo per circa un centimetro e vi si lascierà consolidare per raffreddamento. Ciò fatto, si verserà dell'acqua sopra il grasso reso consistente, fino a riempire i due terzi della provetta, al collo della quale, con turacciolo di sughero perforato, si applicherà un termometro sensibile t, procurando che il bulbo del medesimo vada a toccare la superficie del grasso solidificato nella culatta del tubo. Questo, così preparato, verrà quindi applicato, mediante adatto turacciolo, al largo collo del matraccio M ripieno per metà di acqua e mantenuto, mediante il sostegno S, sulla lampada ad alcool. Accendendo questa ed elevandosi gradatamente la temperatura dell'apparecchio, che funziona come un bagno-maria, si arriverà alfine al grado di fusione del grasso, che sarà letto sul termometro, allorquando le prime porzioni grassose, liquefattesi per il calore, dal fondo della provetta si porteranno alla superficie dell'acqua che l'occupa sovrastando al grasso.
tubo d'assaggio a dell'apparecchio tanto da riempirne il fondo per circa un centimetro e vi si lascierà consolidare per raffreddamento. Ciò fatto, si
1° L'aggiunta dell'acqua sarà rivelata dalla poca forza dell'aceto e dalla scarsità dell'estratto che esso lascierà dopo la sua evaporazione a secchezza operata in una capsula scaldata a + 100° C a bagno-maria.
1° L'aggiunta dell'acqua sarà rivelata dalla poca forza dell'aceto e dalla scarsità dell'estratto che esso lascierà dopo la sua evaporazione a
2° Lo zucchero raffinato, e specialmente quello non di qualità superiore e polverizzato, può essere sofisticato con sostanze terrose come polvere di marmo, creta, sabbia, polvere d'ossa, gesso, ecc., o con materie organiche insolubili come farine diverse, fecola, ecc. Per scoprire queste impurità varrà la semplice soluzione nell'acqua di una determinata quantità di zucchero da esaminare. Se puro vi si scioglierà completamente, se impuro intorbiderà l'acqua e lascierà un residuo insoluto che raccolto poi sopra filtro, essiccato, pesato ed opportunamente esaminato, potrà anche, volendo, determinarsi qualitativamente e quantitativamente.
intorbiderà l'acqua e lascierà un residuo insoluto che raccolto poi sopra filtro, essiccato, pesato ed opportunamente esaminato, potrà anche, volendo