«L'uso della carne degli animali affetti da tisi perlacea, che sono in stato di sufficiente nutrizione, è permesso, quando ha tutte le proprietà della carne commestibile. Gli organi infetti da noduli debbono essere sotterrati o bruciati. Quando però l'animale macellato è assai dimagrato e nei noduli vi sono masse caseose e le glandole linfatiche sono parimente degenerate ed in genere la malattia è molto inoltrata, allora nè carne, nè altra parte del corpo, sotto qualsiasi condizione, deve essere permessa per uso umano» (Baranski). Anche il nostro Nosotti viene presso a poco alle stesse conclusioni.
della carne commestibile. Gli organi infetti da noduli debbono essere sotterrati o bruciati. Quando però l'animale macellato è assai dimagrato e nei
5° Rogna delle pecore. Scabbia prodotta da un acaro che vivendo sulla cute e sotto l'epidermide vi ingenera una infiammazione. Quando l'animale rognoso non è dimagrato e quando in vita e dopo macellato fu trovato sano, la carne può essere dichiarata commestibile. Al contrario la carne di un animale rognoso, fortemente dimagrato o pel quale, poco tempo prima della macellazione, è stata intrapresa una cura con unguento mercuriale o con altre sostanze velenose, non dovrà essere usata come alimento.
rognoso non è dimagrato e quando in vita e dopo macellato fu trovato sano, la carne può essere dichiarata commestibile. Al contrario la carne di un animale
1° Perchè contiene sempre sangue. Se lo si spreme con le mani ne esce sangue oscuro, mentre la carne ben macellata con diligente dissanguamento non contiene sangue, così che una piccola quantità di questo, può servire come di indizio della non avvenuta macellazione. Se vi è una gran quantità di sangue nero, allora si può conchiudere addirittura che l'animale non è stato macellato, ma che mancò di morte naturale.
sangue nero, allora si può conchiudere addirittura che l'animale non è stato macellato, ma che mancò di morte naturale.
36. — Visita dell'animale vivo e macellato. I Capitoli d'oneri più volte ricordati, riguardo alla carne aggiungono: «L'autorità militare dal canto suo sarà in facoltà di far visitare i buoi, prima e dopo la macellazione, oppure quando siano ridotti in quarti, prima che ne sia fatta la distribuzione ai corpi, tanto nei luoghi di deposito, quanto in quelli di distribuzione, facendo anche applicare un bollo sui quarti stessi.
36. — Visita dell'animale vivo e macellato. I Capitoli d'oneri più volte ricordati, riguardo alla carne aggiungono: «L'autorità militare dal canto
d) La visita dell'animale macellato è il complemento indispensabile di quella dell'animale vivo, perchè ci permette la ispezione dei singoli visceri nei quali si potranno constatare talvolta stati morbosi rimasti occulti nell'ispezione, benchè accurata, dell'animale in piedi.
d) La visita dell'animale macellato è il complemento indispensabile di quella dell'animale vivo, perchè ci permette la ispezione dei singoli visceri
3° che nella vacca si trovano sempre le tracce dei ligamenti sospensori delle mammelle e l'escavazione che ha fatto il macellaro per asportarle; 4° che infine presso il bove macellato si trovano talora le tracce del pene od almeno del suo legamento sospensore.
° che infine presso il bove macellato si trovano talora le tracce del pene od almeno del suo legamento sospensore.
Nel caso di visita di un animale vivo od appena macellato, prima che sia stato scompartito in quarti, si com-prende agevolmente come il compito debba riuscire ben facile; le caratteristiche sessuali renderanno impossibile ogni equivoco. Ma non sarà altrettanto facile la distinzione fra la carne di bue e quella di vacca quando l'animale sia» presentato già diviso in quarti o in pezzi minori.
Nel caso di visita di un animale vivo od appena macellato, prima che sia stato scompartito in quarti, si com-prende agevolmente come il compito debba