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40 risultati per malattia
Maestrelli, Domenico
Il vitto del soldato. Raccolta di norme igieniche e delle più importanti nozioni sui caratteri, alterazioni, falsificazioni, preparazione e conservazione degli elementi concessi alla truppa
204813 1886 , Firenze , Collini 38 occorrenze

una malattia intesa sotto il nome di gotta del grano, i di cui granelli appaiono come deformati, sovente in modo irregolarissimo, di colore nero

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2° L'atrofia, il raggrinzamento ed imbrunimento dei chicchi dipendente dal Carolo (carolo nero, carolo giallo od Uredo orizoe etc.) malattia fungosa

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. Tutti sanno oramai come la produzione della pellagra, di questa tremenda malattia che affligge una gran parte dell'Italia continentale, sia oggi

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ormai nota malattia che fino dal 1843 si diffuse in tutta Europa con rapidità maravigliosa. Le patate infette da questo microfita, spaccate si

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od a specie e razza scadente dell'animale, a nutrizione mal regolata, a malattia del medesimo, o ad altra anormalità relativa all'età, al modo di

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1° Rabbia. Questa malattia che si presenta primitivamente solo nel cane, può essere trasmessa a tutti gli animali ed all'uomo. E malattia acuta e

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trasmettersi agli altri animali ed all'uomo. È malattia acuta e per lo più mortale. Benchè le carni carbonchiose usate come alimento siano molte volte

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3° Morva, farcino e ghiandola sospetta. Malattia contagiosa, propria della specie equina, trasmissibile all'uomo ed agli animali, ad eccezione de

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Morva e farcino sono malattie identiche per natura, perchè l'inoculazione de' prodotti morbosi dell'una può produrre l'altra malattia e viceversa. Il

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la tubercolosi. A stadio inoltrato della malattia il fatto sembra incontestabile.

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assolutamente inibiti la vendita e l'uso del latte, delle pelli, della lana, ecc. provenienti da animali carbonchiosi o sospetti di tal malattia.

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noduli vi sono masse caseose e le glandole linfatiche sono parimente degenerate ed in genere la malattia è molto inoltrata, allora nè carne, nè altra parte

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8° Corizza gangrenosa dei bovini, o febbre catarrale maligna. È malattia poco conosciuta nella sua essenza, ma tanto grave da produrre quasi sempre

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11° Malattia aftungulare propria di tutti i nostri animali domestici: è rappresentata da erosioni ulcerose sulla muccosa buccale, labiale, e talora

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inconvenienti di sorta. Se l'uso della carne di bovini affetti da tale malattia è inibito, si è perchè l'esperienza ha dimostrato che la malattia può esser molto

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, come da altri si ritiene (Nosotti). Comunque sia, volendo ammetterla nella alimentazione, occorre almeno esser ben sicuri di non equivocare la malattia

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Non è malattia mortale, ma produce grave denutrizione, deprezzando gli animali e la loro carne. Gli animali lievemente affetti possono esser

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La malattia aftungulare è contagiosa per contatto da animale ad animale, e per il latte, se non cotto, è trasmissibile ai bambini che presentano

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Nel primo stadio od afebbrile della malattia, quando la nutrizione è ancora soddisfacente e le alterazioni dei polmoni sono limitate, può aver luogo

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così ridotte diconsi trichine calcificate e non rappresentano che i reliquati indelebili di una malattia pregressa, e possono vedersi anche ad occhio

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Nei lievi gradi di malattia può essere utilizzata la carne ad eccezione del polmone. Nei gradi avanzati, caratterizzati dal marasmo, non si può usare

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Per regola bene stabilita devono ritenersi come malsane le carni di animali morti sia di malattia, sia di esaurimento di forze per soverchio lavoro

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massa torbida giallo-oleosa, con tessuto connettivo che presenti infiltrazioni gelatinose, sarà da ritenersi proveniente da animale affetto da malattia

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Condizioni opposte accennano invece a malattia dell'animale e soprattutto l'occhio languido e triste, la testa penzoloni, la mancanza di appetito, l

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I segni invece generici di malattia sono: Melanconia, testa bassa, stazione in piedi irregolare, occhi socchiusi e languidi, orecchie e corna fredde

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2° Altra malattia gravissima dell'aceto è la presenza delle anguillule, specie di infusori che vi si moltiplicano con rapidità straordinaria e che

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1° Esso può intorbidarsi od indebolirsi straordinariamente e fino al punto di putrefare. Tale malattia dipende da ciò: quando tutto l'alcool vi fu

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per malattia, disgustoso, nocivo; 2° un vino sarà tanto più povero in alcool, quanto più acido si addimostra.

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odore sgradevole, sapore ora acetico, ora amaro, secondo la malattia a cui andarono soggetti.» Oltre a ciò, l'eccesso od il difetto di colorito e l

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etilico e ricordare l'aroma speciale del vino sottoposto alla distillazione; quando invece i vini hanno subito qualche malattia, l'odore ed il sapore

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1° Fiori del vino, vino girato o che ha preso il fuoco. È malattia prodotta dal Mycoderma vini, che si svolge alla superficie del liquido, sotto

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Si evita in parte questa malattia aggiungendo al vino dell'acquavite e dell'acido tartarico in quantità Sufficiente da ricostituirne l'acidità

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3° Subbollimento o spinta del vino; vino matto, vino bleu. Questa malattia è il risultato di una fermentazione tumultuosa per la quale il vino

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4° Viscosità del vino; vino grasso o filante, oleoso. Malattia rara nei vini rossi, frequente nei bianchi, deboli e poveri di tannino, che

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Secondo il Pasteur questa malattia è dovuta, senza eccezione, alla presenza di un parassita sotto forma di filamenti indivisi sottilissimi, di

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5° Amarezza del vino; vino amaro a gusto di vecchio. È malattia propria di tutti i vini rossi e fini, quando vanno invecchiando. È attribuita dal

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Si corregge una tale malattia aggiungendovi del tannino (circa grammi 15 per 250 litri) il quale ha la proprietà di precipitare il fermento. Anche

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possibile esistenza di qualche malattia interna, non avvisata nelle precedenti visite dell'animale in piedi.

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Dottor Antonio
L'orto in cucina - Almanacco 1886
209352 1886 , Milano , Casa Editrice Guigoni 2 occorrenze

paglia lunga e forte, per la molta silice che contiene, è utilissima a coprire capanne campestri, tettoje, grondaje, ecc. Una specie di malattia che

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malattia si arrestò prontamente, facendo prendere a tutti come rimedio e preservativo l'infusione di senape nel vino bianco. Dietro ciò l'Ammiragliato d

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