3° Il Cephus pigmeus, specie di mosca color nero, con anello grigio al ventre ed ali trasparenti, che depone le sue uova, verso la fine di maggio, sui grani e le larve che ne nascono se ne cibano divorandoli (fig. 13).
, sui grani e le larve che ne nascono se ne cibano divorandoli (fig. 13).
Secondo le analisi fatte dal Prof. Abbene su alcune farine dei panifici militari di Genova, Alessandria e Torino abburattate a quel titolo, la composizione media ne risultò come appresso: [tabella]
composizione media ne risultò come appresso: [tabella]
b) Esame del glutine. Il glutine è l'elemento più importante della farina, non tanto perchè ne rappresenta la quasi totalità delle sostanze albuminoidi od azotate, quanto perchè ne è il principio veramente caratteristico che la rende idonea alla panificazione. Combinandosi infatti all'acqua senza esserne disciolto, idratandosi in altri termini e divenendo perciò omogeneo e duttile, imparte alla pasta di farina quella tenacità e resistenza elastica per la quale essa può svilupparsi e rendersi porosa e soffice sotto l'in-fluenza dei prodotti gassosi della fermentazione panaria. È a questo fatto che il pane deve la sua porosità e leggerezza che ne costituiscono i massimi pregi. Conseguentemente una farina di frumento sarà tanto più pregiata e tanto più panificabile, quanto maggiore sarà la quantità e migliore la qualità del glutine che contiene.
b) Esame del glutine. Il glutine è l'elemento più importante della farina, non tanto perchè ne rappresenta la quasi totalità delle sostanze
Raccogliendo poi il sedimento minerale formatosi al fondo del tubo, se ne potrà determinare, volendo, la quantità e, mediante opportuni reattivi, anche la qualità dei minerali che lo costituiscono.
Raccogliendo poi il sedimento minerale formatosi al fondo del tubo, se ne potrà determinare, volendo, la quantità e, mediante opportuni reattivi
Che la pasta da minestra sia poi un alimento veramente prezioso, ci se ne può convincere quando se ne studi la composizione in confronto di quella della carne fresca di bue e del pane, fondamentali elementi di qualsiasi razione alimentare. Secondo analisi attendibilissime si hanno: [tabella]
Che la pasta da minestra sia poi un alimento veramente prezioso, ci se ne può convincere quando se ne studi la composizione in confronto di quella
L'umidità può molto danneggiarli, sia al momento della loro raccolta, impedendone il conveniente essiccamento, sia ne' magazzini, determinandone la fermentazione putrida, la quale può riconoscersi facilmente dall'odore disaggradevole che sviluppano quando vengono fatti bollire coll'acqua.
L'umidità può molto danneggiarli, sia al momento della loro raccolta, impedendone il conveniente essiccamento, sia ne' magazzini, determinandone la
Di tutti i modi di conservazione dei legumi sopra accennati, i più adatti però ed universalmente accetti per usi militari sono i ricordati sotto i numeri 2 e 6, come quelli che assicurano la più lunga e perfetta conservabilità di questi vegetali commestibili, senza alterarne troppo i caratteri fisico-organolettici, che ne riducono grandemente il volume e che ne rendono molto facile il trasporto anche lungo e disastroso.
fisico-organolettici, che ne riducono grandemente il volume e che ne rendono molto facile il trasporto anche lungo e disastroso.
F) Specie dell'animale. Questa ha un' influenza essenziale sul valore nutritivo della carne; prova ne siano i seguenti dettagli tolti da fonti autorevolissime.
F) Specie dell'animale. Questa ha un' influenza essenziale sul valore nutritivo della carne; prova ne siano i seguenti dettagli tolti da fonti
La Pecora ha due anni quando è fornita di due incisivi permanenti; ha tre anni se ne ha quattro, quattro anni se ne ha sei; ha cinque anni se ha tutti gli incisivi stabili. Il grado di logoramento dei denti, accenna l'età successive; a 10 anni il logorio è compiuto e verso il 15° anno non rimangono dei denti che corte radici.
La Pecora ha due anni quando è fornita di due incisivi permanenti; ha tre anni se ne ha quattro, quattro anni se ne ha sei; ha cinque anni se ha
6° Un simile precetto vale per le carni di animali affetti da neoplasmi maligni, ed in special modo da carci-noma e sarcoma, quando tali neoformazioni accennano già ad esulcerazione. Tali neoplasmi si presentano qualche volta nei bovini. Nei cavalli sono invece frequenti i tumori melanotici i quali, se esistono sulla pelle soltanto, non hanno importanza sull'uso della carne, ma se ne esistono ne' visceri o ne' muscoli, allora la carne non deve accettarsi per l'alimentazione dell'uomo.
, se esistono sulla pelle soltanto, non hanno importanza sull'uso della carne, ma se ne esistono ne' visceri o ne' muscoli, allora la carne non deve
2° Trichinosi. Fra gli animali da macello quelli che ne vengono attaccati sono i porci, i quali, d' ordinario, ricevono le trichine dai ratti cui danno la caccia, perchè questi, come i topi e le talpe, sono originariamente invasi da trichine; e prova ne sia che anche altri animali che fanno la caccia ai topi, ratti, ecc. come il gatto, la volpe, ecc., sono subordinati alla trichinosi.
2° Trichinosi. Fra gli animali da macello quelli che ne vengono attaccati sono i porci, i quali, d' ordinario, ricevono le trichine dai ratti cui
4° Bronchite verminosa. È prodotta da piccoli vermi filiformi (Strongili), lunghi 1-3 cent., che si sviluppano nella trachea e nei bronchi ed è frequente nelle pecore, più rara ne' porci e nei vitelli.
frequente nelle pecore, più rara ne' porci e nei vitelli.
4° L'uso del carbone di legno. Coprendo la carne da conservare con uno strato di fina polvere di questo carbone, se ne protrae non solo la conservazione per qualche tempo, ma se ne può anche arrestare la putrefazione appena iniziata, rendendola così nuovamente utilizzabile. A questo scopo anzi si consiglia specialmente di raschiare alla superficie il pezzo di carne già selvatica, di avvolgerlo in seguito in tela pulita e in un buono strato di carbone polverizzato e lavato e, dopo qualche ora, di immergerlo per vari minuti nell'acqua bollente.
4° L'uso del carbone di legno. Coprendo la carne da conservare con uno strato di fina polvere di questo carbone, se ne protrae non solo la
1° Caffè Martinica, molto riputato in commercio e classificato immediatamente dopo il miglior Moka. Se ne trova poco nel commercio europeo. Grani grossi, lunghi, molto depressi, con solco largamente aperto, ricoperti ordinariamente di pellicola argentino-verdastra. Se ne distinguono le sotto-varietà: fino verde, mercantile, buono mercantile ordinario e ordinario.
1° Caffè Martinica, molto riputato in commercio e classificato immediatamente dopo il miglior Moka. Se ne trova poco nel commercio europeo. Grani
6° Caffè Giava (l'Olanda ne è il principale mercato) celebre una volta, ora in ribasso per la concorrenza del caffè di Ceylan. Grani di bella apparenza, giallo-bruni o bruno-chiari, che scuriscono conservandoli qualche anno.
6° Caffè Giava (l'Olanda ne è il principale mercato) celebre una volta, ora in ribasso per la concorrenza del caffè di Ceylan. Grani di bella
2° Dai semi così sparsi si procura prelevarne un piccolo campione che ne rappresenti una media esatta, sia per la forma, pel colore, che per la grossezza dei grani.
2° Dai semi così sparsi si procura prelevarne un piccolo campione che ne rappresenti una media esatta, sia per la forma, pel colore, che per la
1° Dalla massa di caffè tostato se ne preleva una «certa quantità (200 o 300 grammi) che si spande sopra un tavolo, avvertendo che la predetta quantità vuole esser tolta da diversi punti della massa.
1° Dalla massa di caffè tostato se ne preleva una «certa quantità (200 o 300 grammi) che si spande sopra un tavolo, avvertendo che la predetta
1° Per accertare la presenza in un vino dei sali di rame, se ne evapora a secco, entro capsula di porcellana, una quantità, e se ne incenera il residuo. Si tratta poscia con acido azotico, si diluisce convenientemente, si filtra e si evapora, a mite calore, a secchezza; il residuo si riprende con poca acqua distillata ed il liquido si sottopone all'azione dei reattivi che diremo, dopo averlo diviso in tre parti a, b, c.
1° Per accertare la presenza in un vino dei sali di rame, se ne evapora a secco, entro capsula di porcellana, una quantità, e se ne incenera il
b) Aggiunzione di acido salicilico. Onde impedire le fermentazioni nocive nel vino ed assicurarne la conservazione, si usa oggi di aggiungervi dell'acido salicilico. Se ne può constatare la presenza nel vino mediante il procedimento che segue. Se ne prendono 50 cc. e si mescolano con 20 cc. di cloroformio; si dibatte moderatamente la miscela e si pone in un tubo a rubinetto (tubo del Ritter ricordato alla lettera c). Quando il cloroformio è caduto al fondo, aprendo il rubinetto, se ne spillano 10 cc. in tubo d'assaggio e si aggiunge qualche goccia di soluzione di percloruro di ferro con alcuni cc. di acqua distillata. Se il vino conteneva acido salicilico l'acqua si colorerà di un bel colore violaceo.
'acido salicilico. Se ne può constatare la presenza nel vino mediante il procedimento che segue. Se ne prendono 50 cc. e si mescolano con 20 cc. di
Secondo analisi del Prof. Abbene, instituite ne' panifici militari di Genova, Alessandria, Torino, la farina da galletta cosi preparata avrebbe la seguente composizione [tabella]
Secondo analisi del Prof. Abbene, instituite ne' panifici militari di Genova, Alessandria, Torino, la farina da galletta cosi preparata avrebbe la
4° I materiali per l'impasto della galletta sono quelli stessi occorrenti per il pane da munizione, meno il sale che ne è escluso, atteso il suo elevato potere igroscopico, il quale esporrebbe questo pane speciale ad inumidirsi ed alterarsi prontamente.
4° I materiali per l'impasto della galletta sono quelli stessi occorrenti per il pane da munizione, meno il sale che ne è escluso, atteso il suo
L'essiccamento della galletta dovrà durare da 15 a 20 giorni, dopo i quali se ne effettuerà l'incassamento, preferibilmente in tempo asciutto, in casse di legno inodore (come pioppo, abete, faggio), ben stagionato e privo di screpolature.
L'essiccamento della galletta dovrà durare da 15 a 20 giorni, dopo i quali se ne effettuerà l'incassamento, preferibilmente in tempo asciutto, in
1° di rendere individuali le porzioni della carne conservata, ciò che in campagna ne rende meno impacciante il consumo di quando fosse chiusa in grosse scatole;
1° di rendere individuali le porzioni della carne conservata, ciò che in campagna ne rende meno impacciante il consumo di quando fosse chiusa in
11° Così la scatola parrebbe fatta, ma ne viene invece l'operazione più importante, la cosi detta prova degli autoclavi, che deciderà della sua bontà, completando la sterilizzazione del suo contenuto e controllando se la chiusura fu inappuntabilmente eseguita.
11° Così la scatola parrebbe fatta, ma ne viene invece l'operazione più importante, la cosi detta prova degli autoclavi, che deciderà della sua bontà
L'apertura dovrà però farsi soltanto dopo trascorse almeno 24 ore dalla visita, affinchè possa essersi disperso, ove ne sia il caso, il cattivo odore comunicato loro da quelle scoppiate da sè.
L'apertura dovrà però farsi soltanto dopo trascorse almeno 24 ore dalla visita, affinchè possa essersi disperso, ove ne sia il caso, il cattivo odore
In quanto poi alle acque di laghi, semprechè questi siano grandi e provvisti di ampio emissario che ne renda possibile il continuo rinnovamento, sono da assimilarsi a quelle dei fiumi da cui derivano.
In quanto poi alle acque di laghi, semprechè questi siano grandi e provvisti di ampio emissario che ne renda possibile il continuo rinnovamento, sono
Per riassumere lo studio ora fatto sulle caratteristiche delle varie acque usufruibili in natura come bevanda, riporto la classificazione che il Frankland ne fa dal punto di vista del valore igienico, della derivazione e del gusto:
Frankland ne fa dal punto di vista del valore igienico, della derivazione e del gusto:
3° Saggio. Si opera riempiendo il pallone di vetro (c della fig. 44), fino al segno circolare, di acqua esaminanda e facendola poscia bollire per mezz'ora. Dopo il raffreddamento completo si ristabilisce il volume primitivo aggiungendo tant'acqua distillata quanta ne abbisogna acciocché il livello raggiunga il tratto circolare; si tura bene, si agita ripetutamente il liquido e poscia si filtra; se ne determina il grado idrotimetrico nel modo solito sopra 40 cc.
mezz'ora. Dopo il raffreddamento completo si ristabilisce il volume primitivo aggiungendo tant'acqua distillata quanta ne abbisogna acciocché il livello
5° Nell'esercito inglese si adoprano con molto profitto gli eccellenti filtri del tenente-colonnello Crease, di cui se ne vede rappresentato uno in a della fig. 53.
5° Nell'esercito inglese si adoprano con molto profitto gli eccellenti filtri del tenente-colonnello Crease, di cui se ne vede rappresentato uno in a
2° di una tela di amianto la di cui tessitura rappresenta una riunione enorme di fibre, per il che ne risulta una superficie filtrante considerevolissima.
2° di una tela di amianto la di cui tessitura rappresenta una riunione enorme di fibre, per il che ne risulta una superficie filtrante
I microbi dunque, fermati sulla superficie interna dell'ampolla, non ne avevano per nulla raggiunta la superficie esterna, dopo 13 giorni di filtrazione continua animata da una caduta di acqua di 9 metri.
I microbi dunque, fermati sulla superficie interna dell'ampolla, non ne avevano per nulla raggiunta la superficie esterna, dopo 13 giorni di
In Inghilterra se ne fa una specie di conserva rinfrescante. I fiori della borragine, si possono adoperare per tingere l'aceto in turchino. In Francia è usata nelle malattie flogistiche, nella nefrite, ecc. Se ne fa succo, decotto ed infuso, duello dei fiori è alquanto aromatico. Colà pure, dalla fermentazione del sugo se ne ottiene un liquido vinoso, di sapore gradevole, di colore bruno chiaro.
In Inghilterra se ne fa una specie di conserva rinfrescante. I fiori della borragine, si possono adoperare per tingere l'aceto in turchino. In
Lavate i legumi, come ceci, lenti, fave, piselli, ecc. nell'acqua fredda appena raccolti e fateli seccare Perfettamente al sole. Tutti gli insetti già sviluppatisi nei legumi ne sfuggiranno e quelli che non lo sono ancora non si svilupperanno altrimenti.
già sviluppatisi nei legumi ne sfuggiranno e quelli che non lo sono ancora non si svilupperanno altrimenti.
Così la scuola Salernitana. Ammaccata e ridotta in pasta fu usata contro la sordità, la tigna, le erpeti, nelle scottature, e punture delle vespe, se ne fece pomata per i calvi :
Erba perenne originaria dalla Giudea e dall'Egitto, vuole terra buona, esposizione solare. In estate dà fiori gialli. Nel linguaggio dei fiori: Mi rallegri. Se ne ànno 4 varietà. Si propaga in primavera separandone le radici. Le foglie di quest'erba si mettono nelle frittate e le rende più digeribili e gustose, si mescolano ad altre verdure e si fanno cocere. Coltivasi nei giardini. In Egitto è usata come tonico, à virtù vermifuga. Dioscoride, Teofrasto e Plinio ne fanno menzione.
rallegri. Se ne ànno 4 varietà. Si propaga in primavera separandone le radici. Le foglie di quest'erba si mettono nelle frittate e le rende più
Il Frumentone, od anche Melicotto è annuale, originario dall'America, introdotto in Italia verso il 1560. Il grano del Frumentone macinato dà una farina gialla. Nel linguaggio dei fiori significa Abbondanza. Se ne fa pane e polenta che forma la base del nutrimento dei nostri contadini e di quelli di Spagna e di alcune provincie di Francia. Mescolata la farina del melicotto a quella di frumento dà il pane così detto di mistura, che è sano e saporito. Gli Indiani ne mangiano i granelli ancor verdi, e ne traggono un liquore, somigliante alla birra, che li ubbriaca. Il grano bollito nell'acqua è cibo dei negri dell'America che lavorano le miniere. Le pannocchie, quando sono ancor verdi e tenere si spaccano in due e si fanno friggere con pastina alla maniera dei carciofi primaticci, si pongono in composta come i citrioli. Questa farina entra in molte pasticcerie e vivande. La polenta si prepara in mille modi. È il secondo nido degli uccelli; il loro cataletto. Il frumentone nutrisce la polleria domestica. In Brianza le barbe recenti delle pannocchie, in decotto è rimedio diuretico volgare. Dal gambo se ne cava zuccaro.
farina gialla. Nel linguaggio dei fiori significa Abbondanza. Se ne fa pane e polenta che forma la base del nutrimento dei nostri contadini e di quelli
Pianticella gramignacea annuale, originaria delle Indie. Se ne contano 3 varietà, secondo il colore del seme, bianco gialliccio e nero. Da noi si coltiva solamente il gialliccio e vuol terreno sciolto, pingue, solatio. Si semina raro in Giugno e Luglio, dopo la messe. Si chiama miglio dai mille semi che produce. Anche il miglio dà farina per alimento. Lo stesso nome antico di panicum indica che serviva a far pane. Da noi si dice ancora pan de mej perchè una volta anche da noi se ne usava, onde il sonetto del Burchiello: Perchè a Milan si mangia pan di miglio? Plinio al lib. 28 cap. 10 dice: Milio campania gaudet præcipuo, pultemque candidam ex eo facit: fit et panis prœdulcis. Appare da qui che ai tempi di Plinio si coltivava la varietà bianca, e che fino d' allora il miglio serviva per chicche da offelleria. In Asia se ne fà una certa polenta che si mangia con olio e grasso di porco. Del resto era usato come farina da pane nell'Etiopia, nell'Egitto, Persia, Siria e nell'Arabia. I semi del miglio si possono cocere in minestra col brodo e massime col latte, se ne fà torte. Ridotto in farina è buono a far polenta e pane che appena uscito dal forno è saporitissimo e non isdegnato dai gusti più delicati. La farina serve pure in pasticceria. Col miglio si alimentano i pulcini, le galline, il pollame e molti uccelli. I selvaggi lo arrostiscono. In Tartaria se ne compone una specie di birra e una certa aquavite che chiamano Bysa. Il miglio dev'essere conservato in luogo assai asciutto e dura così più d'ogni altro grano.
Pianticella gramignacea annuale, originaria delle Indie. Se ne contano 3 varietà, secondo il colore del seme, bianco gialliccio e nero. Da noi si
Allium, dal celtico all, caldo, bruciante. Bulbo conosciuto di odore e sapore acutissimo, vuoisi originario dall'Egitto e dalla Persia. Se ne contano 96 specie. Si piantano gli spicchi dell'aglio in Febbrajo e Marzo in luna piena e si raccoglie in Settembre e si conserva in luogo asciutto per l'inverno. Nel linguaggio dei fiori: Sta lontano. L'aglio è l'acciuga del povero, Galeno lo chiamava la triaca dei contadini. L'uso culinario dell'aglio è antichissimo. Gli Egizi l'avevano divinizzato colle cipolle, gli Ateniesi ne erano grandi consumatori, Anaxilao filosofo lo mangiava crudo, i Celti ne usavano come preservativo nei malefizi. Era cibo usitato presso i Romani tutti, ma i ricchi sotto l'impero, cominciavano a sdegnarlo, ed Orazio, lo abborriva come il veleno.
Allium, dal celtico all, caldo, bruciante. Bulbo conosciuto di odore e sapore acutissimo, vuoisi originario dall'Egitto e dalla Persia. Se ne contano