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La cucina italiana. Giornale di gastronomia per le famiglie e per i buongustai
177078 1929 , Milano , Società Anonima Notari (Istituto Editoriale Italiano) 14 occorrenze

LA CUCINA ITALIANA vuole essere di guida ai consumatori, nella ricerca, nella segnalazione, nella degustazione dei prodotti migliori.

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— Ma certo: onorato, lusingato, stimolato nella gola prima che nella vanità.

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l'esprimersi, nella raffinatezza del filosofare.

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Trascuriamo deliberatamente i contributi che dal Gusto, per diligenza e garbo di massaie, per studio e passione di artefici, si travasano nella gioia

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Le civiltà maggiori furono dettate da popoli che ebbero le cure più grandi nell'arte e nella scienza dell'alimento: primo esempio: Roma; secondo

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Siciliani — che hanno e conservano tradizioni gloriose di maestrìa e di raffinatezza nella manipolazione delle vivande; e sono i nuclei più adulti nel

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Si può affermare che da qualche tempo la cucina famigliare è in decadenza. Nella stessa Francia che pure vanta una gloriosa tradizione, già fin dall

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Questi, se mai, si riverberano più nella scelta delle vivande che nel numero delle portate.

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panciuta di terracotta con sei litri di acqua fresca, limpida, chiara; prendete nella vecchia scatola di legno un pugno di sale che lascerete sciogliere

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Di questa minestra si compiacque, in special modo, Giuseppe Verdi e spesso si serviva nel palazzo Doria a Genova, o nella villa di Sant'Agata.

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Da un'altra parte, fate cuocere uno stufato al burro 20 fondi di carciofo dei quali 12 li metterete nella crema. Gli altri 8 vanno pestati al mortaio

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Fate un pane piuttosto sodo e passatelo pei buchi di un ferro apposito o nella siringa se non avete il ferro. Ne farete così tanti cilindretti del

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d'aglio trito, si mette sul fuoco ed appena l'aglio tende ad imbiondire si leva e si getta via. Poi vi si aggiunge nella padella una purèa di alici e

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. Non appena tutte queste droghe odorose sono nella pentola, attivate bene il fuoco.

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