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La cucina italiana. Giornale di gastronomia per le famiglie e per i buongustai
177427 1943 , Roma , Società Anonima Notari (Istituto Editoriale Italiano) 10 occorrenze

Nella produzione di guerra, tutti, maschi e femmine, compiono bravamente il proprio dovere. La macchia d'olio minerale è dunque più frequente di

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alimenti cuocendo dànno cattivo odore (i cavoli, per esempio) mettete nella vostra acqua di cottura due o tre pezzi di carbone, che prima laverete

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Sostanze tesaurizzabili se ne riscontrano non solo nella pula del riso, ma anche nella crusca del frumento e del granturco, nelle bucce dei fagioli

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E' un piatto assai in voga nella Biscaglia.

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Prima di venire a conclusioni sconfortanti occorre eseguire i tentativi con attenzione e costanza nella precisione.

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In tal modo si accentua una sproporzione tra fosfati solfati e sali di calcio. La decalcificazione porta lo scombussolamento nella costellazione d

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punto di minore resistenza prevalente: punto già inciso nella filza dei cromosomi coniugati. Potrà anche accadere che gli sbilanci resteranno latenti

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erotici e sociali — hanno un fondamento nella lunga pratica del mangiare e bere non appropriato.

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, più breve che nella vespa e nel filanto apivoro (lupo delle api).

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dell'ape e la sbrana nella sua galleria scavata in terreno arenoso.

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Zamara, Emilia
La cucina italiana della resistenza
213864 1943 , Milano , Edizioni A. Barion della Casa per Edizioni Popolari 40 occorrenze

Si aprano le sardelle e si tolgano loro le teste, le lische e le interiora, si salino e si passino nella farina, nell'uovo e nel pane grattugiato

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e lo si immerga nella pastella fatta nel modo seguente:

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Le codine vanno fritte, dopo passate nella farina, nell' uovo e polverizzate leggermente di pane grattugiato molto fine. Le teste e gli avanzi dei

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Quando questo soffritto imbrunirà lo si versi nella pentola rimestando ben bene ed unendo 300 grammi di lasagne grosse.

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Si mettano in molle la sera avanti 400 grammi di fagioli, e all'indomani si facciano bollire fino alla giusta cottura, versando poi nella pentola la

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, mescolando sempre, e badando di mantenere sempre il mestolo nella medesima direzione e nella stessa posizione. Così a goccia a goccia si incorporino due

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Si ponga poi sul fuoco la padellina e si cuocia lentamente. Quando l'albume si sarà rappreso, le uova sono pronte e possono essere servite nella

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farina, e versando, appena questa sarà bionda, il tutto nella pentola.

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Si sbuccino, si mondino dai semi e si taglino a pezzetti i pomodori (mezzo chilogrammo). Si facciano consumare nella giusta quantità d'olio e vi si

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Si immergano nella pastella le zucchine e si friggano subito.

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Al momento di friggerle nell'olio bollente si passino nella seguente pastella:

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Si formino con questo delle polpettine, che si arrotoleranno nella farina e si friggeranno nell'olio bollente.

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Quando i pisellini saranno cotti si passeranno nella solita pentola delle minestre, regolando la misura d'acqua, di sale e di pepe.

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Si taglino poi tanti pezzetti, che si arrotoleranno nella farina, nell'uovo, nel pane grattugiato, dando loro la forma di crocchetti. Poi si friggano.

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e spumoso, e si cuociono nella stessa bacinella di terra o d'argento, nella quale si porteranno poi in tavola.

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Si ponga la forma a gratinare in forno. Lo si serva nella stessa bacinella.

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Si mettano a bollire a fuoco lento per due ore, nella solita misura d'acqua, una cipolla, una carota, una foglia di sedano, una zucchna, una rapa

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La tortina va servita nella stessa bacinella nella quale la si sarà cotta.

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Si faccia attenzione che l'intingolo e il suo sugo devono essere completamente nascosti dal riso. Si arrotolino le arancine nella farina, si passino

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Si stacchino dal cavolfiore lessato a metà dei mazzolini che si immergeranno nella pastella. Così pure si potranno immergere nella medesima delle

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Viene servito ancor caldo nella stessa bacinella e polverizzato di zucchero a velo,

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Si unga la bacinella resistente al fuoco e si cuocia il soffiato per mezz'ora. Anche questo va servito caldo, e nella stessa bacinella.

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Si cuocia nella bacinella di portata, in forno di calore moderato.

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Si ponga l'impasto nella tortiera e lo si faccia arrostire in forno caldo.

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Quando saranno ben ristretti vi si aggiungano l'acqua nella solita misura e tre patate sbucciate, che appena cotte si passeranno al setaccio per

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Si lavori bene tutto questo e si spiani lo sfoglio nella grossezza di mezzo centimetro.

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solo una volta dall'altra. Non devono essere soverchiamente lievitati, perchè si sbanderebbero e si rivolterebbero nella casseruola.

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Si stenda poi sulla spianatoia nella grossezza di un dito e si taglino col tagliapaste dei tondelli, che si lascieranno poi ancora al tepore del

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La si tagli poi a quadrelli di 4 centimetri, che si passeranno nella chiara d'uovo e nel pane grattugiato molto fine.

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nella farina e poi nella seguente pastella:

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soffriggere nella casseruola grande, mezz'ora prima di gettarvi il riso.

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Si sbucci un chilogramma o anche più di pisellini e si facciano bollire alcune manciate di bucce, dopo averle ben risciacquate. L'acqua, nella quale

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Si lavi in varie acque un chilogramma di vongole (che nella Venezia Giulia vengono chiamate « caperozzoli »), badando di liberarle dalla sabbia, e si

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Lasciati cuocere per circa venti minuti si versi nella pentola mezzo chilogrammo di riso e l' acqua necessaria. La bollitura va spinta a fuoco vivo

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, nella quale prima si saranno bollito le teste ed i gusci dei crostacei.

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, ossia la più aromatica delle erbe usata molto nella cucina meridionale.

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Si metta a cuocere nella casseruola il riso in ragione di 40 grammi per persona insieme con due cucchiaiate di parmigiano.

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Si spiani il foglio in forma allungata e vi si distenda sopra il composto aiutandosi col dorso di un coltello. Indi lo si arrotoli, avvolto nella

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Nella stessa maniera dei precedenti si puliscano pure le seppie, si liberino della vescichetta del nero, si taglino e si friggano.

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Quando sono piccoli basta lavarli e toglier loro l'osso. Poi vengono fritti interi dopo averli passati ed asciugati molto bene nella farina.

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