Purtroppo, per quello che riguarda il consumo del combustibile in cucina, era invalsa l'abitudine di un considerevole spreco: inavvertitamente, spensieratamente si disperdeva un'enorme quantità di combustibile, con grave danno sia dell'economia, sia della buona preparazione delle vivande e della saggia utilizzazione dei condimenti. E ciò specialmente si verificava presso le famiglie agiate cittadine nelle quali la manutenzione della cucina è affidata esclusivamente alla persona di servizio la quale, o per noncuranza, o per disinteresse ad ogni principio di economia, o per trascuratezza, sprecava, senza nessun riguardo il prezioso combustibile adibito alla preparazione dei cibi giornalieri.
, sprecava, senza nessun riguardo il prezioso combustibile adibito alla preparazione dei cibi giornalieri.
Nessun sistema di sorgente di calore si presta ad effettuare così grandi sprechi, come il gas di cucina. È molto facile infatti per la massaia, dimenticare la fiamma accesa dei bruciatori, o trascurare di abbassarla, quando necessiti, per la buona cottura dei cibi, un calore moderato. Ecco alcune cautele da tener presenti per effettuare, senza sacrificio alcuno, una notevole economia nel consumo di questo prezioso combustibile.
Nessun sistema di sorgente di calore si presta ad effettuare così grandi sprechi, come il gas di cucina. È molto facile infatti per la massaia
Sempre a risparmio di combustibile è raccomandabile di regolare la fiamma dei becchi bruciatori in modo che essa non si elevi mai intorno al recipiente; tale calore non verrebbe per niente utilizzato, ma anzi sarebbe perduto, senza recare nessun vantaggio.
recipiente; tale calore non verrebbe per niente utilizzato, ma anzi sarebbe perduto, senza recare nessun vantaggio.
Se si vuole poi ottenere la massima utilizzazione del calore, la pentola o il tegame che servono per la cucinazione non devono essere mai più piccoli della placca di cottura, devono, invece, ricoprirla interamente. Non si applichi, per esempio un recipiente di 140 mm. sopra una placca di 180 o 220 mm. La superficie di placca che rimarrebbe scoperta, si riscalderebbe eccessivamente, senza ricavarne nessun vantaggio, ma solo sciupando energia, perchè il calore che tale energia dà, non può essere raccolto dal recipiente.
mm. La superficie di placca che rimarrebbe scoperta, si riscalderebbe eccessivamente, senza ricavarne nessun vantaggio, ma solo sciupando energia