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Busnelli, Valerio
Il moderno cuciniere universale ossia L'arte di viver bene e spender poco, con annessavi la cucina pei convalescenti
235802 1881 , Milano , Romeo Mangoni 50 occorrenze

Acciughe. — Con cinque o sei acciughe dalla carne rossiccia, si può benissimo guarnire un nicchio o conchiglia ad uso di piattellino. È necessario

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Aringhe salate. — Si pongano in acqua per dieci o dodici ore onde dissalarle, asciugandole poi — ungansi d'olio e facciansi cuocere sopra graticola

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contenente olio d'oliva finissimo, affinchè abbiano ad imbeverarsene. Ciò eseguito si fanno cuocere per due o tre minuti soltanto.

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mettetela in casseruola con due bicchieri d'acqua; fatele prendere bel colore. Servitela sola, od accompagnata da salsa o verdura a piacere.

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, prezzemolo ed uno spicchio d'aglio stiacciato. Questi legumi devono essere passati al burro, aggiungendovi poi due bicchieri di vino rosso o bianco

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Anguilla allo spiedo. — Una volta spellata e sventrata, la si deve esporre per due o tre minuti ad un fuoco vivissimo, onde levarle l'olio, quindi

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'anguilla tagliata a pezzetti da sette ad otto centimetri di lunghezza, ritirandola subito dopo che saran trascorsi quattro o cinque minuti. Dopo

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, piccante, oppure di acetosa, o puotesi anche tenere l'anguilla, tagliata a pezzetti, divisa dalla salsa.

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grammi centoventicinque di zucchero bianco in mezzo litro di latte bollente. Una volta che il latte va raffreddandosi aggiunger devesi kirsh o crema di

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o arrostire sulla gratella una o più fette di pane cosparse di burro collocandole poi sotto la selvaggina, in modo che ricevano il grasso che

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cura di tagliarli in striscie sottilissime, e poscia porli in fondo d'un gran vaso di terra o d'un piccolo barile, tenendo il sistema di mettervi uno

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trito, spolverizzatele poscia abbondantemente di pan grattato, e friggetele in padella con olio o burro a piacimento.

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Cervella in marinata, la si ottiene col seguente processo: — 1.° Si taglino le cervella in cinque o sei pezzi, con pepe, sale e aceto. — 2.° Si

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d'olio o di strutto caldissimo. Si approntano piramidalmente sopra un tondo con prezzemolo fritto.

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da pesce con salsa marinata, grassa o magra che sia, aggiungendovi due o tre bicchieri di vino vecchio bianco. — Devono esser fritti con gran fuoco

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'un quarto; aggiungete centoventi grammi di cioccolato raschiato fino, e dopo un minuto o due ritiratelo dal fuoco. — Servite freddo.

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Crêpes. — Impastate un po' di farina con quattro o cinque uova, sale ed un cucchiaio d'acquavite ed un altro d'olio d'oliva, due di fiori d'arancio

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Fricassea di vitello alla veneziana. — Prendete delle fette di vitello arrosto levate dal pranzo, e toglietene i nervi ed il grasso, la pelle, o

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Fagiuoli verdi o in baccello. — Occupano questi fra i legumi un posto distinto — i migliori però sono que'piccoli, e allora basta per mondarli

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Frittura di patate alla Chambery. — Pestate nel mortaio cinque o sei patate cotte e fredde, aggiungete mezzo ettogrammo di zuccaro, poco sale e

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Frittata col lardo o col prosciutto. — Taglisi a piccoli pezzi del lardo o del prosciutto — si faccia cuocere con burro in una padella, ed una volta

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acqua, o meglio con brodo; aggiungete qualche fettolina di prosciutto o lardo; lasciate cuocere lentamente poi digrassate il fondo. Servite con

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, prezzemolo e foglie di lauro. Una volta cotto, lo si pone in salsa piccante con capperi o citrioli affettati.

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pezzetto di burro, del prezzemolo, del timo, del lauro, carote a fette, cipolla, pepe, sale e una bottiglia di vino bianco, o, in mancanza, dell'aceto

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Si ottiene pure collo stesso sistema la gelatina di Kirch o di maraschino. Per ottenere quella di cedro o d'arancio dovete aggiungere una decozione

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appresta una salsa, che pel luccio calza a pennello ed è fatta col burro o con capperi, olio, aceto e fette di limone. Il luccio si può benissimo

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ortaggi e servitelo caldo o freddo a piacere.

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O

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Pollo alla cacciatora. — Si ottiene collo stesso processo indicato sopra, ad eccezione che devonsi aggiungere pomi d'oro o salsa di pomi d'oro.

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, bagnate con vino bianco, aggiungete un po' di zuccaro e poca cannella, lasciate cuocere e servitelo spolverizzato, o no, leggermente di zuccaro.

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prezzemolo, oppure con pesciolini argentini fritti, o patate ben fritte. Per salsa s'addice quella composta di burro con capperi o con salsa d'astachi.

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Salsiccia alla gratella. — Punzecchiate la salsiccia, fatela cuocere sulla gratella e servitela con purèe di patate o di lenti.

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Storione. — La carne dello storione è la più consistente di tutti i pesci, e può cuocersi egualmente allo spiedo o con marinata, e prestarsi a tutti

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tavola di cornici o citrioli in composta tagliati a fette.

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un po' di noce moscata, facendo assimilare il tutto. Aggiungete poi un poco d'acqua, (la quarta parte d'un bicchiere) o succo di limone; ponete poscia

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casseruola due ettogrammi di burro, due cucchiai di farina, un poco di muschiata grattugiata, sale, pepe bianco, diluito il tutto con crema o latte. La

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rimetterlo al fuoco. In sostituzione della salsa spagnuola si può benissimo adoperare sugo di carni o di brodo in salsa bianca.

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Salsiccia di Bologna o di Lione. — Questi salsicciotti si tagliano a fette, e si guerniscono con prezzemolo arricciato.

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Torta verde. — Fate sciogliere un pezzo di burro con poca farina; aggiungete una manata o due di pane grattugiato, due bicchieri di panna, un

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Tenerumi di vitello, con cicoria, con funghi, con manicaretto o strato di detti legumi.

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trito, sugo o brodo, qualche stilla d'aceto, sale e pepe. Ben calda versatela sulle uova e servite.

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'acqua, un mazzetto d'erbe, due cipolline, pepe e sale; lasciate cuocere a fuoco lento per due ore e mezzo o tre in casseruola coperta con fuoco sopra o

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Verze alla capuccina. — Tagliate a pezzetti due o tre verze, e cuocetele a grand'acqua. Stemperate quattro acciughe, un pezzo di burro, e un trito di

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Zabajonc. — Sbattete tanti rossi d'uova quanti ve ne abbisognano calcolandone tre per ogni due convitati; unitevi del buon vino di cipro o di Malaga

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Zinna alla bolognese. — Prendete della zinna o testina di vitello cotta in acqua e sale, pulitela dal grasso e dalla pelle, indi tagliatela a fette

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fuori di qua, di là, gorgogliando e spumeggiando, finchè, se non si rallenta il cocchiume, o lo lancia in aria, o peggio, fa scoppiare la botte.

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Empite di acqua la pentola in modo che la carne ne sia bene coperta generalmente si pongono due o tre litri d'acqua per un chilogr. e mezzo o due di

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Se avete avanzi di pollame, di pollastrine o di tacchini (se non ne avete aggiungetevi un po' di vitello arrosto), ritiratene con cura gli ossi e la

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Ciò detto faremo presente che la carne di manzo o bove è il miglior alimento per un convalescente, perchè non solo nutritiva, ma alquanto digeribile.

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O. B.

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