3° Pane di pasta dura: in uso specialmente in Lombardia, in Piemonte, a Genova, nell'Emilia. È a mollica compatta, bianca, con pori poco visibili ad occhio nudo, con crosta giallo-dorata chiara, screpolata superiormente, bianco-giallastra alla parte inferiore, dello spessore di 1-3 millimetri.
occhio nudo, con crosta giallo-dorata chiara, screpolata superiormente, bianco-giallastra alla parte inferiore, dello spessore di 1-3 millimetri.
3° L'Anella, o Sero (Ervum hirsutum), seme verde-chiaro, appiattito come piccole lenticchie, lucido o variegato; somiglia all'occhio di pernice; ha una piccola linea nera su di un lato. Produce il capogiro.
3° L'Anella, o Sero (Ervum hirsutum), seme verde-chiaro, appiattito come piccole lenticchie, lucido o variegato; somiglia all'occhio di pernice; ha
2° In conseguenza di anormale umidità, le farine possono essere invase da muffe, o funghi microscopici, che possono alterarle profondamente e ricomparire abbondanti nel pane che ne deriva, rendendolo spesse volte indigestibile e nocivo. Se l'ammuffimento della farina è ben determinato, potrà facilmente avvertirsi ad occhio nudo per macchie di vario colore che si presentano alla sua superficie; ma può anche darsi che farine apparentemente sane siano invase dai micromiceti; allora sarà solo coll'ispezione microscopica di piccole porzioni di farina, prese in varî punti della sua massa, che potremo scoprire la pre-senza di quei minimi organismi. Faciliterà la ricerca l'aggiunzione di poca acqua o glicerina alla farina posta sotto esame. Sulla forma di queste muffe vedansi il 5, I, d, riguardante 1'ammuffimento del pane, e le figure che vi si riferiscono.
facilmente avvertirsi ad occhio nudo per macchie di vario colore che si presentano alla sua superficie; ma può anche darsi che farine apparentemente sane
1° Cachessia idatiginosa. È frequente nei suini, più rara nei giovani bovini, e più rara ancora ne' cavalli. Essa consiste nello sviluppo di cisticerchi nelle parti carnose dell'animale, di preferenza nel diaframma, nel cuore, nella lingua, nel connettivo sottocutaneo ed intermuscolare, constatabili anco ad occhio nudo e caratterizzabili poi in un modo sicuro con l'osservazione microscopica anche a debole ingrandimento, la quale mette in evidenza lo scolice caratteristico del parassita come lo accenna la fig. 28.
, constatabili anco ad occhio nudo e caratterizzabili poi in un modo sicuro con l'osservazione microscopica anche a debole ingrandimento, la quale mette in
Può darsi poi che da proglotidi mature della tenia svoltasi nell'intestino umano, e dal medesimo spinte nello stomaco per moti antiperistaltici, vengano messi in libertà degli embrioni i quali, emigrando dal ventricolo nel tessuto cellulare, nel cervello, nell'occhio, ecc. vi diano luogo allo svolgimento di cisticerchi veri e propri.
, vengano messi in libertà degli embrioni i quali, emigrando dal ventricolo nel tessuto cellulare, nel cervello, nell'occhio, ecc. vi diano luogo allo
D'ordinario tra il primo ed il secondo anno di incapsulazione ha luogo la calcificazione della capsula ed allora le trichine periscono. Le trichine così ridotte diconsi trichine calcificate e non rappresentano che i reliquati indelebili di una malattia pregressa, e possono vedersi anche ad occhio nudo sotto la forma di punti bianchi.
così ridotte diconsi trichine calcificate e non rappresentano che i reliquati indelebili di una malattia pregressa, e possono vedersi anche ad occhio
Condizioni opposte accennano invece a malattia dell'animale e soprattutto l'occhio languido e triste, la testa penzoloni, la mancanza di appetito, l'andatura lenta e penosa, il pelo arruffato, la magrezza soverchia, la non uniforme temperatura del corpo.
Condizioni opposte accennano invece a malattia dell'animale e soprattutto l'occhio languido e triste, la testa penzoloni, la mancanza di appetito, l
Taccio di altri modi di preparazione della carne per uso della truppa, perchè varianti dei precedenti due tipi di cottura, e poco facilmente attuabili nell'alimentazione militare. Giova piuttosto mettere in avvertenza che la carne cotta e mal conservata per qualche tempo può produrre effetti tossici. Ciò può dipendere: 1° dall'essere stata conservata in recipienti di rame o di piombo, ciò che si procurerà di evitare in ogni modo; 2° da un'alterazione spontanea che si manifesta nella carne stessa per l'influenza degli agenti atmosferici, attribuita allo sviluppo di muffe velenose minutissime non visibili ad occhio nudo; 3° dallo svolgimento in seno della medesima di principii eminentemente tossici, che si ritiene appartengano al genere delle ptomaine. La carne cotta, sia bollita che arrostita, sarà dunque tanto più salubre quanto più prontamente verrà consumata.
non visibili ad occhio nudo; 3° dallo svolgimento in seno della medesima di principii eminentemente tossici, che si ritiene appartengano al genere
11° Libera assolutamente delle più piccole quantità di sali metallici. Possono esser tollerate soltanto nell'acqua potabile tracce infinitesime di ferro e di iodio che si riscontrano in quasi tutte le acque. Soprattutto bisogna aver occhio ai composti solubili di piombo, che possono inquinare le acque se raccolte su tettoie od in condotti e serbatoi di piombo e di zinco.
ferro e di iodio che si riscontrano in quasi tutte le acque. Soprattutto bisogna aver occhio ai composti solubili di piombo, che possono inquinare le
L'acqua sarà tanto più torbida, quanto più difficilmente farà vedere il fondo della provetta; con sabbia od argilla in sospensione comparirà di un colore giallo o biancogiallastro; con impurità di natura vegetale apparirà di colore verdastro o giallo-verdastro; se impura per infiltrazioni di materie fecali sarà di un colore generalmente bruno. Con questo mezzo si potrà riscontrare anche se l'acqua, a tutta prima trasparente, lasciata per 24 ore nell'assoluto riposo, formerà un qualche sedimento, sempre di significato sospetto. Infine, con questo modo di esame, .si potrà avvertire nell'acqua la presenza di animaletti di un qualche volume ed apprezzabili ad occhio nudo.
la presenza di animaletti di un qualche volume ed apprezzabili ad occhio nudo.
Phaseolus dal greco Phaselos, navicella alla cui forma s'avvicina il fagiolo. Pianticella annuale fecondissima e originaria dalle Indie Orientali, che dà il legume indigeno del fagiolo. Prospera nei terreni freschi e sostanziosi, ma viene quasi dovunque. Teme il freddo e perciò si semina tardi in Aprile, e, nei terreni forti, anche in Maggio. Sono tre le varietà principali: l'arrampicante, il nano, ed il fagiolo dell'occhio. La varietà di Spagna (Phaseolus multiflorus) arrampicante, a grossissimi frutti violetti o bianchi saporitissimi, si può seminare da metà Luglio a metà Agosto, produce fino ai primi geli. Fra i nani, avvi il primaticcio (Phaseolus nanus), eccellente. Pregiato e saporito è anche il tondo (Phaseolus sphaericus), detto da noi borlott. La prima brina uccide il fagiolo. Dei fagioli si mangiano i semi freschi e secchi, e l'involucro loro quando sono immaturi che sono i cornetti. Questo legume nutriente fornisce grande tributo alla cucina, ma è più o meno flattulento a seconda della qualità, quantità e degli stomachi. Vuol essere ben cotto, e cocetelo in acqua piovana o mettetevi della cenere. I migliori sono i verdi e teneri. Colla farina del fagiolo, si tentò farne del pane, mescolandola a quella di frumento , ma riesce pesante, compatto, indigesto. Cotto il fagiolo, passato allo staccio e liberato dalla buccia è digeribile assai, perchè è la buccia la parte indigesta. Il fagiolo accompagna il riso, e fa l'allegria del minestrone, è d'ornamento gratissimo alle salsiccie, ai piatti d'umido, se ne fa eccellenti flan, punto indigesti. L'insalata di fagioli è per gli stomachi robustissimi. I cornetti si mangiano cotti con burro, panna, e insalata. Si mettono in aceto come i citrioli.
Aprile, e, nei terreni forti, anche in Maggio. Sono tre le varietà principali: l'arrampicante, il nano, ed il fagiolo dell'occhio. La varietà di Spagna