La carne si monda, si priva dei grassi, dei muscoli dei grumi di sangue, ecc.; si sciacqua leggermente, si asciuga, si lega in bella forma, si sala appena, e si pone nella pentola entro cui l'acqua, col mazzetto, bolle fortemente. Quando s'è schiumato con cura si copre la pentola e si lascia continuare l'ebollizione per un paio d'ore.
211. Coniglio arrosto. — Ricordatevi che, appena ucciso, il coniglio vuol essere spellato. Poi si vuota, si lava, si asciuga e si mette a marinare nell'olio, con aceto (poco) e vino bianco, sale, pepe, lauro, cipolla, timo, aglio e prezzemolo. Un paio di bacche di ginepro non guastano. Dopo ventiquattr'ore di marinatura; lardellate il coniglio e mettetelo allo spiedo per la cottura. Durante la cottura salatelo, impepatelo e bagnatelo con la marinata sua e servitelo caldo, anaffiato col sugo che avrete raccolto nella ghiotta.
nell'olio, con aceto (poco) e vino bianco, sale, pepe, lauro, cipolla, timo, aglio e prezzemolo. Un paio di bacche di ginepro non guastano. Dopo
Cotti, togliete i fagiolini dall'acqua, scolateli, disponeteli in una legumiera, regalando loro un bel pezzo di burro fresco, un paio di prese di pepe ed una di sale. Voltateli e rivoltateli, ma serviteli caldi.
Cotti, togliete i fagiolini dall'acqua, scolateli, disponeteli in una legumiera, regalando loro un bel pezzo di burro fresco, un paio di prese di
Fagiolini alla romanziera. — Mettete in casseruola burro, prezzemolo e cipolletta tagliata fine. Quando il burro si è squagliato, mettetevi i fagiolini già lessati nell'acqua, e dopo pochi minuti di fuoco, aggiungetevi un po' di farina, brodo, poche droghe e sale. Fate bollire finchè sieno quasi asciutti e prima di servirli aggiungetevi un paio di torli d'uova, stemperati nel latte; e dopo un poco, un dito d'aceto. Incorporate e servite.
asciutti e prima di servirli aggiungetevi un paio di torli d'uova, stemperati nel latte; e dopo un poco, un dito d'aceto. Incorporate e servite.
Poi si mettono le fave, che si condiscono con pepe e con poco sale. Allorché le fave avranno preso il condimento, si regalano di un paio di grumoli di lattuga tagliati alla bene meglio. Si lascia finire la cottura, annaffiando, quando occorre, la pietanza con brodo sgrassato.
Poi si mettono le fave, che si condiscono con pepe e con poco sale. Allorché le fave avranno preso il condimento, si regalano di un paio di grumoli
239. Soffritto di fegato di vitello o di agnello. — Si mette il fegato, mondato e tagliato a fette, a ingentilire nel latte freddo e per un paio d'ore.
239. Soffritto di fegato di vitello o di agnello. — Si mette il fegato, mondato e tagliato a fette, a ingentilire nel latte freddo e per un paio d
863. Luccio alla salsa di capperi. - E la maniera più opportuna di servire il luccio. Se ne avete uno di circa un chilogrammo e mezzo, lasciatelo frollare per un paio di giorni, onde la carne sia meno stopposa; vuotatelo, tagliate via le pinne; asportate le spine; legate la testa e fatelo cuocere in acqua bollente e salata, che i francesi addimandano court-bouillon, per quaranta minuti e a fuoco dolce; senza, però, che l'acqua alzi il bollore. Trascorsi i quaranta minuti, lasciatelo in infusione per dieci o dodici ore nell'acqua in cui ha cotto. Trascorso il tempo d'infusione, lavate la pesciajola, e rimettetevi il luccio colla relativa acqua e fatelo riscaldare per una ventina di minuti. Allora disponete il luccio sopra un piatto lungo, fiancheggiato da una spalliera di prezzemolo. Fig. 16. - Come si taglia il luccio
frollare per un paio di giorni, onde la carne sia meno stopposa; vuotatelo, tagliate via le pinne; asportate le spine; legate la testa e fatelo cuocere
Quando il luccio è cotto a puntino, si riducono in pasta un paio di acciughe salate, o all'olio, e la pasta, che se ne ritrae, si diluisce nel sugo raccolto nella ghiotta. Al sugo si uniscono pochi capperi e un po' di roux per legare; si sala, se occorre, e con questa salsa si serve il luccio caldo.
Quando il luccio è cotto a puntino, si riducono in pasta un paio di acciughe salate, o all'olio, e la pasta, che se ne ritrae, si diluisce nel sugo
Prendete un paio di chilogrammi di cotogne; dividete ciascuna mela in quattro parti; sbucciate e asportate il torsolo e i semi e, man mano che operate, gettate il frutto nell'acqua fresca, altrimenti annerirebbe.
Prendete un paio di chilogrammi di cotogne; dividete ciascuna mela in quattro parti; sbucciate e asportate il torsolo e i semi e, man mano che
439. Rognone di montone o di vitello al madera. - Mondati e lavati, i rognoni si affettano sottilissimamente. Si fanno rosolare nel burro e quando hanno preso il colore si bagnano con un bicchierino di madera o di vino bianco secco. Salate, impepate, annaffiate con brodo o sugo di carne ed aggiungete un battuto di prezzemolo. Fate dare un paio di bollori, poi, togliete i rognoni e lasciate bollire la salsa per circa un quarto d'ora. Quando la salsa è ristretta, rimettetevi i rognoni che, dopo altri cinque minuti di bollore, li servirete caldi, o come sono, o sopra crostini fritti.
aggiungete un battuto di prezzemolo. Fate dare un paio di bollori, poi, togliete i rognoni e lasciate bollire la salsa per circa un quarto d'ora. Quando la
443. Mostarda di lamponi. - Prendete due cucchiaini da caffè di conserva di lamponi; mescolatela ad altrettanti cucchiaini di senape o di mostarda francese, di quella detta di Digione; aggiungetevi un paio di cucchiajate da minestra di vino bianco o rosso, o di più, quanto occorre cioè a rendere il composto della densità desiderata.
francese, di quella detta di Digione; aggiungetevi un paio di cucchiajate da minestra di vino bianco o rosso, o di più, quanto occorre cioè a rendere il
Quando l'acqua non si addiziona di latte, si regala di carote e di cipolle affettate, di prezzemolo: di un paio di fette di limone e di uno o due spicchi d'aglio compressi, e pepe. Il pesce è generalmente cotto, quando l'acqua ha alzato da poco il bollore. Il pesce così preparato si addimanda in bianco, che si acconcia anche nel modo seguente:
Quando l'acqua non si addiziona di latte, si regala di carote e di cipolle affettate, di prezzemolo: di un paio di fette di limone e di uno o due
Riducete le fette a piccoli dadi o a pezzi; metteteli a cuocere in casseruola; allungate con un mezzo bicchiere d'acqua. Lasciatelo bollire per un paio d'ore; raddolcite a piacimento con zucchero; e quindi ritiratelo dal fuoco e versatelo in una compostiera a raffreddare, per un altro paio d'ore, prima di servirlo.
paio d'ore; raddolcite a piacimento con zucchero; e quindi ritiratelo dal fuoco e versatelo in una compostiera a raffreddare, per un altro paio d'ore
In molta acqua bollente, e salata a giusta misura, si fa lessare il riso per la durata di tredici minuti. Quindi si fa scolare bene, e si pone a rosolare in abbondante burro, dentro il quale si sarà fatto cuocere uno spicchio d'aglio per tanto tempo quanto ne occorra per comunicare un leggero sapore al burro. Tolto l'aglio si mette il riso, sul quale a più riprese si versa formaggio di grana grattugiato. Compiuta la cottura in un piatto cosparso di formaggio di grana grattugiato si versano alcuni cucchiaj da minestra di buon sugo di carne, o di Liebig o di Armour diluiti. A strati dello spessore di un paio di centimetri, si dispone il riso bollente e ciascuno strato si informaggia. Si volta e si rivolta il riso: se ne cosparge nuovamente la superficie con formaggio grattugiato di tartufi affettati (se si hanno, ben inteso) e bollente si manda in tavola.
spessore di un paio di centimetri, si dispone il riso bollente e ciascuno strato si informaggia. Si volta e si rivolta il riso: se ne cosparge nuovamente
632. Seppie coi piselli. - Fate un battutino abbondante con prezzemolo, uno spicchio d'aglio, una cipolla, un paio di fette di carote, un briciolo di sedano, un paio di foglie di basilico. Mettete il battuto al fuoco con olio, pepe e sale e quando sarà rosolato al colore d'oro passatelo al setaccio e spremete bene.
632. Seppie coi piselli. - Fate un battutino abbondante con prezzemolo, uno spicchio d'aglio, una cipolla, un paio di fette di carote, un briciolo di
Allora, ricollocate nel recipiente la carne e le carote e lasciate cuocere a piccolo fuoco per un paio d'ore. Sgrassate il sugo; passatene metà allo staccio e conservatelo per i condimenti.
Allora, ricollocate nel recipiente la carne e le carote e lasciate cuocere a piccolo fuoco per un paio d'ore. Sgrassate il sugo; passatene metà allo
665. Tacchino ripieno, per otto persone. — 1° Battete minutissimamente da uno a due ettogrammi di lesso, di arrosto, o di umidi, che avrete in precedenza privato delle ossa, dei muscoli e di quant'altro di coriaceo possa presentare. Unitevi e battete con la carne due salsicce e venti castagne arrostite, ciò che non vuol dire annerite e tanto meno bruciate. Se ne avete, aggiungete un paio di tartufi.
arrostite, ciò che non vuol dire annerite e tanto meno bruciate. Se ne avete, aggiungete un paio di tartufi.
2° Mentre arrostiscono, mettete in una casseruola del sugo di carne e del brodo a parti uguali. Allungate con un bicchiere di buon vino bianco o con sugo di un limone ancora un po' verde, fate dare un paio di bollori al liquido.
sugo di un limone ancora un po' verde, fate dare un paio di bollori al liquido.
Preparate delle fette di pane dello spessore di tre centimetri di larghezza, per dieci o dodici di lunghezza; friggeteli in olio eccellente. Nel frattempo combinate una salsa d'olio finissimo, di aceto squisito, di sale in polvere, pepe, cipollette, capperi e scalogne, tutto battuto minutissimamente. Allorché questa salsa ha dato un paio di bollori, adagiatevi sopra le fette di pane fritte, e sopra le fette mettete i filetti delle acciughe.
minutissimamente. Allorché questa salsa ha dato un paio di bollori, adagiatevi sopra le fette di pane fritte, e sopra le fette mettete i filetti delle acciughe.