Tagliate la mozzarella in fettine di circa mezzo cm. di spessore ed unitele a due a due con in mezzo una fetta di prosciutto cotto, come si fa con i panini imbottiti; indorate questi panini imbottiti di mozzarella nel tuorlo d'uovo, impanateli e friggeteli rapidamente nel burro. Avrete intanto fatto friggere le uova nell'olio. Disponete nel piatto di portata i panini imbottiti di mozzarella fritta, ponete su ciascuno un uovo fritto e servite immediatamente.
panini imbottiti; indorate questi panini imbottiti di mozzarella nel tuorlo d'uovo, impanateli e friggeteli rapidamente nel burro. Avrete intanto
Prendete 6 panini di Vienna, raschiate via la crosta superficiale e fate con un coltellino una piccola incisione di circa 1 cm. di profondità attorno a tutto il lato superiore bombato. Friggete quindi i panini nel burro; vedrete che l'incisione si aprirà ed in questo modo, quando i panini saranno fritti e dorati e li estrarrete, potrete togliere con un cucchiaino tutta la parte interna, ottenendo così dei cestelli. Avrete fatto intanto friggere ad una ad una nell'olio le uova nel solito modo. Cercate di regolarizzare la forma, tagliando via tutte le sbavature di albume, e ponete un uovo in ogni cavità di ciascun panino, dove avrete già messo una fettina di prosciutto crudo. Versate sui cestelli ripieni qualche goccia di burro fuso, passateli per qualche minuto in forno per scaldarli, e servite.
Prendete 6 panini di Vienna, raschiate via la crosta superficiale e fate con un coltellino una piccola incisione di circa 1 cm. di profondità attorno
La preparazione di queste ghiottonerie che ricordano un po' i panini e un po' le « brioches » senza tuttavia somigliare né agli uni né alle altre, è assai facile e credo che provatili con successo la prima volta, non mancherete di ripeterli spesso con- siderandoli come la migliore delle basi per un « thè » servito in casa. Aggiungo che questi diversi panini incontrano sempre il maggior successo, perchè tranne che nei « tea rooms » di Firenze e di Roma, avvezzi a servire la clientela straniera, non si trovano in nessuna pasticceria o caffè nostro.
La preparazione di queste ghiottonerie che ricordano un po' i panini e un po' le « brioches » senza tuttavia somigliare né agli uni né alle altre, è
L'uso di servire il « thè » è diventato comunissimo anche in Italia ed in genere è un pretesto per riunioni tra amiche o piccoli ricevimenti che hanno sempre minore importanza di quelli offerti la sera dopo pranzo. Anche se il gruppo degli amici è ristretto, la buona padrona di casa ha piacere che il suo tavolino da « thè » appaia ben fornito e, se acquista in pasticceria « petits-fours », cioccolatini, sfogliatine ecc., ama sempre presentare anche qualche ghiottoneria preparata in casa. Fra queste ghiottonerie il primo posto dovrebbe spettare, come in Inghilterra e in America, a quei panini e a quei « cakes » non troppo dolci, anzi niente affatto dolci, che accompagnano il « thè » e le bibite assai meglio delle pastine e dei « petits-fours » e che si servono caldi o freddi a seconda della stagione e del gusto, spalmati di burro o di miele.
anche qualche ghiottoneria preparata in casa. Fra queste ghiottonerie il primo posto dovrebbe spettare, come in Inghilterra e in America, a quei panini
Sono dei dolci molto modesti, che si trovano facilmente anche dai fornai. Per prepararli, occorrerà prima di tutto un pezzo di pasta da pane lievitata che dovrete impastare con qualche cucchiaiata d'olio, un po' di zucchero, sale, e un po' di acqua tiepida. Lavorata che sia aggiungetevi qualche pinolo, delle uvette secche e delle scorzette candite di arancia. Con la pasta ottenuta formate dei piccoli panini a pagnottelle che disporrete sulla piastra unta del forno e lascerete lievitare per cinque ore e anche più. Metteteli quindi a cuocere in forno caldo.
pinolo, delle uvette secche e delle scorzette candite di arancia. Con la pasta ottenuta formate dei piccoli panini a pagnottelle che disporrete sulla