Ricerca libera

37 risultati per quel
Artusi, Pellegrino
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
219991 1891 , Firenze , Salvatore Landi 37 occorrenze

richiede il brodo di cappone; di quel rimminchionito animale che per sua bontà si offre nella solennità di Natale in olocausto agli uomini. Cuocete

Vedi tutta la pagina

Pagina 007


da fare spavento; laonde passeggiate continue a quel gabinetto che più propriamente in Italia si dovrebbe chiamar luogo scomodo. — Maledetto

Vedi tutta la pagina

Pagina 029


non avendola mai vista su quel mercato; ma essa in Romagna si dà per giunta e al tempo dei piselli, messa in umido con un pezzo di lombata, riesce tanto

Vedi tutta la pagina

Pagina 035


una eredità a Modigliana. Smontammo a una locanda che si può immaginare qual fosse, in quel luogo, trenta e più anni sono. L'oste non ci dava per

Vedi tutta la pagina

Pagina 039


riso (che sarà il peso delle seppie in natura), e il loro inchiostro e, quando il riso si sarà bene impregnato di quel sugo, tiratelo a cottura con

Vedi tutta la pagina

Pagina 043


Il gruiera è quel cacio a forme grandissime, di pasta tenera, gialla e bucherellata. Alcuni non amano il suo odore speciale che sa di ribollito; ma

Vedi tutta la pagina

Pagina 048


essere stato lungo tempo incerto avanti di metterla in esecuzione non persuadendomi troppo quel guazzabuglio di condimenti. A dir vero questi maccheroni

Vedi tutta la pagina

Pagina 049


Spezzettate una lombata d'agnello, che è la parte che meglio si presta per questo piatto, e friggetela nel lardo vergine: poco basta, perchè in quel

Vedi tutta la pagina

Pagina 099


necessario pel carattere loro speciale. Ma poichè i gusti sono tanto diversi che quel che non piace ad uno potrebbe piacere ad altri eccovi un piatto col vino.

Vedi tutta la pagina

Pagina 100


Mi par di vederlo ora quel giovane simpatico, di statura mezzana, snello della persona, viso pallido rotondo, lineamenti delicati, occhi nerissimi

Vedi tutta la pagina

Pagina 110


È un piatto triviale e comune, ma lo noto perchè la salsiccia, con quel dolce acidetto dell'uva, potrebbe dar nel gusto a qualcuno.

Vedi tutta la pagina

Pagina 116


quel puzzo disgustoso, se troppo forte, risiede principalmente nella glandula urupigiale, io ritengo che basti il recider questa. Essa trovasi all

Vedi tutta la pagina

Pagina 128


in un poco di quel sugo medesimo.

Vedi tutta la pagina

Pagina 129


non la cedere a furberia o forse perchè con essi quel signore si mostrava soltanto largo in cintura, — Gliela vogliamo fare — gridarono ad una voce; e

Vedi tutta la pagina

Pagina 133


tutto perchè quel grasso ha un odore sgradevole. Tagliatelo per traverso a fette sottili, e ponetele in un vaso; salatele e versate sulle medesime

Vedi tutta la pagina

Pagina 136


. Hanno a dir quel che vogliono; ma il rame, tenuto pulito, è da preferirsi sempre ai vasi di ferro e di terra, perchè quelli si arroventano e bruciano

Vedi tutta la pagina

Pagina 151


La carne del filetto è la più tenera, ma se quel briccone del macellaio, vi dà la parte tendinosa, andate franco che ne resterà la metà pel gatto.

Vedi tutta la pagina

Pagina 156


parmigiano e un poco di quel midollo levato dagli zucchini, l'odore delle spezie, una presa di pepe e punto sale. Metteteli a cuocere nel burro quando

Vedi tutta la pagina

Pagina 169


. Sarà più igienica, se vogliamo, e lo stomaco si sentirà più leggiero; ma il gusto ne scapita alquanto e viene a mancare quel certo stimolo che a molte

Vedi tutta la pagina

Pagina 170


Il sedano è grato al gusto per quel suo aroma speciale: per questo e per non esser ventoso merita un posto fra gli erbaggi salubri. Preferite quello

Vedi tutta la pagina

Pagina 184


Colatelo e servitevi di quel sugo per dar sapore al passato non dimenticando il sale e il pepe ed avvertite che è bene resti sodo il più possibile.

Vedi tutta la pagina

Pagina 186


In nessun altro luogo ho trovato buoni i piselli come nelle trattorie di Roma, non tanto per l'eccellente qualità degli ortaggi di quel paese quanto

Vedi tutta la pagina

Pagina 190


Non crediate che voglia parlarvi delle cicale che cantano su per gli alberi; intendo dire invece di quel crostaceo, squilla (Squilla mantis), tanto

Vedi tutta la pagina

Pagina 212


I totani (Loligo) appartengono all'ordine de' cefalopodi e sono conosciuti nel littorale adriatico col nome di calamaretti. Siccome quel mare li

Vedi tutta la pagina

Pagina 212


del solito, e racchiude allora un cannello rosso lungo il dorso, detto volgarmente cera, il quale non è altro che il ricettacolo delle uova di quel

Vedi tutta la pagina

Pagina 213


po' di quel sugo uscito dalle telline. Cuocetela ad uso crema e versatela sulle medesime quando le mandate in tavola.

Vedi tutta la pagina

Pagina 214


questo pesce non confacente agli stomachi deboli; per ciò io non l'ho potuto mai digerire. Questo salume supplisce su quel mercato, ne' giorni magri

Vedi tutta la pagina

Pagina 219


, oltrechè aprirsi tutti durante la cottura, tramandano, molto più che fatti in umido, quel fetore della putrefazione, ossia della carne faisandée, come

Vedi tutta la pagina

Pagina 227


Il pesce di maiale è quel muscolo bislungo posto ai lati della spina dorsale, che a Firenze si chiama lombo di maiale. Colà si usa distaccarlo

Vedi tutta la pagina

Pagina 234


facile esecuzione. La dose di questa stiacciata e la ricetta della torta mantovana mi furono favorite da quel brav'uomo, già rammentato, che fu Antonio

Vedi tutta la pagina

Pagina 257


Le stiacciate alla livornese usansi per Pasqua d'uova forse perchè il tepore della stagione viene in aiuto a farle lievitar bene e le uova in quel

Vedi tutta la pagina

Pagina 258


dall'aria e quando quel pane sarà ben lievitato per il che occorreranno, a seconda della stagione, otto o dieci ore, guastatelo e rifatelo più grande

Vedi tutta la pagina

Pagina 263


ingredienti e formatene una pasta alquanto morbida con quel tanto di rosolio o d'acquavite che occorre. Poi riducetela a piccole pastine in forma di una grossa

Vedi tutta la pagina

Pagina 277


della famiglia, guardando con orrore nel proprio piatto, rispose: «Guarda quel che ti è venuto in capo di darci a mangiare! almeno non lo avessi detto

Vedi tutta la pagina

Pagina 284


, prendetele su colla mestola forata e mettetele a sgrondare in uno staccio. Passate quindi quel latte e quando sarà diaccio, fate col medesimo, coi rossi

Vedi tutta la pagina

Pagina 313


una piccola tazza usuale. Tostatene poco per volta e conservatelo in vaso di metallo ben chiuso, macinando via via quel tanto che solo abbisogna perchè

Vedi tutta la pagina

Pagina 351


Sauté. Così chiamasi con nome francese quel vaso di rame in forma di cazzaruola larga, ma assai più bassa, con manico lungo che serve per friggere a

Vedi tutta la pagina

Pagina X