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La cucina italiana. Giornale di gastronomia per le famiglie e per i buongustai
177135 1929 , Milano , Società Anonima Notari (Istituto Editoriale Italiano) 10 occorrenze

Perchè le fettine di prosciutto non possono aprire che la colazione e questa si chiude col dolce, mentre il pranzo — la sera! — col gelato?

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. Ed è sempre più geniale, e facile, così facile che si dice: — come non ci avevo pensato? — Questa della cucina è magnifica, divertente, «medicea». Sono

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'ante-guerra una autorevole voce, quella di Marcel Prèvost, si è alzata per dare il grido d'allarme. La prima causa di questa decadenza, scrive l

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Di questa minestra si compiacque, in special modo, Giuseppe Verdi e spesso si serviva nel palazzo Doria a Genova, o nella villa di Sant'Agata.

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Tenuta presente, dunque, l'alimentazione italiana tipo, cioè la più generalizzata, noi daremo in questa rubrica intitolata appunto La Tavola di tutti

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Prendete mezzo chilo di carne di bue ben tenera e cucitela ravvolgendola con uno spago bianco. Mettete questa carne così ravvolta in una pentola

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Avrete già fatto una larga forma di pasta sfoglia, di quelle che servono per mettervi rigaglie di pollo, e in questa bella forma di pasta disporrete

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fino a farne una pasta alquanto consistente che insaporirete con parmigiano grattato. Con questa pasta fate tante pallottoline come una piccola

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un po' di panna o di latte, burro amalgamato con un po' di farina, poco sale e pepe e fate un tantino bollire. Con questa specie di salsa levigate

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bicchiere di vino bianco asciutto, incorporate bene questa pappina e lasciatevi insaporire i cardi a coperchio chiuso e fuoco lento, rimestando sempre

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