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Giaquinto, Adolfo
Cucina di famiglia e pasticceria
186198 1931 , Grottaferrata , Scuola Tip. Italo-Orientale «S. Nilo» 50 occorrenze

Una buona minestra di magro e di poca spesa ed anche non comune, è certamente questa.

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N. B. — Volendo fare una pasta anche migliore di questa, mettere metà farina e metà semolino fino.

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Per far questa zuppa bisogna disporre di un forno in casa.

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Questa minestra è adattissima a farsi, specialmente quando il brodo preparato riesce un pò fiacco.

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Distendete questa pasta su una teglia unta di burro ed infarinata, e fatela cuocere in forno piuttosto caldo.

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L'addizione di questa liscivia è necessaria solo nel caso che i piselli siano duri, ma, se sono teneri non occorre.

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Occorre per questa zuppa del buon baccalà così detto francese, ma dissalato a tempo.

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N. B. — Questa è la ricetta tradizionale, ma si può far benissimo senza il midollo, mettendo cioè del solo burro.

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È questa la loro caratteristica.

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Si può cuocere al forno questa stessa quantità di gnocchi in più recipienti, ciò che non nuocerebbe alla riuscita dell'operazione; al contrario.

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La quantità indicata in questa ricetta può essere sufficiente per 8 o 9 persone.

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Di farina ne occorrerà circa 900 grammi e questa quantità di pasta è sufficiente per 12 o 14 persone.

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Quando tutto ciò sarà insaporito, metteteci della salsa di pomodori e del pepe. Fate cuocere bene e condite con questa i ravioli.

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(Di farina ne occorrerà circa 900 gr., e questa quantità basta a più di 12 persone).

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Bisogna che questa operazione sia fatta con garbo se no, friggendo, la provatura scappa fuori.

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Intanto avrete preparato un composto di questa maniera:

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Aggiustate questa insalata in una piccola insalatiera, formandone con un cucchiaio una specie di cupolino schiacciato nel mezzo.

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Questa operazione va ripetuta due o tre volte durante la cottura.

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Questa salsa si tiene in caldo e serve per accompagnare carni, lingua scarlatta, testina di vitella bollita, ecc. Il pepe deve predominare in questa

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Si mangia questa salsa col pesce caldo o freddo.

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Questa salsa ha il vantaggio di mantenersi alcune settimane, ed accompagna molto bene le carni tanto lessate che arrostite.

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Questa salsa si serve da parte in una salsiera per accompagnare il lesso. [immagine: cornice contenente inserto pubblicitario]

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Questa stessa salsa è anche ottima sul pesce freddo.

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Tutta questa robba dovrà essere tagliuzzata.

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Tagliate questa polpa in fettine dello stesso spessore, ma un po'più larghe di una moneta da due soldi (quella di prima).

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Un momento prima di levarle dal fuoco, sbruffatevi un pochino di marsala, facendolo consumare prestamente, ma questa addizione è facoltativa.

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N. B. — Va con sè che questa operazione deve essere fatta con sollecitudine.

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N. B. — Questa insalata è adattissima per accompagnare le carni lesse.

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Questa ghiotta pietanza i buoni siciliani la mangiano tanto calda che fredda e la chiamano: Cacoccioli in tianu.

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Generalmente si crede che questa due denominazioni si equivalgono, e che significano cioè la stessa cosa. È un errore.

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Tagliate questa pasta in mostaccioletti, ciambellette, dischi od altra forma.

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Disponete i dischi su un piatto con salvietta e mandate in tavola. È questa una specialità siracusana.

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Alle volte succede di avere tante chiare d'uovo e non sapere cosa farne. Impiegandole a far questa pasta vi saranno utili.

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Con questa pasta si riempie a metà uno stampo liscio a corona, detto stampo a savarino (oppure altro stampo a piacere) previamente unto di burro, si

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S'intende che con questa dose potrà formarsi un dolce per 5 o 6 persone al massimo.

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L'essenziale di questa torta è appunto la buona lavorazione del burro e dello zucchero, giusto perchè non entrano affatto le solite chiare montate

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Unite in questa un poco di seme di finocchio detto finocchiella ed un piccolo pugno di pinoli.

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Ponete questa in un recipiente di terra e coprite ermeticamente, lasciatela riposare per qualche ora. Spianando poi questa pasta per foggiare i

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Per sformare questa crema, basta immergere fin quasi all'orlo lo stampo in acqua tiepida.

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Questa ghiacciata, nella sua stagione, procura una gradevole sensazione uscendo dal sapore dei sorbetti usuali.

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Questa addizione gli comunica una fragranza che armonizza perfettamente con le fragole e con la panna.

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Una delle condizioni indispensabili per confezionare bene questa specie di gelati è quella di adoperare della frutta ben matura.

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Le buone massaie che vorranno arricchire il loro casalingo repertorio, possono confezionare questa gramolata estiva senza alcuno imbarazzo.

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Malgrado la sua denominazione, l'orzo non entra per nulla in questa preparazione.

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In questa pasta potrete aggiungere della buccia di limone grattata oppure potrete aromatizzarla con cannella, vainiglia, ecc.

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N. B. — Questa dose di zucchero è per 2 chilogr. di mele.

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Questa confettura essendo molto sana ed igienica è ottima a darsi sui crostini di pane ai bambini.

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Questa gelatina riesce migliore spremendovi due limoni di giardino prima di metterla a cuocere.

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Sgrondate lo sciroppo, che farete nuovamente bollire, e questa dovrà essere a 20 gradi.

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Compiuta questa prima operazione prendete una salviettina od un teletto del burro e ponete in esso le castagne.

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