Quando, nell'altra pentola, vedrete l'acqua raggiungere la metà del suo livello primitivo, togliete verdure, zampe, stomachi e carne (che saranno ottimi per la colazione del domani); versate il brodo in una insalatiera; lasciatelo raffreddare; e....
ottimi per la colazione del domani); versate il brodo in una insalatiera; lasciatelo raffreddare; e....
Non si rapprende? Bisognerà, in questo caso (toltone dalla superficie quel po' di grasso che vi si sarà radunato) rimetterlo a bollire (cioè a più condensarsi); aggiungere (ad ogni buon conto) 2-3 foglietti di colla di pesce; e dopo 20 minuti circa, lasciarlo di nuovo raffreddare per vederlo allora certamente condensare.
condensarsi); aggiungere (ad ogni buon conto) 2-3 foglietti di colla di pesce; e dopo 20 minuti circa, lasciarlo di nuovo raffreddare per vederlo allora
Quando il forchettone t'avrà detto che il vitello è cotto, mettilo (il vitello non il forchettone) a raffreddare sul tagliere; e allorché sarà freddo, togli le cordicelle con le quali l'avevi legato; taglialo a fettine fini e disponi queste in una insalatiera alternando ogni strato di vitello, con uno di salsa.
Quando il forchettone t'avrà detto che il vitello è cotto, mettilo (il vitello non il forchettone) a raffreddare sul tagliere; e allorché sarà freddo
In un grande tegame, bisogna mettere, infine, un bel pezzo di burro, senza badare alla domestica economia; porre al fuoco poco prima che la zuppiera della minestra venga porta al desco; ed allorché il burro, finita la sua bella schiuma, avrà preso un bel colore lievemente scuro, bisognerà friggervi le cotolette (non più di una o due alla volta per non raffreddare il burro) rivoltandole e muovendole spesso perchè non si attacchino al fondo del tegame.
le cotolette (non più di una o due alla volta per non raffreddare il burro) rivoltandole e muovendole spesso perchè non si attacchino al fondo del
Se dunque volete fare le mie zucchette, prendetene una dozzina e, possibilmente, tutte della stessa grossezza; togliete a ciascuna le punte; vuotatele con l'apposito istrumento delle... interiora; tagliatele a metà per il lungo; lessatele nell'acqua salata per cinque minuti e lasciatele raffreddare. (Se nella vostra modesta cucina non esistesse, come non esiste nella mia, lo strumento riservato alla complessa operazione di vuotar zucchette, tagliatele prima a metà e scavatele poi adagio adagio, servendovi di un piccolo cucchiaino, e vi assicuro che l'effetto sarà uguale al completo).
; vuotatele con l'apposito istrumento delle... interiora; tagliatele a metà per il lungo; lessatele nell'acqua salata per cinque minuti e lasciatele raffreddare
Mescola con energia; versa la crema sul tavolo di marmo, o su larghi piatti, bagnati; stendila col coltello in modo da farne uno strato uniforme e alto un centimetro circa ; lasciala raffreddare; tagliala in rombi o in quadrati larghi 3 dita; passali nella farina bianca; poi in un uovo intero battuto insieme a quell'albume messo da parte; e infine nel pane grattugiato.
alto un centimetro circa ; lasciala raffreddare; tagliala in rombi o in quadrati larghi 3 dita; passali nella farina bianca; poi in un uovo intero
Quando l'impasto avrà bollito per cinque minuti, versatelo in uno stampo ben bagnato e di metallo sottile; e ponetelo infine a raffreddare nell'acqua fredda.
Quando l'impasto avrà bollito per cinque minuti, versatelo in uno stampo ben bagnato e di metallo sottile; e ponetelo infine a raffreddare nell'acqua
Fate poi bollire mezzo litro di latte, con 3 etti di zucchero e con quelle stelle d'anice, oppure con quella stecca di vaniglia; togliete poscia le une o l'altre; e fate raffreddare.
Dunque, appena a casa, ho tolto, ad ogni pesca, ciò ch'era... prudente togliere; le ho, poi, tutte lavate sotto al rubinetto; le ho messe in una casseruola; le ho coperte appena appena d'acqua;le ho fatte bollire per 15 minuti; e le ho lasciate infine raffreddare.
casseruola; le ho coperte appena appena d'acqua;le ho fatte bollire per 15 minuti; e le ho lasciate infine raffreddare.
Mentre le marene stanno cuocendo, faccio tostare nel burro ed in padella, alcune fettine di pane francese o di quello detto « da crostoni »; le dispongo poi in una insalatiera fonda; sopra di esse, verso la mia marenata ancora calda; e infine lascio raffreddare.
dispongo poi in una insalatiera fonda; sopra di esse, verso la mia marenata ancora calda; e infine lascio raffreddare.
Ancora caldo e fumante, lo si versa subito in larghi recipienti di terraglia (insalatiere, scodelle) affinchè si possa rapidamente raffreddare, chè... grandi guai potrebbe procurare alla pancia un sùgolo mangiato caldo!
Ancora caldo e fumante, lo si versa subito in larghi recipienti di terraglia (insalatiere, scodelle) affinchè si possa rapidamente raffreddare, chè
In un altra casseruola mettete invece a fuoco un chilo di zucchero con un mezzo litro d'acqua; appena lo sciroppo bollirà, unite ad esso lo zucchero cotto; e lasciate poi raffreddare la miscela.
Aggiungete allora un cucchiaio di estratto (sia di carne sia di verdura); 6 pugni di riso (o mezzo chilo di pasta); una buona manciatona di parmigiano (raccomando sia sopraffino); e poco prima che riso (o pasta) siano cotti, quando saranno cioè, o l'uno o l'altra ancora «al dente », scodellate e lasciate così un poco raffreddare, chè gran pregio acquista il minestrone quando, nella calda estate, vien mangiato tiepido, persino freddo!
lasciate così un poco raffreddare, chè gran pregio acquista il minestrone quando, nella calda estate, vien mangiato tiepido, persino freddo!
Scommetto però che tutte le altre mamme non avranno cucinate le sardelle come le ho cucinate io; che, cioè, si saranno limitate a tagliar e buttar le teste (inutile sciupare il condimento, dato che, delle sardelle, non si mangiano le teste); a dare una forbiciata alle code e alle pinne; a lavarle ed asciugarle; ad infarinarle al momento di cucinarle; a friggerne infine nell'olio bollente tre o quattro alla volta (non più, per non incorrer nel pericolo di raffreddare l'olio).
Su quel po' di gelatina, quando sarà ben soda, disponete delle fettine di cetriolo (meglio se di verdi pistacchi, e meglio ancora se di tartufi); poscia (adagio, adagio che non si rompa!) mettete sopra quel prelibato... fondo, il paté; versate, nel vano tutto in giro, la rimanente gelatina liquefatta e lasciate infine raffreddare.