Ricerca libera

69 risultati per s
La cuciniera universale
215149 1870 , Venezia , Colombo Coen 50 occorrenze

Via S. Prostasio, num. 3

Vedi tutta la pagina

Pagina 004


Stab. Lab. Tip. Lit. di C. COEN, Ed., S. Marco n. 140.

Vedi tutta la pagina

Pagina 004


Provvisioni da bocca. Chi non conosce il vecchio proverbio: Providenza, profusione? Questo però è un proverbio che ben s'adatta alle famiglie male

Vedi tutta la pagina

Pagina 024


esempio, si sala molto il pane; in altri se ne introduce appena la metà. La prima acqua con cui s'impasta la farina non dev'essere salata, poichè il

Vedi tutta la pagina

Pagina 026


; s'incomincia collo stemperarlo con metà dell'acqua, avendo cura di non lasciarvi alcun granello, poi si aggiunge il rimanente dell'acqua e vi s

Vedi tutta la pagina

Pagina 027


testè indicata, ma dapprincipio s'incorpora in primo luogo il lievito, la farina di frumento, e poscia quella di segala col sale: senza questa attenzione

Vedi tutta la pagina

Pagina 028


disposizioni, si versa nel mastello un poco d'acqua, sufficiente solo a far stemperare il sale a formare una salamoja densa, nella quale s'immerge tutta la carne

Vedi tutta la pagina

Pagina 032


Liquefazione del grasso. Per liquefare il grasso, destinato nel verno ad essere la base del condimento di parecchie vivande, s'ha da usare ogni

Vedi tutta la pagina

Pagina 035


sera. In ogni caso, i pezzi che s'immergono in tal modo nell'acqua devono essere posti colla pelle per di sopra.

Vedi tutta la pagina

Pagina 037


limpido, si decanta con precauzione in un altro vaso empiuto di acqua fresca, onde ben separarlo, s'impasta quindi accuratamente, rinnovando più volte l

Vedi tutta la pagina

Pagina 042


allorquando s'hanno da adoperare. In città, se si fa provvisione di fagiuoli secchi, bisogna sempre preferire quelli di miglior qualità bianchi e rossi

Vedi tutta la pagina

Pagina 046


Siccome il tè s'impregna facilmente del ben che menomo odore, bisogna evitare di porlo in vicinanza di altre sostanze più o meno odorifere. Il solo

Vedi tutta la pagina

Pagina 063


colore vivace, di odore e sapore graditi. S'impiegano il caracca e il maragnone, sia separati, sia misti, secondo la qualità del cioccolatte che si

Vedi tutta la pagina

Pagina 063


, e il biscotto riesce mediocre. Ecco in quale maniera convien procedere. Il burro deve essere steso sulla tavola dove s'impasta, in uno strato non

Vedi tutta la pagina

Pagina 069


indicata, non s'impiegano che 150 grammi di burro, anzichè 300, e s'incorpora alla pasta un bicchiere di fiore di latte fresco. Questo genere di

Vedi tutta la pagina

Pagina 070


Paste per le torte di fratta. In 250 grammi di bella farina s'incorpora 200 grammi di burro freschissimo senz'aggiungervi acqua. Quando la mescolanza

Vedi tutta la pagina

Pagina 070


smuovere la pasta soltanto quanto basti perchè vi s'incorpori l'albume delle uova. Manipolata in tale modo, la pasta si versa in una forma internamente

Vedi tutta la pagina

Pagina 071


5 uova freschissime. Si mescola in prima lo zucchero e le uova, aggiungendo poco a poco le uova allo zucchero, e quindi in questa prima mescolanza s

Vedi tutta la pagina

Pagina 072


Osservazione. Bisogna sempre aver cura, per approntare le salse, che la farina di cui s'ha a servirsi sia sempre del più bel frumento. La farina di

Vedi tutta la pagina

Pagina 084


bollente, i granciporri poi s'hanno da far cuocere prestamente in casseruola con cipolle, prezzemolo, timo, lauro, pepe, sale e un bicchier di vino bianco

Vedi tutta la pagina

Pagina 088


. Vi aggiungerete egualmente succo ristretto e brodo, e s'è di magro, del liquido risultante dalla cottura.

Vedi tutta la pagina

Pagina 092


apparecchi d'arrosto più o meno perfezionati, abbisognerà, già s'intende, più o meno tempo.

Vedi tutta la pagina

Pagina 095


averle mondate e approntate con cura, s'immergono in un'acqua quasi bollente; poi le si ritirano, si sgocciolano soffregandole colle dita per

Vedi tutta la pagina

Pagina 102


Per gli arnioni coi funghi non s'ha altro da aggiungere che funghi passati al burro.

Vedi tutta la pagina

Pagina 117


cucchiajo da tavola di farina. Quando questa sarà ben calda, mescetevi il succo liquido, diluendo con precauzione, in modo che non s'abbia da produrre qualche

Vedi tutta la pagina

Pagina 122


lasciar troppo bollire, perchè tutte le carni arrostite, in qualunque modo si vogliano riscaldare, col bollire s'induriscono; in questo caso poi, oltre

Vedi tutta la pagina

Pagina 130


Cucite la testa con spago, e lasciatela così per quattro o cinque giorni, affinchè le carni s'impregnino di quel condimento. Ravvolgetela quindi in

Vedi tutta la pagina

Pagina 137


La maniera poi di procedere nell'ammannare sì i capponi che le pollastre essendo affatto eguale, ciò che diremo degli uni s'intenda applicato anche

Vedi tutta la pagina

Pagina 147


Il colombo che si usa più comunemente nelle preparazioni culinarie è quello di colombaia; poichè s'ingrassa più facilmente di qualunque altro, e le

Vedi tutta la pagina

Pagina 161


Osservazione. Si deve far cuocere per metà tutte le carni che si dicono alla graticola e che abbiano un certo spessore o volume. Altrimenti, se s

Vedi tutta la pagina

Pagina 162


rimanente salsa decorandola con più densa gelatina e con tartufi. Questi raffreddi sono eccellenti per le cene, specialmente allorchè s'abbia a dare qualche

Vedi tutta la pagina

Pagina 171


coscie in modo che s'abbiano a trovare dietro il dosso; il becco configgetelo fra la giuntura delle coscie, come se venissero per così dire attraversate

Vedi tutta la pagina

Pagina 172


risale i fiumi e le correnti ove s'impingua, e la sua carne allora diventa più delicata e più saporita. Verso la fine d'autunno egli rientra in mare

Vedi tutta la pagina

Pagina 191


Aringhe fresche arrostite, con salsa di senape. Quando abbiate cotte le aringhe sulla graticola, il che s'ha da fare sur un fuoco blando e chiaro

Vedi tutta la pagina

Pagina 194


Chiozzi. Questi piccoli pesci si squammano e sventrano, indi si aspergono di farina e s'introducono in uno sfritto d'olio o di strutto ben caldo. Poi

Vedi tutta la pagina

Pagina 201


altro cucchiaio di metallo; i legumi s'indurirebbero. L'acqua poi serve, cogli opportuni condimenti, per approntare le zuppe di magro.

Vedi tutta la pagina

Pagina 213


Acetosa e cicoria. Sì l'una che l'altra di quest'erbe si servono spesso quali guarnimenti; ma s'impiegano anche come frammessi, specialmente la

Vedi tutta la pagina

Pagina 218


stesso modo dei fagiuoli bianchi, per cui non s'hanno che da consultare le istruzioni da noi date in argomento.

Vedi tutta la pagina

Pagina 221


di pollo, avvertendo che s'ha da aggiungere all'incorporazione degli ingredienti sempre qualche pezzo di burro fresco.

Vedi tutta la pagina

Pagina 225


parimenti levarne la pelle, e di più triturarla e pestarla in un mortaio, essendochè la si mescola quindi alla salsa o al farcito. Finalmente, se s

Vedi tutta la pagina

Pagina 225


Quando si adopera questa pasta, s'ha d'avere cura di tenerla bene distesa collo spianatoio a cilindro appena della grossezza di un tallero, se dovete

Vedi tutta la pagina

Pagina 236


Questi pasticci si fanno indistintamente con ogni specie di carni e allo stesso modo. Talvolta non vi s'impiegano che fette di manzo, talvolta di

Vedi tutta la pagina

Pagina 241


, l'ananas ecc. ecc. Bisogna osservare soltanto che, pei formaggi di frutta, s'incorpora in un bicchiere di fiore di latte 46 grammi di colla

Vedi tutta la pagina

Pagina 247


217 millimetri di diametro e 244 di altezza. Essa forma deve inoltre essere bene spalmata di burro, avendo l'avvertenza che la pasta, s'è d'inverno, non

Vedi tutta la pagina

Pagina 256


melassa. S'impasta il tutto, se ne fa una pasta solida, che quindi si divide in pezzi cui si dà quale forma più piaccia, e si cuoce ad un grado di calore

Vedi tutta la pagina

Pagina 258


abbastanza profonda per ricevere i pezzetti del pinocchio. Però s'ha da aver attenzione di non far troppe briciole, e a tale scopo s'ha da adoperare un

Vedi tutta la pagina

Pagina 269


rimescola. Allorchè è indurita in un mortajo versatevi un albume d'uovo, fiore d'arancio e un poco d'ambra. S'incorpora bene il tutto, e se ne fanno

Vedi tutta la pagina

Pagina 270


, e il cioccolatte la base della spalmatura che si dà alla superficie di ogni singolo pezzo, in unione, ben s'intende, all'albume d'uovo.

Vedi tutta la pagina

Pagina 281


, dipingendo così il cerchio dell'occhio, e in bianco la parte media della pupilla. Ma questo lavoro s'ha da praticarlo in due volte, dapprima empitene

Vedi tutta la pagina

Pagina 283


caldaja piena due terzi d'acqua. Quando sarà più che tiepida vi s'immerge l'animale tenendolo per la testa, agitandolo pian piano fino a che i peli

Vedi tutta la pagina

Pagina 285