Questa gran diversità fra crosta e midolla deriva dal fatto che, per il calore intenso del forno, la superficie del pane è la prima ad essere disidratata ed attaccata nei suoi elementi, tanto che destrina e glucosio vi si caramellizzano ed una parte di carbonio è messa in libertà, d' onde il colore ed il sapore speciali della crosta.
Il pane troppo lievito per fermento soverchiamente forte od abbondante, o per fermentazione troppo protratta, avrà sapore ed odore acidi, sgraditissimi, presenterà superficie diseguale, crosta con screpolature più o meno estese, scabra, di colorazione anormale. Il pane invece poco lievitato per debolezza o scarsità di fermento, o per abbreviato periodo di fermentazione, sarà poco rigonfio, pesante, poco bucherellato, poco elastico, soverchiamente acquoso, gravissimo alla digestione.
Il pane troppo lievito per fermento soverchiamente forte od abbondante, o per fermentazione troppo protratta, avrà sapore ed odore acidi
a) Il pane fabbricato con farine provenienti da grani avariati o malati, o con farine avariate di per loro per riscaldamento, fermentazione od umidità sofferta, apparisce compatto, pesante, soverchiamente umido, con mollica bruna, con crosta scura e screziata, e quando l'avaria della farina sia stata avanzata, può essere anche di sapore amaro, agro e di odore putrido. A tali estremi il pane, più che disgustoso e sospetto, può ritenersi assolutamente nocivo alla salute.
stata avanzata, può essere anche di sapore amaro, agro e di odore putrido. A tali estremi il pane, più che disgustoso e sospetto, può ritenersi
Il pane contaminato di segala cornuta (dente di lupo) presenterà delle screziature violette nella mollica, avrà sapore sgradevole e lascerà in gola una sensazione acre e persistente. Bagnandone la mollica con una soluzione di potassa spanderà un odore di salamoia caratteristico che si farà maggiore col riscaldamento.
Il pane contaminato di segala cornuta (dente di lupo) presenterà delle screziature violette nella mollica, avrà sapore sgradevole e lascerà in gola
Il pane infestato di loglio si riconoscerà trattandone la mollica essiccata e polverizzata con alcool a 85°, e fil-trando la tintura alcoolica ottenuta; questa presenterà un colore giallo-verdognolo ed avrà un sapore acre ed ingrato sui generis, qualora realmente esista loglio nel pane saggiato; l'alcool invece resterà limpido o leggermente giallastro, quando l'alterazione non esista.
ottenuta; questa presenterà un colore giallo-verdognolo ed avrà un sapore acre ed ingrato sui generis, qualora realmente esista loglio nel pane saggiato; l
a) Un pane adulterato con semoletta, cruschelli vari, pule di riso macinate, ecc. (1° gruppo) si distinguerà per una mollica bianco-bionda, poco porosa, umida, poco elastica, di odore speciale non grato, di sapore più o meno disgustoso ed agro. Spappolando poi tale mollica in acqua calda o fredda, si vedranno, specialmente con lente d'ingrandimento, delle particelle di crusca spiccare sul bianco fondamentale della mollica stessa.
porosa, umida, poco elastica, di odore speciale non grato, di sapore più o meno disgustoso ed agro. Spappolando poi tale mollica in acqua calda o fredda
2° Il Niello, Cosso o Gittone (Lychnis od Agrostemma Githago), piccolo frutto nero-bruno, presso che quadrato, irregolare, rugoso, ruvido al tatto, bianco internamente. Dannoso: impartisce al pane un sapore amaragnolo cattivo.
, bianco internamente. Dannoso: impartisce al pane un sapore amaragnolo cattivo.
3° Il Loglio, che può impartire al pane proprietà narcotiche ed irritanti, può riconoscersi nella farina di grano trattandola con alcool a 84° centesimali, il quale prenderà un colore verdastro tanto più pronunziato, quanto maggiore sarà la quantità di loglio contenuto nella farina; di più il sapore di questa tintura alcoolica sarà astringente, sgradevole, nauseante.
sapore di questa tintura alcoolica sarà astringente, sgradevole, nauseante.
La farina di melica ammuffita è ordinariamente di un colore giallo-sbiadito, o bruniccio-giallastro, con odore di muffa (di sobbollito), di sapore amaro e talora acre, disgustoso.
La farina di melica ammuffita è ordinariamente di un colore giallo-sbiadito, o bruniccio-giallastro, con odore di muffa (di sobbollito), di sapore
Se si mostrano grinzosi, macchiettati, leggeri, di grossa e dura corteccia, e con sostanza farinacea di sapore forte, saranno da ritenersi immaturi, vecchi od alterati e perciò da rifiutarsi.
Se si mostrano grinzosi, macchiettati, leggeri, di grossa e dura corteccia, e con sostanza farinacea di sapore forte, saranno da ritenersi immaturi
Le patate sono soggette ad alterazioni che modificano profondamente le loro qualità commestibili. Il gelo le altera facendole divenir dure e friabili, ed il disgelamento, di cattivo sapore e difficilmente conservabili. Esposte ai raggi solari acquistano un color verde che si propaga a poco a poco alla zona centrale, e diventano di sapore acre e disgustoso. Tenute all'oscurità perdono il detto colore, ma non riacquistano più il loro primitivo sapore.
, ed il disgelamento, di cattivo sapore e difficilmente conservabili. Esposte ai raggi solari acquistano un color verde che si propaga a poco a poco
d) Genere di alimentazione. L'alimentazione ha una grande influenza sul sapore, digestibilità e valore nutritivo della carne, tantochè i buoni produttori di carne da macello, qualche tempo prima della macellazione, somministrano agli animali le migliori qualità di foraggio.
d) Genere di alimentazione. L'alimentazione ha una grande influenza sul sapore, digestibilità e valore nutritivo della carne, tantochè i buoni
Secondo il Buwer, i fagiuoli e le ghiande di quercia producono carne dura, indigesta; le patate carne molle e flaccida; il trifoglio, carne gialla, poco saporita; il latte conferisce alla carne, e specialmente a quella di maiale, un sapore squisito; la carne diventa addirittura di qualità superiore, se al latte si aggiunge farina di maïz, di fave, d'orzo od avena contusa.
, poco saporita; il latte conferisce alla carne, e specialmente a quella di maiale, un sapore squisito; la carne diventa addirittura di qualità superiore
g) Regione del corpo cui appartiene la carne. La carne di uno stesso animale è di valor nutritivo, di sapore, di bontà, di digestibilità molto diversi, e conseguentemente di prezzo anche diverso, a seconda della regione del corpo cui appartiene. Questo fatto che si verifica in ogni animale, si accentua poi al massimo grado negli animali ingrassati ed allevati pel macello.
g) Regione del corpo cui appartiene la carne. La carne di uno stesso animale è di valor nutritivo, di sapore, di bontà, di digestibilità molto
È di pasta compatta, fina, untuosa, giallo-pallida, di sapore salato, lievemente dolce. Preparasi con latte non scremato, che si accaglia e la caglia si sottopone quindi a compressione e salatura che può durare fino ad un anno per le grosse forme- È originario della Svizzera e si imita assai bene in Lombardia.
È di pasta compatta, fina, untuosa, giallo-pallida, di sapore salato, lievemente dolce. Preparasi con latte non scremato, che si accaglia e la caglia
3° La pasta del formaggio deve essere di colorito naturale e proprio della qualità che si esamina, avere odore e sapore gradevoli, presentarsi grassa, pastosa, non soverchiamente spongiosa e molto meno con grandi cavità; non deve essere nè umida, nè scorrevole, nè cornea, nè fragile.
3° La pasta del formaggio deve essere di colorito naturale e proprio della qualità che si esamina, avere odore e sapore gradevoli, presentarsi grassa
Il lardo di buona qualità, proveniente da animale sano apparisce come un tessuto unito omogeneo, biancastro o leggermente roseo, di una elasticità assai consistente, di odore fresco, di sapore quasi nullo e non disgradevole, a reazione neutra. Su 100 parti in peso ha la seguente composizione:
assai consistente, di odore fresco, di sapore quasi nullo e non disgradevole, a reazione neutra. Su 100 parti in peso ha la seguente composizione:
I caratteri fisico-organolettici del buon olio d'oliva commestibile sono: colore giallo o giallo-verdastro, trasparenza completa, untuosità e fluidità accentuate; leggero odore sui generis; sapore dolce e gradevole.
fluidità accentuate; leggero odore sui generis; sapore dolce e gradevole.
53. — Alterazioni e falsificazioni. a) L'olio d'oliva si altera difficilmente; solo per l'azione dell'aria inacidisce, acquistando odore e sapore disgradevoli e divenendo meno fluido; si dice allora che l'olio divenne rancido. Questa alterazione avviene nell'olio per lo sdoppiarsi dei gliceridi di cui è composto in acidi grassi e glicerina.
53. — Alterazioni e falsificazioni. a) L'olio d'oliva si altera difficilmente; solo per l'azione dell'aria inacidisce, acquistando odore e sapore
L'aceto di vino è un liquido bianco-giallastro o rosso, a seconda del colore del vino da cui deriva, di odore gradevole, acetico, leggermente etereo, di sapore francamente acido, senza però essere acre, nè allegare i denti; ha una densità fra 1,018 ed 1,020, ciò che corrisponde a 2°,50-2°,75 dell'areometro di Baumé.
, di sapore francamente acido, senza però essere acre, nè allegare i denti; ha una densità fra 1,018 ed 1,020, ciò che corrisponde a 2°,50-2°,75 dell
5° Le sostanze acri, come il pepe, il pigmento, la senape, che talora vengono aggiunte all'aceto per simularne l'acidità e comunicargli un sapore piccante, si scuopriranno saturando l'acidità naturale dell'aceto sospetto con un carbonato alcalino; qualora l'aceto sia genuino, odore e sapore acido del medesimo spariranno, mentre, se si avrà a che fare con aceto adulterato, odore e sapore della sostanza acre impiegata nella frode rimarranno e si fa-ranno anche più evidenti dopo la saturazione.
5° Le sostanze acri, come il pepe, il pigmento, la senape, che talora vengono aggiunte all'aceto per simularne l'acidità e comunicargli un sapore
1° Il pepe nero, quello comunemente usato fra noi negli usi domestici, costituito dalle bacche o frutti della pianta del pepe, raccolti prima che siano completamente maturi e prontamente essiccati al sole o sul fuoco. Consta di semi sferici, della grossezza di un piccolo pisello (circa mill. 5 di diametro), a buccia bruno-nera o grigio-nerastra, molto raggrinzata, di sapore aromatico, acre, bruciante. È il pepe più stimolante.
diametro), a buccia bruno-nera o grigio-nerastra, molto raggrinzata, di sapore aromatico, acre, bruciante. È il pepe più stimolante.
2° Zuccheri raffinati che si ottengono sottomettendo gli zuccheri greggi alla chiarificazione e decolorazione mediante l'albumina ed il nero animale. Sono di color bianco-opaco, senza odore, di sapore dolce caratteristico e formati in agglomerazioni di piccoli cristalli fosforescenti con la percussione ed all'oscurità, a frattura saccaroide e tanto più duri, sonori e ruvidi al tatto, quanto più costituiti di zucchero puro.
. Sono di color bianco-opaco, senza odore, di sapore dolce caratteristico e formati in agglomerazioni di piccoli cristalli fosforescenti con la
4° Caffè Ceylan: è tra le migliori qualità e fa oggidì grande concorrenza al Giava. È il caffè preferito dei caffettieri, perchè si conserva lungamente e fornisce infuso di sapore molto forte. Se ne distinguono due principali varietà: di piantagione o coltivato: qualità superiore, metodicamente coltivata sotto la direzione di europei; nativo o indigeno: qualità secondaria raccolta dagli indigeni, con molti grani difettosi e frammenti di essi.
lungamente e fornisce infuso di sapore molto forte. Se ne distinguono due principali varietà: di piantagione o coltivato: qualità superiore, metodicamente
2° Caffè Porto Rico. Compare in commercio ordinariamente sotto il nome di Martinica ed è molto ricercato. È caffè facilmente alterabile, se conservato in luoghi non perfettamente asciutti, diventandone i grani marmorizzati prima, poi bianchi affatto. È a grani di numerose gradazioni di colore verde, spesso neri ed anche rossi; un po' più corti di quelli del Martinica, leggermente ricurvi, meno pellicolati, di odore e sapore meno aggradevole.
, spesso neri ed anche rossi; un po' più corti di quelli del Martinica, leggermente ricurvi, meno pellicolati, di odore e sapore meno aggradevole.
2° I caffè possono essere alterati inoltre o per la loro derivazione da piante malate, ed allora l'odore sgradevole ed il sapore cattivissimo li svela; o per subita fermentazione in seguito a raccolta in tempi umidi e piovosi, ad incompleto essiccamento, a mala conservazione, a riscaldamento nella stiva dei bastimenti. I grani dei caffè fermentati sono bruni, rigonfi, marmorizzati, opachi, ricoperti di muffa, umidi al tatto.
2° I caffè possono essere alterati inoltre o per la loro derivazione da piante malate, ed allora l'odore sgradevole ed il sapore cattivissimo li
L'odore e sapore acetico soprattutto saranno da tenersi in gran conto, inquantochè: 1° un eccesso di acidità rivela il vino profondamente alterato per malattia, disgustoso, nocivo; 2° un vino sarà tanto più povero in alcool, quanto più acido si addimostra.
L'odore e sapore acetico soprattutto saranno da tenersi in gran conto, inquantochè: 1° un eccesso di acidità rivela il vino profondamente alterato
69. — Esame dei caratteri fisico-organolettici. È sempre da questo che occorre prendere le mosse quando si tratti di decidere se un vino da incettarsi è buono, oppure da rifiutarsi. A questo proposito la Istruzione ricordata dice: «I vini tutti devono avere odore grato, e sapore più o meno asciutto, a seconda della qualità, ed esser limpidi. Quando i vini hanno subito qualche alterazione naturale sono ordinariamente torbidi o filanti, hanno odore sgradevole, sapore ora acetico, ora amaro, secondo la malattia a cui andarono soggetti.» Oltre a ciò, l'eccesso od il difetto di colorito e l'astringenza soverchia, saranno segni da metter sempre in sospetto e tali da consigliare ulteriori ricerche.
incettarsi è buono, oppure da rifiutarsi. A questo proposito la Istruzione ricordata dice: «I vini tutti devono avere odore grato, e sapore più o meno asciutto
I Capitoli d'oneri per la fornitura dei viveri alla truppa, [tabella] riguardo al vino dicono: «il vino dovrà essere genuino, limpido, di colore rosso, di odore e sapore gradevoli e contenere non meno del 7% di alcool assoluto. Potrà essere somministrato vino bianco nelle località in cui l'uso ne sia comune nella popolazione. Il vino del nuovo raccolto non potrà esser somministrato prima del mese di dicembre.»
rosso, di odore e sapore gradevoli e contenere non meno del 7% di alcool assoluto. Potrà essere somministrato vino bianco nelle località in cui l'uso ne
4° Anche per la solforatura mal fatta dei tini o delle botti può darsi che il vino resti alterato per acido solforoso che gli comunica un sapore piccante ed acidità soverchia.
4° Anche per la solforatura mal fatta dei tini o delle botti può darsi che il vino resti alterato per acido solforoso che gli comunica un sapore
Il vino inquinato di sali di ferro, e specialmente di solfato, offre un sapore più o meno marcato, che ricorda quello del comune inchiostro da scrivere.
Il vino inquinato di sali di ferro, e specialmente di solfato, offre un sapore più o meno marcato, che ricorda quello del comune inchiostro da
2° L'acquavite conservata in caratelli di quercia può acquistare un color giallo-ambra o giallo-bruno per la materia colorante che le cede il legno, e può anche contenere del tannino della stessa provenienza, il quale però comunica ordinariamente al liquido spiritoso un sapore gradito. Mediante l'aggiunta di un sale di ferro, questa acquavite tannizzata si colorirà in bruno.
, e può anche contenere del tannino della stessa provenienza, il quale però comunica ordinariamente al liquido spiritoso un sapore gradito. Mediante l
La carne così preparata è nerastra, raggrinzata, ha diminuito alquanto di peso senza esser cotta, non ha alcuno odore o sapore particolare e può fornire un buon brodo ed un buon arrosto. Questo modo di conservazione della carne è ritenuto uno dei migliori e parmi potrebbe esser suscettibile di vasta applicazione in speciali contingenze militari di guerra.
La carne così preparata è nerastra, raggrinzata, ha diminuito alquanto di peso senza esser cotta, non ha alcuno odore o sapore particolare e può
4° L'acidità fatta manifesta dal colore olivastro o nerastro, dalla consistenza molliccia della carne, e dall'odore suo ingrato e ben pronunziato come di lievito, da non confondersi coll'odore talvolta intenso delle droghe aggiunte alla carne, il quale non ne altera il gradevole sapore.
come di lievito, da non confondersi coll'odore talvolta intenso delle droghe aggiunte alla carne, il quale non ne altera il gradevole sapore.
1° Dell'esame fisico che tende più specialmente a constatarne la limpidezza o trasparenza, il colore, l'odore, il sapore, la temperatura; quei caratteri insomma che possono essere agevolmente apprezzati dai nostri sensi:
1° Dell'esame fisico che tende più specialmente a constatarne la limpidezza o trasparenza, il colore, l'odore, il sapore, la temperatura; quei
c) Sapore. Questo non può somministrare alcuna informazione sicura sulla composizione dell'acqua. E. certo però che ogni acqua di gusto amaro, putrido e disaggradevole è anche insalubre e deve esser senz'altro rigettata.
c) Sapore. Questo non può somministrare alcuna informazione sicura sulla composizione dell'acqua. E. certo però che ogni acqua di gusto amaro
In Inghilterra se ne fa una specie di conserva rinfrescante. I fiori della borragine, si possono adoperare per tingere l'aceto in turchino. In Francia è usata nelle malattie flogistiche, nella nefrite, ecc. Se ne fa succo, decotto ed infuso, duello dei fiori è alquanto aromatico. Colà pure, dalla fermentazione del sugo se ne ottiene un liquido vinoso, di sapore gradevole, di colore bruno chiaro.
fermentazione del sugo se ne ottiene un liquido vinoso, di sapore gradevole, di colore bruno chiaro.
I Trojani la mettevano nel vino, il che secondo loro ne aumentava il sapore e v'infondeva allegrezza ed ilarità e rallegrava il cuore. Apulejo scrive che i Lucani la chiamavano Coragine, perchè à gran proprietà nelle passioni del cuore, onde poi col tempo si mutò il C in B e fu detta Borragine. Marsilio Ficino assicura che l'uso dei fiori di borragine mantiene l'uomo giovine ed allegro.
I Trojani la mettevano nel vino, il che secondo loro ne aumentava il sapore e v'infondeva allegrezza ed ilarità e rallegrava il cuore. Apulejo scrive
Sia per loro natura coriacea, sia per la qualità dell'acqua in cui si fanno bollire che contenga dei sali calcarei, spesso i legumi farinosi ànno del ligneo e del tiglioso. Si rimedia a ciò mettendo nella pentola in cui bollono, della cenere nella quantità di un ovo, e che sia chiusa in un sacchetto di tela. Oltre all'accelerarne la cottura, la cenere migliora u sapore dei legumi.
sacchetto di tela. Oltre all'accelerarne la cottura, la cenere migliora u sapore dei legumi.
Artemisia da Artemos, sano, per le sue qualità medicinali. Arboscello indigeno. Vuolsi originario della Siberia, è perenne, ma ogni due o tre anni bisogna cambiarlo di posto, altrimenti intristisce e muore. À fiori piccolissimi e si propaga separandone le radici. Nel linguaggio dei fiori : Basto a me. Le foglie e l'estremità tenere dei rami si mischiano all'insalata e principalmente alla lattuga. Essendo molto aromatico e piccante dà pure sapore alle carni. Col dragone si aromatizza l'aceto, al quale comunica un grato sapore. Il dragone è sempre stato considerato un sano e gratissimo profumo culinario, Dioscoride ne parla e i Greci ne ornavano i loro orti. Eccita l'appetito, dissipa le flatulenze e provoca la salivazione.
me. Le foglie e l'estremità tenere dei rami si mischiano all'insalata e principalmente alla lattuga. Essendo molto aromatico e piccante dà pure sapore
Il suo nome dall'ebraico Ezob. È una pianticella perenne, erbacea, semi-legnosa, originaria dalla Siria, che somiglia il timo, dal quale divide le proprietà e le virtù. Si conoscono 4 varietà. Ama terreno sostanzioso, ma leggiero — si moltiplica per semi, divisioni di radici e per getti. Bisogna rinnovarla e dividerla ogni due o tre anni, perchè invecchia — à fiori tutta la state, ordinariamente bleu, qualche volta rossi e bianchi. Nel linguaggio dei fiori: purezza. Le sue foglie e le estremità fiorite ànno sapore amarognolo, caldo, aromatico, odore fragrante gradevole. Serve in cucina a dar gratissimo sapore alle carni cotte in stufato, a quelle crude che si essicano, come lingue, coppe, ecc.; aromatizza l'aceto, lo si adopera per profumeria, per medicina. À virtù tonica, stomachica, espettorante, risolutiva, vermifuga.
linguaggio dei fiori: purezza. Le sue foglie e le estremità fiorite ànno sapore amarognolo, caldo, aromatico, odore fragrante gradevole. Serve in cucina a dar