Tali operazioni richiedono molta precauzione, perchè il pane non venga posto in condizioni di non compiere a dovere la sua disidratazione. A questo scopo il pane estratto dal forno dovrà essere conservato in appositi magazzini, sani, asciutti, non troppo freddi, col pavimento di tavole sollevate dal suolo, ben aereati e ventilati all'occorrenza, per dare sfogo al vapore acquoso che ne emana. Le varie pagnotte saranno disposte per coltello in appositi scaffali a giorno costrutti secondo il modello 1855 e capaci di permettere l'aereazione abbondante attorno alle medesime. Quivi le pagnotte si raffredderanno gradatamente abbandonando l'umidità fino a non trattenerne più del 36%.
dal suolo, ben aereati e ventilati all'occorrenza, per dare sfogo al vapore acquoso che ne emana. Le varie pagnotte saranno disposte per coltello in
Però anche questi serbatoi, se costrutti in modo primitivo non risponderanno allo scopo, e nei panifici militari di Verona e di Firenze dovettero essere abbandonati; saranno invece ottimi qualora vengano fabbricati con cure speciali e dotati di meccanismi che vi permettano la periodica circolazione e ventilazione del grano.
essere abbandonati; saranno invece ottimi qualora vengano fabbricati con cure speciali e dotati di meccanismi che vi permettano la periodica circolazione
L'inceneramento di una data quantità di pasta e la valutazione ponderale delle sue ceneri può dare un'idea della portata della frode. Pasta alimentare che lasci ceneri oltre 1'1,5 % è da sospettarsi con tutta ragione falsificata con sostanze minerali, fra le quali è di preferenza adoperata dai frodatori la polvere sottilissima di ossa, come che costituita in buona parte di fosfato di calce, normalmente contenuto, ed in dose rilevante, nelle paste anche della miglior qualità. In caso di tal frode, la quantità delle ceneri lasciata dalla pasta esaminata sarà più che tripla della ordinaria, stantechè, per esercitare con tornaconto la falsificazione, si calcola occorra almeno il 5 % di polvere d'ossa. Queste ceneri inoltre saranno fortemente effervescenti coll'acido idroclorico, atteso il carbonato di calce contenuto abbondantemente nelle ossa.
, stantechè, per esercitare con tornaconto la falsificazione, si calcola occorra almeno il 5 % di polvere d'ossa. Queste ceneri inoltre saranno fortemente
1° Prima fra queste è l'irrancidimento che invade facilmente la farina di granturco, perchè ricchissima di sostanza grassa, ed in special modo se non recente o mal conservata. I migliori giudici di questa alterazione saranno sempre il gusto e l'olfatto.
recente o mal conservata. I migliori giudici di questa alterazione saranno sempre il gusto e l'olfatto.
Se si mostrano grinzosi, macchiettati, leggeri, di grossa e dura corteccia, e con sostanza farinacea di sapore forte, saranno da ritenersi immaturi, vecchi od alterati e perciò da rifiutarsi.
Se si mostrano grinzosi, macchiettati, leggeri, di grossa e dura corteccia, e con sostanza farinacea di sapore forte, saranno da ritenersi immaturi
29. — Legumi erbacei od erbe mangerecce e loro conservazione. Il Regolamento di amministrazione e contabilità pei corpi (1885) al § 1422 dice: «Alle derrate componenti la razione-viveri saranno aggiunti erbaggi ed altri generi di condimento in ragione dell'importo di un centesimo per ogni razione o più, se così venga dal Ministero stabilito.» Conseguentemente la quantità dei legumi freschi concessa ordinariamente al soldato è assai limitata, mentre il bisogno di questi erbaggi nell'alimentazione militare è veramente imperioso, inquantochè, mentre servono a meraviglia per rendere più sapido, più gradito e più variato il modesto vitto della truppa, godono indiscutibilmente di una virtù antiscorbutica preziosissima, che proverrebbe loro, secondo il Fauvel ed altri osservatori, dall'abbondanza dei succhi complessi che contengono, intesi sotto il nome di acqua di vegetazione.
derrate componenti la razione-viveri saranno aggiunti erbaggi ed altri generi di condimento in ragione dell'importo di un centesimo per ogni razione o
Lo spaccio e l'uso della carne di animali affetti da rabbia dev'essere severamente proibito, abbenchè sieno noti casi in cui carne rabbiosa rimase innocua, e sia oramai accertato che il virus della rabbia non si conserva attivo nei cadaveri che 24 ore circa. Può essere però adoperata la carne di animali macellati d'urgenza, perchè morsicati da cane arrabbiato, ma non ancora affetti da rabbia, il periodo d'incubazione della rabbia potendo variare da 15 giorni a tre mesi, ed il numero degli animali attaccati oscillando fra il 20 ed il 50 % dei morsicati. In ogni caso le parti circostanti alla morsicatura saranno sempre asportate e distrutte.
Viceversa, la carne di aspetto rosso-rameico o livido, a chiazze, molle, di odore non grato, umida, con grasso scarso, untuoso, molle, a guisa di massa torbida giallo-oleosa, con tessuto connettivo che presenti infiltrazioni gelatinose, sarà da ritenersi proveniente da animale affetto da malattia generale, lunga, estenuante e conseguentemente da scartarsi. Suffusioni sanguigne, raccolte di pus, focolai caseosi nelle ghiandole linfatiche od ingrossamenti delle medesime, presenza di parassiti, panicature sospette, ecc., saranno poi segni non dubbi di grave malattia, da consigliare un assoluto rifiuto delle carni che li presentino, qualunque possa essere d'altronde l'opinione di qualcuno riguardo alla innocuità di esse dopo la protratta cottura. Anzi a tal proposito le Norme di igiene per la truppa dicono recisamente, che « le carni di animali carbonchiosi o morti di qualunque malattia contagiosa, saranno escluse assolutamente dalla razione del soldato; sono sempre di scadente qualità e mangiando di quelle carbonchiose si può incontrare la pustola maligna. » Solo in circostanze di estrema necessità, di assedj, ecc., si potrebbe venire a transazione con le carni di animali colti da peste bovina, da peripneumonia e da affezioni parassitarie schiette, a condizione però di sottoporle sempre, prima di consumarle, ad una protratta ebullizione. Inversamente le carni di animali morti per traumi, od accidenti improvvisi potrebbero essere adoperate sempre senza timore di sorta.
ingrossamenti delle medesime, presenza di parassiti, panicature sospette, ecc., saranno poi segni non dubbi di grave malattia, da consigliare un assoluto
2° Perchè la carne è sempre di colore oscuro, umida, friabile, grandemente disposta alla putrefazione; essa tramanda già un odore fetido quando appare ancora fresca. La putrefazione non vi principia gradatamente, come nella carne buona e ben macellata, ma subitamente ed in ogni parte. È superfluo l'aggiungere che carni siffatte saranno sempre da rifiutarsi nella incetta viveri per la truppa.
'aggiungere che carni siffatte saranno sempre da rifiutarsi nella incetta viveri per la truppa.
Saranno rifiutati i buoi che non sieno perfettamente sani ed in tale stato di nutrizione da promettere almeno duecentocinquanta chilogrammi di carne distribuibile.
Saranno rifiutati i buoi che non sieno perfettamente sani ed in tale stato di nutrizione da promettere almeno duecentocinquanta chilogrammi di carne
Nei campi d'istruzione e nelle grandi manovre, quando il servizio di distribuzione è disimpegnato dall'impresa, saranno presentati i buoi vivi ad una commissione composta di un ufficiale delegato da un corpo di truppa, di un ufficiale commissario e di un ufficiale veterinario, ed alla commissione stessa l'impresa presenterà successivamente i buoi macellati.
Nei campi d'istruzione e nelle grandi manovre, quando il servizio di distribuzione è disimpegnato dall'impresa, saranno presentati i buoi vivi ad una
45. — Formaggi d' uso militare. Per uso delle razioni militari saranno preferibili quelle qualità di formaggio che raggiungono meglio i requisiti seguenti:
45. — Formaggi d' uso militare. Per uso delle razioni militari saranno preferibili quelle qualità di formaggio che raggiungono meglio i requisiti
49. — Conservazione del formaggio. La maggiore preoccupazione nella conservazione del formaggio deve esser quella di sottrarlo al contatto dell'aria ed all'attacco degli insetti dannosi. Conseguentemente il formaggio dovrà esser mantenuto in locale adatto, caldo d'inverno e fresco d'estate, possibilmente esposto a tramontana, con temperatura che si avvicini alla costante + 12°C, non troppo umido, nè troppo asciutto, e soprattutto non caldo-umido e pochissimo rischiarato, per tenere indietro gli insetti. Le forme verranno sorvegliate, rivoltate, unte periodicamente con diligenza e cosperse occorrendo di nero animale o di carbone vegetale finamente polverizzato. Saranno di più medicate, sempre che in esse si presenti alcuna delle malattie accennate nella tavola prodotta al 47.
occorrendo di nero animale o di carbone vegetale finamente polverizzato. Saranno di più medicate, sempre che in esse si presenti alcuna delle malattie
di 11 di ossido sodico puro sciolti nella quantità di acqua sufficiente per formare il volume di un litro di liquido che viene colorato in bleu col tornasole. 10 cc. di tale soluzione sono neutralizzati esattamente da 4 cc. di soluzione alcalimetrica, ossia di acido solforico normale del Gay-Lussac. Una bottiglia di questo liquore accompagna sempre l'apparecchio, e ciò può risparmiarne la preparazione non facile per chicchessia. Per operare il saggio, mediante l'apposita pipetta (vedi fig. 36, 6) che porta segnata in x la capacità di 4 cc., si introduce nell'acetimetro questo volume di aceto da esaminare, il quale vi occuperà esattamente tutto lo spazio compreso almdisotto del segno circolare rappresentante lo 0 della graduazione. Ciò fatto si verserà sopra l'aceto, a grado a grado, del liquore acetimetrico inazzurrito dal tornasole, il quale arrossirà per effetto dell'acido acetico con cui si troverà a contatto. Continuando l'aggiunta del liquido reattivo, si verrà ad un punto che l'alcaalinità del medesimo avrà saturato tutta l'acidità dell'acido contenuto nell'aceto, e la mescolanza di rossa tenderà nuovamente a farsi azzurra, passando prima per il colore rosso-vinoso. Ottenuta dunque questa intonazione di colore, che accenna alla compiuta saturazione dell'acidità dell'aceto, si cesserà Fig. 36. Acetimetro Reveil - a Acetimetro - b Pipetta per misurare esattamente i 4 cc. di aceto da mettere sotto esperimento. di aggiungere il reattivo, si leggerà di quante gradazioni salì la miscela nell'acetimetro, ed il numero di esse indicherà la ricchezza in acido acetico dell'aceto esaminato, vale a dire quanti pesi di acido acetico saranno contenuti su 100 pesi di aceto. Così, per esempio, essendo la miscela montata per 8 divisioni nell'acetimetro, se ne dedurrà che l'aceto sottoposto alla prova contiene l'8 % in peso di acido acetico puro (monoidrato). Qualora si abbia a che fare con aceto troppo carico di materia colorante, sarà necessario, per apprezzar bene la reazione, di decolorarlo anticipatamente col mescolarlo a carbone animale puro per qualche tempo e filtrarlo successivamente.
acetico saranno contenuti su 100 pesi di aceto. Così, per esempio, essendo la miscela montata per 8 divisioni nell'acetimetro, se ne dedurrà che l'aceto
Le amministrazioni militari hanno creduto altra volta di spedire della forza, sotto piccolo volume, nei caratelli «di acquavite. Oggi ci si va correggendo di questo errore all'estero. Speriamo che avvenga lo stesso in Francia, e che d'ora innanzi, se si invieranno dei liquidi alcoolici alle nostre truppe in campagna, questi saranno del vino molto più ingombrante senza dubbio, molto meno semplice a trasportare, ma solo capace di rendere dei servizi, senza farli pagare della loro salute agli uomini che li ricevono. »
truppe in campagna, questi saranno del vino molto più ingombrante senza dubbio, molto meno semplice a trasportare, ma solo capace di rendere dei
L'odore e sapore acetico soprattutto saranno da tenersi in gran conto, inquantochè: 1° un eccesso di acidità rivela il vino profondamente alterato per malattia, disgustoso, nocivo; 2° un vino sarà tanto più povero in alcool, quanto più acido si addimostra.
L'odore e sapore acetico soprattutto saranno da tenersi in gran conto, inquantochè: 1° un eccesso di acidità rivela il vino profondamente alterato
69. — Esame dei caratteri fisico-organolettici. È sempre da questo che occorre prendere le mosse quando si tratti di decidere se un vino da incettarsi è buono, oppure da rifiutarsi. A questo proposito la Istruzione ricordata dice: «I vini tutti devono avere odore grato, e sapore più o meno asciutto, a seconda della qualità, ed esser limpidi. Quando i vini hanno subito qualche alterazione naturale sono ordinariamente torbidi o filanti, hanno odore sgradevole, sapore ora acetico, ora amaro, secondo la malattia a cui andarono soggetti.» Oltre a ciò, l'eccesso od il difetto di colorito e l'astringenza soverchia, saranno segni da metter sempre in sospetto e tali da consigliare ulteriori ricerche.
'astringenza soverchia, saranno segni da metter sempre in sospetto e tali da consigliare ulteriori ricerche.
2° Per la ricerca dei sali di piombo le prime operazioni sono identiche a quelle sopra descritte per l'accertamento dei sali di rame. Queste compiute, si divide il liquido ottenuto in quattro parti a, b, c, d che saranno sottoposte ai seguenti reattivi:
, si divide il liquido ottenuto in quattro parti a, b, c, d che saranno sottoposte ai seguenti reattivi:
Basandosi su questi fatti, l'amministrazione francese della guerra, per esempio, fino dal 1876, prescriveva: «non saranno tollerati che due grammi al più di solfato di potassio (prodotto indice del gessamento subito dal vino) per ogni litro di vino da incettarsi per la truppa.»
Basandosi su questi fatti, l'amministrazione francese della guerra, per esempio, fino dal 1876, prescriveva: «non saranno tollerati che due grammi al
Un esame attento dei suoi caratteri e della sostanza estrattiva che lascia dopo la evaporazione, nonchè la valutazione della quantità e qualità dell'alcool che contiene, saranno i migliori mezzi per potersi render conto se si ha a che fare con un rhum genuino o con un rhum adulterato od artificiale.
'alcool che contiene, saranno i migliori mezzi per potersi render conto se si ha a che fare con un rhum genuino o con un rhum adulterato od artificiale.
9° La essiccazione o successiva disidratazione della galletta dopo estratta dal forno, sarà effettuata con tutta cura in ambienti vasti, perfettamente riparati dall'umidità e dagli insetti, e debitamente riscaldati. Saranno preferibili a questo scopo ambienti soprastanti ai forni.
, perfettamente riparati dall'umidità e dagli insetti, e debitamente riscaldati. Saranno preferibili a questo scopo ambienti soprastanti ai forni.
Quando non si creda necessario di romperle per riconoscerle internamente, le gallette estratte saranno rimesse a posto con precauzione affinchè non si frantumino (§ 632).
Quando non si creda necessario di romperle per riconoscerle internamente, le gallette estratte saranno rimesse a posto con precauzione affinchè non
Più di qualsiasi norma al riguardo, può valere la pratica e la diligenza delle persone chiamate a visitarle; ond'è che non saranno mai soverchie le cure nell'eseguire tali visite (§ 634).
Più di qualsiasi norma al riguardo, può valere la pratica e la diligenza delle persone chiamate a visitarle; ond'è che non saranno mai soverchie le
Del resto la composizione di quest'acqua varia molto per le sostanze eterogenee che contiene, a seconda della qualità dei terreni attraverso i quali si infiltrò e trascorse, prima di far capo alla superfìcie. Così, acque che scaturiscono da formazioni granitiche, metamorfiche, ardesiche, oolitiche, sono poco mineralizzate per scarse quantità di calcio e di magnesio, per qualche silicato discioltovi sotto l'influenza dell'acido carbonico, per cloruro di sodio e per tracce di sali di ferro. Acque derivanti da terreni sabbiosi o ghiaiosi possono essere, in qualche caso, abbastanza pure e leggere, ma più di sovente sono ricche di cloruro di sodio, di carbonati e solfati di sodio, calcio e magnesio, con traccie di sali di ferro e di silicati, e con proporzioni molto variabili di sostanze organiche. Acque che attraversano strati gessosi contengono in copia solfato di calce, come quelle che rasentano banchi di sai gemma sono ricche di cloruro di sodio. Acque che provengono da formazioni calcari, cretacee, magnesiache saranno riccamente fornite di carbonato di calcio e di magnesio, di solfati, di cloruri, ecc., non senza mancare di silicati, nitrati, tracce di sali ferrosi e di sostanze organiche in variabili, ma limi-tate proporzioni.
rasentano banchi di sai gemma sono ricche di cloruro di sodio. Acque che provengono da formazioni calcari, cretacee, magnesiache saranno riccamente
Le note caratteristiche di quest'acque cosi profondamente pollute, saranno grandi quantità di sali ammoniacali, disparizione dell'ossigeno di aereazione e presenza soprattutto di sostanze organiche e di minutissimi esseri organizzati di mille maniere. Altro appunto che si può fare infine alle acque di fiume, si è la instabilità della loro temperatura, che le rende soverchiamente calde in estate, fredde in inverno.
Le note caratteristiche di quest'acque cosi profondamente pollute, saranno grandi quantità di sali ammoniacali, disparizione dell'ossigeno di
L'acqua dei grandi laghi, agitata per la forza dei venti, è anche bene aereata ed ossigenata, ciò che la garantisce dall'inquinamento nocivo per sostanze organiche. Però la cosa cambia molto, quando i laghi sieno piccoli e sprovvisti di sufficienti emissari; le loro acque, poco rinnuovate e quasi immobili, saranno da assimilarsi allora a quelle di stagni, paludi, ecc. che, per la grande proporzione di sostanze organiche e di esseri organizzati che le inquinano, devono ritenersi come assolutamente impure, e perciò tali da non potere esser messe in discussione per la potabilità.
immobili, saranno da assimilarsi allora a quelle di stagni, paludi, ecc. che, per la grande proporzione di sostanze organiche e di esseri organizzati
4° Fresca, da + 8° a + 10° ed anche + 20°C, a seconda della stagione. La temperatura media dell'acqua potabile si vorrebbe compresa fra gli estremi 49° e 11°C. L'acqua di sorgente ordinariamente zampilla alla temperatura media annuale della località, perchè viene il più spesso da strati profondi intorno a 20-25 m. nei quali la temperatura è indifferente alle variazioni esteriori. Acque che provengono da profondità maggiori, saranno di tanti gradi più calde, quante volte 30 metri entreranno nella misura metrica delle profondità stesse. (Pozzi artesiani).
intorno a 20-25 m. nei quali la temperatura è indifferente alle variazioni esteriori. Acque che provengono da profondità maggiori, saranno di tanti
Per prender bene il campione di un'acqua da esaminare, occorrerà, prima di tutto, guardarsi dall'usare vasi di terra cotta, che potrebbero modificare la durezza dell'acqua e che sono più difficili a pulirsi di quelli di vetro. I vasi preferibili saranno sempre le bottiglie di buon vetro, munite di tappo di ugual materia o di sughero nuovo (Sutton). Una bottiglia della capienza di due litri sarà più che sufficiente al nostro scopo. Un'analisi più dettagliata di quella che ordinariamente può farsi con i mezzi e nei modi che sono per dire, certo che richiederebbe una maggior quantità di acqua.
la durezza dell'acqua e che sono più difficili a pulirsi di quelli di vetro. I vasi preferibili saranno sempre le bottiglie di buon vetro, munite di
b) Esame del sedimento artificialmente procurato. Il deposito ottenuto nel semplicissimo modo ora ricordato, spesso non offre l'opportunità di poter fare l'esame micrografico di tutte le impurità che possono trovarsi sospese nell'acqua esaminanda. Le parti minerali, i prodotti vegetali ed animali morti saranno quelli che di preferenza cadranno al fondo ed anderanno a costituire il sedimento ricordato; mentre invece gli esseri viventi, e specialmente le alghe minute, i minutissimi infusori ed i microbi, che più interessa scuoprire nell'acqua, potranno restarvi natanti e non raccogliersi al fondo del vaso, anche dopo un riposo prolungato, fino ad oltre 24 e 48 ore.
morti saranno quelli che di preferenza cadranno al fondo ed anderanno a costituire il sedimento ricordato; mentre invece gli esseri viventi, e
Alle derrate componenti la razione viveri saranno aggiunti erbaggi ed altri generi di condimento, da provvedersi direttamente per cura dei corpi, in ragione dell'importo di un centesimo per ogni razione, e più se così venga dal Ministero stabilito (§ 1421).
Alle derrate componenti la razione viveri saranno aggiunti erbaggi ed altri generi di condimento, da provvedersi direttamente per cura dei corpi, in
Per le truppe nei presidii fissi, i comandanti di corpo hanno anche facoltà di sostituire, in tutto od in parte, alle derrate componenti la razione normale: riso, farina di granturco, legumi secchi e legumi freschi, patate, pomidoro freschi, baccalà, formaggio, olio, conserva di pomidoro e quegli altri generi che saranno reputati necessari (§ 1419).
altri generi che saranno reputati necessari (§ 1419).
Il suo nome che viene dal greco, significa Forza. Pianticella annuale, indigena, della Spagna e dell'Italia. Si semina in Aprile e Maggio in bona esposizione, fiorisce dal Giugno al Luglio, si raccoglie alla fine d'Agosto. Da noi scarsamente si coltiva perchè cibo piuttosto difficile a digerirsi. E comune invece nella Siria, nell'Egitto ed in altre regioni orientali. Ve ne sono due varietà, la bianca e la oscura, migliore quest'ultima. È coltivato pure in Spagna dove entra come primario ingrediente nella loro olla potrida e lo chiamano garavança. Sono i ceci fra i legumi più difficili a cocersi, e però si devono mettere in bagno d'aqua la sera prima e farli cocere molto, con acqua piovana, e se con quella di pozzo, mettervi della cenere, saranno più teneri e cuoceranno più presto. Da noi si mangia tradizionalmente colla carne porcina il dì dei morti, costumanza che risale agli antichi Romani, in memoria del ratto delle Sabine. Nel genovesato colla farina di cece mescolata ad olio sale ed acqua se ne fà tortellacci, ed un' altra pasta, detta panizze, che si frigge o si mette in stufato(1). Galeno ne parla come di cibo rusticano. I Mauritani ne andavano ghiottissimi. Dioscoride assicura, che il cece dà bel colore alla faccia. Gli antichi ponevano questo legume a segno d'incorruttibilità. I Persiani ne usano anche oggi come rinfrescativo. Vogliono che contenga molto acido ossalico e sia eccellente contro i calcoli, una volta almeno aveva tale virtù con quella di rafforzare la voce. Tra i varj legumi che si usano per adulterare il caffè, il cece è forse quello che meglio degli altri gli si avvicina, per cui in Francia lo chiamano café français, il quale caffè, invece da noi, si chiama semplicemente brœud de scisger. Cicerone fu così chiamato da cicer perchè aveva in cima al naso un bellissimo cece. Nei Vespri Siciliani, coloro che non sapevano pronunciar ceci — si uccidevano — era il riconoscimento di un francese — che rispondeva: sesì.
, saranno più teneri e cuoceranno più presto. Da noi si mangia tradizionalmente colla carne porcina il dì dei morti, costumanza che risale agli antichi