Dopo essere state assunte nelle officine, nelle fabbriche, dalle aziende tramviarie e negli uffici, venne pure il giorno in cui le donne furono chiamate per fare un mestiere che a loro proprio non andava a genio: quello delle spazzine pubbliche. Le donne del quartiere San Lorenzo erano molto titubanti. Indossare il grembiale grigio, mettere sul capo il berretto dello stesso colore ed afferrar la granata, che volentieri e bene maneggiavano solo in casa loro, rappresentava uno scoglio veramente arduo. Chi sa: pudore, timidezza, ed anche falsi preconcetti le inducevano a brontolare. Ma ecco che la Professoressa Ronconi le adunò.
titubanti. Indossare il grembiale grigio, mettere sul capo il berretto dello stesso colore ed afferrar la granata, che volentieri e bene maneggiavano solo
Già durante la Grande Guerra, la donna, che fino ad allora aveva sempre accudito alle faccende domestiche nella serenità della sua casa, seppe affrontare la situazione coraggiosamente prestando l'opera sua alla Patria che in quei momenti aveva urgente bisogno dell'aiuto di tutti i suoi figli. Con volontà ed intelligenza ella seppe rimpiazzare i posti lasciati dai combattenti, ogni compito disimpegnando in maniera impareggiabile. Ed a tale proposito rammento un episodio gaio e nello stesso tempo commovente. Allora, anima dell'assistenza femminile nei quartieri popolari di Roma, era la non mai troppo rimpianta Professoressa Guglielmina Ronconi, la quale, in quei momenti, alla Patria diede un aiuto impareggiabile. Inutile dire quanto tutte le donne la amassero. Quando ella annunziava una sua visita le sale si riempivano, ed ognuna, da quelle riunioni di fraterno amore, usciva sollevata e più pronta che mai ad affrontare le dure prove che il momento imponeva.
proposito rammento un episodio gaio e nello stesso tempo commovente. Allora, anima dell'assistenza femminile nei quartieri popolari di Roma, era la non mai
Racchiudeteli con un minimo d'acqua dentro un tegame, esponeteli al calore tenendo il tegame ricoperto, e pochi istanti dopo vedrete schiudersi le grosse valve; estraete una ad una le cozze e ponetele all'asciutto. Ciò fatto avvolgetele bene in una farina qualsiasi (di riso, di segale schiacciata od altra posta in commercio) e deponetele, usando una forchetta, in un vassoio ove avrete disciolto un cucchiaino di farina in circa 2 cucchiai d'acqua ciò che avrà formato una leggera pastella. Colla forchetta mettetevi dentro le cozze, rivoltatele con garbo, ed una dopo l'altra passatele nella padellina calda nella quale avrete posto un cucchiaio d'olio. Pochi secondi dopo voltatele usando lo stesso mezzo, quindi ritiratele e proseguite così con le altre. Infine spolverizzatele di sale e servitele ben calde con limone.
padellina calda nella quale avrete posto un cucchiaio d'olio. Pochi secondi dopo voltatele usando lo stesso mezzo, quindi ritiratele e proseguite così con
Perchè, poi, vedete, molto, di quello che vi spaventa o vi turba, è questione di forma. In tutto il mondo i giovani parlano un linguaggio diverso, agiscono in modo diverso dai genitori. Da noi, in Italia, grazie a Dio, questo è molto meno sensibile che fuori di qui. I nostri figli sono di buona razza. E vedete che, oggi, essi accorrono a contrastare il passo al nemico con lo stesso entusiasmo, con lo stesso anelito di sacrificio, con cui i nostri padri correvano a combattere con Garibaldi, e i nostri mariti e i nostri fratelli davano il loro sangue nell'altra grande guerra.
razza. E vedete che, oggi, essi accorrono a contrastare il passo al nemico con lo stesso entusiasmo, con lo stesso anelito di sacrificio, con cui i
Nel 700 i vostri antenati chiamavano i loro genitori «Signor Padre» e «Signora Madre» — ma, credetelo, dentro di loro, i vostri antenati trovavano che il Signor Padre e la Signora Madre erano molto arretrati, in fatto di idee. Fate un esame di coscienza, e ditevi, sinceramente, se quando avevate 18 anni non pensavate che il babbo e la mamma erano proprio buffi e antiquati, a voler pretendere da voi quello che ormai nessuna giovine dell'età vostra avrebbe tollerato. Lo stesso avviene ora. Per evitare che lo «sfasamento» fra la generazione che sorge e la nostra che tramonta si faccia troppo sentire, occorre, certo, richiamare di tanto in tanto i figli a un maggior senso di compostezza, e di misura. Ma occorre anche che noi, madri e padri, ci sforziamo di porci un po' più in tono, in fase, con loro. Non vi dico che dobbiamo metterci a fare le giovinette: sarebbe renderci ridicole. Solo, dobbiamo, con tatto, con finezza, con comprensione, veder di accorciare fin dove è possibile la distanza che separa le due generazioni: qualche volta la rinuncia, che ci costerà sacrificio, a qualcuna delle nostre consuetudini di vita o a qualcuna delle nostre idee ci avvicinerà di più, sentimentalmente e spiritualmente, alle nostre figliuole e ai nostri figliuoli: e se essi ci sentiranno «amiche» saranno più portati a confidarsi in noi, e potremo più facilmente aiutarli e guidarli con la nostra esperienza.
vostra avrebbe tollerato. Lo stesso avviene ora. Per evitare che lo «sfasamento» fra la generazione che sorge e la nostra che tramonta si faccia troppo
SALUTE E BELLEZZA con mezzi molto semplici Volumetto di ricco contenuto, con 50 regole per la salute e la bellezza. Prezzo L. 5. Dello stesso autore: PIANTE MEDICINALI (60 piante e 40 malattie curate con le erbe) Prezzo L. 5.Versare L. 5,50 per un libretto solo o L. 10,50 per tutti e due) sul C. C. P. 4/10270 al Prof. Giorgio Herrmann, Pensione Erveda, San Remo.
SALUTE E BELLEZZA con mezzi molto semplici Volumetto di ricco contenuto, con 50 regole per la salute e la bellezza. Prezzo L. 5. Dello stesso autore
Al Congresso d'apicultura tenuto a Trento si constatò che l'Italia, pur avendo dovizia di corolle nettarifere e la più laboriosa delle api operaie — capace di battere cento voli nello stesso spazio di tempo che l'ape tedesca compie cinquanta voli — pur avendo un clima favorevole, è la meno provvista d'alveari.
— capace di battere cento voli nello stesso spazio di tempo che l'ape tedesca compie cinquanta voli — pur avendo un clima favorevole, è la meno
Lo stesso Napoleone che aveva altro per la testa, diceva all'Antonmarchi: «V'è qualcosa di più dell'istinto nelle api. Credereste che io non abbia cercato d'eluderle? Ho trasportato un vaso di miele in tutte l'estremità della camera. Hanno impiegato due, tre giorni a cercarlo, ma alla fine l'hanno trovato».
Lo stesso Napoleone che aveva altro per la testa, diceva all'Antonmarchi: «V'è qualcosa di più dell'istinto nelle api. Credereste che io non abbia
Un altro legge che il tale medico può guarire la gotta applicando la cura dei limoni: da uno a otto limoni al giorno. Senza pensarci due volte adotta lo stesso metodo per sè.
Ecco spiegato come il tale avendo letto che X ha tratto vantaggi da una ricetta, avendola adottata senza ottenere lo stesso risultato, finisce col divenire incredulo a qualsiasi rimedio e inetto a disporre d'attenzione in misura adeguata.
Ecco spiegato come il tale avendo letto che X ha tratto vantaggi da una ricetta, avendola adottata senza ottenere lo stesso risultato, finisce col
Risultato: i denti scrostati dello smalto e lo stomaco alterato dall'eccesso di acidi malici o citrici; mentre avrebbe potuto conseguire lo stesso scopo di guarire la gotta con minimo spreco di limoni e con varie pietanze quali cipolle al forno, rape, (radici e foglie), cicoria, patate, insalate varie condite con limoni, macedonia di frutta con prevalenza di arance e mandarini.
Risultato: i denti scrostati dello smalto e lo stomaco alterato dall'eccesso di acidi malici o citrici; mentre avrebbe potuto conseguire lo stesso
Estratta che si avrà tutta la polpa del granchio (o « granzeola », come si chiama nel Veneto) questa polpa verrà rimessa nello stesso guscio con olio, pepe, sale, pane grattato e prezzemolo, mescolando tutto ben bene. Posto il guscio con la polpa preparata come detto sulla griglia o in forno si lascerà arrostire per circa 10 minuti.
Estratta che si avrà tutta la polpa del granchio (o « granzeola », come si chiama nel Veneto) questa polpa verrà rimessa nello stesso guscio con olio
Nello stesso modo come al numero precedente si fanno i crochetti di ogni sorta di verdura, come per esempio spinaci, pisellini, funghi, tegoline (cornetti) ecc., che bisognerà però far restringere prima e poi spalmare sulle frittatine.
Nello stesso modo come al numero precedente si fanno i crochetti di ogni sorta di verdura, come per esempio spinaci, pisellini, funghi, tegoline
Lo si arrotoli mollemente, lo si faccia girare su se stesso, e dopo arrostito per tre quarti d'ora in forno moderato, lo si levi e lo si spolverizzi di cioccolata.
Lo si arrotoli mollemente, lo si faccia girare su se stesso, e dopo arrostito per tre quarti d'ora in forno moderato, lo si levi e lo si spolverizzi
Si segnino col più grande tanti dischi sulla pasta. Sulla metà di questi si metta nel mezzo una punta di coltello di marmellata di albicocche. Con l'altra metà si coprano i primi premendone bene gli orli con le dita. Indi col tagliapaste più piccolo immerso ogni volta nella farina si taglino uno alla volta tutti, e si posino sopra un vassoio coperto da un lino, che a sua volta sarà stato pure polverizzato di farina. Si raccolgano i rimasugli di pasta e si manipolino nello stesso modo per continuare a fare dei gonfietti.
pasta e si manipolino nello stesso modo per continuare a fare dei gonfietti.
Oltre che mettere questa besciamella fra uno strato e l'altro, essa verrà anche versata in modo da coprire tutta la pasta. Questa verrà poi messa in forno sullo stesso piatto con cui verrà servita, e tenuta dentro fino a che farà una bella crostina.
forno sullo stesso piatto con cui verrà servita, e tenuta dentro fino a che farà una bella crostina.
A parte si facciano bollire 200 grammi di fagioli secchi, che si avrà l'avvertenza di mettere a bagno la sera avanti, affinchè cuociano presto. Si mettano quindi i fagioli col loro stesso brodo nella casseruola delle verdure, aggiungendo un ramoscello di basilico, due fogliettine di salvia e regolando l'acqua e il sale.
mettano quindi i fagioli col loro stesso brodo nella casseruola delle verdure, aggiungendo un ramoscello di basilico, due fogliettine di salvia e
Si arrotoli poi lo sfoglio formando un lungo cilindro a guisa di salame. All'ultimo giro lo si faccia passare sopra un pezzo di tela che abbia circa la stessa lunghezza, girandolo poi su se stesso. Lo si immerga chiuso nell'acqua bollente e lo si lasci bollire per un quarto d'ora.
la stessa lunghezza, girandolo poi su se stesso. Lo si immerga chiuso nell'acqua bollente e lo si lasci bollire per un quarto d'ora.
Qui facciamo seguire il modo di allessare un pesce che può variare da un branzino o da un dentice, pesci di lusso, ad un modesto cefalo, volpina od altro. Il modo di metterlo a lessare è sempre lo stesso, ed è questo:
altro. Il modo di metterlo a lessare è sempre lo stesso, ed è questo:
Il caciucco si fa nello stesso modo del precedente, unendo a piacere anche degli erbaggi, ossia alcuni mazzi di bietole tritate grosse ed un peperone rosso secco, pure tritato.
Il caciucco si fa nello stesso modo del precedente, unendo a piacere anche degli erbaggi, ossia alcuni mazzi di bietole tritate grosse ed un peperone