Allorché il pollo, nella sua pentola, sarà cotto, toglietelo dal brodo; ponetelo sul tagliere a raffreddarsi; e colatene il brodo che dovrà poi servire a cucinarvi la pastina.
Allorché il pollo, nella sua pentola, sarà cotto, toglietelo dal brodo; ponetelo sul tagliere a raffreddarsi; e colatene il brodo che dovrà poi
Bagnate un tovagliolo di bucato; stringetelo; stendetelo sopra una insalatiera; colate per esso il brodo bollente; quando questo sarà freddo ma non ancora condensato, versatelo sul pollo e lo vedrete così, invasi gli spazi, stendersi in piana superficie sul piatto, e in pochi minuti tramutarsi in soda, trasparente ed ambrata gelatina!
ancora condensato, versatelo sul pollo e lo vedrete così, invasi gli spazi, stendersi in piana superficie sul piatto, e in pochi minuti tramutarsi in
« Quando burro e pancetta saranno soffritti, aggiungere le listerelle di cavolo fatte ormai crauti; mescolare; e far cucinare lentamente, aggiungendo, di tratto in tratto, un po' di quel brodo, profumato di cotechino, che andrà bollendo nella pignatta sul fornello accanto.
, di tratto in tratto, un po' di quel brodo, profumato di cotechino, che andrà bollendo nella pignatta sul fornello accanto.
Appena a casa, ho distesa la polpa sul tagliere e l'ho coperta con quattro belle fette di prosciutto (di mortadella, mi aveva consigliato veramente la buona Nene, ma io... io, insomma, al tritume della mortadella sempre preferisco il volto schietto del prosciutto!).
Appena a casa, ho distesa la polpa sul tagliere e l'ho coperta con quattro belle fette di prosciutto (di mortadella, mi aveva consigliato veramente
Dopo un quarto d'ora, ho aggiunto anche il fegato (pure tagliato fino), un pizzico di pepe e tutti i piccoli rimasugli di carne raccolti sul tagliere che mi aveva servito a tranciarvi sopra la mia anitra arrostita.
Dopo un quarto d'ora, ho aggiunto anche il fegato (pure tagliato fino), un pizzico di pepe e tutti i piccoli rimasugli di carne raccolti sul tagliere
Per ingelatinarlo, dovrai versare sul fondo dell'altro stampo un dito di gelatina non ancora rassodata; cospargerne la superficie con fettine di tartufo; adagiarvi poscia sopra il paté levato dal suo stampo; riempire di gelatina tutto il vuoto in giro; mettere a rassodare al fresco; capovolgere, sul piatto, lo stampo; coprirlo con un tovagliolo imbevuto d'acqua calda; sollevare lo stampo e...
Per ingelatinarlo, dovrai versare sul fondo dell'altro stampo un dito di gelatina non ancora rassodata; cospargerne la superficie con fettine di
E vedrai allora, nella sua veste trasparente e tremolante, apparir sul piatto il tuo paté; un paté, mia cara, che costringerà perfino la suocera a dirti, sinceramente ed entusiasticamente... « Brava! ».
E vedrai allora, nella sua veste trasparente e tremolante, apparir sul piatto il tuo paté; un paté, mia cara, che costringerà perfino la suocera a
Per cucinarlo, dovrai stendere sul fondo del più piccolo dei due stampi un foglio di carta bianca bene imburrato; riempire con tutto il passato lo stampo e cucinarlo a bagno-maria fino a che il paté sarà alquanto indurito.
Per cucinarlo, dovrai stendere sul fondo del più piccolo dei due stampi un foglio di carta bianca bene imburrato; riempire con tutto il passato lo
Quando sarà giunto il momento di portare in tavola la pietanza, qualora per la mancanza di una domestica abbiate dovuto togliere dal fuoco salsa e vitello, riscaldate a gran fuoco, per 2 minuti, l'una e l'altro; disponete distesa la carne sul piatto ; togliete dal fuoco la casseruola con la besciamella; versatevi due torli d'ovo (anche uno se volete fare un po' di economia); date l'ultima affrettata rimescolata; distribuite questa gialla salsa sul vitello; portate in tavola; e...
vitello, riscaldate a gran fuoco, per 2 minuti, l'una e l'altro; disponete distesa la carne sul piatto ; togliete dal fuoco la casseruola con la
Se però lo voleste più raffinato..., purché sia tornato l'autunno, e con l'autunno siano ricomparsi i tartufi, mettete su ciascuna cotoletta e sul relativo formaggio, anche un dischetto sottile di tartufo profumato.
Se però lo voleste più raffinato..., purché sia tornato l'autunno, e con l'autunno siano ricomparsi i tartufi, mettete su ciascuna cotoletta e sul
Almeno per quel giorno, nel quale porterete sul desco queste polpette nella verza, potrete essere certe che i vostri mariti non avranno la faccia tosta di dire che le loro giovani sposine sono troppo dotte nel maneggiare gravi libri mastri, e troppo ignoranti nella deliziosa arte cucinaria.
Almeno per quel giorno, nel quale porterete sul desco queste polpette nella verza, potrete essere certe che i vostri mariti non avranno la faccia
Al momento di servire, tolgo lo stampo e sul mio piatto troneggia allora un magnifico bodino d'insalata russa, rassodato alla perfezione, e pronto ad esser guarnito con stelle e dischetti di rossa barbabietola, con olive, funghetti ed altre costose leccornie.
Al momento di servire, tolgo lo stampo e sul mio piatto troneggia allora un magnifico bodino d'insalata russa, rassodato alla perfezione, e pronto ad
Staccate tutti i cappelli; sfregateli con uno straccio ruvido per asportarne ogni traccia di terriccio; togliete a ciascuno tutte le lamelle sottostanti; e ponete le... scodelline, che avrete così ottenute, sul tavolo, e in fila.
sottostanti; e ponete le... scodelline, che avrete così ottenute, sul tavolo, e in fila.
Se più e più ancora complicata... si potranno tagliare a pezzettini 2-3 frutti canditi e distribuirli sul pan di Spagna inzuppato nel liquore prima di ricoprirlo tutto con la crema.
Se più e più ancora complicata... si potranno tagliare a pezzettini 2-3 frutti canditi e distribuirli sul pan di Spagna inzuppato nel liquore prima
...e mi saprai poi dire, cara Damia, e mi saprete voi pure dire (qualora abbiate la stessa abitudine dell'amica mia) se la crema da friggere sia meglio comperarla o farla noi stesse, nella nostra padella, e sul nostro fornello.
meglio comperarla o farla noi stesse, nella nostra padella, e sul nostro fornello.
Toglietela; sgocciolatela (buttate intanto a friggere un'altra frittella); ponetela prima sulla carta perchè più si disunga e bene si indurisca; infine sul piatto.
Mettete sul tavolo (allora allora lavato) 1/2 kg. di farina bianca; 1/2 etto di zucchero in polvere; un pizzico di sale; 2 di vaniglina e 7 gr. di carbonato di ammoniaca che ogni droghiere vende.
Mettete sul tavolo (allora allora lavato) 1/2 kg. di farina bianca; 1/2 etto di zucchero in polvere; un pizzico di sale; 2 di vaniglina e 7 gr. di
Immaginarsi, dunque, il nostro generale chiacchierare, sui fidanzamenti... inaspettati e su quelli che, invece, si aspettano sempre invano; il nostro sparlar di serve e di servette (che non capiscono mai niente!) e sul lavoro (« esagerato veramente! ») che la scuola impone ai nostri poveri figlioli !
sparlar di serve e di servette (che non capiscono mai niente!) e sul lavoro (« esagerato veramente! ») che la scuola impone ai nostri poveri figlioli !
Impastate, sul marmo del tavolo, la farina con poca acqua tiepida (6-7 cucchiai), una presina di sale, un cucchiaino di quel burro che avete già pesato, e, se lo avete (ma non è indispensabile) un cucchiaio di grappa.
Impastate, sul marmo del tavolo, la farina con poca acqua tiepida (6-7 cucchiai), una presina di sale, un cucchiaino di quel burro che avete già
Servendovi dello stampino o (se non lo possedeste) di un bicchierino da liquore ad orli taglienti, intagliate, in quei ritagli di pasta sfoglia che saranno rimasti sul marmo del tavolo, tanti dischetti e disponeteli sulla latta, nei vuoti lasciati dai dischi grandi.
saranno rimasti sul marmo del tavolo, tanti dischetti e disponeteli sulla latta, nei vuoti lasciati dai dischi grandi.
Mettetela sull'apposito asse (o sul piano del tavolo lavato ed asciugato); unite gr. 350 di farina bianca; gr. 100 di zucchero in polvere; un po' di scorza di limone grattugiata; ed una polverina di lievito.
Mettetela sull'apposito asse (o sul piano del tavolo lavato ed asciugato); unite gr. 350 di farina bianca; gr. 100 di zucchero in polvere; un po' di
E, posando sul tavolo il foglietto, e dicendo: « La ricetta eccola qua! » la mia cara cognata, come sempre suole, in fretta e furia ha infilate le scale!
E, posando sul tavolo il foglietto, e dicendo: « La ricetta eccola qua! » la mia cara cognata, come sempre suole, in fretta e furia ha infilate le
Ho poi tentato di versare il croccante mentre era ancora caldo ma, visto che stentava un po' a staccarsi, e nella tema che, fragile com'è, si spaccasse, ho tuffato lo stampo in acqua molto calda e tosto... ecco il mio bel croccante, lì, sul piatto.
spaccasse, ho tuffato lo stampo in acqua molto calda e tosto... ecco il mio bel croccante, lì, sul piatto.
Perchè, quando sul suo piatto fa in tavola la sua comparsa, ha tale e quale l'aspetto di un monte appuntito e tutto bianco per neve che sia allora allora caduta a rivestirne tutte le falde.
Perchè, quando sul suo piatto fa in tavola la sua comparsa, ha tale e quale l'aspetto di un monte appuntito e tutto bianco per neve che sia allora
Quanto è bello prendere il tè con le amiche (specie se di sopraffina qualità sono i biscotti nei piattini); e chiacchierar così, insieme, sul più e sul meno... sulle mode... sull'eccessivo studiare al quale la scuola costringe i poveri figlioli... sulla negra ballerina che in visibilio ha mandato persino i nostri mariti... su le donne di servizio... e sul modo personale di imbandire un piatto prelibato!
Quanto è bello prendere il tè con le amiche (specie se di sopraffina qualità sono i biscotti nei piattini); e chiacchierar così, insieme, sul più e
Lavo i gambi; li taglio in cinque o sei pezzi; ne tolgo totalmente la pelle sottile che li riveste; ne scarto le due punte estreme (quella ch'era impiantata sul tronco e l'altra, al suo dividersi nel verde della foglia).
impiantata sul tronco e l'altra, al suo dividersi nel verde della foglia).
Quando, stamane, ho visto in bella mostra, sul banco della mia erbivendola, un cesto ricolmo di steli di rabarbaro (cioè di quei gambi di foglie che sono un po' rossicci, e molto lunghi, e pieni di sugo) ne ho subito comprato un chilo.
Quando, stamane, ho visto in bella mostra, sul banco della mia erbivendola, un cesto ricolmo di steli di rabarbaro (cioè di quei gambi di foglie che
Dopo 10 minuti, aggiungete anche lo zucchero pesato; e rimestate con cucchiaio di legno e con una certa energia, fino a che l'acqua avrà ripreso il suo bollore in pieno (lo zucchero non si attaccherà, così, sul fondo della pentola).
suo bollore in pieno (lo zucchero non si attaccherà, così, sul fondo della pentola).
Raccoglier noci allorché hanno, sotto al mallo, il guscio ancora tanto molle da poter essere con facilità attraversato da un ago grosso, cioè sul finir di giugno; raschiarle un po' con il coltello; metterle in un vaso di terraglia; ricoprirle d'acqua.
Raccoglier noci allorché hanno, sotto al mallo, il guscio ancora tanto molle da poter essere con facilità attraversato da un ago grosso, cioè sul
Allorché, dalla bianca poltiglia rimasta sul filtro non vedrete cadere più nemmeno una stilla, fiutate,... assaggiate,... e, sentendo un soave profumino...; e gustando un dolce e soave saporino... esclamerete certamente: « Chi l'avrebbe mai detto che con il latte si potesse ottenere un liquore di questa fatta? ».
Allorché, dalla bianca poltiglia rimasta sul filtro non vedrete cadere più nemmeno una stilla, fiutate,... assaggiate,... e, sentendo un soave
Metti, sul fornello accanto, una casseruola con mezzo etto di burro, mezzo etto di midollo di bue finemente tagliuzzato (e che ti farai dare dal macellaio) ed una mezza cipolla affettata.
Metti, sul fornello accanto, una casseruola con mezzo etto di burro, mezzo etto di midollo di bue finemente tagliuzzato (e che ti farai dare dal
Quando il riso sarà cotto, metti nella casseruola anche mezzo etto di burro; due manciate di parmigiano grattugiato o di « grana » lodigiano; dà la definitiva rimescolata; versa sul piatto; e presenta in tavola il tuo piattone di quei risotto giallo ch'è... una delle delizie di Milano.
definitiva rimescolata; versa sul piatto; e presenta in tavola il tuo piattone di quei risotto giallo ch'è... una delle delizie di Milano.
Quando la pasta sarà raffreddata, fatene o tanti quadrati (con un coltello) o tanti dischi (con un bicchierino); imburrate una teglia; disponetevi a strati gli gnocchi; su di ogni strato distribuite un po' di burro fuso e di parmigiano grattugiato; e 20 minuti prima del pasto, mettete la teglia nel forno molto caldo e, se non possedeste nemmeno uno di quei forni di ferro o di alluminio che costano poco, che sono chiamati « di campagna » e che, a riscaldare, si possono mettere sia sul gas che sul carbone, mettete la teglia sul fornello con brace sotto e con brace sul coperchio.
riscaldare, si possono mettere sia sul gas che sul carbone, mettete la teglia sul fornello con brace sotto e con brace sul coperchio.
Mettete allora la casseruola su fuoco basso; mescolate di continuo fino a che otterrete una pastella densa quanto una comune polenta; togliete allora la casseruola dal fuoco; aggiungete una presa di sale ed un etto di burro; rimescolate; versate la pasta sul marmo o sul legno del tavolo (prima lavato e lasciato poi bagnato); e, con il coltello, distendetela in modo da farne uno strato tutto uguale e grosso, quant'è grossa la punta del vostro mignolo.
la casseruola dal fuoco; aggiungete una presa di sale ed un etto di burro; rimescolate; versate la pasta sul marmo o sul legno del tavolo (prima
Passate cioè, in questo caso, il pesce in una padella di ferro; oliatelo ancora; mettete la padella a fuoco vivo; e datele frequenti scossettine, affinchè il pesce, non si appiccichi là, sul ferreo fondo.
, affinchè il pesce, non si appiccichi là, sul ferreo fondo.
Dopo 2 minuti, ho tolta l'anguilla dall'acqua ; l'ho distesa sul tagliere; col dorso del coltello l'ho raschiata tutta portandone così via la pelle; l'ho lavata; l'ho asciugata con un panno; l'ho di nuovo distesa sul tagliere; l'ho tagliata in tanti pezzi di lunghezza uguale; ed ho buttata la testa che, nell'anguilla, non si mangia.
Dopo 2 minuti, ho tolta l'anguilla dall'acqua ; l'ho distesa sul tagliere; col dorso del coltello l'ho raschiata tutta portandone così via la pelle