Si accolse inoltre nella presente edizione un gran numero di cibi italiani e loro modo di preparazione; la minuta dei cibi fu distribuita secondo l'uso italiano, tedesco ed inglese, tanto pei giorni comuni quanto per le solennità, conforme le rispettive stagioni; ed alla fine del libro si aggiunse un'indicazione del tempo in cui i pesci e gli altri animali sono più saporiti.
'uso italiano, tedesco ed inglese, tanto pei giorni comuni quanto per le solennità, conforme le rispettive stagioni; ed alla fine del libro si aggiunse
Diluire, ammollire, bagnare vuol dire, aggiungere al disfritto di farina oppure ad una vivanda spolverata, del brodo od altro liquido freddo, che si versa lentamente, mestando di continuo, fino a che comincia a bollire e non si addensa più; poi si lascia cuocere per alcun tempo. Così si diluiscono anche le salse ecc. Che le salse siano fatte o a base di farina o col sugo dell'arrosto o della carne consumata, non si lasciano condensare troppo senza versarvi di tanto in tanto del liquido, perchè se il grasso si separa, la salsa perde di gusto e di colore.
senza versarvi di tanto in tanto del liquido, perchè se il grasso si separa, la salsa perde di gusto e di colore.
Le frittate fatte di 2 decilitri di latte, 1 uovo grande, 5 deca di farina e un po' di sale, fritte appar pag. 72, vengono avvolte su se stesse e tagliate in guisa di tagliatelle. Nell'imbandire vengono messe nella zuppiera tanto con brodo comune, quanto con quello bruno, nonchè con tutte le zuppe a base di farina o brodi composti.
tagliate in guisa di tagliatelle. Nell'imbandire vengono messe nella zuppiera tanto con brodo comune, quanto con quello bruno, nonchè con tutte le zuppe
Lessate. Si tramenano 6 deca di burro con 3 tuorli e la neve delle chiare, indi s'aggiunge prezzemolo trito, 20 deca di patate farinose schiacciate (pag. 57), sale, un paio di cucchiai di gries o farina, e briciole di pane tanto quanto basta a formare delle piccole pallottole, le quali si cuociono breve tempo in brodo od acqua salata.
(pag. 57), sale, un paio di cucchiai di gries o farina, e briciole di pane tanto quanto basta a formare delle piccole pallottole, le quali si cuociono
Tanto le foglie dell'acetosa di giardino quanto quelle dell'acetosella di prato, od anche ambedue unite, si soffriggono nel burro ed un po' di brodo. Lasciatole condensare un poco, si spolverizzano con farina; versatovi del brodo e mescolatovi del fior di latte, si lasciano cuocere ancora 1/4 d'ora. Qualora le foglie non fossero ben stemperate, si passa la salsa.
Tanto le foglie dell'acetosa di giardino quanto quelle dell'acetosella di prato, od anche ambedue unite, si soffriggono nel burro ed un po' di brodo
Tanto il senape comune, quanto quello fatto d'erbe o acciughe si usa porre in tavola in vasetto o in una salsiera a senape con coperchio e cucchiaino di vetro. Vien servito specialmente con carne di maiale fresca o arrosto di carne di manzo.
Tanto il senape comune, quanto quello fatto d'erbe o acciughe si usa porre in tavola in vasetto o in una salsiera a senape con coperchio e cucchiaino
Articiocchi. (Fig. 24). Ai carciofi si spuntano colle forbici le foglie, allargandole un poco, s'introduce in queste briciole, prezzemolo, pepe, sale ed olio; accomodati in un tegame, si mette tant'acqua da coprirli, lasciandoli cuocere circa due ore (tanto che si possano staccarne le foglie).
ed olio; accomodati in un tegame, si mette tant'acqua da coprirli, lasciandoli cuocere circa due ore (tanto che si possano staccarne le foglie).
Strucolo (Strudel) di cavolo-cappuccio. Le foglie mondate del cavolo si tritano finamente e si lasciano stufare nel burro con fior di latte acidulo, sale e un po' di fior di noce moscata fino a tanto che sieno tenere. Raffreddate si spargono sopra una pasta da strucolo, con del prosciutto trito; arrotolata che sia la pasta in guisa di strucolo la si mette in una casserola a cuocere al forno.
, sale e un po' di fior di noce moscata fino a tanto che sieno tenere. Raffreddate si spargono sopra una pasta da strucolo, con del prosciutto trito
Patate americane. Si trinciano a fette sottili delle patate pelate crude, lasciandole 1/2 ora in molle nell'acqua fredda; si adagiano poi in una scodella e versatovi sopra tanto di latte che sien coperte, si mettono, aggiungendovi del sale, pepe o pezzetti di burro, a cuocere 1/2 ora nel forno con forte calore di sopra.
scodella e versatovi sopra tanto di latte che sien coperte, si mettono, aggiungendovi del sale, pepe o pezzetti di burro, a cuocere 1/2 ora nel forno con
Uova sode si servono coll'insalata come pure con pietanze di pesce o carni fredde, tanto trite quanto tagliate a fette o a quarti. Per poter porre le uova ritte in su onde servirsene quale guarnizione, si taglia la punta grossa dell'uovo ancor intero, dividendolo poi in quarti, ornandone l'orlo della pietanza in giro alternativamente ancora con dei ravanelli rossi, o cuoricini di msalata, listerelle di acciughe, cavoli-fiori, capperi, olive ed altro.
Uova sode si servono coll'insalata come pure con pietanze di pesce o carni fredde, tanto trite quanto tagliate a fette o a quarti. Per poter porre le
Burro comune o quello all'acciughe, rassodato che sia di nuovo, si preme oltre un grosso staccio donde escirà in forma di filetti, che servono poi tanto per guarnizione, come anche, ammassati sopra un piccolo tondo, quale aggiunta a patate ed altro.
tanto per guarnizione, come anche, ammassati sopra un piccolo tondo, quale aggiunta a patate ed altro.
Con gelatina di ribes (uva di San Giovanni). Si fanno cuocere delle mele nel modo suddescritto, e nel resto del succo caldo si mette della gallerta sciolta nel vino e tanto succo di ribes, che il tutto divenga di un bel color rosso; dopo colato, si versa il succo liquido ma freddo, sulle mele liberate dal cerchio, lasciandovelo congelare; si mettono anche in questa gelatina dei piccoli pomi in conserva.
sciolta nel vino e tanto succo di ribes, che il tutto divenga di un bel color rosso; dopo colato, si versa il succo liquido ma freddo, sulle mele
Per render morbida la carne, la si pesta con un batticarne di legno, senza però sfracellarla. (Per il modo di cuocerla vedi le zuppe.) La durata della cottura dipende tanto della qualità della carne, dal maggior o minor tempo che sia stata a frullare, dalla grandezza del pezzo, quanto dalla maniera di cuocerla.
della cottura dipende tanto della qualità della carne, dal maggior o minor tempo che sia stata a frullare, dalla grandezza del pezzo, quanto dalla maniera
Carne con riso alle radici. Nel burro fumante si soffrigge un po' di farina e s'aggiungono cotte, tagliate a quadrelli, delle carote, pastinaca, sedano, patate, prosciutto, riso crudo e tanto brodo, che il riso possa gonfiarsi. Poi si mettono a riscaldare pezzi di carne arrosta nel proprio sugo, guarnendo questa in fine col riso alle radici.
, sedano, patate, prosciutto, riso crudo e tanto brodo, che il riso possa gonfiarsi. Poi si mettono a riscaldare pezzi di carne arrosta nel proprio sugo
Per arrostirlo nel forno s'adagia il porcellino sopra legnetti traversalmente posti nella leccarda dopo aver saldate le gambe sotto il corpo a mezzo di stecchetti di legno. Nella leccarda si mette soltanto poc'acqua, acciò non si sviluppi vapore, la pelle dovendo farsi croccante e di apparenza vitrea. Per impedire che questa diventi macchiata bisogna forbire con un lino di bucato l'umidità che ne esce e di tanto in tanto punzecchiarla con un lardatoio, acciò non faccia bolle. Il porcellino, prima messo al forno senza condimento, viene poi unto con burro, olio o lardo, lasciandolo arrostire col dorso in sopra senza voltarlo. Poscia si spalma la pelle alcune volte colla birra asciugandola poi subito. Cotto che sia si fa un'incisione nel collo presso alla testa per farne uscire il vapore. Per compiere la cottura occorrono presso a poco 1 ora e mezzo.
vitrea. Per impedire che questa diventi macchiata bisogna forbire con un lino di bucato l'umidità che ne esce e di tanto in tanto punzecchiarla con un
Carne al rafano (cren). Carne coll'aderente cotenna d'un giovane maiale, presa dal dorso, petto o spalla, si fa stufare trinciata a pezzi con fette di cipolla, foglie di lauro, granelli di pepe e tanto aceto ed acqua o brodo, che la carne dapprincipio sia quasi coperta. Al momento d'imbandire si cola il brodo ridotto sopra la carne, che viene poi cosparsa di briciole e cren grattugiato.
di cipolla, foglie di lauro, granelli di pepe e tanto aceto ed acqua o brodo, che la carne dapprincipio sia quasi coperta. Al momento d'imbandire si
Petto lardato. Si mette a lessare il petto di vitello sino a tanto che si possa toglierne le coste, e posto sotto un peso lo si lascia raffreddare; poi si lardella la parte carnosa e si mette a stufare come il coscetto.
Petto lardato. Si mette a lessare il petto di vitello sino a tanto che si possa toglierne le coste, e posto sotto un peso lo si lascia raffreddare
Coscia lardellata e fricandeau. 1 Il pezzo di carne mondato dalla pellicola e lardellato si mette a stufare sopra lardo, cipolla e radici in una casserola coperta, versandovi ogni tanto un poco di brodo; durante la cottura s'inaffia spesso la carne col proprio sugo e si pone in fine al forno acciò prenda un bel colore dorato. Nell'imbandire si cola il sugo sull'arrosto, che si guarnisce coi funghi soffritti, cavolfiori ed altro.
casserola coperta, versandovi ogni tanto un poco di brodo; durante la cottura s'inaffia spesso la carne col proprio sugo e si pone in fine al forno acciò
In salsa bruna. Costolette o braciuoline battute, cosparse di sale e pepe ed adagiate in una casserola con fette di cipolla, grani di pepe, foglie di lauro e tanto vino nero che ne restino coperte, si fanno stufare finchè siano tenere, poi sobbollire in una salsa bruna. Oppure si fanno cuocere in una marinata, preparando la salsa come per gli stufati in bruno.
lauro e tanto vino nero che ne restino coperte, si fanno stufare finchè siano tenere, poi sobbollire in una salsa bruna. Oppure si fanno cuocere in
Roulades di carne di maiale. Sopra braciuoline battute si stende della cipolla rinvenuta, mettendo su ciascuna di esse 1 cucchiaio pieno di riso; quindi si arrotolano a guisa di salsiccette e si legano mollemente con un filo. Adagiate in una casserola si fanno soffriggere lestamente nel grasso, e versatovi sopra tanto brodo, che ne restino coperte e che il riso possa gonfiarsi, si lasciano stufare coperte sino a compiuta cottura.
versatovi sopra tanto brodo, che ne restino coperte e che il riso possa gonfiarsi, si lasciano stufare coperte sino a compiuta cottura.
Salsiccette affumicate (uso Vienna, Francoforte od altre) si pongono nell'acqua bollente in un recipiente tanto largo che non vi sia bisogno di piegarle, lasciandole coperte in disparte sul focolaio finchè montino a galla, la qual cosa accade, tosto che siano interamente scaldate. Adagiate nel mezzo d'una salvietta ripiegata con garbo si servono o con cren raschiato o quale guarnizione di verdure.
Salsiccette affumicate (uso Vienna, Francoforte od altre) si pongono nell'acqua bollente in un recipiente tanto largo che non vi sia bisogno di
Fritti. Quando le zampe mondate bene sono cotte (pagina 25) nell'acqua salata tanto tenere da poterne staccar le ossa, vengono trinciate a pezzi, e, fredde, avvolte nel pan grattato e fritte nel burro. Prima di panarle si possono mettere in fusione per alcun tempo con sale, pepe, succo di limone e prezzemolo, agitandole di sovente, avvolgendole poi in farina, uovo e briciole di pane. Si servono con spinaci, piselli, insalata o cetriuoli all'aceto.
Fritti. Quando le zampe mondate bene sono cotte (pagina 25) nell'acqua salata tanto tenere da poterne staccar le ossa, vengono trinciate a pezzi, e
Si colma uno stampo a cupola alternando con riso cotto nell'acqua ingiallito con un pizzico di zafferano e pezzetti di carne arrosta e disossata di pollame domestico o selvatico, di castrato o d'agnello, e coperto lo si lascia pigliar il caldo fino a tanto che molto vapore siasi condensato sul coperchio. Poi si versa sul riso il grasso caldo della carne arrosta e lo si mette al forno finchè si formi una crosta.
pollame domestico o selvatico, di castrato o d'agnello, e coperto lo si lascia pigliar il caldo fino a tanto che molto vapore siasi condensato sul
II. 40 deca di tartufi circa vengono lavati, pelati e poi rotondati; i rimasugli (senza la scorza), triti minutamente con cipolla bianca, prezzemolo e funghi, vengono messi a consumare assieme ai tartufi interi, coll'aggiunta di lardo, sale, droghe, buon brodo e vino, sino a tanto che tutto il liquido sia evaporato. Freddato che sia il tutto lo si riempie nel corpo d'un fagiano o cappone, lasciandolo appeso per alcuni giorni in luogo fresco.
e funghi, vengono messi a consumare assieme ai tartufi interi, coll'aggiunta di lardo, sale, droghe, buon brodo e vino, sino a tanto che tutto il
Petti di beccacce con salmi in gelatina. Da beccacce arroste si staccano i pezzi di petto, preparando col resto un salmi (pag. 44), al quale s'aggiunge tanto aspic freddo e liquido, che possa condensarsi, e si riempiono delle piccole forme. Rappreso e riversato che sia, serve insieme all'aspic per guarnizione.
'aggiunge tanto aspic freddo e liquido, che possa condensarsi, e si riempiono delle piccole forme. Rappreso e riversato che sia, serve insieme all'aspic per
Con ripieno di salsicce. Per un carpione od altro pesce del peso di 1 1/2 chilogrammo si prendono 40 deca di salsicce fresche, che spogliate dalla pelle si soffriggono un po' con del prezzemolo rinvenuto; vi si aggiunge poi 1 panino ammollito nell'acqua e schiacciato, nonchè 2 uova. Con questa miscela si riempie il pesce già scagliato e da una parte spogliato della pelle e lardato, cucendone l'apertura. Quando è caldo il burro nella leccarda, vi si mettono 3 fette di panino, sopra le quali s'adagia il pesce, che senza voltare si fa arrostire per 1 1/2 ora; lo s'inaffia spesso prima con burro, cospargendolo di sale e briciole, ed infine col proprio sugo, al quale s'aggiunge di tanto in tanto un po' d'acqua.
, cospargendolo di sale e briciole, ed infine col proprio sugo, al quale s'aggiunge di tanto in tanto un po' d'acqua.
All'olio. Un baccalà cotto e pulito dalle lische e spine, tagliato a pezzettini si mette in una casserola con molto olio, prezzemolo ed aglio triti, sale e pepe, si mescola tanto tempo al fuoco finchè sarà ridotto denso come una crema.
, sale e pepe, si mescola tanto tempo al fuoco finchè sarà ridotto denso come una crema.
Ad un tramenato di 7 deca di burro, 1 uovo e 3 tuorli si mescola 1 piatto pieno di ricotta grattugiata e tanto semolino quanto pesa la metà della ricotta, 1 manciata di briciole, 10 deca di farina, nonche l'occorrente sale; di quest'impasto si formano delle pallottole, che cotte nell'acqua salata si condiscono con burro e briciole.
Ad un tramenato di 7 deca di burro, 1 uovo e 3 tuorli si mescola 1 piatto pieno di ricotta grattugiata e tanto semolino quanto pesa la metà della
Senz'uova. In 4 decilitri di latte od acqua bollente si tramena tanto semolino, che ne divenga una pasta densa, la quale senza cuocere si pone in disparte. Dipoi si fa ingiallire della cipolla nel burro bollente, aggiungendo delle briciole in eguale quantità del semolino. Quando le briciole sono rinvenute, si mescola tutto insieme e si formano delle pallottole che si cuociono nell'acqua salata. Si condiscono cosparse di briciole e si servono con carne salata od affumicata.
Senz'uova. In 4 decilitri di latte od acqua bollente si tramena tanto semolino, che ne divenga una pasta densa, la quale senza cuocere si pone in
Allo zucchero caramellato. Al riso bollito nel latte comune od in quello di mandorle e cotto finchè diventi tenero, si aggiunge tanto zucchero caramellato (pag. 63) che il riso diventi di color bruno-chiaro.
Allo zucchero caramellato. Al riso bollito nel latte comune od in quello di mandorle e cotto finchè diventi tenero, si aggiunge tanto zucchero
Cottura della gelatina di pesce. Delle teste di pesci, cipolle, carote, scorze di limone, foglie di lauro, timo, aceto, droghe, un po' di vino bianco si fanno bollire con tanto d'acqua, che il tutto sia abbondantemente coperto, e quando le teste saranno disfatte, s'aggiunga della gelatina sciolta ed il brodo d'un pesce più grande; s'accresca il colorito con dello zafferano e delle radici disfritte, e la si chiarifichi e passi come la precedente.
si fanno bollire con tanto d'acqua, che il tutto sia abbondantemente coperto, e quando le teste saranno disfatte, s'aggiunga della gelatina sciolta
In una terrina si tramenano sul focolaio 7 decadi zucchero fino a tanto che si sarà scaldato, poi si continua a tramenarlo con 3 tuorli d'uova e s'aggiungono 16 deca di patate grattugiate allesse e la neve delle 3 chiare, che leggermente si mescolano insieme al resto. Questa miscela si stende sopra la pasta spianata, che arrotolata e ripiegata si pone in una casserola burrata al forno, al disopra unta col burro e spolverizzata collo zucchero.
In una terrina si tramenano sul focolaio 7 decadi zucchero fino a tanto che si sarà scaldato, poi si continua a tramenarlo con 3 tuorli d'uova e s
Biscotti alla vaniglia. Si fanno dei piccoli rotoli sottili di pasta per i panetti, sinchè le fette tagliate giù allo spessore di 1/2 centimetro abbiano presso a poco il diametro d'un uovo. Ben spolverizzate da tutte le due parti collo zucchero alla vaniglia, si lasciano in riposo fino a che lo zucchero diventi umido, poi si mettono al forno poco caldo, acciò restino bianchi, non per tanto fermi ed asciutti.
zucchero diventi umido, poi si mettono al forno poco caldo, acciò restino bianchi, non per tanto fermi ed asciutti.
Si tramena del burro del peso di 2 uova con 3 tuorli e tanto zucchero quanto pesano 3 uova, e s'aggiunge aroma di limone, la neve di 2 chiare e tanta farina quanto pesano 2 uova. Si spiana quest'impasto a 2 sfoglie, spalmandole coll'uovo e spargendo sopra una delle sfoglie mandorle, nonchè zucchero candito, e quando sono cotte vi si stende sull'altra della conserva, adagiandole poi una sull'altra.
Si tramena del burro del peso di 2 uova con 3 tuorli e tanto zucchero quanto pesano 3 uova, e s'aggiunge aroma di limone, la neve di 2 chiare e tanta
Ad una ferma neve d'una chiara d'uovo si mescolano 21 deca di zucchero in finissima polvere aromatizzato con abbondante sapore di limone, arancio o vaniglia, e se fa bisogno s'aggiunge ancor tanto zucchero, che l'impasto si possa spianare; poscia si intagliano delle figure minute, che si cuociono nel forno tiepido sopra la lamiera unta con cera, indi si adornano con un ghiaccio rosso.
vaniglia, e se fa bisogno s'aggiunge ancor tanto zucchero, che l'impasto si possa spianare; poscia si intagliano delle figure minute, che si cuociono
N. 7. Il pesce persico ha la carne bianca e tanto tenera che tolti gl'intestini, per evitare che durante la cottura vada a pezzi si pone durante la notte nel ghiaccio.
N. 7. Il pesce persico ha la carne bianca e tanto tenera che tolti gl'intestini, per evitare che durante la cottura vada a pezzi si pone durante la
Si tramena per 1 ora la neve di 2 chiare collo zucchero; ridotta a ghiaccio si aggiungono 4 pesche cotte e spremute e tanto zucchero in polvere, a farne un impasto, dal quale dopo spianato si possa intagliare delle figure, che si asciugano in forno appena tiepido.
Si tramena per 1 ora la neve di 2 chiare collo zucchero; ridotta a ghiaccio si aggiungono 4 pesche cotte e spremute e tanto zucchero in polvere, a
Per liquefare il lardo salato indurito dal freddo, lo si taglia dapprima in pezzi grandi quanto la mano, e questi a falde, poi a quadrellini, mettendo nel recipiente o nella casserola tant'acqua, che il fondo ne risulti coperto, indi tanto lardo, che il recipiente non ne sia colmo fino all'orlo. Nel cuocerlo, dapprima su forte poi su moderato calore, va mescolato diligentemente, fino a che i ciccioli siano dorati, tirando allora con precauzione in disparte il recipiente. Freddo che sia si versa il liquido chiaro nella tinozza o nel vaso di maiolica, lasciando tanto grasso aderente ai ciccioli, per colmarne gl'interstizi, acciò non s'ammufiscano e riescano rancidi.
, mettendo nel recipiente o nella casserola tant'acqua, che il fondo ne risulti coperto, indi tanto lardo, che il recipiente non ne sia colmo fino all'orlo
Nel grasso. Dopo aver soffritto i l pollame selvatico tanto che non sia più sanguinolento, lo si adagia in una pentola, e versatovi sopra dello strutto fuso tiepido, lo si conserva così in tempo fresco delle settimane.
Nel grasso. Dopo aver soffritto i l pollame selvatico tanto che non sia più sanguinolento, lo si adagia in una pentola, e versatovi sopra dello
Per salare 20 chilogrammi di carne, si cuoce 1 1/8 chilo di sale, 5 deca di salnitro e 4 deca di zucchero candito con 12 litri d'acqua tanto a lungo, fino a che un uovo fresco, messovi per prova, vi galleggi. Lasciata interamente raffreddare, questa salamoia si versa sulla carne soffregata con droghe e disposta in modo nel recipiente di legno, che pezzi minuti ricolmino il vuoto tra quelli più grandi.
Per salare 20 chilogrammi di carne, si cuoce 1 1/8 chilo di sale, 5 deca di salnitro e 4 deca di zucchero candito con 12 litri d'acqua tanto a lungo
Per la marmellata d'aranci si prende tanto zucchero quanto pesano i frutti. Sbucciati questi, si versa il succo sullo zucchero pesto e si mettono le bucce in acqua che si cambia due volte in 24 ore. Dopo questo tempo si leva loro la pellicola bianca e si tagliano sottilmente le bucce gialle mentre che si fa cuocere lo zucchero densamente, mescolandovi poi le bucce senza però farvele bollire.
Per la marmellata d'aranci si prende tanto zucchero quanto pesano i frutti. Sbucciati questi, si versa il succo sullo zucchero pesto e si mettono le
Si mettono in vasi di vetro o di terra sino a tre dita dall'orlo delle frutta candite, bucce d'arancio candite o delle frutta sciroppate (pag. 557-561) da cui abbiasi prima fatto sgocciolare lo sciroppo. Quanto maggiore è la varietà delle frutta tanto migliore sarà la mostarda. Sulle frutta poi si versa il senape marmellato e si chiudono i vasi con pergamena.
-561) da cui abbiasi prima fatto sgocciolare lo sciroppo. Quanto maggiore è la varietà delle frutta tanto migliore sarà la mostarda. Sulle frutta poi si
Stufati. Si fanno stufare nel burro dei piccoli funghi con succo di limone e sale (solita preparazione per imbandirli tosto), riempiendone, non troppo ricolmi, dei piccoli vasi da conserva. Il giorno seguente s'aggiunge tanto grasso, che i funghi restino coperti a due dita d'altezza, e condensato che sia si sparge al disopra del sale, un dito alto, chiudendo poi i vasi ermeticamente.
troppo ricolmi, dei piccoli vasi da conserva. Il giorno seguente s'aggiunge tanto grasso, che i funghi restino coperti a due dita d'altezza, e condensato
La birra viene servita tanto a pranzo dopo la zuppa, quanto a colazione e cena; anche prima o dopo il tè, qualora vi si presenti anche delle vivande di carne.
La birra viene servita tanto a pranzo dopo la zuppa, quanto a colazione e cena; anche prima o dopo il tè, qualora vi si presenti anche delle vivande
Salsa di caramello. Si fanno sciogliere 20 deca di zucchero tuffato nell'acqua e lo si cuoce finchè sia di colore bruno; poi lo si versa subito in un'altro recipiente, oppure lo si mette nell'acqua fin tanto che se ne possa candire la superficie della pasta riversata.
'altro recipiente, oppure lo si mette nell'acqua fin tanto che se ne possa candire la superficie della pasta riversata.
Crema di frutta. 2 chiare d'uova vengono battute a densa neve e nel frattempo si fa bollire con dello zucchero il succo di frutta cotte a bagno-maria; poco per volte se ne versa tanto sulla schiuma che questa ne pigli colore e sapore, mantenendosi però densa; si contorna poi il koch colla medesima.
; poco per volte se ne versa tanto sulla schiuma che questa ne pigli colore e sapore, mantenendosi però densa; si contorna poi il koch colla medesima.
II. Si fanno cuocere 2 decilitri di miele 1), e mestolando diligentemente, vi si aggiungono delle noci finamente trite finchè diventi una densa poltiglia, nella quale si mette poi: cannella, pimento, brocche di garofano in polvere, scorza di limone o di arancio, un cucchiaio di rum e tanto vino, quanto basti a stenderla facilmente.
poltiglia, nella quale si mette poi: cannella, pimento, brocche di garofano in polvere, scorza di limone o di arancio, un cucchiaio di rum e tanto vino
II. 14 deca di zucchero si cuociono in 1 decilitro d'acqua, s'aggiunge tanto seme di papavero quanto basti per farne una massa alquanto densa, e si condisce con canella, scorza di limone, brocche di garofano in polvere, versandovi sopra un po' di fior di latte.
II. 14 deca di zucchero si cuociono in 1 decilitro d'acqua, s'aggiunge tanto seme di papavero quanto basti per farne una massa alquanto densa, e si
Vernice fredda. A dello zucchero, quanto ne contiene una chicchera, sciroppato, cotto al punto di filare e freddato, si mescola ancora tanto zucchero in polvere con aroma a piacere che ne formi una massa scorrevole, densa.
Vernice fredda. A dello zucchero, quanto ne contiene una chicchera, sciroppato, cotto al punto di filare e freddato, si mescola ancora tanto zucchero
Vernice calda. Si tramenano sul fuoco in una padella d'ottone circa 30 deca di zucchero in polvere finchè sia scaldato (però non tanto che si squagli), e vi si versa tant'acqua bollente, che si sciolga e divenga scorrevole, denso; s'aggiunge dell'aroma a piacere e s'inverniciano presto i dolci, poichè tramenato troppo lo zucchero diverebbe inadoperabile.
Vernice calda. Si tramenano sul fuoco in una padella d'ottone circa 30 deca di zucchero in polvere finchè sia scaldato (però non tanto che si squagli