Ricerca libera

43 risultati per troppo
Squisitissime vivande preparate dalla cuciniera viennese italiana e francese
243832 1855 , Trieste , Colombo Coen 43 occorrenze

all'imboccatura, però non troppo stretto, e tienlo in sale qualche giornata al solo fine di renderne la pelle più durevole. Conservasi lungo tempo

Vedi tutta la pagina

Pagina 103


quello che hai già preparato una pasta uguale. Con questa pasta riempirai i budelli di porco, avendo l'avvertenza di non renderli troppo compatti

Vedi tutta la pagina

Pagina 109


'ajuto del grasso cuoca nel suo proprio sugo, e si rivolge spesso; caso che si restringesse di troppo il sugo, si può bagnare con brodo, ed in mancanza

Vedi tutta la pagina

Pagina 109


Da una coscia di vitello taglierai alcune fette della larghezza di due dita, e della lunghezza di cinque, non però troppo grosse; inlardate con lardo

Vedi tutta la pagina

Pagina 110


continua a stufarla a fuoco non troppo forte, bagnata di tempo in tempo di brodo cui sostituirai a mezza cottura un bicchiero di vino generoso.

Vedi tutta la pagina

Pagina 112


bicchiero di vino bianco generoso, avvertendo di rivolgerle più volte, onde non si ripieghino e di non lasciarle di troppo al fuoco. Si presentano ben calde

Vedi tutta la pagina

Pagina 117


In generale sono migliori le carni degli animali non troppo giovani e non troppo vecchi, il vitello dee scegliersi piuttosto grasso e di carne soda

Vedi tutta la pagina

Pagina 12


setaccio e la condenserai, ponendola di nuovo al fuoco nel caso che fosse troppo liquida.

Vedi tutta la pagina

Pagina 123


mezz'ora. Converrà però tenerla coperta, con un foglio di carta onde non abbia a soffrire di troppo il calore.

Vedi tutta la pagina

Pagina 127


volatili sieno ben nutriti, grassi, e non troppo adulti, e le carni loro sieno di bella apparenza bianche e sode, se ne può far uso con vantaggio nella

Vedi tutta la pagina

Pagina 13


Prima di apparecchiarle, le taglierai pel dosso onde renderle piatte, e leverai loro le interiora; caso che fossero troppo secche, le bagnerai da

Vedi tutta la pagina

Pagina 136


, quello di un limone, e non lasciale indurare di troppo con una protratta cottura.

Vedi tutta la pagina

Pagina 136


, senza da prima levare da essi le interiora, perchè in questo caso divengono nella cottura troppo asciutti. Se ad alcuno però non piacesse, o anche

Vedi tutta la pagina

Pagina 148


arrostirai a fuoco non troppo forte, spargendole di pane grattugiato mescolato con cannella, pepe e sale, e bagnandole spesse volte con butirro

Vedi tutta la pagina

Pagina 150


la farsa, e le crocerai allo spiedo con fuoco non troppo forte avvolte in fette di lardo.

Vedi tutta la pagina

Pagina 151


troppo e di disfarsi, e perderà meno in colore. Gotto il cavolo, lo passerai in una casseruola, dove gli darai buon sapore, bagnandolo di butirro e

Vedi tutta la pagina

Pagina 163


Leva ai medesimi le foglie troppo verdi e dure, e prese le sole bianche, tenere e sane, le laverai replicatamente nell'acqua. Quindi li triturerai

Vedi tutta la pagina

Pagina 164


Facciansi cuocere in acqua le uova, in modo però che non sieno troppo dure poi si pigli una casseruola con quattro tuorli d'uovo, uniti con due oncie

Vedi tutta la pagina

Pagina 171


indurino di troppo. Le servirai spruzzate di zucchero e di cannella.

Vedi tutta la pagina

Pagina 173


di butirro, verserai in esso le uova sbattute onde friggerle, ponendo mente che non s'indurino di troppo. Alcune Cuciniere servono questa frittata con

Vedi tutta la pagina

Pagina 177


, mantenendovi costantemente un fuoco non troppo forte.

Vedi tutta la pagina

Pagina 192


la pasta fosse troppo molle, la indurirai con alcuni biscottini finamente pesti. Del resto tratterai questa torta come la precedente.

Vedi tutta la pagina

Pagina 193


'invernicia con uova e si cuoce a fuoco non troppo forte.

Vedi tutta la pagina

Pagina 197


sbattuto alla neve. Ben unita la pasta, ne riempirai alcuni piccoli modelli e cuocerai al forno per mezz'ora a fuoco non troppo forte.

Vedi tutta la pagina

Pagina 200


rimescolando a fuoco non troppo forte; allorquando incomincia il mescuglio a ribollire, levalo dal fuoco, togli fuori la vaniglia, e portalo sulla mensa ben

Vedi tutta la pagina

Pagina 206


, versavi a poco a poco la crema e sei once di zucchero, e posta la casseruola a fuoco non troppo forte, prepararne la crema, rimescolandola di continuo e

Vedi tutta la pagina

Pagina 209


L'insalata fredda ricusa gli ornamenti troppo ricercati; pezzetti di selleri, fette di bietola rossa e simili guernizioni, sono le sole che ben le

Vedi tutta la pagina

Pagina 21


forte e presentala ben calda. La bollitura non deve essere protratta di troppo, altrimenti la bevanda perde assai della sua forza.

Vedi tutta la pagina

Pagina 220


un letto di baccelli, ecc.; non abbiate paura di mettere troppo sale; calcate bene a più riprese, finite con uno strato di sale più grosso che gli

Vedi tutta la pagina

Pagina 231


Pur troppo i vasi da cucina non sono mantenuti come si dee, o sono male stagnati, e producono coll'ossido del rame accidenti funestissimi. Qualora

Vedi tutta la pagina

Pagina 250


Un fungo che sia semplice ed asciutto, la cui sostanza bianca non sia troppo molle ne troppo umida, che non pesi troppo, e non abbia un odore

Vedi tutta la pagina

Pagina 271


; ritirate la pentola, aggiungetevi 60 gramme di butirro fresco; fatelo dileguare rimescolando. Essa non deve essere né troppo chiara né troppo spessa. Vi si

Vedi tutta la pagina

Pagina 46


Si pone l'orzo ben mondo e lavato, a cuocere con brodo, avvertendo di rimescolarlo di frequente durante la cottura, e di non tenerlo troppo vicino

Vedi tutta la pagina

Pagina 46


in quella forma che si giudica più conveniente. Il butirro rende la pasta morbida, le uova la rendono tenace e talvolta ancora dura di troppo. In

Vedi tutta la pagina

Pagina 47


La cucina prima di tutto debb'essere proporzionata al bisogno, ed all'uso che dee farsene. Come troppo vasta e grandiosa non converrebbe al servigio

Vedi tutta la pagina

Pagina 5


che la salsa si fosse di troppo addensata. Un po'di zucchero sembra che ne migliori il sapore.

Vedi tutta la pagina

Pagina 66


bisogno; non troppo copiosi, perchè occupano molto spazio, cagionano disordine, e difficilmente si tengono tutti in uno stato di perfetto pulimento

Vedi tutta la pagina

Pagina 7


cuocere a fuoco non troppo forte, umettandole anch'esse spesse volte con brodo ristretto. Al momento di presentare la vivanda sulla tavola, purgherai

Vedi tutta la pagina

Pagina 75


, e di pietra oliare, della quale sono fatti i vasi che tra di noi si nominano laveggi. Non si parla dell'argento, troppo raro nella nostra domestica

Vedi tutta la pagina

Pagina 8


Cotti questi erbaggi al pari degli altri, e ben prosciugati; onde liberi sieno totalmente dall'acqua, con avvertenza che non sieno troppo cotti, nel

Vedi tutta la pagina

Pagina 84


cucchiaj di farina ed altre due di crema, in esso li riporrai, terminando di cuocerli ai testo, mantenendovi un fuoco regolare, ma non troppo forte.

Vedi tutta la pagina

Pagina 86


Taglia una dozzina di carote ben raschiate, falle cuocere nel latte, riducile quindi in una pasta, e se questa è troppo molle, v'aggiugni un po'di

Vedi tutta la pagina

Pagina 93


che non diventi troppo molle; quando è giunto alla cottura dovuta, si leva dall'acqua e si lascia sgocciolare, frattanto si ugne una casseruola con

Vedi tutta la pagina

Pagina 93