Ricerca libera

64 risultati per ultimo
Artusi, Pellegrino
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
221287 1891 , Firenze , Salvatore Landi 50 occorrenze

fate bollire la carne per sei ore continue, ma in modo che il bollore appena apparisca. Per ultimo fate bollir forte per dieci minuti e passate il

Vedi tutta la pagina

Pagina 002


moscata, una presa di sale e per ultimo le uova. Frullate ogni cosa insieme ben bene e versate il composto nel brodo quando bolle, facendolo passare

Vedi tutta la pagina

Pagina 019


. Fate bollire alquanto, poi ritirate il composto dal fuoco e conditelo aggiungendo le uova per ultimo quando sarà diaccio. Cuocetelo a bagno maria come la

Vedi tutta la pagina

Pagina 019


sugo di pomodoro o conserva, poi con acqua versata a poco per volta in principio e in ultimo, in quantità tale da cuocere il riso, ma tenendovi

Vedi tutta la pagina

Pagina 042


crema; ma occorre lavorarla per più di 20 minuti. Per ultimo conditela con sale e pepe bianco a buona misura.

Vedi tutta la pagina

Pagina 066


'olio e un rosso d'uovo, mescolando bene: per ultimo aggiungete l'agro di mezzo limone, sale e pepe a buona misura. Lasciatela diacciare e poi

Vedi tutta la pagina

Pagina 067


; unite infine un gocciolo d'aceto, una presa di farina e un altro pezzetto di burro. Per ultimo aggiungete un'acciuga pestata, e senza più far

Vedi tutta la pagina

Pagina 069


'uovo si cuocia. Aggiungetevi per ultimo parmigiano grattato, l'odore della noce moscata, dei tartufi tritati finissimi e versatelo in un piatto. Quando

Vedi tutta la pagina

Pagina 085


A forza di lavorarlo deve il composto riuscire in ultimo fine come un unguento. Se si tratta di bombe gettatelo in padella a cucchiaini dandogli la

Vedi tutta la pagina

Pagina 089


molto e con forza colle mani come fareste del pane comune, facendole, a poco per volta, assorbire una cucchiaiata di olio fine. Per ultimo tiratela a

Vedi tutta la pagina

Pagina 101


e spolverizzandoli, suolo per suolo, col resto del parmigiano. Per ultimo rosolateli al forno di campagna e serviteli caldi o soli, o per contorno ad

Vedi tutta la pagina

Pagina 106


acqua diaccia versata a poco per volta onde ridurla una liquida farinata. Per ultimo gettate nella medesima un pugno di pinoli interi. Alcuni aggiungono

Vedi tutta la pagina

Pagina 113


qualità fine come sarebbe il dentice, l'ombrina, il ragno, lo storione, oppure i gamberi sbucciati, l'arigusta, e, per ultimo, il palombo. Io v'indicherò la

Vedi tutta la pagina

Pagina 119


fuoco procurando che in ultimo resti dell'umido.

Vedi tutta la pagina

Pagina 126


presciutto e del brodo. Al tempo dell'agresto potete usare quest'ultimo invece del limone, seguendo il dettato:

Vedi tutta la pagina

Pagina 129


ultimo annaffiate col brodo suddetto, ma diaccio, che vedrete galleggiare sul primo orlo del piatto e che rimarrà in gran parte dopo la cottura.

Vedi tutta la pagina

Pagina 130


gettandola con forza contro la spianatoia, lasciatela un poco in riposo e tiratene una sfoglia addoppiandola quattro o cinque volte, riducendola, per ultimo

Vedi tutta la pagina

Pagina 131


, fettine di tartufi o, mancando questi, un pugnello di funghi secchi rammolliti. Aggiungete per ultimo la balsamella e mescolate.

Vedi tutta la pagina

Pagina 132


lama di un coltello; per ultimo aggiungete l'uovo per legare il composto e una presa di pepe non occorrendo il sale a motivo del presciutto e del

Vedi tutta la pagina

Pagina 142


marmorizzata di magro e grasso e quest'ultimo è in quantità tale che piace senza nauseare.

Vedi tutta la pagina

Pagina 143


Gli sformati ripieni di braciuoline o di rigaglie si fanno ordinariamente di erbaggi, di riso o di semolino; se di quest'ultimo servitevi della

Vedi tutta la pagina

Pagina 157


Cuocete il riso nel latte unendovi il burro, salatelo, in ultimo, e quando è diaccio, aggiungete il resto. Versatelo in uno stampo liscio col buco in

Vedi tutta la pagina

Pagina 162


fine in abbondanza a poco per volta e l'agro di un limone od anche più, in modo che la salsa riesca liquida: per ultimo mescolateci un pugnello di

Vedi tutta la pagina

Pagina 166


Gli zucchini per farli ripieni si possono tagliare o a metà per il lungo, o a metà per traverso, o anche lasciarli interi. Io preferisco quest'ultimo

Vedi tutta la pagina

Pagina 168


prendere il color nocciuola e per ultimo tirateli a cottura col sugo già messo da parte.

Vedi tutta la pagina

Pagina 169


e tagliate quest'ultimo. Svettate col coltello la cima ed allargate alquanto le foglie interne. Collocateli ritti in un tegame, insieme coi gambi

Vedi tutta la pagina

Pagina 186


con brodo per tirarlo a cottura, e per ultimo aggiungete un poco d'aceto e un cucchiaino di zucchero, ma in modo che l'aceto si faccia appena sentire.

Vedi tutta la pagina

Pagina 194


ultimo mettete sul mezzo del colmo un pezzetto di burro, rosolatelo al forno di campagna e servitelo caldo.

Vedi tutta la pagina

Pagina 207


Per ultimo versateci sopra il condimento rimasto nel piatto e cuocetele fra due fuochi. Se volete che questo piatto riesca più signorile, levate la

Vedi tutta la pagina

Pagina 209


ultimo versategli sopra qualche cucchiaiata di sugo di pomodoro N. 5 o conserva diluita nell'acqua: fatelo bollire ancora un poco e servitelo.

Vedi tutta la pagina

Pagina 219


ultimo versate l'uva e mettetelo in uno stampo liscio imburrato e infarinato ove il composto non raggiunga la metà del vaso che porrete ben coperto in

Vedi tutta la pagina

Pagina 240


. Lavoratelo molto col mestolo finchè il composto non si distacchi dalla catinella; per ultimo gettatevi l'uva e il candito e versatelo in uno stampo

Vedi tutta la pagina

Pagina 243


ultimo le chiare, unitele al resto mescolando con delicatezza per non ismontar la fiocca. Versate il composto in uno stampo liscio e rotondo

Vedi tutta la pagina

Pagina 247


, e per ultimo il burro liquefatto a bagno maria. Si mette il composto in una teglia di rame unta col burro e spolverizzata di farina o di pangrattato e

Vedi tutta la pagina

Pagina 247


Lavorate prima i rossi d'uovo con lo zucchero finchè sieno divenuti quasi bianchi; aggiungete il pangrattato, poi il candito e l'uva e per ultimo le

Vedi tutta la pagina

Pagina 261


serberete per ultimo; ma, prima di versar questa, lavorate il composto per mezz'ora almeno e riducetelo col latte a giusta consistenza, cioè nè troppo

Vedi tutta la pagina

Pagina 262


il dolce è giusto perchè le frutta in genere, a seconda della maturità, possono essere più o meno acide. Per ultimo aggiungete il candito a piccoli

Vedi tutta la pagina

Pagina 267


sopra, quest'ultimo tirato col matterello rigato, e in mezzo la marmellata umettando gli orli perchè si attacchino. Dorate le offelle col rosso d

Vedi tutta la pagina

Pagina 268


la buccia superficiale raschiata di un solo arancio. Per ultimo unite al composto le chiare montate, versatelo in una scatola di carta unta di burro

Vedi tutta la pagina

Pagina 280


da un vagliettino, mescolando adagio. Per ultimo versate le polveri che servono per rendere il dolce più soffice e più leggiero e cuocetelo al forno

Vedi tutta la pagina

Pagina 287


ultimo il caffè a mezzi cucchiaini per volta arrestandovi quando sentite che il gusto del caffè è ben pronunziato.

Vedi tutta la pagina

Pagina 288


finchè avrete roba. Per ultimo versate adagio adagio il latte preparato nel modo anzidetto, cuocetelo a bagno maria e servitelo caldo.

Vedi tutta la pagina

Pagina 299


Alla midolla inzuppata unite i detti grammi 250 di zucchero, i rossi delle uova e i liquori, rimestando bene ogni cosa. Per ultimo aggiungete l'uva e

Vedi tutta la pagina

Pagina 300


divenuto bianco. Scocciate le uova una alla volta mescolando, poi la farina e per ultimo il rimanente.

Vedi tutta la pagina

Pagina 302


Mescolate bene insieme lo zucchero colle uova, aggiungete il latte a poco per volta e per ultimo la colla in natura. Ponete la cazzaruola al fuoco

Vedi tutta la pagina

Pagina 311


Se preferite quest'ultimo, macinate diversi chicchi di caffè tostato e fateli bollire insieme col latte che poi passerete; se preferite quello di

Vedi tutta la pagina

Pagina 315


, già passato per istaccio, e tutti gli altri ingredienti serbando per ultimo il pangrattato, del quale, se fosse troppo, si può lasciare addietro una

Vedi tutta la pagina

Pagina 322


bollore nel rimanente decilitro d'acqua e versatela così bollente nel predetto miscuglio; aggiungete per ultimo il rhum, mescolate e versate il composto

Vedi tutta la pagina

Pagina 328


. Aggiungete la colla sciolta nel rimanente decilitro di acqua e per ultimo il rhum, regolandovi come per le precedenti gelatine.

Vedi tutta la pagina

Pagina 329


Per ultimo v'indicherò l'uso de' noccioli su ricordati. Questi asciugateli al sole, poi stiacciateli e levatene 30 grammi di mandorle, le quali

Vedi tutta la pagina

Pagina 336