a) La preparazione del lievito consiste nello stemperare a più riprese il seme di lievito o lievito capo, che già è maturo e spande un odore vinoso gradito, in acqua calda e con farina, per renderlo una pasta molle, uniforme, che sarà subito invasa da fermentazione che, in seguito, comunicherà a tutto il resto della pasta con la quale verrà in intima mistione. Per preparare col lievito capo un lievito mastro o di tutto punto, per principiare la panificazione, occorrono circa 12 ore di tempo. Siccome da una ben regolata lievitatura dipende l'esito del pane, bisogna aver l'avvertenza di non adoperare un lievito nè troppo forte, nè in quantità eccessiva, perchè il pane acquisterebbe un sapore agro; nè troppo giovane, nè troppo invecchiato, perchè il pane riuscirebbe pesante, non poroso, non elastico.
gradito, in acqua calda e con farina, per renderlo una pasta molle, uniforme, che sarà subito invasa da fermentazione che, in seguito, comunicherà a
Se poi si venisse nella determinazione di adottare la pagnotta di una sola razione, comprendendovi l'1/8 da zuppa, coi forni in parola la cottura del pane riuscirebbe perfetta e più uniforme che con i forni ordinari, potendosi in quelli regolare meglio la temperatura a seconda del bisogno. In tal caso il pane cotto col forno Wieghorst, oltre alle sue migliori qualità esterne, presenterebbe pure maggior garanzia per una lunga conservazione, potendo resistere anche nelle spedizioni,a considerevole distanza.
pane riuscirebbe perfetta e più uniforme che con i forni ordinari, potendosi in quelli regolare meglio la temperatura a seconda del bisogno. In tal
1° Pane di pasta molle: in uso quasi ovunque, con poca differenza solo riguardo al peso ed alla quantità dell'acqua. È costituito di mollica leggermente bianco-bigia, spongiosa, con pori del diametro massimo di millimetri 12, e di crosta uniforme, alla parte superiore ed inferiore, solo un po' screpolata all'orlo, di un colore giallo-dorato e dello spessore di 4-7 millimetri.
leggermente bianco-bigia, spongiosa, con pori del diametro massimo di millimetri 12, e di crosta uniforme, alla parte superiore ed inferiore, solo un po
Prima di tutto occorre aver ben presenti i caratteri della carne di bue normale accennati nella tavola sopra riportata, per potersi accorgere meglio delle anormalità che rivelano la carne ammalata. Soprattutto il color rosso-carne-vivo uniforme (da non confondersi col rosso-rameico degli animali molto vecchi e spossati dalla fatica), la lucidezza, una certa durezza elastica che ammette le impressioni delle dita che premono e fa dissiparle cessata che sia la compressione, un contatto fresco ed asciutto, un odore sui generis di carne fresca, il grasso bianco-gialliccio intramezzante i muscoli ed abbastanza sodo, il connettivo bianco, umettato, morbido, la midolla delle ossa soda, giallo-rossiccia, non punteggiata di sangue, non un-tuosa troppo, sono caratteri di una carne sana, giovane, ben nutrita.
delle anormalità che rivelano la carne ammalata. Soprattutto il color rosso-carne-vivo uniforme (da non confondersi col rosso-rameico degli animali
covertura il deposito di grasso nel tessuto cellulare sottocutaneo, il quale, a seconda che è più o meno uniforme e spesso sulla superficie delle carni, queste diconsi Fig. 33. Mezzo bue e sue divisioni in pezzi. o a covertura disunita od incompleta, o a covertura bene spalmata, o troppo coverte.
covertura il deposito di grasso nel tessuto cellulare sottocutaneo, il quale, a seconda che è più o meno uniforme e spesso sulla superficie delle
Condizioni opposte accennano invece a malattia dell'animale e soprattutto l'occhio languido e triste, la testa penzoloni, la mancanza di appetito, l'andatura lenta e penosa, il pelo arruffato, la magrezza soverchia, la non uniforme temperatura del corpo.
'andatura lenta e penosa, il pelo arruffato, la magrezza soverchia, la non uniforme temperatura del corpo.
a) In quanto allo stato di salute degli animali presentati dai fornitori, sarà utile ricordare che il bove sano ha lo sguardo vivo e gaio, i movimenti liberi, le orecchie, la gola, le narici, le corna, la coda, non fredde; non sbava nè gli colano muccosità dagli occhi, dalle orecchie, dalle narici; ha il pelo uniforme; la lingua non penzoloni, ma che esce invece di quando in quando dalla bocca per leccare le narici; l'animale in buono stato di salute, se sdraiato, rumina tranquillamente, ha pelle netta, temperatura del corpo uniformemente distribuita, 60-70 battiti cardiaci, 12-18 inspirazioni al minuto, appetisce i cibi che gli vengono presentati.
; ha il pelo uniforme; la lingua non penzoloni, ma che esce invece di quando in quando dalla bocca per leccare le narici; l'animale in buono stato di
Gli indizi di salute per gli ovini sono: il portamento alto della testa, la vivacità, il belar forte e chiaro, l'aderenza ed untuosità della lana, la mancanza di pustole o croste sulla superficie del corpo e specialmente al muso, alle ascelle, agli inguini; il naso asciutto e netto, la bocca senza ulceri, pustole o vescicole, il buono stato di nutrizione, il desiderio di cibo e di bevanda, l'addome non rigonfio nè avvallato, gli escrementi non sciolti. Gli ovini da sani o mangiano o ruminano, hanno la temperatura del corpo uniforme e naturale, 79-80 battiti cardiaci e da 18 a 24 respirazioni al minuto.
sciolti. Gli ovini da sani o mangiano o ruminano, hanno la temperatura del corpo uniforme e naturale, 79-80 battiti cardiaci e da 18 a 24 respirazioni
5° L'impastamento è eseguito prima a braccia e con i piedi, quindi per mezzo della gramola o stanga, come nella preparazione del pastone per la fabbricazione dei maccheroni, e ciò allo scopo di ottenere una pasta compatta, uniforme, ben liscia ed elastica; infine a mezzo di cilindri dai quali la pasta esce completamente lavorata in falde, dello spessore preciso che dovrà avere la galletta non cotta.
fabbricazione dei maccheroni, e ciò allo scopo di ottenere una pasta compatta, uniforme, ben liscia ed elastica; infine a mezzo di cilindri dai quali la
7° La lievitazione della galletta in pasta si effettua lentissimamente, sia per il poco lievito che si adopra, sia per la grande consistenza della pasta. Perchè questa lievitazione avvenga regolarmente è necessario che la galletta sia mantenuta a temperatura mite e sempre uniforme, presso i forni, regolarmente disposta sopra apposite tavole e per un tempo tale che, nella rotazione di questa confezione, la galletta preparata di giorno, sia cotta di notte, e quella preparata di notte, sia infornata di giorno. La galletta in pasta a giusto punto di lievitazione si riconoscerà al suo aumento di volume ed alla sua elasticità che le permetterà di cedere alla leggera pressione delle dita e di ritornare su sè stessa, subito che questa cessi.
pasta. Perchè questa lievitazione avvenga regolarmente è necessario che la galletta sia mantenuta a temperatura mite e sempre uniforme, presso i forni
4° Per insufficiente od eccedente temperatura del forno. La galletta male impastata è poco liscia e si presenta con rigonfiamenti irregolari; all'interno non è di grana uniforme, ma a strati informi e disgregati; si rompe perciò facilmente.
'interno non è di grana uniforme, ma a strati informi e disgregati; si rompe perciò facilmente.
La galletta di buon frumento, ben confezionata e ben cotta è di un bel colore uniforme, biondo piuttosto carico, liscia, senza gonfiature o screpolature, sonora, perfettamente secca; ha un odore gradevole, un sapore zuccherino e non diminuisce sensibilmente di peso scaldandola a +100°C anche per qualche tempo. La sua crosta è sottilissima, il suo interno di un bianco perfetto se la farina fu abburattata fino al 25 %, di un bianco dorato se l'abburattamento della medesima fu ad un titolo alquanto inferiore (18-20%).
La galletta di buon frumento, ben confezionata e ben cotta è di un bel colore uniforme, biondo piuttosto carico, liscia, senza gonfiature o
Come processi perfezionati di salatura, rivolti a garantire la uniforme penetrazione del sale nelle masse carnose, si conoscono oggi quelli del Delignac e del dott. Morgan per iniezione centrifuga dei pezzi da salare con acqua satura di cloruro di sodio, e quello tanto lodato del Cirio per iniezione centripeta della salamoia, provocata mediante l'azione preliminare del vuoto.
Come processi perfezionati di salatura, rivolti a garantire la uniforme penetrazione del sale nelle masse carnose, si conoscono oggi quelli del
1° L'acqua di calce. Aggiunta all'acqua ne modifica la durezza, precipitandone i bicarbonati terrosi col saturarne l'eccesso di acido carbonico che appunto è quello che li tiene disciolti. Non agisce però sui solfati e sui cloruri terrosi (di calcio e di magnesio). Precipita i sali di ferro e di manganese che possono esistere nell'acqua. Oltre a questo, il precipitato sottile ed uniforme che pro-duce in seno all'acqua trasporta al fondo, a guisa di filtro moventesi dall'alto al basso, molte sostanze di impurità che possono trovarsi in sospensione nella medesima. È però mezzo di purificazione raramente messo in pratica, molto più che spoglia l'acqua dell'acido carbonico che le imparte digestibilità.
manganese che possono esistere nell'acqua. Oltre a questo, il precipitato sottile ed uniforme che pro-duce in seno all'acqua trasporta al fondo, a guisa