Ma non solo la quantità, anche la qualità del grasso ha influenza sul valore della carne. In tesi generale, un grasso molle, untuoso, di odore poco gradito, di cattivo gusto, di colore rossiccio, misto a sangue, o di apparenza gelatinosa e quasi in liquefazione, è di cattiva qualità e può accennare od a specie e razza scadente dell'animale, a nutrizione mal regolata, a malattia del medesimo, o ad altra anormalità relativa all'età, al modo di vita, al lavoro cui esso fu subordinato.
Ma non solo la quantità, anche la qualità del grasso ha influenza sul valore della carne. In tesi generale, un grasso molle, untuoso, di odore poco
Viceversa, la carne di aspetto rosso-rameico o livido, a chiazze, molle, di odore non grato, umida, con grasso scarso, untuoso, molle, a guisa di massa torbida giallo-oleosa, con tessuto connettivo che presenti infiltrazioni gelatinose, sarà da ritenersi proveniente da animale affetto da malattia generale, lunga, estenuante e conseguentemente da scartarsi. Suffusioni sanguigne, raccolte di pus, focolai caseosi nelle ghiandole linfatiche od ingrossamenti delle medesime, presenza di parassiti, panicature sospette, ecc., saranno poi segni non dubbi di grave malattia, da consigliare un assoluto rifiuto delle carni che li presentino, qualunque possa essere d'altronde l'opinione di qualcuno riguardo alla innocuità di esse dopo la protratta cottura. Anzi a tal proposito le Norme di igiene per la truppa dicono recisamente, che « le carni di animali carbonchiosi o morti di qualunque malattia contagiosa, saranno escluse assolutamente dalla razione del soldato; sono sempre di scadente qualità e mangiando di quelle carbonchiose si può incontrare la pustola maligna. » Solo in circostanze di estrema necessità, di assedj, ecc., si potrebbe venire a transazione con le carni di animali colti da peste bovina, da peripneumonia e da affezioni parassitarie schiette, a condizione però di sottoporle sempre, prima di consumarle, ad una protratta ebullizione. Inversamente le carni di animali morti per traumi, od accidenti improvvisi potrebbero essere adoperate sempre senza timore di sorta.
Viceversa, la carne di aspetto rosso-rameico o livido, a chiazze, molle, di odore non grato, umida, con grasso scarso, untuoso, molle, a guisa di
Lo zucchero impuro per glucosio invece di essere rude al tatto, duro, sonoro, brillante, si presenta molle, untuoso, opaco, facilmente disgregabile fra le dita e poco ben cristallizzato; aggiungi anche che questo zucchero è poco dolciferante e disposto ad ingiallire prontamente al contatto dell'aria.
Lo zucchero impuro per glucosio invece di essere rude al tatto, duro, sonoro, brillante, si presenta molle, untuoso, opaco, facilmente disgregabile