f) Sesso. In tesi generale, la carne delle femmine degli animali domestici commestibili è meno fina di quella dei maschi. Questo è tanto compreso, che ne' contratti militari per la fornitura della carne bovina deve essere specificato se il corpo accetta, e sotto quali condizioni, la carne di vacca, invece di quella di bue. In Inghilterra poi le carni di vacca sono escluse dalla salatura, perchè si conservano molto meno di quelle de' bovini maschi.
, che ne' contratti militari per la fornitura della carne bovina deve essere specificato se il corpo accetta, e sotto quali condizioni, la carne di vacca
La Vacca è fecondabile d'ordinario al terzo anno; da questo momento in poi gli anelli delle corna accennano all'età dell'animale; cosi il numero dei medesimi, aggiunto di tre, può indicare con assai facilità il numero degli anni dell'animale.
La Vacca è fecondabile d'ordinario al terzo anno; da questo momento in poi gli anelli delle corna accennano all'età dell'animale; cosi il numero dei
35. — Distribuzione della carne. I Capitoli di oneri per la fornitura dei viveri alle RR. truppe dicono: «Si considera come distribuibile: il bue (o la vacca nei casi in cui ne è ammessa la distribuzione) mozzo del capo alla prima vertebra cervicale, dei quattro piedi cogli stinchi tagliati immediatamente sotto le ginocchia, della coda tagliata a centimetri 20 dalla sua origine; tolta la pelle, vuoto affatto delle interiora e di qualsiasi organo e delle grasce interne dalla cavità della bocca all'ano.
la vacca nei casi in cui ne è ammessa la distribuzione) mozzo del capo alla prima vertebra cervicale, dei quattro piedi cogli stinchi tagliati
Si considerano come giunta: la testa spogliata della pelle, della lingua, delle corna, delle ossa del cranio e «dei denti; il polmone, il cuore, il fegato, i reni, la milza ed anco le mammelle, quando viene concessa la distribuzione della carne di vacca in luogo di quella di bue.
fegato, i reni, la milza ed anco le mammelle, quando viene concessa la distribuzione della carne di vacca in luogo di quella di bue.
38. — Carne di vacca. I Capitoli d'oneri per la fornitura dei viveri alle RR. Truppe, riguardo all'uso di questa carne nell'esercito, dicono: «Nei luoghi dove venga
38. — Carne di vacca. I Capitoli d'oneri per la fornitura dei viveri alle RR. Truppe, riguardo all'uso di questa carne nell'esercito, dicono: «Nei
accertato che per costante uso del paese, od in taluni tempi dell'anno, non si consuma carne di bue, ma soltanto di vacca, questa dovrà essere accettata dai corpi, purchè di buona qualità, mediante l'abbuono dell'8 %. » Questa disposizione è in armonia con quanto fu detto al § 31, lettera f) in riguardo alla influenza che ha il sesso femminile sulla carne dei mammiferi domestici commestibili; influenza che si risolve nel determinare carne meno fina, più tenace e tigliosa, di odore poco gradito ed anche meno nutritiva e conservabile.
accertato che per costante uso del paese, od in taluni tempi dell'anno, non si consuma carne di bue, ma soltanto di vacca, questa dovrà essere
1° che il bove si distingue dalla vacca per costole meno curve e più larghe e per una escavazione più pro-nunziata del loro bordo posteriore, che si vede soprattutto alla parte interna;
1° che il bove si distingue dalla vacca per costole meno curve e più larghe e per una escavazione più pro-nunziata del loro bordo posteriore, che si
3° che nella vacca si trovano sempre le tracce dei ligamenti sospensori delle mammelle e l'escavazione che ha fatto il macellaro per asportarle; 4° che infine presso il bove macellato si trovano talora le tracce del pene od almeno del suo legamento sospensore.
3° che nella vacca si trovano sempre le tracce dei ligamenti sospensori delle mammelle e l'escavazione che ha fatto il macellaro per asportarle; 4
Poichè la carne di vacca è di minor valore di quella di bue, ed appunto per questo non è accettata in casi normali per uso militare, niente di più facile che i fornitori tentino di spacciarla fraudolentemente in luogo di questa. Occorre dunque essere al caso di riconoscere l'inganno.
Poichè la carne di vacca è di minor valore di quella di bue, ed appunto per questo non è accettata in casi normali per uso militare, niente di più
Nel caso di visita di un animale vivo od appena macellato, prima che sia stato scompartito in quarti, si com-prende agevolmente come il compito debba riuscire ben facile; le caratteristiche sessuali renderanno impossibile ogni equivoco. Ma non sarà altrettanto facile la distinzione fra la carne di bue e quella di vacca quando l'animale sia» presentato già diviso in quarti o in pezzi minori.
bue e quella di vacca quando l'animale sia» presentato già diviso in quarti o in pezzi minori.
Lasciando da parte per adesso la carne suina e quella di cavallo, che non sono ufficialmente ammesse finora nell'alimentazione del nostro soldato, e riferendoci più specialmente alle carni ovine, come quelle di sostituzione regolarmente accettate, noterò che i capitoli d'oneri più volte ricordati dicono: « Nei luoghi dove in alcuni giorni della settimana, per costante consuetudine locale, non si consuma nè carne di bue, nè carne di vacca, dovrà essere accettata dai corpi la carne di castrato o di montone, se di buona qualità, col 25 % in più della carne di bue. » Quest'ultima disposizione lodevolissima trova la sua ragione nel fatto che la carne di montone e castrato è più acquosa e più povera di principii nutritivi della carne di bue, come può vedersi nei paralleli analitici riportati alla lettera a) del 31.
dicono: « Nei luoghi dove in alcuni giorni della settimana, per costante consuetudine locale, non si consuma nè carne di bue, nè carne di vacca, dovrà
2° Il cacio cavallo in forme a guisa di fuso molto panciuto, con le estremità molto ottuse e con strozzatura in vicinanza di una di queste, della lunghezza di circa 30 cent., del diametro massimo di cent. 9, del peso approssimativo di un chilogrammo. Si prepara con latte di vacca (e non di cavalla, come potrebbe far credere il suo nome) più o meno completamente scremato, ed esclusivamente nell'Italia meridionale.
lunghezza di circa 30 cent., del diametro massimo di cent. 9, del peso approssimativo di un chilogrammo. Si prepara con latte di vacca (e non di cavalla