Per essere preparati, per essere messi in condizione di difenderci, di offendere, di combattere e vincere, è necessario potenziare al massimo le energie produttive, utilizzare tutte le risorse del suolo, della tecnica, della scienza, dell'industria. Accanto alla battaglia del grano, s'impone quella dei grassi, del bestiame, dei combustibili solidi e liquidi, dei metalli, dei tessili, dei prodotti chimici, della gomma, della cellulosa. È necessario che gli strumenti della vita economica nazionale: agricoltura, industria, commercio, trasporti, credito, siano indirizzati al raggiungimento di un fine unico: l'indipendenza economica nazionale. Piano vasto, per il quale occorre un tenace coordinamento di mezzi e di sforzi, volontà tesa a superare tutti gli ostacoli; opera ciclopica che investe ogni settore della vita produttiva nazionale e richiede l'impiego di tutte le energie morali del popolo. Oggi la guerra non la fa soltanto un esercito, ma tutta la Nazione; oggi avanzano solo i popoli unitari, quelli che hanno una sola meta, che si identifica col Governo che li regge.
fine unico: l'indipendenza economica nazionale. Piano vasto, per il quale occorre un tenace coordinamento di mezzi e di sforzi, volontà tesa a
Anzi l'abitudine all'economia, al risparmio, alla rinunzia, al sacrificio, contratta durante gli anni penosi della guerra, costituirà un' alta scuola di educazione per la donna italiana, che, temprata alle dure lotte e ai cimenti imposti dalla vita bellica, nel campo sempre più vasto che si schiude all'attività femminile, saprà unire alle virtù antiche della nostra razza, attitudini nuove, perfettamente aderenti alla vita intensa vissuta dalla Patria.
di educazione per la donna italiana, che, temprata alle dure lotte e ai cimenti imposti dalla vita bellica, nel campo sempre più vasto che si schiude
Le nubi fuggenti dall'uno all'altro dei nostri mari, il vasto Tirreno di Roma e dell'avvenire e l'Adriatico amarissimo e sanguigno saranno tentate a soffermarsi ed a versare sull'arida terra del centro e del mezzodì la pioggia benefica sulle messi sitibonde. E verrà la prosperità che noi attendiamo e che vogliamo e che dobbiamo preparare con le nostre mani durissime e con la nostra volontà non più malferma od irrequieta, ma costante, indistruttibile, tenacissima. Il domani d'Italia è nella nostra tenace volontà di ricostruire».
Le nubi fuggenti dall'uno all'altro dei nostri mari, il vasto Tirreno di Roma e dell'avvenire e l'Adriatico amarissimo e sanguigno saranno tentate a