Mentre questo succede alla superficie per 1' azione diretta di un calore fra +160°+300° C, nell'interno la temperatura non oltrepassa i + 100° C, motivo per cui la disidratazione vi si fa più lenta ed incompleta.
, motivo per cui la disidratazione vi si fa più lenta ed incompleta.
Questa gran diversità fra crosta e midolla deriva dal fatto che, per il calore intenso del forno, la superficie del pane è la prima ad essere disidratata ed attaccata nei suoi elementi, tanto che destrina e glucosio vi si caramellizzano ed una parte di carbonio è messa in libertà, d' onde il colore ed il sapore speciali della crosta.
disidratata ed attaccata nei suoi elementi, tanto che destrina e glucosio vi si caramellizzano ed una parte di carbonio è messa in libertà, d' onde il colore
capitolo II «Panifici in campagna»), si vede un piano dimostrativo di un panificio di campagna, dal quale si può prendere una chiara idea di questo genere di impianti importantissimi. Vi si trovano inoltre descritti vari sistemi di forni che si sogliono adoperare in campagna per la cozione del pane, fra i quali primo figura il forno regolamentare da campagna in muratura a volta cilindrica (modello 1865), che fece sempre ottima prova ogniqualvolta vi si ebbe ricorso. Può costruirsi in 24 ore da esperti operai ed occorrono 22-24 ore per il primo riscaldamento, cosicchè in 48 o 50 ore può effettuarsi la prima infornata del pane. Raggiunge la temperatura di 300°-350°. È capace di 200 pani; ne effettua la cottura in 3/4 d'ora e permette 8-9 infornate successive nelle 24 ore.
genere di impianti importantissimi. Vi si trovano inoltre descritti vari sistemi di forni che si sogliono adoperare in campagna per la cozione del pane
Per fare questa operazione, meno facile di quello che si possa pensare a tutta prima, bisognerà prima di tutto scegliere il campione del pane da mettere sotto esperimento. Questo, atteso il diversissimo contenuto in acqua della midolla e della crosta, dovrà esser preso in modo che crosta e midolla vi sieno rappresentate nelle stesse proporzioni che nel pane dal quale il campione vien tolto.
vi sieno rappresentate nelle stesse proporzioni che nel pane dal quale il campione vien tolto.
Nei magazzini militari il frumento è mantenuto steso sul pavimento, a strati non più spessi di un metro ed isolati dal muro, ed è prescritto che venga rimuginato almeno ogni otto giorni, ed all'occorrenza vagliato e ventilato con cura. Qualora si tratti di conservazione precaria, il frumento può esser mantenuto anche insaccato, avendo cura di disporre le sacca in modo che l'aria vi circoli attorno.
esser mantenuto anche insaccato, avendo cura di disporre le sacca in modo che l'aria vi circoli attorno.
Però anche questi serbatoi, se costrutti in modo primitivo non risponderanno allo scopo, e nei panifici militari di Verona e di Firenze dovettero essere abbandonati; saranno invece ottimi qualora vengano fabbricati con cure speciali e dotati di meccanismi che vi permettano la periodica circolazione e ventilazione del grano.
essere abbandonati; saranno invece ottimi qualora vengano fabbricati con cure speciali e dotati di meccanismi che vi permettano la periodica circolazione
a) La soverchia umidità della farina è la più ragguardevole fra le sue possibili alterazioni, non tanto considerata in sè stessa, quanto perchè vi si costituisce con-dizione favorevolissima ad altre alterazioni, come la fermentazione, l'ammuffimento, ecc.
a) La soverchia umidità della farina è la più ragguardevole fra le sue possibili alterazioni, non tanto considerata in sè stessa, quanto perchè vi si
3° Orzo. - Granuli analoghi a quelli della segala, ma sferici, irregolari, a bordi sinuosi od ondulati. Ilo poco vi-sibile. Grandezza media 0mm,022-0mm,028 (fig. 24, III).
3° Orzo. - Granuli analoghi a quelli della segala, ma sferici, irregolari, a bordi sinuosi od ondulati. Ilo poco vi-sibile. Grandezza media 0mm,022
dell'episperma del niello, o procurandosi una bollitura della farina sospetta: se il niello vi esiste anche ad 1/50, la decozione avrà proprietà acri e capaci di destare irritazione e calore sulla pelle.
dell'episperma del niello, o procurandosi una bollitura della farina sospetta: se il niello vi esiste anche ad 1/50, la decozione avrà proprietà acri
2° Il Niello, che contiene molta saponina e che può comunicare perciò un' acredine sensibile al pane fabbricato con farina che ne sia contaminata, vi si può riconoscere o mediante una forte lente, con la quale si possono avvertire i frammenti pellicolosi
2° Il Niello, che contiene molta saponina e che può comunicare perciò un' acredine sensibile al pane fabbricato con farina che ne sia contaminata, vi
Questo cereale è fra i più poveri in principii alimentari, siano materie azotate, siano sostanze grasse, siano sali, per cui non merita tutta quell'importanza che spesso gli si attribuisce. Il suo valore nutritivo è rappresentato, per la massima parte, da sostanza amilacea che vi raggiunge fino 1' 83 % e che è ben lungi dal poter sopperire da sola ai bisogni del consumo organico.
'importanza che spesso gli si attribuisce. Il suo valore nutritivo è rappresentato, per la massima parte, da sostanza amilacea che vi raggiunge fino 1
Anche gli insetti, e specialmente il punteruolo, alterano questi semi, perchè, cibandosi della loro sostanza farinosa, depongono nei fori che vi praticano le loro deiezioni che sono poi la causa delle muffe e del cattivo odore che i semi stessi tramandano. Una attenta ispezione potrà far conoscere facilmente questa alterazione.
Anche gli insetti, e specialmente il punteruolo, alterano questi semi, perchè, cibandosi della loro sostanza farinosa, depongono nei fori che vi
Il vitello ha meno di sette giorni se ha soli sei denti incisivi; ha otto giorni almeno se ha tutti i denti incisivi da latte; ha più di un mese quando tutte le palette dei denti sono liberate dalle gengive che, rigonfie nell'animale giovanissimo, si sono a poco a poco ritirate. Inoltre ha quattro settimane, se nel punto ove spunteranno le corna si avverte un callo epidermoideo, duro; sei settimane se vi si avverte un distinto nucleo corneo; dodici settimane se vi si nota una punta cornea, di 2-3 centim., ma ancora mobile. A 5-6 mesi il corno è immobile e lungo da 4-6 centimetri.
settimane, se nel punto ove spunteranno le corna si avverte un callo epidermoideo, duro; sei settimane se vi si avverte un distinto nucleo corneo
Può darsi poi che da proglotidi mature della tenia svoltasi nell'intestino umano, e dal medesimo spinte nello stomaco per moti antiperistaltici, vengano messi in libertà degli embrioni i quali, emigrando dal ventricolo nel tessuto cellulare, nel cervello, nell'occhio, ecc. vi diano luogo allo svolgimento di cisticerchi veri e propri.
, vengano messi in libertà degli embrioni i quali, emigrando dal ventricolo nel tessuto cellulare, nel cervello, nell'occhio, ecc. vi diano luogo allo
2° Perchè la carne è sempre di colore oscuro, umida, friabile, grandemente disposta alla putrefazione; essa tramanda già un odore fetido quando appare ancora fresca. La putrefazione non vi principia gradatamente, come nella carne buona e ben macellata, ma subitamente ed in ogni parte. È superfluo l'aggiungere che carni siffatte saranno sempre da rifiutarsi nella incetta viveri per la truppa.
appare ancora fresca. La putrefazione non vi principia gradatamente, come nella carne buona e ben macellata, ma subitamente ed in ogni parte. È superfluo l
A seconda della loro preparazione o con latte scremato, o con latte naturale o solo scremato in parte, i formaggi si distinguono in magri, grassi e semigrassi e i principii nutritivi vi variano assai di quantità, come può vedersi dai seguenti dati medi riferentisi, per esempio, a 100 parti di formaggio Emental
semigrassi e i principii nutritivi vi variano assai di quantità, come può vedersi dai seguenti dati medi riferentisi, per esempio, a 100 parti di
2° Altra malattia gravissima dell'aceto è la presenza delle anguillule, specie di infusori che vi si moltiplicano con rapidità straordinaria e che, più avide ancora di ossigeno dello stesso mycoderma aceti, lo possono annientare completamente, interrompendo così la regolare acidificazione dell'aceto.
2° Altra malattia gravissima dell'aceto è la presenza delle anguillule, specie di infusori che vi si moltiplicano con rapidità straordinaria e che
Normalmente l'amministrazione militare, per il servizio delle truppe, acquista zuccheri raffinati di 2a qualità, alquanto giallognoli di colore, non pesti e scevri di materie eterogenee. Sono sempre da preferirsi gli zuccheri non polverizzati, perchè le adulterazioni vi sono più difficili.
pesti e scevri di materie eterogenee. Sono sempre da preferirsi gli zuccheri non polverizzati, perchè le adulterazioni vi sono più difficili.
5° Se vi esiste miscela, si avranno contemporaneamente i due casi sopraccennati e separando i semi andati a fondo, si potrà subito rilevarne la proporzione esistente nella miscela.
5° Se vi esiste miscela, si avranno contemporaneamente i due casi sopraccennati e separando i semi andati a fondo, si potrà subito rilevarne la
1° Alterazioni dei vini per influenza del legno impiegato a costruirne i vasi. Vi sarebbero più soggetti i vini bianchi dei rossi, e molto più i vini leggeri e diluiti, che non i grossi e molto colorati.
1° Alterazioni dei vini per influenza del legno impiegato a costruirne i vasi. Vi sarebbero più soggetti i vini bianchi dei rossi, e molto più i vini
4° Accidentalmente o per frode, l'acquavite può essere contaminata da sali metallici tossici (di rame, piombo, zinco). Vi potranno essere scoperti con operazioni identiche a quelle accennate per il vino.
4° Accidentalmente o per frode, l'acquavite può essere contaminata da sali metallici tossici (di rame, piombo, zinco). Vi potranno essere scoperti
3° Si aggiungono sovente all'acquavite, per impartirle sapori spiccati, certe sostanze acri come il pepe, lo zenzero, il pigmento, ecc. Vi si potranno riconoscere per l'azione dell'acido solforico che, in tal caso di adulterazione, la imbrunirà.
3° Si aggiungono sovente all'acquavite, per impartirle sapori spiccati, certe sostanze acri come il pepe, lo zenzero, il pigmento, ecc. Vi si
77. — Rhum. Il rhum si può adoprare talora in luogo dell'acquavite nelle razioni alimentari del soldato. In quella, per esempio, recentemente stabilita per le truppe di presidio in Affrica, vi figura in piccola dose, invece dell'acquavite, accanto al vino ed al caffè.
stabilita per le truppe di presidio in Affrica, vi figura in piccola dose, invece dell'acquavite, accanto al vino ed al caffè.
1° Qualche volta può essere aggiunto all'acquavite dell'acido solforico, allo scopo di svilupparvi un bouquet gradevole, analogo a quello dell'acquavite invecchiata. Si riconoscerà facilmente la frode trattando l'acquavite con cloruro di bario, che vi produrrà un precipitato bianco, insolubile nell'acido nitrico. Occorre appena aggiungere che un'acquavite cosi falsificata arrossirà fortemente la carta di tornasole.
'acquavite invecchiata. Si riconoscerà facilmente la frode trattando l'acquavite con cloruro di bario, che vi produrrà un precipitato bianco, insolubile nell
La buona galletta ha una frattura sonora, vitrea; non si sbriciola; immersa nell'acqua vi galleggia per qualche tempo; ne assorbe quindi una rilevante quantità, aumenta di volume, si rammollisce ed allora può calare a fondo. Qualora fosse fabbricata senza lievito sarebbe di una conservazione indefinita.
La buona galletta ha una frattura sonora, vitrea; non si sbriciola; immersa nell'acqua vi galleggia per qualche tempo; ne assorbe quindi una
Ora, siccome nella conservazione delle sostanze alimentari cerchiamo appunto di impedire che vi si determinino le fermentazioni, principio e causa di ogni loro alterazione, sarà facile comprendere, come qualunque processo di conservazione di quelle sostanze debba esser basato su qualcuno dei seguenti principii:
Ora, siccome nella conservazione delle sostanze alimentari cerchiamo appunto di impedire che vi si determinino le fermentazioni, principio e causa di
8° Non intorbidatone sensibilmente per la ebullizione. Per questa i bicarbonati terrosi che trovansi disciolti nell'acqua, perdendo un equivalente di acido carbonico, sono ridotti a carbonati insolubili e precipitano, producendo nell'acqua maggiore o minore intorbidamento a seconda della proporzione più o meno grande in cui vi si trovano.
proporzione più o meno grande in cui vi si trovano.
1° Carta azzurra di tornasole. Ove essa acquisti, a contatto dell'acqua, un colore rosso vinoso, è segno che vi esistono in quest'ultima dell'acido carbonico libero e dei bicarbonati alcalini e terrosi.
1° Carta azzurra di tornasole. Ove essa acquisti, a contatto dell'acqua, un colore rosso vinoso, è segno che vi esistono in quest'ultima dell'acido
Commendevole per molti riguardi, questa Istruzione si rivela però fattura più del chimico che dell'igienista. Difatto, mentre la copia delle formule che vi sono contenute (ma che io, per amore di brevità, omisi nel riprodurla), la soverchia importanza data alFidrotimetria in confronto delle altre prove e lo stesso linguaggio troppo esclusivamente tecnico ne tradiscono la paternità, l'igienista vi cercherebbe invano la norma per alcune indagini di primissima importanza che non avrebbe dimenticate compilandola.
che vi sono contenute (ma che io, per amore di brevità, omisi nel riprodurla), la soverchia importanza data alFidrotimetria in confronto delle altre
Si introduce in un pallone 100-200 cc. di acqua da esaminare. Vi si versa, per ogni 100 cc. di acqua, tre cc. di una soluzione ad 1/10 di bicarbonato di soda puro e dopo 10 cc. di una soluzione di permanganato di potassa, contenente per litro di acqua distillata 50 centig. di sale.
Si introduce in un pallone 100-200 cc. di acqua da esaminare. Vi si versa, per ogni 100 cc. di acqua, tre cc. di una soluzione ad 1/10 di bicarbonato
Anche la sabbia asciutta, gettata sull'acqua, serve a depurarla, perchè le materie estranee che vi possono esser sospese vengono trasportate al fondo, come da un filtro mobile che agisse rapidamente dall'alto al basso. Conviene però attingere in seguito l'acqua con molta precauzione per non risollevarne il sedimento.
Anche la sabbia asciutta, gettata sull'acqua, serve a depurarla, perchè le materie estranee che vi possono esser sospese vengono trasportate al fondo
Rimane allora un ultimo espediente per fissare i microrganismi nell'acqua: il calore che, presentandosi app unto semplicissimo ed efficace mezzo di coagulazione del protoplasma, è quello che più di ogni altra cosa si conviene al caso nostro. L'essenziale, dice il Certes nella sua classica monografia « Analyse micrographique des eaux, » è di non prolungare la cozione dell'acqua esaminanda al di là di 10-15 minuti e, saprattuto, di non oltrepassare un maxi-mimi di temperatura che sembra essere dai 60° ai 70° centigradi. A questa temperatura, nella più gran parte dei casi, i microrganismi che si trovano nell'acqua, restano nettamente fissati; delle rare eccezioni a questa regola si verificherebbero solamente per infusori del gruppo dei cibati. La cozione si può operare agevolmente in due modi: 1° A bagno-maria, ciò che non esige strumenti speciali di sorta. Dopo esserci assicurati col termometro della temperatura del bagno, vi si immergono i tubi d'assaggio (del diametro di 16-20 min.) contenenti l'acqua da esaminare e vi si lasciano da 10 a 15 minuti al più. I tubi sono tappati con del cotone, per evitare che l'aria che vi rientrerà per il raffreddamento non vi introduca dei germi che vi si svilupperebbero rapidamente.
termometro della temperatura del bagno, vi si immergono i tubi d'assaggio (del diametro di 16-20 min.) contenenti l'acqua da esaminare e vi si lasciano da
Per questo le sostanze di impurità dell'acqua, die vi stanno sospese, precipitano al fondo; agisce invece poco o nulla sulle impurità che vi stanno disciolte.
Per questo le sostanze di impurità dell'acqua, die vi stanno sospese, precipitano al fondo; agisce invece poco o nulla sulle impurità che vi stanno
5° Nulla vi deve esser nella costruzione del filtro che possa favorire la putrefazione, o cedere all'acqua sostanze metalliche od altre impurità. Per questo, nella costruzione dei filtri non si dovrà impiegare sostanza organica alcuna, ed i filtri metallici dovranno esser protetti contro l'azione dell'acqua (per esempio, mediante la stagnatura).
5° Nulla vi deve esser nella costruzione del filtro che possa favorire la putrefazione, o cedere all'acqua sostanze metalliche od altre impurità. Per
2° Il mezzo filtrante deve essere dotato di un elevato potere purificatore ed essere in sufficiente quantità. Alla prima condizione non soddisfa che un limitato numero di mezzi filtranti (come fu visto nel paragrafo precedente), e vi rispondono meglio quelli adoperati allo stato di disgregazione (polvere, granuli) che non quelli adoperati in pezzi solidi.
un limitato numero di mezzi filtranti (come fu visto nel paragrafo precedente), e vi rispondono meglio quelli adoperati allo stato di disgregazione
Il filtro Maignen originale, rappresentato dalla fig. 55, potrebbe essere ottimamente utilizzato nelle istallazioni militari stabili (caserme, ospedali, ecc.), e specialmente in tempo di gravi epidemie, nella diffusione delle quali sia ormai convinzione vi entri per molto l'infezione dell'acqua potabile (cholera). Il principio su cui si basa questo filtro è lo stesso di quello che governa il precedente, solo la disposizione delle parti ed il materiale vi sono alquanto cambiati. A rappresenta un imbuto rovesciato in porcellana, crivellato di fori e rivestito della tela di amianto a; B è lo spazio nel quale si versa l'acqua da filtrare nel vaso V; C è lo spazio occupato dalla polvere carbo-calcare; R il recipiente raccoglitore dell'acqua già filtrata, la quale può esser presa, mediante l'apertura della cannella a rubinetto r.
, ospedali, ecc.), e specialmente in tempo di gravi epidemie, nella diffusione delle quali sia ormai convinzione vi entri per molto l'infezione dell'acqua
Il rubinetto c, non costituisce parte essenziale del filtro, potendo questo applicarsi anche a qualunque altro tubo a chiavetta portatore di acqua, semprechè abbia un diametro adattabile alla estremità superiore del manicotto b, ed una resistenza sufficiente per sostenere il filtro che vi deve rimanere appeso.
, semprechè abbia un diametro adattabile alla estremità superiore del manicotto b, ed una resistenza sufficiente per sostenere il filtro che vi deve
Insalata di scorzonera. Pulita e bollita la scorzonera in molta aqua, perchè vi perda Tamaro, levatele il fusto centrale, tagliatela a pezzi e conditela con olio, aceto, sale, pepe e poco zuccaro. Preparate questa insalata 3 ore prima del pranzo e solo al momento di servirla, lasciate sgocciolare tutto il liquido che vi sarà raccolto al fondo, aggiungetevi olio e rimestatela bene. Così si dovrebbe pur fare per la Cicoria, l'Endivia e la Lattuga.
Insalata di scorzonera. Pulita e bollita la scorzonera in molta aqua, perchè vi perda Tamaro, levatele il fusto centrale, tagliatela a pezzi e